Formazione ARTCADEMY

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POSSIBILITÀ FORMATIVE ARTCADEMY

EPALE     eTwinning

Biz-training (business-training) consiste di un insieme di 10 corsi di formazione, specificatamente concepita per imprenditori e professionisti del settore artigianale che mira a renderli competitivi e capaci di espandere il loro business per tutta l’Europa e il mercato globale.

I corsi sono basati su delle fiches che includeranno le conoscenze piu recenti che riguardano sia questioni tecniche artigianali che strategie, gestione, conoscenze legali base e marketing per far sì che le piccole imprese artigianali abbiano successo.

I 4 moduli principali sono i seguenti:

ART-STARTUP TOOLKIT
- requisiti legali per creare un’impresa
- nuovi requisiti sull’informativa sulla privacy
- Proprietà intellettuale e marchio
- Sostenibilità commerciale e finanziaria

STRATEGIE PER ART-STARTUPS & ART-PRENEURS & ART-FIRMS
- Modello di business e piano di business
- Branding e comunicazione per la competitività
- Metodologie di pianificazione e organizzazione
- Commercio internazionale, distribuzione e logistica

COMPETENZE DIGITALI
- Alfabetizzazione informatica
-Comunicazione e collaborazione
-Sicurezza
-E-globalization
-Risoluzione di Problemi tecnici

MANAGEMENT PER IL SUCCESSO
- Gestione del team
- Leadership
- Gestione Risorse Umane
- Processi decisionali

I NOSTRI CORSI

Seleziona un corso:

   ART-STARTUP TOOLKIT
   STRATEGY FOR ART-STARTUPS & ART-PRENEURS & ART-FIRMS
   DIGITAL SKILLS
   MANAGEMENT FOR SUCCESS
   BRANDING E COMUNICAZIONE
   BASE LEGALE & PROVVEDIMITTI NORMATIVI
   ICT PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
   ANALISI DEL MERCATO
   ART-STARTUP TOOLKIT
Course (AST_COU_1_IT) -

Basic


Si è proceduto all’elenco delle dinamiche che portano al lancio di una piccola attività in proprio e di quelle che ne sono gli effetti – da quelli più vantaggiosi fino ai meno piacevoli.


Course (AST_COU_2_IT) -

Medium

- Valutare le possibilità di finanziamento dell’azienda

- Obiettivo delle decisioni finanziarie

- Correlazione tra decisioni di investimento e decisioni di finanziamento

- Principali decisioni finanziarie


Course (AST_COU_3_IT) -

Advanced

Il nuovo GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei dati) è in vigore dal 25 maggio del 2018 in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Questo regolamento riguarda tutte le aziende appena hanno dati personali di clienti e lavoratori e fa aumentare l’impegno nella salvaguardia dei diritti fondamentali, in particolare quelle relative alla privacy in Internet. 

 
Acquisire competenze che permettano la conoscenza dei sistemi di protezione dei dati nei suoi aspetti più importanti, come trattare tali dati, i diritti e gli obblighi del detentore dei dati e le penali in caso di non ottemperanza.

 

 

 


Training Fiche (AST_TF_1_1_IT) -

Basic

Si è proceduto all’elenco delle dinamiche che portano al lancio di una piccola attività in proprio e di quelle che ne sono gli effetti – da quelli più vantaggiosi fino ai meno piacevoli.

• Si definisce “business” quel processo che a partire da un insieme organizzato di risorse e di input, trasforma le stesse in beni e servizi a disposizione della collettività dietro un compenso monetario. • Le organizzazioni possono essere di molteplice natura, una prima tassonomia molto semplice individua tre macro-categorie fondamentali di business: • SERVIZI – l’industria dei servizi fornisce al pubblico un prodotto intangibile (provo di consistenza fisica), parlando a tal proposito di servizio e non di “bene”. • MERCHANDISING – l’imprenditore acquista grandi quantità di prodotto direttamente dal mercato di approvvigionamento/fornitori per rivenderlo sul mercato di sbocco/consumatore finale a prezzo maggiorato. Il suo profitto è nella differenza positiva tra costo sostenuto e ricavo conseguito. • MANIFATTURIERO – attraverso forza lavoro e l’impiego di capitali (finanziari e non), all’acquisto delle materie prime segue la loro lavorazione così da potervi estrapolare il prodotto finale da rivendere poi al mercato dei consumatori. • INDUSTRIE IBRIDE – non è raro che un’attività d’impresa sia inquadrabile sotto più di una (o più) categorie industriali. In tal caso, a prevalere è il tipo di attività dominante per quella specifica professione/organizzazione.

Training Fiche (AST_TF_1_2_IT) -

Basic

Si è proceduto all’elenco delle dinamiche che portano al lancio di una piccola attività in proprio e di quelle che ne sono gli effetti – da quelli più vantaggiosi fino ai meno piacevoli.

• 1. Ditta individuale – è un’impresa di proprietà di una sola persona. Relativamente facile da stabilire e più “economica” di altre forme. Il proprietario è pienamente responsabile dell’organizzazione; ciò vuol dire che, in caso di debiti insoluti, il creditore commerciale può rifarsi anche sul patrimonio personale dell’imprenditore-debitore. È la forma tipica delle micro-imprese a conduzione familiare. • 2. Partnership – un partenariato è un business di proprietà di due o più persone che mettono in comune le loro risorse per il raggiungimento di uno scopo condiviso. Esistono sia soluzioni a responsabilità limitata che non, anche se la prima è quella meno comune. • 3. Corporation – la persona giuridica del titolare dell’impresa è separata da quella dell’impresa stessa, ciò vuol dire che ciascun titolare (proprietario di una certa quota di capitale) è responsabile personalmente solo per la parte di società effettivamente detenuta. Gli azionisti, in genere, pur essendo gli effettivi proprietari della società, sono lontani dal processo decisionale sull’operatività e la gestione della stessa, rimandata invece al corpo dei dirigenti. • 4. Società a responsabilità limitata – per aspetti simile sia al partenariato che alla corporation, nella SRL ciascun titolare è responsabile della società nei limiti della parte in cui ciò gli compete. A seconda di alcuni aspetti, una SRL può esser trattata fiscalmente al pari di una ditta individuale, una corporation o un partenariato. • 5. Cooperative – le cooperative operano nell’interesse mutualistico dei loro soci (membri). Esempi tipici sono le cooperative del credito e dell’intermediazione finanziaria, delle utenze energetiche, etc.

Training Fiche (AST_TF_1_3_IT) -

Basic

Si è proceduto all’elenco delle dinamiche che portano al lancio di una piccola attività in proprio e di quelle che ne sono gli effetti – da quelli più vantaggiosi fino ai meno piacevoli.

• Tra i VANTAGGI: • 1. Un forte senso di realizzazione personale e di padronanza delle proprie capacità • 2. La costruzione e la gestione di un qualcosa più grande del proprio sé da cui attingono e traggono beneficio una moltitudine di interessati • 3. Il traguardo di uno degli status sociale tra i più ambiti • 4. L’ammirazione della propria comunità di riferimento • 5. È un percorso di vita all’insegna del continuo apprendimento • 6. Soddisfazioni e benefit di lungo periodo • Tra gli SVANTAGGI: • 1. Una dedica totale al proprio business e ai propri clienti • 2. La scarsità delle risorse e della capacità di assorbimento del mercato • 3. Il rischio della proprietà e la rinuncia a qualunque sicurezza salariale • 4. Il già menzionato rischio d’impresa • Volendo provare a fare lo stesso discorso rispetto le forme giuridiche possibili: • Libero Professionista: • VANTAGGI: • Agevolazioni tributarie e fiscali • Pieno controllo della società • Agevolazioni pubbliche • SVANTAGGI: • Responsabilità illimitata • Isolamento gestionale • Barriere al credito • Responsabilità Limitata: • VANTAGGI: • Responsabilità Limitata sui debiti contratti dall’impresa • Assetto decisionale semplice e snello • Bassa necessità di capitali • SVANTAGGI: • Indisponibilità quasi totale del capitale di avviamento • Bassa attrattività del capitale estero • Cooperative: • VANTAGGI: • Responsabilità limitata sul capitale di debito • Libero accesso dei membri al capitale • Sistema paritario di voto • L’incentivo del bene mutualistico, non del mero profitto • SVANTAGGI: • Limite all’assunzione esterna fissata al 30% sul totale del personale impiegato • Riserve e accantonamenti annui obbligatori da sottrarre alla distribuzione della ricchezza

Training Fiche (AST_TF_1_4_IT) -

Basic

Si è proceduto all’elenco delle dinamiche che portano al lancio di una piccola attività in proprio e di quelle che ne sono gli effetti – da quelli più vantaggiosi fino ai meno piacevoli.

• Dare il via alla tua attività è certamente qualcosa di molto stimolante. Dopo aver dato maggiore struttura e concretezza al tuo business plan e alla fase più creativa di pianificazione, è opportuno iniziare a considerare seriamente tutti gli adempimenti amministrativi necessari per concludere la costituzione dell’impresa vera e propria. • I primi due step sono essenzialmente: • 1. La registrazione della ragione sociali • Per registrare il tuo business ti affiderai con ogni probabilità o ad un nome “fittizio” (di fantasia) o assegnerai alla tua organizzazione un nome commerciale. Questo semplice processo serve a renderti identificabile e riconoscibile al mercato e alle autorità di governo. • 2. Permessi, licenze, brevetti, etc. • A seconda del tipo attività che svolgi, dove la svolgi e con quali mezzi la svolgi, avrai necessità di permessi dedicati e specifici propedeutici all’esercizio della tua impresa. • Le possibilità sono molto e il rischio di perdersi nella burocrazia è alto: assicurati di fare bene le tue ricerche così da adeguarti perfettamente alla legislazione vigente. • Il seguente link riporta ad una piccola finestra sugli sportelli unici europei, portali di informazione consultabili liberamente da aspiranti imprenditori e non: • https://ec.europa.eu/growth/single-market/services/services-directive/in-practice/contact_it

Training Fiche (AST_TF_1_5_IT) -

Basic

Si è proceduto all’elenco delle dinamiche che portano al lancio di una piccola attività in proprio e di quelle che ne sono gli effetti – da quelli più vantaggiosi fino ai meno piacevoli.

• Seppur non è facile tracciare delle similitudini tra un mercato e l’altro, abbiamo comunque cercato di tracciare un quadro molto generale del lavoro autonomo in Europa per le seguenti nazioni: • Spagna: la commissione media per un freelancer nel 2019 è stata di € 283,3/mese a copertura di eventuali impossibilità alla professione, malattia, incidenti, cessazione di attività e periodo di formazione. La copertura delle contingenze ha cessato di essere volontaria nel 2019 ed è rientrata nel versamento autonomo di autoimpiego nella soglia del 0,7% di un 30% totale imponibile. Queste contingenze sono state aggiunte a quelle normalmente obbligatorie per l’autoimpiego ora fissate al 28,30%. Nel 2019, al primo di Gennaio, il fee per I lavoratori autonomi che soddisfavano i requisiti per il tasso fisso (una piccola percentuale della popolazione totale) andava dai 50 ai 60€ per la registrazione come lavoratore autonomo. Il contributo minimo per l’impiego autonomo corporate ha registrato un aumento sostanziale di €364,22/mese. • UK: La soglia minima negli UK è di €14/mese se il salario mensile non supera approssimativamente i €600, considerando che il sistema tributario britannico ha stabilito un costo proporzionato alle entrate. Tuttavia, questa informazione è da contestualizzare tenuto conto che l’imposta britannica è su base progressiva. Se il lavoratore stesso prevede che la sua entrata sarà superiore ai €6000/anno, il fee totale non supera i €58/mese. Questa copertura è a garanzia solo della previdenza, di un’indennità per motivi grave di salute (i.e. decesso) e della gravidanza. • Olanda: Il fee annuo è di una quota quasi completamente irrisoria, solo €50. Tale somma tuttavia, non include alcun tipo di copertura sociale – ciascun lavoratore quindi ha a suo carico l’assicurazione medica (approssimativamente €100/mese) più, eventualmente, tributi previdenziali e assicurazione contro infortuni. Irlanda: Non c’è alcun vero e proprio fee annuale/mensile. L’ammontare è calcolato sul 4% imponibile ed è a copertura di assicurazione sanitaria, contributi previdenziali, maternità, etc. • Germania: al superare di un’entrata mensile di €1700, la quota si attesta sulla cifra di €140. • Paesi Bassi: il lavoratore autonomo vede a suo carico l’assicurazione sanitaria, coperta da una cifra che si aggira tra i 150 e i €250/mese – assicurazioni e altri fondi di garanzia sono lo stesso a loro carico. • Portogallo: il Portogallo applica un principio proporzionale, il 24,5% del totale dichiarato (32% per casi più specifici). • Danimarca: tra i più cari d’Europa, dal 25 fino anche al 50% dell’imponibile, il sistema tributario danese è anche uno dei più efficienti e redistributivi – coprendo infortuni, malattie, maternità e disoccupazione. • Italia: similmente al Portogallo, anche in Italia esiste un principio proporzionale basato però sul profitto e non sul reddito (20-30%) – i contributi versati sono a copertura del paino pensionistico, malattia, infortunio e disabilità, disoccupazione, assicurazione sanitaria. • Francia: per il lavoratore autonomo residente fiscalmente in Francia, sul primo anno di attività non grava alcun contributo. Dal secondo in poi, il tasso di aliquota varia da reddito e professione e può fluttuare tra il 12 e il 21,3%. La quota accantonata è a copertura di piano pensionistico, assicurazione sanitaria, disoccupazione e disabilità. Per questioni concernenti solo la salute, il lavoratore autonomo – dopo aver anticipato tutte le spese – riceve un rimborso direttamente dalla cassa statale che può andare dal 65% dell’esborso sostenuto fino anche al 100%.

Training Fiche (AST_TF_2_1_IT) -

Medium

- Contestualizzazione delle decisioni di finanziamento nell'ambito delle decisioni finanziarie di una società.
- Obiettivo delle decisioni finanziarie.
- Correlazione tra decisioni di investimento e decisioni finanziarie
- Principali decisioni finanziarie

• L'Asset è di solito suddiviso in: • 1. ASSET IMMOBILIZZATO e ASSET IMMOBILIARE, conosciuti anche come “FIXED ASSETS” e REAL ESTATE, ossia che rimangono nelle disponibilità dell’azienda per un periodo di tempo lungo (più di un anno); • 2. ASSET MOBILE, meglio conosciuto come denaro contante: Beni, diritti (quelli che si trasformeranno in denaro a breve termine) e soldi. Ai fini di una migliore analisi, la valuta viene classificata in base al suo grado di disponibilità (facilità di conversione in contanti) in tre gruppi: • 2.1 Stocks • 2.2 Realizzabile: crediti (pagamenti in sospeso), la loro maggiore o minore disponibilità dipende dalla data di scadenza e dal mancato pagamento. • 2.3 Disponibile: il contante è l’unico asset ‘disponibile’. La seconda parte del bilancio è così suddiviso: • 1 / NET EQUITY, anche chiamate: OWN RESOURCES, FONDI PROPRI e RISORSE IMMOBILIZZATE Questo include principalmente: capitali, riserve e profitti. • 2 / PASSIVITA’, denominate anche risorse esterne o passività esigibili. A loro volta e in base alla scadenza queste sono ordinate anche in: • 2.1 Passività non correnti anche chiamate esigibili a lungo termine. Sono debiti per più di un anno. • 2.2 Passività a breve termine correnti o obbligatorie. Sono debiti con scadenza minore di un anno. Le attività correnti sono quelle che ci consentono di affrontare meglio il pagamento del debito. È importante confrontare il capitale circolante con le spese a breve termine e cercare sempre di mantenere un margine ragionevole (più quantità di contante di quanto va rifinanziato nel breve termine). • Il CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (CCNc) è ciò che ci consente di gestire ‘garanzie’ per il pagamento del debito. Il modo più semplice per calcolarlo è: Contante – spese nel breve periodo. Esso: ● Deve sempre essere in attivo (più liquidità delle spese a breve termine). ● Deve essere maggiore o minore in base alla disponibilità del capitale di esercizio ● Deve essere bilanciato rispetto alle spese Il "margine" tra ‘Circulante’ ed Exigible CP è il F.M. • Raccomandazioni • Contenuti: • Principi basilari da raccomandare: - Le risorse esterne non dovrebbero eccedere il 70% del finanziamento totale necessario. - La percentuale rimanente dovrebbe essere coperta con proprie risorse. - I sussidi non dovrebbero essere considerati come il principale mezzo per finanziare un nuovo progetto. - Dovrebbe essere conservato un importo dedicato a eventuali imprevisti.

Training Fiche (AST_TF_2_2_IT) -

Medium

- Contestualizzazione di decisioni finanziarie all’interno dell’azienda.
- Obbiettivi delle decisioni finanziarie.
- Relazioni tra decisioni di investimento e decisioni finanziarie.
- Decisioni finanziarie principali.

 

• Che cos’è? - E’ presentata come una lista di spese ed entrate previste per un dato periodo. - Deve essere sviluppato un elenco esaustivo delle SPESE FISSE dell'azienda, a prescindere dal volume di attività (affitto, parte fissa delle forniture, spese di previdenza sociale, stipendi ...) - In seguito vengono determinate le SPESE VARIABILI strettamente legate all'attività, es.: materiali di produzione del prodotto, in cui maggiore ne è la quantità, maggiore ne è la produzione, il costo a ora del personale nel caso di aziende di servizi) • Consigli - E’ consigliabile che un’azienda giovane abbia meno spese fisse possibili e scelga una struttura variabile dei costi a seconda del volume di affari. - Nessuna spesa prevista dovrebbe essere dimenticata - Andrebbero incluse le misure per la svalutazione delle proprietà fisse (purché siano ammortizzabili) - Gli addebiti provenienti da finanziamenti esterni devono essere calcolati (nel caso siano usati)

Training Fiche (AST_TF_2_3_IT) -

Medium

- Contestualizzazione di decisioni finanziarie all’interno dell’azienda.
- Obbiettivi delle decisioni finanziarie.
- Relazioni tra decisioni di investimento e decisioni finanziarie.
- Decisioni finanziarie principali.

 

• E’ molto utile determinare flussi di cassa e deflussi di cassa nonché pianificare la liquidità (in alcuni casi, causa previsioni non attente, le carenze di liquidità determinano il fallimento a breve termine di alcuni progetti aziendali). • È necessario intervenire sulla differenza tra reddito e riscossione e tra spese e pagamento. • Il reddito viene generato quando avviene la vendita e la riscossione quando viene ricevuta la liquidità derivata da tale vendita. • La spesa si verifica quando l'obbligazione viene generata (con un fornitore...). Il pagamento avviene al momento del flusso di cassa in uscita. • I periodi di riscossione devono essere regolati in base ai pagamenti dei fornitori per evitare incongruenze nel capitale. • Avere queste informazioni ti permetterà di conoscere delle esigenze di capitale e il momento in cui queste potrebbero manifestarsi: in tal modo sarai capace di anticipare il bisogno di contante nel caso di scarsa liquidità o, nel caso opposto cioè quando quest’ultima sia alta, di studiare la collocazione dei fondi generati.

Training Fiche (AST_TF_2_4_IT) -

Medium

- Contestualizzazione di decisioni finanziarie all’interno dell’azienda.
- Obbiettivi delle decisioni finanziarie.
- Relazioni tra decisioni di investimento e decisioni finanziarie.
- Decisioni finanziarie principali.

 

• Le fonti di finanziamento sono: risorse liquide o mezzi di pagamento della società atte a soddisfare le sue esigenze monetarie. Le fonti di finanziamento comportano l'acquisizione di capitale, sia fisso che circolante. Esistono due tipi di finanziamento, a seconda dell’appartenenza di fonti ad una società o a terzi (al di fuori di essa e quindi obbligatori): • RISORSE FINANZIARIE PROPRIE: includono il capitale sociale, il fondo di rimborso, le riserve e l'autofinanziamento. • FONTI DI FINANZIAMENTO: l'azienda ne dispone per un certo periodo, in seguito ha l'obbligo di pagare gli interessi e restituire l'importo ricevuto. A grandi linee, si distinguono le seguenti modalità: • Credito a lungo (90 giorni) e medio (60 giorni) termine (più di un anno). • Credito a breve termine (30 giorni) la cui maturità dura meno di un anno e mira a finanziare le operazioni dell’azienda. • Le aziende sono come esseri viventi in continuo movimento. Il finanziamento è il tuo cibo e come tale dovrebbe essere equilibrata così: • Quando troviamo i fondi per acquistare una macchina che richiede 8 o 10 anni, non pagarlo tramite prestito a breve termine, perché in tal modo rischieremmo di soffocare l’azienda e di farle accellerare (DA QUI) When we finance the investment of a machine with a useful life of 8 or 10 years, do not do it with a short-term loan, because we would financially suffocate the company, forcing it to accelerate the investment quickly. The ideal: • EQUAL DURATION OF THE FINANCING WITH THE USEFUL LIFE OF THE FINANCED (• Example: It would be a mistake to finance computer equipment for more than two years, because the speed with which they become obsolete is truly amazing) • Sources of funding • PERSONAL LOAN • It is a loan contract constituted with a personal guarantee, to assess this guarantee the creditworthiness of the client is considered and with it the ability to repay the loan. • It presents a very weak guarantee so the financial institution will authorize its concession based on the amount and the term. • OBJECT: - Finance the acquisition of low-value equipment. - Finance the acquisition of goods and services for consumption. • MORTGAGE LOAN: • The fundamental difference with personal loans lies in the importance of operations. The loans, having a guarantee that confers greater security to the financial institution, allows operations to be carried out not only for a larger amount but also for a longer term. • OBJECT - Finance the acquisition of homes, land, premises, warehouses ... - Finance business investments. - Refinance previous operations, financed with personal loans, thus achieving greater financial balance • LEASING • Also called Financial Leasing. It is an operation whose purpose is the transfer of the use of movable or immovable property in exchange for the payment of a fee and that, necessarily, includes a purchase option at its end in favor of the user. The assets have to be affected by a business activity. Widely used in SMEs, where you don't have to face any initial input. It has the advantage, at the end of the contract, of being able to acquire ownership of the property. • RENTING • Rent of an asset in exchange for a periodic fee. It differs from leasing in: • There is no purchase option at the end of the contract. • They are shorter term contracts. • The amount of the fee is usually determined by the degree or intensity of use of the good. • The contract can be terminated unilaterally before the end of the stipulated period. • The conservation of the good corresponds to the lessor. • It is mainly used for means of transport and mobile machinery of large works (cranes, excavators, etc.) and for computer equipment. • It does not appear on your balance sheet as indebtedness • CREDIT POLICY • It is a source of short-term financing, used by companies to cover treasury mismatches that may occasionally concur. • Extraordinarily it is used to temporarily finance investments on which a subsidy has been resolved, it is called “bridge financing”. • Unlike the loan, which implies an instantaneous availability of capital, the policy implies having a limit that is used according to the needs of the company. • COMMERCIAL DISCOUNTS • It consists of the advance, by the financial entity, of the amount of a credit on customers of the company, supported by bills of exchange or promissory notes. • The purpose of this financing is to provide the company with greater liquidity, in return the financial entity receives interest and commissions, which directly deducts the anticipated value. It can be done sporadically or under the formula of the discount line. • REAL GUARANTEES • This denomination includes those guarantees that fall on operations with a repayment term of more than 10 years. In this case the guarantee is the property on which the loan falls. This means that, if you stop paying, the lender will have the power to seize the property as a form of payment. • However, the embargo does not always cover the entire loan. It is important to know that, the seizure of the property only closes the debtor position if the value of the property exceeds the loan. Otherwise, the borrower and his guarantors will respond to the debt, as indicated by current legislation: "With all its assets present and future." • PERSONAL GUARANTEES • This type of guarantee includes loans that do not fall directly on real estate. We therefore talk about consumer loans or personal loans, which are granted based on our credit history, demonstrable solvency, etc. While it is true that in this type of guarantees there is no asset linked to the loan, when the time comes to default, the banking entity may execute the personal guarantee through the seizure of some real property of our property (both present and future) . • PIGNORATIVE GUARANTEES • We are facing a guarantee modality through which, the loan is granted after depositing in the bank an amount equal to the loan plus the interest applied. While the loan remains in force, the balances deposited will be pledged, that is, they cannot be used. • During the duration of the balance of balances, these will be remunerated. • AVALISTAS • On this occasion the guarantee is not financial or real estate. This involves the involvement of third parties who will respond in the same way as the holder against the debt incurred and generally in solidarity.

Training Fiche (AST_TF_2_5_IT) -

Medium

- Valutare le possibilità di finanziamento dell’azienda
- Obiettivo delle decisioni finanziarie
- Correlazione tra decisioni di investimento e decisioni di finanziamento
- Principali decisioni finanziarie

 

• Se si vuol vendere, bisognerà creare il proprio metodo personale. L’obiettivo comune delle aziende è quello di vendere di più, ma molte di esse non investono tempo per definire le strategie di vendita. • La domanda che bisognerebbe porsi è la seguente: si vuol vendere di più o si vuol vendere meglio? • Osservare: • Analizzare i cambiamenti del mercato • Adattarsi alle nuove tendenze • Capire le esigenze dei clienti • Creare: • Far emergere ciò che ci differenzia • Accordare ingegno e creatività • Definire la propria strategia di vendita • Mettere insieme i tradizionali strumenti di marketing con quelli più innovativi • Vendere: • Raggiungere i clienti in maniera diversificata • Avere più di un piano di vendita • Ascoltare il mercato e i clienti, osservare, e sebbene la tentazione sia quella di vendere quanto più possibile, concentrare la propria capacità di vendita su ciò che ci interessa di più. • Osservare • Le aziende sono preoccupate quando le vendite sono in calo e quando gli investitori hanno paura di investire, ma poche persone rimangono fredde e osservano l’andamento delle cose. • Osservare è il primo passo della vendita. • Prima di impazzire nel tentativo di trovare nuove formule per vendere di più, bisognerebbe prendersi del tempo per osservare. • Analizzare i cambiamenti del mercato. • Valorizzare le nuove tendenze. • Comprendere i nuovi clienti. • Per vendere di più, bisognerà fare anche altre cose: • Osservare le nuove tendenze del mercato e come esse impattano la propria realtà, o come adattare la propria azienda alle nuove tendenze. • Studiare le aziende che lavorano bene e capire cosa fanno in maniera diversa. • Analizzare tre tipi di aziende: • Aziende che operano nello stesso settore che sono direttamente concorrenti e che quindi possono sottrarre clienti. • Aziende nel proprio settore con cui si può collaborare. • Aziende da cui si può prendere spunto, anche se non lavorano propriamente nello stesso settore. • Rilevare le problematiche di cui più soffrono i clienti e scomporle il più possibile per poterle analizzare meglio. • Viviamo in un momento di cambiamento, ma la cosa più importante da capire è che non si può assolutamente stare fermi, anche se la velocità del cambiamento è vertiginosa. Se si rimane fermi, si rischia di “scomparire” lavorativamente prima o poi. Il consiglio è di osservare, e prendere decisioni. • E arriva la parte più difficile, ossia come adattare la propria azienda o il proprio progetto di business alle modifiche rilevate. • Prima di iniziare il processo di vendita, bisogna creare una specifica formula che richiede tempo e metodo. Questa formula di vendita deve essere valida indipendentemente dal settore e dall’azienda, perché deve essere adattabile ad ogni tipo di situazione che l’azienda si trova ad affrontare, tenendo in considerazione tutte le risorse, economiche ed umane, che si hanno a disposizione. • La proposta può essere basata in: • Prezzo (basso-medio-alto) • Differenziazione • Servizio • Approccio specifico •Combinazione questi elementi • E bisognerà lavorare con le 4P del Marketing (Prodotto, Prezzo, Posizionamento e Promozione) e le 4C (Cliente, Costo, Comfort and Comunicazione). • “Quanto più conosciamo i nostri clienti e le loro ragioni per l'acquisto, tanto più facile sarà definire il processo di vendita” • Bisogna essere in grado di creare una frase che coinvolga il cliente e sintetizzi la propria filosofia aziendale. • "Creare la propria frase ad effetto" • Inoltre, per vendere bisogna creare fiducia e per fare questo, la cosa più semplice è iniziare definendo ciò in cui si è bravi e pensare a come lo si possa trasmettere. • “Bisogna sapere come presentarsi” • È essenziale essere consapevoli che non si è soli, quindi per vendere bisogna costruire e mantenere una rete che sia di supporto. Ed è qui che i clienti resistono di più, perché siamo stati educati per non dover chiedere favori: questa è la mentalità che deve essere cambiata, non chiediamo favori, collaboriamo e creiamo una rete di supporto con cui tutti vinciamo • "Crea la tua rete!" • Con chi potresti collaborare tra le persone che conosci? Cosa puoi fare per costruire la tua rete? • Cosa potrebbe fare la tua rete per te? Oltre a lavorare sodo e ad analizzare i problemi dei clienti per trovare soluzioni. • "Vendere è incontrare i bisogni dei clienti" • Dobbiamo vedere la realtà dal punto di visto dei clienti, è questo il segreto fondamentale per creare la formula giusta della vendita. Mettersi al loro posto. • Vendere • La formula della vendita non basta da sola, bisogna applicarla con precisione ed essere attivi. Bisogna stare attenti a non focalizzarsi troppo sulla cura perfezionista e maniacale del prodotto, poiché questa può diventare una scusa per non vendere in maniera decisa. • Azioni chiave per la vendita: • Pianificare • Coordinare • Organizzare • Tracciare • Bisogna capire bene dove sono i clienti e come posso raggiungerli, pianificare un’azione commerciale e iniziare. Non tutti I consumatori vogliono le stesse cose, o gli si può offrire sempre lo stesso, quindi bisogna conoscere quali adattamenti si è disposti a fare sul proprio prodotto o sui propri servizi. • E qui inizia l’elemento fondamentale della vendita: imparare. Imparare dai prodotti, imparare dai consumatori, dalla concorrenza, dai fornitori, dal mercato, etc. E condividere queste conoscenze con tutta l’azienda, favorendo i miglioramenti. • La conoscenza fine a se stessa non è produttiva, bensì deve portare a modifiche e cambiamenti nel nostro processo di vendita. • Se si vogliono nuovi clienti, bisognerà vendere su siti e canali diversi da quelli su cui si vende di solito. Ma il trucco fondamentale sta nel trovare la complicità coi propri clienti, cosicché essi parlino dell’azienda e la consiglino ad altri. • Come si trasformano i propri clienti in propri venditori? • Non bisogna dimenticare di analizzare i fattori critici, quegli elementi su cui non si può fallire. Bisogna controllarli molto bene. Ci sono due elementi che non erano così importanti al momento della vendita e che ora sono fondamentali: COLLABORARE e SORPRENDERE • Bisogna sempre ascoltare il mercato e i clienti per individuare opportunità, adattare il prodotto, creare il discorso, cercare partners, trovare nuovi mercati ... È chiaro che la vendita non nasce dai benefici del prodotto ma dalle esigenze del cliente, quindi ascoltare i clienti deve essere la priorità numero uno se vogliamo vendere. • E ascoltare il cliente non significa fargli domande, perché alcuni mentono, anche se in maniera non intenzionale. Quindi deve essere un ascolto attivo, che permette di capire e sapere quali sono le reali esigenze dei clienti. • Ma il grande errore delle piccole aziende è la dispersione, non si può essere tutto, vendere tutto, raggiungere tutti e soddisfare tutti Sarebbe bello ma non è possibile, quindi bisogna concentrarsi su cosa si sceglie. • La paura di scegliere è paralizzante e le aziende sono bloccate a questo punto: devono concentrarsi su ciò che è più interessante e su ciò con cui l'azienda si sente più a suo agio. • Scegliere significa smettere di fare alcune cose e smettere di vendere determinati prodotti e servizi ... e concentrarsi su quelli che danno più valore oggi o pensiamo che ci daranno domani.

Training Fiche (AST_TF_3_1_IT) -

Advanced

Il nuovo GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei dati) è in vigore dal 25 maggio del 2018 in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Questo regolamento riguarda tutte le aziende non appena hanno dati personali di clienti, lavoratori e terzi e fa aumentare l’impegno nella salvaguardia dei diritti fondamentali, in particolare quelle relative alla privacy in Internet.   
Acquisire competenze che permettano la conoscenza dei sistemi di protezione dei dati nei suoi aspetti più importanti, come trattare tali dati, i diritti e gli obblighi del detentore dei dati e le penali in caso di non ottemperanza.

 

• Il GDPR riguarda: • aziende o entità che utilizzano dati personali come parte delle attività di una delle proprie sedi nell’UE, a prescindere dal luogo in cui tali dati sono utilizzati; oppure aziende al di fuori dell’UE che offrono servizi/beni (pagati o gratis) o che controllano il comportamento di singoli nell’UE. • Se la tua azienda è una piccola e media impresa che tratta i dati personali come descritto sopra, bisogna attenersi al GDPR. Tuttavia, se il trattamento dei dati non è fondamentale per il tuo business o la tua attività non crea rischi per le persone, alcune parti del GDPR non ti riguardano, per es.: la nomina di un Responsabile della Protezione Dati. Si noti che le ‘attività fondamentali’ dovrebbero includere attività in cui il trattamento dei dati costituisce parte ineluttabile delle attività di chi controlla o processa tali dati. • Quando le regole si applicano e quando non si applicano. • SI. La tua è una piccola azienda nel settore terziario che opera online che ha sede al di fuori dell’UE. Riguarda principalmente università di lingua spagnola e portoghese nell’UE. Offre consigli gratis su un numero di corsi universitari. Gli studenti devono avere una password per accedere al materiale online. La tua azienda fornisce username e password una volta che gli studenti abbiano compilato la domanda d’iscrizione. • NO. La tua azienda è un service provider con sede fuori dall’UE che fornisce servizi a clienti fuori dall’UE. I suoi clienti usano quei servizi quando viaggiano in altri paesi, compresi quelli dell’UE. Stabilito che la tua azienda non fornisce servizi a cittadini dell’UE, essa non è soggetta alle regole del GDPR. • L’applicazione del GDPR non dipende da quanto grande sia la tua azienda ma dalla natura delle sue attività che presentano rischi notevoli per gli individui e i loro diritti e la loro libertà, che siano portate avanti da una SME (piccola e media impresa) o da una grande azienda (da qui l’applicazione di regole più severe). • Ad esempio: aziende con meno di 250 dipendenti non sono tenuti a tener traccia del trattamento dei dati personali, a meno che non si tratti di un’attività regolare o che rappresenti una minaccia ai diritti e alla libertà degli individui, riguardi dati sensibili o fedine penali. • Le SME dovranno solo nominare un Responsabile della Protezione dei Dati se il trattamento degli stessi fa parte delle loro attività principali. • Le regole riguardano dati personali di individui, non informazioni sulle aziende o altre entità legali. Tuttavia, dati che riguardano ad aziende formate da una sola persona possono costituire l’esistenza di dati personali che permettono l’identificazione di una persona. Le regole riguardano anche dati di persone nella loro attività professionale: dipendenti di un’organizzazione/compagnia, indirizzi mail nel business come ‘nome.cognome@company.eu’ o numeri di telefono business.

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Il nuovo GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei dati) è in vigore dal 25 maggio del 2018 in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Questo regolamento riguarda tutte le aziende appena hanno dati personali di clienti, lavoratori e terzi e fa aumentare l’impegno nella salvaguardia dei diritti fondamentali, in particolare quelle relative alla privacy in Internet.   
Acquisire competenze che permettano la conoscenza dei sistemi di protezione dei dati nei suoi aspetti più importanti, come trattare tali dati, i diritti e gli obblighi del detentore dei dati e le penali in caso di non ottemperanza.

 

• Quali dati possiamo elaborare e a quali condizioni? • Il tipo e la quantità di dati personali che un'azienda/organizzazione può trattare dipende dal motivo del trattamento (motivo legale utilizzato) e dall'uso previsto. L'azienda/organizzazione deve rispettare diverse regole chiave, tra cui: • I dati personali devono essere trattati in modo lecito e trasparente, garantendo l'equità nei confronti delle persone i cui dati personali vengono trattati ('legalità, equità e trasparenza'); - ci devono essere scopi specifici per il trattamento dei dati e l'azienda/organizzazione deve indicare tali scopi alle persone quando raccolgono i loro dati personali. Un'azienda/organizzazione non può semplicemente raccogliere dati personali per scopi indefiniti ('limitazione dello scopo'); - l'azienda/organizzazione deve raccogliere ed elaborare solo i dati personali necessari per adempiere a tale scopo ('minimizzazione dei dati'); • L'azienda/organizzazione deve garantire che i dati personali siano accurati e aggiornati in relazione agli scopi per i quali vengono trattati e correggerli in caso contrario ('accuratezza'); - l'azienda /organizzazione non può utilizzare ulteriormente i dati personali per altri scopi non compatibili con lo scopo originale; • l'azienda/organizzazione deve garantire che i dati personali siano conservati non più del necessario per gli scopi per i quali sono stati raccolti ('limitazione di archiviazione'); • L'azienda/organizzazione deve dare adeguate garanzie tecniche e organizzative che garantiscano la sicurezza dei dati personali, compresa la protezione contro il trattamento non autorizzato o illecito e contro perdite accidentali, distruzioni o danni, utilizzando tecnologie appropriate ('integrità e riservatezza'). • I dati possono essere trattati per qualsiasi scopo? • No. Lo scopo per il trattamento dei dati personali deve essere noto e le persone i cui dati si stanno trattando devono essere informate. Non è possibile indicare semplicemente che i dati personali saranno raccolti ed elaborati. Ciò è noto come il principio della "limitazione dello scopo" • Possiamo utilizzare i dati per altri scopi? • Sì, ma solo in alcuni casi. Se la tua azienda/organizzazione ha raccolto dati sulla base di interessi legittimi, un contratto può essere utilizzato per un altro scopo, ma solo dopo aver verificato che quello nuovo sia compatibile con quello di origine. • Devono essere presi in considerazione i seguenti punti: • il legame tra lo scopo originale e quello nuovo/prossimo; • il contesto in cui sono stati raccolti i dati (qual è il rapporto tra la vostra azienda/ organizzazione e l'individuo?); • il tipo e la natura dei dati (è sensibile?); • le possibili conseguenze dell'ulteriore trattamento previsto (che impatto avrà sull'individuo?); • l'esistenza di adeguate misure di salvaguardia (come la crittografia o la pseudonimizzazione). • Se la tua azienda/organizzazione desidera utilizzare dati per statistiche o per la ricerca scientifica, non è necessario eseguire il test di compatibilità. • Se la vostra azienda/organizzazione ha raccolto i dati sulla base del consenso o a seguito di un requisito legale, non è possibile effettuare ulteriori elaborazioni oltre a quanto è contemplato dal consenso originale o dalle disposizioni di legge. Un ulteriore trattamento richiederebbe l'ottenimento di un nuovo consenso o di una nuova base giuridica. • Quanti dati possono essere raccolti? • I dati personali devono essere trattati solo quando non è possibile effettuare il trattamento in un altro modo. Qualora lo fosse, è preferibile utilizzare dati anonimi. Quando i dati personali sono necessari, dovrebbero essere adeguati, pertinenti e limitati a ciò che è necessario allo scopo ('riduzione dei dati'). È responsabilità dell'azienda/organizzazione come controllore valutare la quantità di dati necessari e garantire che non ne vengano raccolti di irrilevanti. • Per quanto tempo è possibile conservare i dati ed è necessario aggiornarli? • I dati devono essere conservati per il più breve tempo possibile. Tale periodo dovrebbe tener conto dei motivi per cui la tua azienda/organizzazione deve trattarli, nonché gli eventuali obblighi legali di conservarli per un determinato periodo di tempo (ad esempio leggi nazionali sul lavoro, fiscali o antifrode che richiedono di conservare i dati personali sui dipendenti per un periodo definito, la durata della garanzia del prodotto, ecc.). • L'azienda/organizzazione deve stabilire limiti di tempo per cancellare o rivedere i dati archiviati. • Eccezionalmente, i dati personali possono essere conservati per un periodo più lungo a fini di archiviazione nell'interesse pubblico o per motivi di ricerca scientifica o storica, a condizione che vengano messe in atto misure tecniche e organizzative adeguate (come l'anonimato, la crittografia, ecc.). • La tua azienda/organizzazione deve anche garantire che i dati conservati siano accurati e aggiornati. • Quali informazioni devono essere fornite alle persone i cui dati vengono raccolti? • Al momento della raccolta dei loro dati, le persone devono essere informate chiaramente su: • Qual è la tua azienda (i tuoi dati di contatto e quelli del tuo DPO, nel caso); • perché la tua azienda utilizzerà i propri dati personali (scopi); • le categorie di dati personali interessate; • la giustificazione giuridica per il trattamento dei loro dati; • per quanto tempo saranno conservati i dati; • chi altro potrebbe riceverli; • se i loro dati personali saranno trasferiti a un destinatario al di fuori dell'UE; • che abbiano diritto a una copia dei dati (diritto di accesso ai dati personali) e ad altri diritti fondamentali nel campo della protezione dei dati (vedi elenco completo dei diritti); • il loro diritto di presentare un reclamo a un'autorità per la protezione dei dati (DPA); • il loro diritto di ritirare il consenso in qualsiasi momento; • ove applicabile, l'esistenza di un processo decisionale automatizzato e la logica in questione, ivi comprese relative conseguenze. • Le informazioni possono essere fornite per iscritto o oralmente su richiesta dell'individuo quando l'identità di tale persona è dimostrata con altri mezzi o con mezzi elettronici. La tua azienda deve farlo in modo conciso, trasparente, intellegibile e facilmente accessibile in un linguaggio chiaro, semplice e senza costi. • Quando i dati vengono ottenuti da un'altra azienda, la tua deve fornire le informazioni sopra elencate alla persona interessata entro un mese dalla loro acquisizione o, nel caso in cui la tua azienda comunichi con l'individuo, quando i dati vengono utilizzati per comunicare con lui/lei; o, se è prevista una comunicazione a un'altra società, quando i dati personali sono stati divulgati per la prima volta. • La vostra azienda è inoltre tenuta a informare l'individuo delle categorie di dati e la fonte da cui sono stati ottenuti, anche se si tratta di fonti accessibili al pubblico. In circostanze specifiche elencate negli articoli 13(4) e 14(5) del GDPR la tua azienda può essere esentata dall'obbligo di informare la persona. Si verifichi se tale esenzione si applica alla tua azienda. • Quali dati possiamo elaborare e a quali condizioni? • Il tipo e la quantità di dati personali che un'azienda può trattare dipende dal motivo del trattamento (motivo legale utilizzato) e dall'uso previsto. L'azienda deve rispettare diverse regole chiave, tra cui: • I dati personali devono essere trattati in modo lecito e trasparente, garantendo l'equità nei confronti delle persone i cui dati personali vengono trattati ('legalità, equità e trasparenza'); • ci devono essere scopi specifici per il trattamento dei dati che l'azienda deve comunicare alle persone quando raccolgono i loro dati personali. Un'azienda non può solo raccogliergli per • scopi non chiari ('limitazione dello scopo'); • l'azienda deve raccogliere ed elaborare solo i dati personali necessari per adempiere a tale scopo ('minimizzazione dei dati'); • L'azienda deve garantire che i dati personali siano accurati e aggiornati, in relazione agli scopi per i quali vengono trattati e correggerli in caso contrario ('accuratezza'); • l'azienda non può utilizzare ulteriormente i dati personali per altri scopi non compatibili con lo scopo originale; • l'azienda deve garantire che i dati personali siano conservati non più del necessario per gli scopi per i quali sono stati raccolti ('limitazione di archiviazione'); • L'azienda deve installare adeguate garanzie tecniche e organizzative che garantiscano la sicurezza dei dati personali, compresa la protezione contro il trattamento non autorizzato o illecito e contro perdite accidentali, distruzioni o danni, utilizzando tecnologie appropriate ('integrità e riservatezza'). • Quali regole valgono se la mia organizzazione trasferisce dati fuori dall’UE? • Nell’attuale mondo globalizzato, ci sono molti trasferimenti di dati che vanno oltre i confini dell’UE, conservati spesso in server di diverse nazioni. La protezione offerta dal GDPR vale comunque, a prescindere dal luogo in cui i dati verranno trattati. Ciò vale anche quando i dati vengono trasferiti a Paesi non membri dell’UE (chiamati ‘Paesi terzi’). • Il GDPR fornisce diversi strumenti per custodire trasferimenti di dati dall’UE a Paesi terzi: • La Commissione Europea stabilisce se un Paese terzo è in grado di fornire un livello di protezione adeguato (Decisione di Adeguatezza), quindi trasferire dati in tali Paesi è come trasferirli in un Paese dell’UE. • In assenza di una Decisione di Adeguatezza, un trasferimento può avvenire attraverso la presenza di misure di sicurezza appropriate e a condizione che gli individui siano tutelati dalla legge. Queste misure sono così descritte: • Le aziende possono trasferire dati personali basandosi su norme interne di natura vincolante, nel caso in cui molte di loro siano impegnate in attività economiche congiunte. • Accordi contrattuali con i destinatari dei dati per le quali sono in vigore le regole standard approvate dalla Commissione Europea. • Osservanza di un codice di condotta da parte del destinatario dei dati che si impegna a salvaguardare i dati trasferiti. • In fine, nel caso in cui dei dati personali siano destinati a un Paese terzo che non sia soggetto alla Decisione di Adeguatezza e se non sono salvaguardate, un trasferimento può essere fatto basandosi su un numero di disposizioni derogatorie per situazioni specifiche, per es.: una persona che ha esplicitamente consentito al trasferimento dopo che lo stesso abbia fornito tutte le informazioni necessarie associate ai rischi del trasferimento.

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Il nuovo GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei dati) è in vigore dal 25 maggio del 2018 in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Questo regolamento riguarda tutte le aziende appena hanno dati personali di clienti e lavoratori e fa aumentare l’impegno nella salvaguardia dei diritti fondamentali, in particolare quelle relative alla privacy in Internet.   
Acquisire competenze che permettano la conoscenza dei sistemi di protezione dei dati nei suoi aspetti più importanti, come trattare tali dati, i diritti e gli obblighi del detentore dei dati e le penali in caso di non ottemperanza.

 

• La proprietà intellettuale è l’insieme dei diritti previsti per autori, produttori e artisti che riguardano il loro lavoro e i benefici che esso comporta. • Una creazione è protetta dalla legge dal momento in cui è creata e senza che requisiti particolari siano necessari. • È NECESSARIO REGISTRARE UN LAVORO PER PROTEGGERLO? • NO, tuttavia, conviene indicare la riserva dei diritti e il simbolo NO e © nel caso di un lavoro. • La registrazione è una tutela dei diritti di proprietà intellettuale in quanto costituisce una prova dell'esistenza dei diritti registrati. • La proprietà intellettuale protegge le creazioni letterarie, artistiche o scientifiche originali, le coreografie, le opere audiovisive, le sculture, le opere pittoriche, i piani, i modelli, le mappe, le fotografie, i programmi informatici e le banche dati. • Protegge inoltre performance artistiche, fonogrammi, registrazioni audiovisive e trasmissioni radio/TV. • DIRITTI DELLA PROPRIETA’ INTELLETTUALE • Diritti economici e morali • 1. DIRITTI MORALI: • Sono inclusi due aspetti specifici: il diritto al riconoscimento della paternità di un’opera e il diritto dell’autore di preservare l’integrità del lavoro, ovvero, rifiutarsi di modificarlo. • La violazione dei diritti morali si chiama plagio. • 2. DIRITTI DEI DIRITTI DI SFRUTTAMENTO • Li distinguiamo in: a) Diritti relativi allo sfruttamento del lavoro protetto, che a sua volta si suddividono in: • I diritti esclusivi sono quelli che permettono al proprietario di autorizzare o proibire l’uso del suo lavoro ed esigere un pagamento da parte di chi lo usa. • I diritti di remunerazione non permettono al proprietario di autorizzare o proibire l’uso del suo lavoro, sebbene sia richiesto a chi ne fa uso di pagare una somma di denaro stabilita secondo dalla legge. b) Diritti compensativi, come il diritto alla copia privata che compensa i diritti di proprietà intellettuale non più percepiti a causa di riproduzioni di opere o benefici protetti per uso esclusivamente privato.

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Il nuovo GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei dati) è in vigore dal 25 maggio del 2018 in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Questo regolamento riguarda tutte le aziende non appena hanno dati personali di clienti, lavoratori e terzi e fa aumentare l’impegno nella salvaguardia dei diritti fondamentali, in particolare quelle relative alla privacy in Internet.   
Acquisire competenze che permettano la conoscenza dei sistemi di protezione dei dati nei suoi aspetti più importanti, come trattare tali dati, i diritti e gli obblighi del detentore dei dati e le penali in caso di non ottemperanza.

 

• Registro: • La registrazione non è obbligatoria ma volontaria. • Nella legge anglosassone, è usata la nozione di copyright che include la parte economica dello stesso. • L’uso e i diritti economici durano tutta la vita dell’autore e fino a 70 anni dopo la sua morte (Legge Europea). • La legge che regola la proprietà intellettuale è riflessa nel Recast text, approvato dal Decreto Legislativo Reale 1/1996 del 12 aprile. • Le idee. • Le procedure. • Le disposizioni giuridiche o normative, i loro progetti corrispondenti, le decisioni degli organi giurisdizionali. • Gli atti di enti pubblici e le traduzioni di questi testi. • I titoli dei lavori. • COME SI REGISTRA UN LAVORO? • Una domanda è depositata nel registro della proprietà intellettuale, insieme ad una tassa di 13,46 Euro. • Entità di gestione • Obbiettivi • Gestire i diritti di sfruttamento. • Garantire l’uso, la protezione e il controllo dei lavori sia in Spagna che all'estero. • Per essere costituiti hanno bisogno dell'autorizzazione del Ministero della Cultura. • Dagli autori: • SGAE (Società Generale degli Autori e degli Editori) CEDRO (Centro Spagnolo per i Diritti Riprografici) VEGAP (Visual Entity for the Management of Plastic Artists), DAMA (Copyright dei media audiovisivi) • Entità visiva per la gestione degli artisti plastici, • Dai performers: • AIE (Performers, società di gestione spagnola) AISGE (Performers, management company) • COPYLEFT • Copyleft è davvero una licenza? • Copyleft non è una licenza in sé ma alcune linee guida su come gestire la licenza o il contratto del lavoro (sfruttamento, copia, distribuzione, ecc.). • Quando scelgo la licenza che meglio si adatta al mio lavoro, dovrò indicare il più chiaramente possibile quali sono le caratteristiche che la governano. • Quale licenza Copyleft è più adatta al mio lavoro? • GNU - http://www.fsf.org/licensing • Secondo il manuale Copyleft manuale, il GNU è stato creato a metà degli anni '80 e ha la sua origine nel mondo del software libero ed è, a sua volta, il principale responsabile per l'intero movimento per la cultura libera e Copyleft. • Si basa sulle 4 libertà proposte da Stallman e dalla FSF: - di utilizzo - studio e modifica - copia - per il miglioramento e la distribuzione dei contenuti • Which Copyleft license is best suited to my work? • Quale licenza Copyleft è più adatta al mio lavoro? • CREATIVE COMMONS - http://creativecommons.org • "Molti autori si sono resi conto nel tempo che il diritto alla copia assoluta non li aiuta quando si tratta di ottenere l'ampia esposizione o distribuzione che Creative Commons [...] vuole e dunque cerca di aiutare le persone a esprimere questa preferenza per la condivisione offrendo a tutti una serie di licenze sul web a costo zero" • Le condizioni offerte da CC sono 6, come combinazione di 4 punti essenziali: • Riconoscimento. È necessario riconoscere correttamente la paternità del lavoro, fornire un collegamento alla licenza e indicare se sono state apportate modifiche. Si può fare in qualsiasi modo purché ragionevole, ma non in uno che suggerisca tu abbia il supporto del licenziatario. • Senza opere derivate. Se si modifica, si trasforma o si crea dal materiale, non è possibile distribuire quello modificato. • Non si può utilizzare il materiale per scopo commerciali. • Condividere la stessa copia e ridistribuire il materiale in qualsiasi supporto o formato • FREE ART - http://www.artlibre.org • È stata una delle pioniere nel trasferire l'idea del software libero al mondo dell'arte. Come molte altre licenze Copyleft, promuove il libero accesso alla cultura rispetto ad altri modelli restrittivi, nel caso del Copyright. • Il Manualcopyleft.net spiega come l'artista che utilizza questa licenza garantisce che l'utente possa: • Creare copie per uso personale o di terze parti. • Distribuire il lavoro liberamente con qualsiasi mezzo, gratuitamente o meno. • Modificare liberamente il lavoro. • Copyleft - Gratis? No • L'idea che Copyleft significhi gratis è diffusa. Le confusioni risiedono: • Sul fatto che questa licenza sia meno restrittiva. • L'autorizzazione automatica del lavoro ottenuto nella licenza stessa. • In alcune licenze Copyleft, l'artista può specificare che il suo lavoro può essere copiato, distribuito, riprodotto o modificato purché non per usi commerciali. • Il mio lavoro Copyleft può essere plagiato? • Un lavoro Copyleft ha una licenza come qualsiasi altra creazione. • Se l'autore dimostra che il suo lavoro è stato plagiato, possono essere intrapresi atti giuridici.

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Il nuovo GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei dati) è in vigore dal 25 maggio del 2018 in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Questo regolamento riguarda tutte le aziende in possesso di dati personali di clienti, lavoratori e terzi e pone le basi per la salvaguardia di diritti fondamentali, in particolare quelli relativi alla privacy in Internet.   
Acquisire competenze che permettano la conoscenza dei sistemi di protezione dei dati nei suoi aspetti più importanti, come trattare tali dati, i diritti e gli obblighi del detentore dei dati e le penali in caso di non ottemperanza.

 

• Ufficio spagnolo dei brevetti e dei marchi (SPTO) • Come registrare l'immagine aziendale. Il logotype. • Una volta scelto il tuo nome e creato il logo, che include la tua proposta originale, è il momento di registrare il marchio per proteggerlo dalla concorrenza e che non può essere utilizzato da altri. • La registrazione viene effettuata presso l'Ufficio spagnolo dei brevetti e dei marchi (SPTO) il cui sito web è http://www.oepm.es. • La prima cosa che devi fare è controllare se il marchio che stai per registrare non è stato registrato nel seguente link: • http://sitadex.oepm.es/localizador/buscardenominacion.jsp • Scrivi il nome del brand nella prima sezione e clicca su ‘locate’. • Cosa è necessario preparare prima di iniziare il processo? • Nome del brand, che sia un’immagine grafica o mista. • Ufficio spagnolo dei brevetti e dei marchi (SPTO) • Come registrare l'immagine aziendale. Il logotype. • ome del marchio, che sia un’immagine grafica o mista. • Se il marchio ha un'immagine perché è grafica o mista, è necessario avere l'immagine preparata nel seguente formato: "Jpg o tif, massimo 8 cm di larghezza x 12 cm di altezza (945 x 1417 pixel), 300 dpi" • Titolare del marchio. • Dati della persona o dell'azienda che sarà il proprietario del marchio. • Classi in cui verrà registrato • I marchi sono registrati in base ai prodotti o ai servizi a cui sono destinati. L'SPTO si basa sulla classificazione internazionale dei prodotti e dei servizi del marchio (classificazione Nice 10a edizione, 2012). • Puoi registrare il tuo brand in tutte le classi che desideri tenendo conto del fatto che devi pagare per ogni classe. Sarà protetto per i servizi e i prodotti inclusi nelle classi in cui lo hai registrato. • Ricordati di proteggere solo le classi in cui registri il tuo brand! • Nel seguente link è possibile vedere le classi disponibili per scegliere quella/e più adatta/e • Classificazione internazionale dei prodotti e dei servizi del marchio (CLINMAR) (classificazione Nice 10a edizione, 2012) • Costi • Costo di registrazione del marchio • Sì, registrare un marchio ha un costo. Se lo fate da soli, come spieghiamo qui, il risparmio è notevole. Le tariffe per il 2018 sono le seguenti: • Registrazione faccia a faccia: • Prima classe: 147,49 Euro • Seconda e classe successiva: 95,55 Euro • Registrazione attraverso la sede elettronica: • Prima classe: 125,36 Euro • Seconda e successiva classe: 81,21 Euro • Come faccio a sapere quando ho la registrazione del marchio? • Il marchio sarà pubblicato approssimativamente in un giorno e da quel momento sarà pubblico per due mesi. Se non c'è opposizione, entro due mesi riceverai il titolo del marchio e...sarà tuo! • È possibile controllare lo stato della registrazione del marchio nel seguente link scrivendo il suo nome nella prima sezione e cliccando su "locate" http://sitadex.oepm.es/localizador/buscardenominacion.jsp • REGISTRAZIONE DELLE OPERE • E’ una procedura che mira alla registrazione volontaria di quei soggetti artigianali i cui commerci o mestieri sono inclusi nel Dipartimento di Artigianato dell'Andalusia. • Il risultato della prima iscrizione nel Registro è l'emissione ufficiale della Lettera dell’Artigianato, al fine di identificare pubblicamente i soggetti artigianali

   BRANDING AND COMMUNICATION
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Questa scheda spiega come definire il vostro prodottoPrezzare e curare il packaging dei vostri prodotti e servizi in modo appropriato al vostro target di mercato è una delle azioni di branding più potenti che possiate fare. Se il vostro target group è cambiato, è necessario rivedere il vostro modello di business per assicurarvi che offra quello di cui i clienti hanno bisogno. Nella definizione del vostro prodotto è importante pensare a quello che il prodotto ha da offrire, il cosiddetto Punto di Forza della vendita.

In un certo senso, è una specie di ‘vantarsi’ del proprio prodotto o servizio per attirare clienti, ed è uno step obbligatorio nella realizzazione del vostro processo di marketing. 

Definire il proprio target group, prima di iniziare a definire il prodotto è importante definire il proprio target group. Questo rappresenta gran parte del successo che il vostro prodotto avrà. Se vi focalizzate sul target group sbagliato, diventerà difficile vendere il vostro prodotto e quindi avere successo. • Definire la soluzione offerta dal vostro prodotto, prima di iniziare a promuovere il vostro business è importante comprendere il proprio target group e capire che la promozione non è la vostra priorità assoluta. Offrire un prodotto o servizio è una cosa; ma si avrà comunque bisogno di venderlo e questa è la parte difficile. Prima di iniziare a vendere, è necessario definire i benefici apportati dal vostro prodotto. Dovrete assicurarvi che sia presentato al cliente come “la soluzione”. L’obiettivo è fornire una visione completa del valore aggiunto del vostro prodotto. • Parlare del Punto di Forza di Vendita significa che avete bisogno di elencare tutti i vantaggi che il vostro prodotto offre, paragonato a prodotti simili offerti dai vostri concorrenti. • Gli accessori ed altri elementi complementari del vostro prodotto , dopo aver fatto una lista dei benefici, delle caratteristiche e dei punti di forza del vostro prodotto, è necessario descriverne le varietà. Oltre alla soluzione principale, potete pensare ad altri bisogni che il vostro prodotto può soddisfare. E’importante distinguere il prodotto stesso dai suoi accessori e caratteristiche aggiuntive. E’inoltre importante descrivere le varie opzioni, vantaggi o affiliati che aggiungono valore al vostro prodotto o possono completarlo. • Tratteggiare il profilo del cliente, elencate tutti i diversi tipi di clienti che avrebbero bisogno del vostro prodotto. Poi potrete cominciare a tratteggiarne il profilo. Raggruppateli per località e per settore di mercato (artigiani, selezionatori etc.) • Pensare al proprio mercato, Oggigiorno, viviamo nel mondo delle “nicchie”. Ad esempio, non siamo più prigionieri della programmazione televisiva: possiamo guardare quello che vogliamo quando vogliamo da qualunque parte del mondo; ciascuno di noi può vivere un’esperienza unica. Il web è lo strumento ideale per fornire servizi e prodotti personalizzati, eliminando molte dei problemi di distribuzione che esistevano in precedenza. • Utilizzare i questionari di definizione del prodotto , può aiutare fare una lista con alcune domande: 1. Qual è il vostro target group? 2. Qual è il problema che il vostro prodotto tenta di risolvere? 3. Qual è la soluzione che il vostro prodotto offre? 4. Quali sono i principali vantaggi del vostro prodotto? 5. Quali sono le maggiori alternative/chi è il vostro più grande concorrente? 6. Perchè il vostro prodotto è migliore delle alternative? 7. Cosa rende unico il vostro prodotto? 8. Perchè i consumatori dovrebbero scegliere il vostro prodotto e non quello del vostro concorrente? 9. Quali sono i punti di forza, debolezza, le opportunità e le minacce del vostro prodotto? Una volta completa, mettete insieme i vari elementi per definire il vostro prodotto. Per___, che ha bisogno di____, il nostro prodotto fornisce____. Il prodotto è migliore di altre soluzioni quali ____ e___ perchè____ Le aziende pubblicitarie spesso devono descrivere i punti di forza in modo molto sintetico e spesso con parole ed immagini. Dunque, provate a osservare varie campagne pubblicitarie del vostro settore e anche di altri settori per paragonarle. In che modo le altre aziende descrivono i propri punti di forza? Potrebbero farlo meglio? Sviluppare un ottimo punto di forza richiede tempo, ma se ci si riesce, è uno strumento molto potente.

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Questa scheda  riguarda la scelta del nome del proprio marchio. Il branding della vostra attività inizia dalla scelta di un nome valido. Il nome, insieme ai servizi forniti, è una delle cose che i clienti ricordano più facilmente. Nello scegliere il nome di un marchio, bisogna pensare a questo come ad una estensione della propria azienda, che possa rinforzarne i valori o allontanarsi da questi. E’importante, nel decidere il nome, decidere anche cosa si vuole che esso significhi o rappresenti.

Il nome contiene quello che il marchio dice, i suoi valori, i mezzi di comunicazione del concetto alla base dell’attività, le emozioni che si vogliono trasmettere ai clienti quando interagiscono con esso.

Target Group, considerate chi sono (o saranno) i vostri clienti principali. Saranno giovanni o meno giovani? Benestanti o senza un’entrata rilevante? Quale sarà il loro livello di studi, conoscono lingue straniere? Il nome della vostra attività dovrebbe essere legato ai vostri clienti. Se in questa fase non comunicate chiaramente la personalità del vostro business, non potrete farlo in seguito. • Associazioni e sinonimi, una volta che avrete specificato le caratteristiche del vostro target group, cercate delle associazioni e dei sinonimi legati al vostro business. Più ne trovate, meglio è. Anche se non li userete, alcuni potranno diventare uno slogan o un motto: poche parole legate al logo che spieghino l’essenza della compagnia. Ad esempioand explain the essence of the company. Alcuni esempi: ‘so good’ per KFC, ‘just do it’ per Nike. • Esplorate i dintorni, un altro modo per scegliere il nome è osservare l’ambiente circostante. Potreste essere ispirati da una frase su una maglietta, un adesivo su un’auto o una scritta in un negozio. A volte un singolo termine dà il via ad una serie di associazioni che possono costruire una storia interessante. • Funzionalità/ disponibilità , una volta costruita una lista di associazioni utili che potrete usare per il vostro progetto, scegliete le migliori ed eliminate le peggiori. Controllate che il nome sia disponibile come dominio sulle piattaforme in cui è possibile acquistarne uno. • Opinioni dagli amici, è utile chiedere pareri da amici o persone esperte nella creazione di un marchio. Può succedere che il nome scelto non renda positivamente per gli altri, oppure non abbia senso, o addirittura possa significare qualcosa di offensive in un’altra lingua. • La tua opinione, anche se il nome vi piace, se avete ricevuto solo feedback negativi dall’ambiente esterno dovreste evitare di sceglierlo. Una volta scelto quello giusto, potete passare alla creazione del logo.

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Questa scheda ha l’obiettivo di fornire istruzioni su come creare la vostra immagine aziendale. L’immagine aziendale è il modo in cui una azienda/un marchio si presentano al pubblico, sia clienti sia investitori e dipendenti stessi. E’importante per presentare l’organizzazione, a prescindere dalla grandezza, dalla missione o dallo scopo. L’immagine aziendale vi definisce come azienda agli occhi di clienti, pubblico e collaboratori e vi distingue dai vostri concorrenti. Quando questa immagine è d’impatto, vi renderà facilmente riconoscibili grazie al vostro design, azioni e comunicazioni. 

Rivedere la storia, la missione e il metodo: Prima di creare un’immagine aziendale per il pubblico, è importante avere un’idea chiara di cosa rappresenta la vostra azienda. Esaminate il business plan, la mission, i valori, il piano strategico e altri documenti aziendali che possono definire perché la vostra azienda è nata e in cosa si distingue dalle altre. • Scoprite cosa pensano gli altri della vostra azienda Si può fare tramite sondaggi, domande dirette, colloqui o focus group per comprendere come la vostra azienda viene vista. Se vi accorgete di stare mandando un messaggio sbagliato, potete apportare i dovuti cambiamenti. • Fate ricerca sui vostri concorrenti: Controllate i siti web, leggete le recensioni dei loro clienti e visitate i loro social. Potrete quindi iniziare a decidere cosa vi piace e cosa non vi piace e quanto è semplice cogliere la loro identità aziendale. • Create la vostra visione del futuro: La vostra imagine aziendali deve racchiudere i vostri obiettivi presenti e futuri. Potete includere i vostri supervisori, collaboratori e dipendenti. • Creare un logo: Mettete insieme una squadra di designer e scrittori, o assumete un consulente se non avete dei creativi nel vostro staff. Il logo dovrebbe essere creato per essere immediatamente riconoscibile, semplice e pulito, in quanto sarà solo una parte della vostra immagine aziendale e il suo significato sarà collegato ad altri aspetti. • Scegliete un font accattivante: Quando si crea un sito web, una campagna pubblicitaria o il packaging di un prodotto, è necessario avere un carattere immediatamente riconoscibile che susciti un certo effetto nel cliente. Scegliete un font appropriato, leggibile e originale. Il carattere dovrebbe riflettere l’immagine aziendale e i suoi valori. Se la vostra azienda tende ad essere conservativa, sceglietene uno come il Times New Roman. • Considerate diverse combinazioni di colori: I colori che sceglierete trasmetteranno un preciso messaggio sull’azienda e sul suo modus operandi. Accertatevi di trasmettere la strategia e la filosofia della vostra azienda. -Ad esempio, se siete un’azienda produttrice di packaging ecologici per i prodotti, il verde potrebbe essere uno dei vostri colori primari. Il verde si associa ai movimenti a favore dell’ambiente e trasmette anche l’immagine dell’esterno. • Raffigurate la qualità: Un’azienda che offre prodotti e servizi di qualità ha più opportunità di fidelizzare clienti e aumentare il business. La qualità dovrà riflettersi nella vostra immagine aziendale, che include il vostro design. Pensate a come i clienti reagiranno alla vista del vostro sito web/packaging. • Radunate una community: Il design generale della vostra azienda dovrebbe puntare a riunire una community specifica. Se possibile, createne una per il vostro servizio/prodotto, sarà più semplice che scelgano la vostra azienda. - Gestite le lamentele dei clienti in modo onesto e chiaro. - Fornite prodotti di alta qualità. - Assicuratevi che i vostri prodotti rispettino gli standard di sicurezza. Create uno stile comunicativo:Mettete alla prova la vostra immagine aziendale: Una volta creato qualcosa in cui credete e che pensate sia solido, potete iniziare a provarlo sul mercato. Parlate con i clienti utilizzando dei focus group per scoprire cosa ne pensano del vostro logo e dei colori, se sono invogliati ad acquistare. Richiedete feedback specifici in modo da poterli analizzare facilmente.

Training Fiche (BC_4_IT) -

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Scegliere i canali di comunicazione da usare non è semplice.

Prima di decidere quali utilizzare, è necessario identificare il proprio target group e fare ricerca sul modo in cui usano ed ottengono informazioni. E’importante considerare la complessità del messaggio che si vuole comunicare, calcolare i costi e decidere se si vuole interagire con i propri clienti. Ci sono diversi canali interni di comunicazione tra cui scegliere negli attuali luoghi di lavoro ad alto livello tecnologico, ed ognuno di questi ha pro e contro. Non ci sono due strumenti uguali: bisogna scegliere attentamente considerando il contenuto del messaggio, il pubblico, la formalità e la tempistica.

Identificare il proprio target group:Ricercate la posizione lavorativa delle persone che prendono decisioni, o le influenzano, circa l’acquisto dei prodotti che vendete. Rivedete le informazioni e la stampa che si suppone si rivolga e raggiunga il vostro target group. Fate una lista di pubblicazioni che potete usate per pubblicità o copertura editorial. Chiedete al reparto vendite se hanno incontrato di persona i decision-maker. Se si, potete usare la forza della vendita per trasmettere informazioni. Considerate i metodi di utilizzo del vostro sito web per comunicare con il pubblico. Le aziende utilizzano Internet per raccogliere informazioni preliminari prima di effettuare un acquisto. • Analizzare il messaggio che si vuole trasmettere:Usate canali quali pubblicità, email o brevi post sui social come Twitter per comunicare messaggi semplici, quali un cambio di prezzo o il lancio di un nuovo prodotto. Scegliete un canale che vi permetta di trattare un argomento nei dettagli se volete spiegare i benefici di un prodotto o un cambiamento strategico nella vostra azienda. Considerategli articoli di approfondimento dei giornali letti dal vostro target, le pubblicazioni tecniche specifiche disponibili sul vostro sito o le opportunità di parlare durante le conferenze per aziende alle quali i vostri potenziali acquirenti partecipano. • Calcolare il costo della comunicazione attraverso i canali scelti:Cercate di ottenere pubblicità dagli editori, chiedete a tipografi e designer di citarvi sui documenti stampati (come le pubblicazioni tecniche) e calcolate i costi di un contatto per la vendita diretta con i decision-maker rilevanti. • Scegliere canali interattivi:Create un forum o una pagina di recensioni per i prodotti sul vostro sito, per incoraggiare i visitatori a condividere il proprio parere. Monitorate i social della vostra azienda. Rispondete ai commenti per costruire un dialogo con i clienti e proteggere la vostra reputazione aziendale. • Lavorare con i professionisti della comunicazione per sviluppare e mettere in pratica una strategia comunicativa: Incaricate un pr per gestire le relazioni con I media – assicurandosi che i comunicati stampa appaiano sulle giuste pubblicazioni e che abbiate copertura editoriale sui media influenti.

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Il Branding e la comunicazione rappresentano una parte importante di ogni azienda

, perchè con la giusta strategia si può creare un’immagine positive per il cliente, che acquisterà di più.


Il Branding riguarda l’impressione che si dà. Questa impressione, per essere positiva, deve svolgere due funzioni: sottolineare in cosa la propria attività è speciale ed evidenziarne gli aspetti positivi. E’importante tenere a mente l’impressione che si vuole lasciare.

Utilizzare i social network non vuol dire utilizzarli correttamente. Il 74% degli acquirenti utilizza i social-media come supporto per i propri acquisti. Per partecipare a questo processo, bisogna sapere cosa fare e cosa non fare per parlare la stessa lingua dei clienti on-line. Qui ci sono alcune delle regole per non sbagliare sui social media.

SI: comprendere il potere del proprio marchio: Il branding è un modo per definire la propria identità ed esprimere i valori del proprio business. Il primo passo è la definizione del branding. Un marchio definito incoraggia i clienti a connettersi emotivamente con i valori che condividono, così da guadagnarsi la loro fiducia. • SI: Stabilire line guida: Un valore essenziale per un piccolo marchio è che sia familiare per il cliente. Senza la definizione di linee guida per i differenti aspetti del branding, il marchio mancherà di struttura e coerenza. Le linee guida, attentamente definite, possono aiutare a rinforzare e mantenere le caratteristiche del marchio se applicate a tutti gli strumenti di marketing dell’azienda. • SI: Creare per stupire e impegnare: Quando il marchio ha uno stile e un design originale che suscita emozioni, diventa immediatamente riconoscibile. Il design dovrebbe trasudare professionalità e creare una sensazione rassicurante per rinforzare il valore del marchio. • SI: Creare un profilo brand-friendly: Proprio come il proprio sito web, i propri account social dovrebbero descrivere i servizi e prodotti offerti nel dettaglio. E’importante compilare tutti i campi con le informazioni sul proprio profilo, in modo che i visitatori sappiano cosa aspettarsi da una certa attività. Quando si crea un profilo, bisogna aggiungere il link al proprio sito web, per rendere più semplice per il cliente trovarlo. • SI: Pensa in modo originale: Oggigiorno non è sufficiente avere del contenuto intelligente per farsi conoscere dai clienti. Molte aziende hanno creato un programma fedeltà, per fidelizzare i clienti ed abbattere la concorrenza. I social media possono essere usati come un’estensione di questo tipo di programmi. • NO: Create a vague brand or over- complicate it: The first impression sets the standard of every interaction with your brand. The efficiency of your brand communication can have an impact on your success and that of the product. It is important that you avoid vague statements, your brand should be an enthusiastic reflection of what it stands for. • NO: Dimenticarsi di monitorare l’uso del marchio: Dopo aver definito le linee guida, è necessario essere proattivi nel monitorare in che modo gli elementi del proprio brand vengono usati. Ogni volta che ci si discosta dalle linee guida, si indebolisce il potere del brand e l’efficacia di una campagna di branding uniforme. La coerenza rende un’azienda sostenibile, aumenta i profitti e la fiducia dei clienti. • NO: Cercare di vivere di luce riflessa di grandi marchi o catene: In quanto piccola attività, bisognerebbe ridurre la propria identità e il proprio potere in proporzione alle dimensioni del business. Lo status di attività indipendente può attrarre futuri clienti alla ricerca di offerte originali, autentiche ed in linea con i loro gusti. • NO: Iscriversi ad ogni piattaforma social:: Con così tanti social, sarebbe uno spreco di tempo e risorse cercare di essere attivi su tutti. Bisognerebbe scegliere quello più utilizzato dal proprio target di clienti, attraverso una semplice ricerca di mercato. • NO: Esagerare: Sponsorizzare il proprio programma fedeltà sui sociale può essere utile, facendo attenzione a non intasare la home dei propri client con un numero eccessivo di informazioni. E’necessario tenere sotto controllo il contenuto che si vuole condividere e i momenti in cui si vuole farlo.

Course (BC_C_1_IT) -

Basic
Scegliere i giusti canali di comunicazione per la vostra azienda non e` scontato come potrebbe sembrare. Prima di iniziare una ricerca sui vari canali di comunicazione, e` molto importante identificare un target di persone sulle quali la vostra comunicazione va rivolta. Una volta fatto cio`, e` fondamentale capire come questo gruppo ottiene le informazioni che cerca. Solo dopo aver superato questi step, si puo iniziare a scegliere i giusti canali di comunicazione. Altro fattore importante da considerare e` la forma del messaggio da diffondere, calcolandone i costi, decidendo se si vuole essere interattivi nei confronti  con i propri clienti. 

Course (BC_C_2_IT) -

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Una immagine aziendale è un modo di presentare se stessi al pubblico, e in particolare ai clienti ed investitori. Un`immagine aziendale è importante per ogni organizzazione, indipendentemente dalle dimensioni, missione o scopo. La vostra immagine aziendale vi definirà come società per i clienti, i partner ed il pubblico in generale. La vostra immagine aziendale si distingue anche dalla concorrenza. Quando la vostra immagine aziendale è efficace, vi farà facilmente riconoscibili attraverso i disegni, le azioni e le comunicazioni.


   BASIC LEGAL & REGULATORY ISSUES
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Oggigiorno vi è un crescente dibattito sulla comodità nell’utilizzo di un business model e business plan adatti per creare o espandere la propria attività aziendale. Dovrebbe esserci un collegamento tra questi due strumenti? In un ambiente aziendale in continua evoluzione, sono necessari entrambi?

La presente scheda di formazione mira a fare luce su questi temi. Non solo è importante imparare a identificare il modello di business più utile a raggiungere i vostri obiettivi, ma anche capire quali componenti, se ve ne sono, dovrebbero far parte del vostro business plan, sia prima di cominciare la vostra attività sia in una fase successiva.

Qualcuno una volta ha detto che non vi è alcun buon vento per coloro che non sanno in quale direzione vogliono navigare. Il modello e il business plan scelti potrebbero servire da bussola per guidare la vostra iniziativa.

Il Business Plan è tradizionalmente considerato uno strumento essenziale per creare e sviluppare la propria attività commerciale, non solo perché è utile a raccogliere le idee, ma anche perché è un documento chiave per la ricerca di fondi o per la richiesta di aiuti pubblici. Tuttavia, le tendenze attuali indicano che, per quanto necessario possa essere, il business plan in quanto tale non è sufficiente per il successo di una iniziativa. Secondo punti di vista di vari autori e imprenditori, in molti casi esso è un documento rigido che non si adatta a un ambiente aziendale globalizzato e in continua evoluzione come abbiamo detto in precedenza. Tuttavia, dal nostro punto di vista, potrebbe essere una buona idea avere un business model chiaro e ben definito in cui sia possibile mostrare le opportunità commerciali, il valore aggiunto del vostro prodotto e le soluzioni che offrite ai vostri clienti. Entriamo più nel dettaglio: Il vostro business model. Certamente vi sono una serie di strumenti da utilizzare per sviluppare e convalidare un business model, sempre a seconda del grado di maturità della vostra iniziativa. Forniamo alcune informazioni generali su alcuni degli strumenti indicati. Il loro utilizzo dipende ancora una volta dal vostro settore, l'attività eseguita, le vostre esigenze, ecc. In definitiva, è necessario fare alcune prove per convalidare lo strumento più appropriato. Modello Canvas -> E’ uno strumento di business model sviluppato da Alexander Osterwalder, riassunto nelle seguenti fasi: • Segmento di clientela o target del prodotto. Il cliente è al centro di questo modello dunque è necessario approfondirne la conoscenza. • Proposta di valore, o che cosa si ha intenzione di offrire. Strettamente legato al primo punto, il secondo suggerisce una riflessione profonda e senza soluzione di continuità su ciò che differenzia il proprio prodotto. • I canali di distribuzione, o come si ha intenzione di raggiungere i propri clienti, in che modo si vogliono consegnare i propri prodotti. • Il rapporto con i clienti o che tipo di legame si ha intenzione di creare con loro. Riguarda il servizio che si vuole offrire. • Ricavi o entrate, o come il prodotto o il servizio vengono valutati dai clienti, quanto questi ultimi sono disposti a pagare. Inoltre è rilevante stimare in che modo il business crea reddito, regolarità, ecc. • Le risorse chiave, in termini di ciò che è necessario per poter fornire valore ai clienti, come ad esempio macchinari, risorse umane, ecc. • Attività chiave, in relazione a tutto ciò che serve per fornire valore al cliente. • Partner chiave, ai quali spesso non viene data l’importanza che meritano. Essi sono fondamentali sul medio e lungo termine. Si tratta di organizzazioni di finanziamento, investitori, fornitori e altre parti interessate che hanno un impatto sulla vostra attività. • Struttura dei costi, ciò che deve essere pagato e quando. Modello di lean startup -> Originariamente concepito per la tecnologia start-up, questo modello basato sul libro di Eric Ries, The Lean Startup: How Today's Entrepreneurs Use Continuous Innovation to Create Radically Successful Business (La Lean startup: Come gli imprenditori di oggi usano l’innovazione continua per creare aziende di enorme successo) ha queste caratteristiche principali: • L'obiettivo principale è quello di ridurre il più possibile il rischio interno quando si lancia un nuovo prodotto. • Si tratta di apprendimento continuo tenendo sempre in considerazione le reazioni del mercato in cui il prodotto viene lanciato. Ecco perché è importante mantenere i canali di comunicazione con i clienti sempre aperti in modo da ottenere il loro feedback su come percepiscono il nuovo prodotto o servizio. • Lanciare il MVP o il Minimum Viable Product, nel più breve tempo possibile, con il più basso costo possibile in modo da ottenere un feedback di mercato il più presto possibile. In questo modo o si convalida o si migliora il prodotto, riducendo i costi di produzione. Una volta verificato il vostro modello di business utilizzando uno degli strumenti sopra sintetizzati, o un altro qualsiasi, è possibile tradurre quel modello nel vostro business plan. Business Plan. E' comunemente considerato lo strumento tradizionale per la creazione di un’impresa. Inoltre, è un modo adatto a conoscere, migliorare e sviluppare la propria idea imprenditoriale. Ma sopratutto, come abbiamo già detto, rappresenta il vostro biglietto da visita per i potenziali investitori, pubblica amministrazione, enti di finanziamento e parti interessate. Detto questo, bisogna essere onesti, poiché sulla carta si può scrivere qualsiasi cosa. Tenete a mente che si tratta di tempo e denaro vostro e forse altrui. Gli elementi che dovrebbero far parte del vostro business plan sono: • Promotori. Se siete una ditta individuale, questa sezione può essere sostituita con una riflessione personale se si è pronti per una tale esperienza e se si hanno le competenze e le conoscenze necessarie. D'altra parte, se si hanno dei partner, è necessario dimostrare che la vostra iniziativa commerciale ha bisogno di poter contare sul loro supporto, mostrando abilità e complementarietà funzionale. • Opportunità di business e analisi di settore. Qualsiasi attività commerciale deriva dalla individuazione di un’opportunità. Nel vostro business plan è necessario indicare chiaramente i problemi o le esigenze dei clienti e la soluzione proposta. Inoltre, è necessario specificare il valore economico dell’opportunità che si vuole sfruttare. Alcune domande alle quali si deve rispondere in questa fase sono: o Cosa fanno i clienti in modo inefficace? o Quali esigenze potrebbero essere soddisfatte in modo migliore? o Qual è il valore economico della mia soluzione? Allo stesso tempo, al fine di definire il settore e il suo potenziale di crescita, si dovrebbe descrivere con precisione il mercato con cui si sta andando a competere, le barriere all’ingresso e qualsiasi aspetto considerato rilevante. • Prodotto e piano di produzione. In questa sezione si dovrà spiegare in dettaglio ciò che rende la vostra impresa diversa, che tipo di innovazioni proponete, i vantaggi del vostro prodotto / servizio e se sul mercato è già presente oppure no lo stesso tipo di prodotti o servizi. In relazione al piano di produzione, è fondamentale, tra l'altro, individuare le risorse necessarie per produrre i beni e i vostri limiti di capacità produttiva. • Analisi di mercato, dei clienti e della concorrenza Dovrete fare riferimento al vostro mercato reale e potenziale, spiegare se è necessario sviluppare segmentazioni di mercato e quali sarebbero le conseguenze. L’identificazione dei concorrenti è ancora una volta fondamentale. In questa fase, è necessario intraprendere uno studio approfondito dei loro prodotti / servizi, del modo in cui essi raggiungono i propri clienti e del perché i loro clienti acquistano i loro prodotti. • Piano di marketing e comunicazione Questa sezione è importante tanto quanto le altre. E’ incentrata sugli strumenti che si ha intenzione di utilizzare per commercializzare il proprio prodotto o servizio. In relazione al piano di marketing, vi consigliamo di dare un'occhiata alla scheda di formazione nella piattaforma. • Piano economico e finanziario Figure, stime e previsioni. Una volta che abbiamo raggiunto questo stadio, è indispensabile calcolare l’investimento iniziale nel modo più dettagliato possibile e in che modo si vuole finanziare il progetto. Se è vero che le stime son pur sempre delle stime, tuttavia più ci si avvicina alla realtà e meglio è. Una buona idea è acquisire familiarità con termini come attività e passività (saldo), dichiarazioni di profitti e perdite, piano di flusso di cassa e punto di pareggio, o il punto in cui si inizia a fare profitti.

Training Fiche (BL_2_IT) -

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In un'altra fiche di formazione, quella relativa all'internazionalizzazione, abbiamo già parlato del mercato unico europeo, in vigore dal 1992 e basato su quattro principali libertà: merci, capitali, servizi e persone. La creazione di un mercato comune ha creato molte opportunità per le imprese e le persone.

Con l'ascesa di Internet e l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, le imprese artigianali, le industrie creative e culturali e le micro, piccole e medie imprese possono cogliere ulteriori opportunità per poter crescere. Le persone e le imprese stanno comprando e vendendo sempre di più attraverso la rete. In termini di e-commerce, gli studi suggeriscono che solo il 4% dei servizi on-line sono operazioni transfrontaliere UE tra i paesi dell'UE. Quindi, c'è una lunga strada da percorrere per ottenere il massimo dal mercato unico digitale a livello europeo.

Questa fiche di formazione si compone di due corsi principali: il primo tratta le informazioni in materia di strategia digitale dell'UE e in che modo è possibile sfruttarne il potenziale, mentre il secondo corso riguarda l’e-commerce e la protezione dei dati e che cosa si può ottenere dai nuovi regolamenti dell'UE in questo senso. 

• Digital Single Market o Mercato Unico Digitale Mercato unico digitale significa che le imprese e le persone hanno accesso on-line a beni e servizi, indipendentemente dalla loro nazionalità e dal paese europeo in cui vivono. Per le imprese in generale e in particolare per quelle artigianali e culturali, l’ICT e le tecnologie digitali stanno diventando sempre più parte del business stesso, sia nella fase dei processi produttivi aziendali, sia nella fase delle operazioni di marketing. Si stima che il 75% del valore aggiunto per l'economia digitale deriva dalle industrie tradizionali, piuttosto che dai produttori di ICT, ma l'integrazione della tecnologia digitale da parte delle imprese è l'elemento più debole. Solo l'1,7% delle imprese dell'UE fa pieno uso delle tecnologie digitali avanzate, mentre il 41% non le utilizzano affatto. Ciò vale soprattutto per le piccole imprese artigianali tradizionali in cui i processi di produzione sono ancora come quelli di una volta e dove non è avvenuta alcuna integrazione dell'economia digitale. Il mercato online comune è visto come una grande opportunità per le imprese e per la creazione di posti di lavoro, e secondo le stime potrebbe contribuire con € 415.000.000.000 all'economia europea. Di conseguenza, sarà una vera e propria fonte di espansione del mercato, favorendo l'offerta di servizi di qualità superiore a prezzi accessibili, aumentando così la concorrenza e lo sviluppo del business. Ma allo stato attuale, la situazione è che i mercati sono abbastanza orientati sul locale in termini di servizi on-line. I dati dell'UE mostrano che solo il 7% delle imprese PMI dell'UE vende oltre i confini nazionali. Alcuni studi suggeriscono che l’UE è ostacolata da barriere invisibili che non esistono nel mercato singolo. Nonostante ciò, il 57% delle aziende ammette che vorrebbe vendere online agli altri membri dell'Unione Europea se non ci fossero una miriade di norme diverse che si applicano in ogni stato membro. In questo senso, per esempio, è di primaria importanza per le PMI artigianali e per le Industrie Culturali e Creative uniformare il diritto d'autore in tutta Europa, eliminando così gli ostacoli allo sviluppo del settore. In questo modo, la trasmissione e il consumo di contenuti culturali e creativi avranno un impatto positivo su imprese e consumatori. Abbiamo già descritto le caratteristiche della proprietà intellettuale all'interno della scheda di formazione IP. Vi invitiamo a rileggerla se desiderate approfondire i diversi modi per proteggere il vostro lavoro. Lo stesso si potrebbe dire a proposito della regolamentazione IVA per le imprese che vendono in altri stati membri. Come parte della strategia unica digitale, la Commissione ha proposto che l'IVA sia raccolta attraverso un meccanismo di registrazione elettronica e di pagamento unico e semplificato. Anche in questo caso vi invitiamo a dare uno sguardo alla scheda di formazione relativa ai requisiti giuridici di base di saperne di più su questo argomento. Infine, è importante sottolineare il miglioramento delle competenze ITC necessario in tutti i settori in generale e nell’artigianato in particolare. La strategia digitale si propone di affrontare questo problema dell'inadeguatezza delle competenze e la carenza di lavoratori altamente qualificati, come parte della strategia. Lo studio di identificazione del fabbisogno di competenze nelle microimprese e nelle imprese artigianali fino al 2020 afferma che l'anticipazione di abilità necessarie in futuro è particolarmente importante per questo tipo di imprese in quanto generalmente le più colpite da carenza di competenze, problemi di reclutamento e da fattori esterni, come ad es. l’evoluzione delle tecnologie. • Politiche su privacy e protezione dei dati Un solido mercato unico digitale in grado di incrementare l'economia futura come abbiamo detto in precedenza deve trovare un equilibrio tra la libertà dell’impresa di operare e i diritti dei consumatori. La fiducia è fondamentale in questa relazione tanto quanto il diritto alla privacy e alla protezione dei dati personali, in particolare nell'economia digitale dove le nuove tendenze includono l'analisi dei dati come uno degli elementi principali di sviluppo del business. Come dichiarato in un sondaggio di Eurobarometro del 2015, 8 persone su 10 sentono di non avere il completo controllo dei propri dati personali, mentre i due terzi sui loro dati personali on-line. L'assenza di fiducia nei consumatori si traduce in perdita di reddito per le imprese. L’E-commerce e lo shopping online è una questione di fiducia dei consumatori che, quando immettono i dati personali e il numero di carta di credito, sanno che i dati saranno trattati secondo regole stabilite. E questa serie di norme è diventata un ostacolo per le imprese e non difende efficacemente i diritti dei consumatori nel far fronte alle nuove minacce poste dai rapidi cambiamenti tecnologici e digitali. Ad esempio, in ogni paese viene applicato un regolamento diverso. Pertanto, quando un'impresa vuole intraprendere operazioni on-line transfrontaliere, essa deve conformarsi alla legislazione nazionale del luogo in cui sta vendendo on-line. L’attuale legislazione a livello europeo sta per cambiare. Ciò avrà un impatto economico sulle imprese di servizi on-line, comprese le micro imprese artigianali e le industrie culturali e creative, le quali stanno sfruttando in parte le opportunità dell'economia digitale. Il pacchetto di riforma della protezione dei dati comprende il regolamento generale sulla protezione dei dati che deve entrare in vigore nel 2018 in tutti gli Stati membri. Le aziende hanno bisogno di prepararsi al nuovo regolamento per ottenere vantaggi competitivi. La Commissione ritiene che esso possa contribuire a realizzare le potenzialità del mercato unico digitale per le imprese di cui abbiamo parlato in precedenza attraverso i seguenti mezzi: ? Fornire una legge unica europea per la protezione dei dati, in sostituzione di 28 regolamenti diversi. In questo modo le aziende avranno a che fare con un’unica legge. I benefici sono stimati in € 2,3 miliardi di euro. ? One-stop-shop per le imprese: le aziende avranno a che fare con una sola autorità di vigilanza e ciò renderà più semplice e meno costoso per le imprese fare affari in Europa. ? Le stesse regole per tutte le aziende - indipendentemente dalla sede di costituzione. Con il nuovo pacchetto di riforme, le compagnie con sede fuori dall'Europa dovranno applicare le stesse regole quando offrono beni o servizi sul mercato UE. Per giunta, il nuovo regolamento ha vantaggi specifici per le PMI in relazione agli obblighi dei responsabili del trattamento e processori imposti alle imprese. Gli obblighi, come ad es. l'assunzione di un responsabile della protezione dei dati, la tenuta di registri di attività di trasformazione o di segnalazione violazioni alle persone, saranno ridotti o eliminati per le piccole e medie imprese, e ciò dovrebbe essere una buona notizia per le imprese artigiane e le industrie creative e culturali. Inoltre, si hanno due anni di tempo per adattare tutti i sistemi ai nuovi regolamenti. • E-commerce e protezione dei dati Il commercio elettronico e lo shopping online sono destinati a durare e a svilupparsi ulteriormente. Sulla base di questo assunto, le nostre imprese saranno in grado di sfruttare appieno il mercato globale che attende i nostri prodotti. Questo nuovo modo di operare non è facile per le microimprese artigianali tradizionali. Le difficoltà pratiche come ad es. i nuovi metodi di pagamento, la corretta consegna della merce acquistata, le frodi e la criminalità, il rischio di controversie ecc. rende le cose più difficili, ma i benefici superano le difficoltà. Secondo una recente comunicazione della Commissione riguardante un quadro coerente per costruire la fiducia nel mercato unico digitale per i servizi di e-commerce e online, le PMI trarranno beneficio accedendo a nuovi mercati e al cloud computing e dunque aumentando la propria produttività. La direttiva sul commercio elettronico, adottata nel 2000, stabilisce un quadro normativo del mercato interno per il commercio elettronico che prevede la certezza del diritto per imprese e consumatori. Esso stabilisce le norme armonizzate su questioni quali i requisiti di trasparenza e di informazione per i fornitori di servizi online, le comunicazioni commerciali, i contratti elettronici e limitazioni di responsabilità dei prestatori intermediari. In ogni caso, quando si intende vendere on-line è necessario essere chiari in materia di politiche di privacy e protezione dei dati e renderle chiare anche ai propri clienti. Termini e condizioni devono essere ben evidenziate sul proprio sito e si deve specificare che gli acquirenti entrano in un contratto nel momento in cui acquistano beni o servizi dal vostro sito web. Le politiche di consegna, trasporto, rimborsi e pagamenti, e, quando possibile, le esclusioni di responsabilità dovrebbero essere rese note agli acquirenti. In questo modo si costruisce la fiducia che è la chiave per il vostro successo.

Training Fiche (BL_3_IT) -

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In molte occasioni ciò che fa la differenza nel successo della vostra impresa o vi permette di ottenere un vantaggio competitivo è la protezione del vostro progetto o del vostro prodotto per impedire che altri lo copino.

Ed è per questo che dovete saper operare una distinzione tra differenti concetti. Dovete anche conoscere le differenti fasi del processo di tutela del vostro prodotto o marchio, e la documentazione necessaria.

Riguardo la Proprietà Intellettuale, dobbiamo ammettere che esiste una grande dispersione normativa in Europa, anche se in ogni stato la situazione è differente.  Ciò nonostante sono state intraprese azioni per raggiungere armonia nell’ambito della PI e del marchio. Esistono infatti il marchio dell’Unione Europea che ha valore in tutti gli stati membri e un progetto per un brevetto unitario.

Similmente, esiste anche l’ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale, EUIPO, il cui scopo principale è quello di informare, promuovere e supportare il valore del marchio europeo per le imprese.  Perciò non esitate a chiedere, sono lì per aiutarvi. 

• Proprietà Intellettuale: la Proprietà Intellettuale designa l’insieme dei diritti esclusivi riconosciuti sulle proprie creazioni. Consta di due parti: la proprietà industriale, che include le invenzioni (brevetti), il marchio, i disegni e i modelli industriali e le indicazioni geografiche; i diritti d’autore a copertura delle opere letterarie e artistiche. L’Unione Europea ha portato avanti una politica attiva nel campo della proprietà intellettuale finalizzata all’armonizzazione delle legislazioni in tutti gli stati membri. Il Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, che è entrato in vigore nel 2009, da all’Unione Europea competenza esplicita in materia di diritti di Proprietà Intellettuale. • I diritti di PI sono disciplinati principalmente dalle legislazioni nazionali. Ma se regolamentarli in ognuno degli stati membri può essere complesso e costoso, e volete risparmiare tempo e denaro, potete usare la protezione intellettuale a livello europeo. • Se pensate di fare affari con più di un paese europeo, il marchio comunitario, il disegno o modello comunitario dell’Unione Europea fornisce protezione in 28 stati membri attraverso un’unica registrazione. Potete registrare il vostro marchio, disegno o modello in una delle 23 lingue dell’Unione Europea presentando solo una domanda all’ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO). • La Proprietà Intellettuale può essere tutelata dai diritti di proprietà intellettuale (IPR) stabiliti dalla World Intellectual Property Organisation (WIPO - Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale). La tutela di questi diritti dipende dal tipo di proprietà intellettuale con cui avete a che fare. Diamo uno sguardo a due alternative: • Brevetti impediscono a terzi di produrre, utilizzare o vendere l’invenzione di qualcuno per un certo periodo di tempo, a seconda del tipo di invenzione. Nel quadro della Convenzione Europea dei Brevetti, questi vengono concessi alle invenzioni purchè siano nuove e siano atte a un’applicazione industriale. A questo scopo, è necessario che queste invenzioni non siano conosciute prima e che possano essere fabbricate o utilizzate in processi industriali. Il sistema brevettuale dell’Unione Europea è stato a lungo basato sui sistemi dei singoli paesi membri ed offre due possibilità: la registrazione nazionale e il brevetto europeo “tradizionale”. Per i brevetti nazionali potete fare richiesta al vostro ufficio brevetti nazionale, mentre i Brevetti europei devono essere concessi dall’European Patent Office (Ufficio Brevetti Europeo - EPO), ma successivamente bisogna chiedere la convalida in ciascuno degli stati membri nei quali si desidera ottenere la protezione (sistema complesso che comporta tempi lunghi e costi elevati). A seconda della legislazione nazionale, voi come promotori d’affari potete essere obbligati a fornire con esso traduzioni e/o il pagamento di tasse in paesi specifici. Tuttavia, nel 2011 l’Unione Europa ha proposto l’istituzione del brevetto europeo ad effetto unitario, approvato alla fine del 2012 (l’Italia ha aderito nel 2015); (Il nuovo sistema non si sostituirà ai precedenti ma coesisterà con essi). L’adesione al brevetto unitario europeo consente alle aziende e agli inventori l’utilizzo di una sola procedura per la registrazione di un titolo brevettuale in tutti i 26 paesi che fanno parte della cooperazione rafforzata, semplificando la protezione delle invenzioni su tutto il territorio UE. • I marchi tutelano i nomi dei prodotti impedendo ad alte imprese di vendere prodotti con lo stesso nome. I marchi sono segni usati nel commercio per identificare i prodotti. In relazione alla Proprietà Intellettuale, I marchi sono un piccolo elemento ma molto utile. Il regolamento del Consiglio (EC) N. 207/2009 del febbraio 2009 sul marchio dell’Unione Europea offre la seguente definizione di marchio: “Possono costituire marchi UE tutti i segni che possono essere riprodotti graficamente, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, la forma dei prodotti o del loro imballaggio, a condizione che tali segni siano adatti a: o distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese; e o siano rappresentati nel registro dei marchi dell’Unione Europea in un modo che sia possibile per le autorità competenti e per il pubblico determinare la materia chiara e precisa della tutela concessa al suo proprietario. • In pratica, significa che il vostro marchio è il simbolo che i vostri clienti utilizzano per scegliervi. E’ utile anche per differenziare voi dai vostri competitors. In alcuni paesi, potete ottenere tutela anche se il vostro marchio non è registrato, se è usato. Comunque fareste meglio a registrarlo per ottenere la migliore tutela possibile. L’unica condizione imposta su un marchio registrato è quella di essere definito chiaramente. diversamente né voi né i vostri competitors sarete certi di cosa copre. • Copyright informa gli altri che voi (come autori) intendete controllare la produzione, distribuzione, esposizione o rappresentazione della vostra opera. Il Copyright si ottiene automaticamente; senza necessità di alcun adempimento amministrativo, potete cominciare ad utilizzare il simbolo del copyright immediatamente. Nonostante ciò, nella maggior parte di paesi vi è un sistema di registrazione e un deposito opzionale della vostra opera. Questi sistemi in atto facilitano, per esempio, chiarificazioni su controversie legate alla proprietà, creazione, transazioni finanziarie, vendita e giusti trasferimenti. • In termini legali, il Copyright, o diritto d’autore, descrive I diritti che i creatori hanno sulle loro opere artistiche e letterarie. Le opere coperte da copyright spaziano dalle opere letterarie e artistiche (libri, musica, pitture, sculture, film), ai programmi informatici, banche dati, creazioni pubblicitarie, disegni architettonici. • Di solito nella legislazione non è possibile trovare una lista esaustiva di opere protette da copyright. Nonostante questo però, in genere, le opere nel mondo coperte da copyright includono: o opere letterarie come novelle, poesie, opere teatrali, reference works, giornali, articoli; o programmi informatici, banche dati; o films, composizioni musicali e coreografie; o opere artistiche come pitture, disegni, fotografie e sculture; o architetture; o pubblicità, mappe, e disegni architettonici. Il Copyright si estende solo alle espressioni, non alle idee, procedure, metodi di operazioni o concetti matematici. Può essere o non essere disponibile per un certo numero di oggetti come titoli, slogans, loghi, a seconda di quanta proprietà intellettuale contengono. Oggi, poichè parte del Mercato Unico Digitale, l’Unione Europea punta a migliorare la struttura del Copyright Europeo, aumentando di conseguenza la fornitura di contenuti digitali. Questo è di importanza fondamentale per le industrie creative e culturali in quanto avranno un più facile accesso ai mercati interni transfrontalieri all’interno dell’UE. Date uno sguardo alla training fiche sul Mercato Unico Digitale e ecommerce. • Design. (Disegni) Nell’attività imprenditoriale, disegni e modelli sono fondamentali ai fini del successo. Un design si concentra sull’utente, combina valori estetici a valori di natura economica e pratica e rappresenta il modo attraverso cui i vostri clienti riescono ad identificare la genialità dell’innovazione. In Europa, è stata riconosciuta la necessità di incoraggiare i disegnatori progettisti europei e le imprese a sviluppare le loro strategie in materia di disegni e modelli. Un disegno o modello è un modo pratico di definire e proteggere le vostre innovazioni. E’ un bene aziendale che può essere trattato o utilizzato come bene o garanzia, ricompensa i vostri sforzi creativi, e funge da vostra firma dell’ambito del PI. • Disegni e modelli sono concetti ben definiti nell’Unione Europea: «L’aspetto di un prodotto o di una sua parte quale risulta in particolare dalle caratteristiche delle linee, dei contorni, dei colori, della forma, della struttura superficiale e/o dei materiali del prodotto stesso e/o del suo ornamento» (Articolo 3 del regolamento su disegni e modelli comunitari). Quasi tutti gli oggetti industriali o artigianali sono tutelabili in quanto disegni o modelli (eccetto i programmi informatici). (https://euipo.europa.eu/ohimportal/en/web/guest/design-definition) • Indicazione geografiche è un segno utilizzato sui prodotti che hanno una specifica provenienza geografica e la cui qualità e reputazione sono attribuibili proprio alla sua origine. (Art. 22.1 - TRIPS) Tradizionalmente, l’Indicazione Geografica veniva utilizzata per i prodotti agricoli. Comunque, nel 2014, una consultazione pubblica dell’Unione Europea ha proposto l’estensione di questo tipo di protezione ai prodotti non agricoli, come l’artigianato. Su questo argomento è stata già approvata una relazione dal Parlamento europeo nel 2015.

Training Fiche (BL_4_IT) -

Medium

Lo sapevate che molte piccole e medie imprese sono sopravvissute alla crisi perché si sono rivolte al mercato internazionale? Alcune di esse, quando hanno trovato difficoltà nel proprio mercato nazionale, hanno guardato oltre i confini nazionali per vendere i propri prodotti e servizi. Non dimenticate che viviamo in un villaggio globale.

Tuttavia, la vendita all'estero non è certamente cosa facile. Ci sono una serie di sfide che le micro imprese devono affrontare quando si rivolgono all'estero. Per esempio, il tipo di competenze necessarie nella vostra azienda, nei vostri dipendenti, o in voi stessi, le risorse, i canali di distribuzione, e così via.

Ciononostante, la Commissione Europea nella sua comunicazione del Piano d’azione  sull'imprenditorialità 2020, riaccendendo lo spirito imprenditoriale in Europa, invita gli stati membri "a riunire tutti i servizi di sostegno alle imprese, tra cui il mentoring, la facilitazione e la consulenza in materia di accesso alla finanza convenzionale e non convenzionale, l'accesso a incubatori e acceleratori di business e di supporto per l'internazionalizzazione precoce di giovani imprese". Il mercato unico europeo è stato creato per favorire il vostro sviluppo internazionale.

In questo fiche di formazione abbiamo intenzione di mostrare ciò che serve per vendere all'estero. Iniziamo con un auto-riflessione che ogni impresa deve fare  per capire se è pronta per internazionalizzarsi o no. Vi forniremo alcuni consigli e delle dritte in caso si abbia necessità di ulteriori informazioni, sostegno ed assistenza esperta. Vi mostreremo i vantaggi e le insidie offerti dal mercato unico europeo e di come alcuni programmi europei potrebbe darvi una mano prima di fare il grande passo.

Continuate a leggere per scoprire la vostra prossima destinazione di mercato: l'Europa e il mondo • Mercato unico europeo. Anche se potreste pensare che state esportando i vostri beni e servizi nel momento in cui vendete in uno degli Stati membri, ciò non è tecnicamente corretto. Il mercato unico europeo funziona come un paese a sé. Il principio della libera circolazione delle merci, il quale permette alle merci di essere trasportate e vendute in tutta l'UE, è una pietra miliare del mercato UE. In una certa misura, le leggi nazionali complesse e variegate sono state sostituite da un unico insieme di regole europee, riducendo i costi e i disagi per le imprese che vogliono operare in altri paesi dell'UE. L'UE è un'unione doganale - i suoi 28 paesi membri formano un unico territorio doganale. Ciò significa che: ? Se si desidera vendere i propri prodotti o servizi, la loro circolazione nei paesi europei non richiede il pagamento di dazi doganali. ? Tutti gli Stati membri applicano una tariffa doganale comune per le merci importate da paesi terzi. ? I beni che sono stati importati legalmente possono circolare in tutta l'UE senza ulteriori controlli doganali. Questo è abbastanza rilevante se si importano prodotti provenienti da qualsiasi paese al di fuori dell'UE e si vuole venderli in qualsiasi paese dell'UE o in paesi terzi. Al momento l'Unione Europea sta elaborando un piano per sfruttare appieno il potenziale del mercato unico. Con questo fine, la Commissione europea ha deciso di dare al mercato unico una spinta per migliorare la mobilità per i service provider, facendo sì che i modelli di business innovativi possano fiorire, rendendo più facile per i rivenditori fare affari oltre i confini, e migliorando l'accesso a beni e servizi in tutta l'Unione europea. In questo modo, per esempio, se si dispone di un business registrato che fornisce servizi come artista o come guida turistica nel paese in cui si vive, tali servizi possono essere offerti anche in un altro paese dell'UE senza dover creare lì un’altra società o una sua filiale. Ciò facilita lo sviluppo della vostra attività. • Aspetti da prendere in considerazione prima di esportare i vostri beni e servizi. Pensate e vivete in maniera internazionale. Si deve ammettere che guardare all'estero solo perché il mercato interno non funziona correttamente potrebbe non essere una buona idea. Se fatto male, ciò potrebbe raddoppiare i vostri problemi. In primo luogo, è necessario capire che le cose richiederanno sicuramente più tempo all'estero. Se si vuole costruire un rapporto d'affari di lunga durata all'estero, è necessario essere pazienti. In secondo luogo, vi ricordate che nella scheda di formazione sul modello di business e business plan abbiamo parlato di come vedete il vostro sviluppo commerciale? Se avete intenzione di vendere all'estero, questo deve far parte di entrambi i piani. Alla fine dei conti, la vendita all’estero si deve prendere molto seriamente perché ciò implica investimenti di risorse e di energia e non ci si può aspettare risultati immediati. Potrebbe essere una buona idea redigere un piano di internazionalizzazione che corrisponda al vostro modello di business e che può essere integrato nel vostro business plan. Pensate in modo strategico. • Un piano di internazionalizzazione dovrebbe contenere come minimo i seguenti argomenti: Selezione del mercato: è necessario essere chiari sul perché avete scelto un mercato e non altri. Non ampliate il segmento di mercato poiché ciò comporterà dispendio di risorse, tempo e personale. Inizialmente basta concentrarsi su un solo segmento e lavorare con esso come un progetto pilota per verificare come funziona. Analisi dei concorrenti: questa parte del piano ha bisogno di una ricerca approfondita sul mercato selezionato e sulle aziende che già operano in questo determinato mercato. Entrate in contatto con enti e istituzioni, come ad es. le camere di commercio che sono in grado di fornire questo tipo di analisi, contatti e competenze nel campo. Metodi di distribuzione: a questo punto è necessario delineare come far arrivare il vostro prodotto o servizio ai clienti finali nel mercato di destinazione. Ci occuperemo di questo argomento più avanti. Il vostro prodotto o servizio: ha bisogno di eventuali modifiche da apportare se lo si esporta? Questi potenziali cambiamenti possono riguardare imballaggio, dimensioni, modifiche di progettazione, branding, etichettatura, ecc Tenete a mente che è necessario adattare il vostro prodotto o servizio al mercato di riferimento e ai suoi regolamenti. E’ importante pensare alla vostra capacità di produzione che possa garantire una fornitura corretta e puntuale. Strategia di prezzo. Ancora una volta, questo è un punto critico del piano di internazionalizzazione. Il prezzo nel vostro mercato interno è probabile che non sia lo stesso nel mercato di destinazione poiché su quest’ultimo incidono molte circostanze diverse, come le fluttuazioni di valuta estera, dei prezzi concorrente nel mercato di riferimento, i costi aggiuntivi dovuti alle variazioni di prodotto, distribuzione, costi di trasporto, ecc. L'ingresso sul mercato. A questo punto si dovrebbe avere già chiaramente stabilito come si ha intenzione di accedere al mercato di riferimento. Ci sono diverse opzioni: vendere all'ingrosso o al dettaglio, utilizzare un partner come agente o distributore, istituire un ufficio, entrare in una joint venture. Si deve capire qual è il modo più conveniente, almeno per iniziare. Strategia promozionale. Iniziare a pensare in anticipo a come si prevede di assistere clienti e partner (ad esempio agenti, distributori). Questo potrebbe includere corsi di formazione per partner nel mercato, materiale promozionale, pubblicità nel mercato di riferimento, ecc. Ora avete accuratamente pensato a come e perché volete vendere all’estero il vostro prodotto o servizio. Avete sviluppato contatti e cercato clienti nel mercato di destinazione. Il seguente problema è la distribuzione e la logistica. • Alcune procedure amministrative Ora che si è pronti per l'esportazione, è necessario prendere in considerazione un (grande) numero di procedure amministrative. Per esempio, potrebbe essere necessario presentare una dichiarazione di esportazione per i vostri prodotti e potrebbe essere necessario una licenza di esportazione. Si potrebbe anche dover pagare dazi doganali e imposte nel paese di destinazione. Le norme per l'esportazione variano, a seconda del paese verso il quale si esporta e dei prodotti o servizi esportati. L'Unione europea dispone di una vasta gamma di servizi per informarvi su tutto ciò che serve quando si esporta dall'UE. Allo stesso tempo, gli stati membri hanno le loro agenzie nazionali per assistere chi desidera importare / esportare. Essi forniscono una ricchezza di informazioni e suggerimenti molto utili quando non si conosce il mercato di riferimento. In molte occasioni potrebbero avere uffici o associati locali per aiutare le aziende sul territorio. Uno dei requisiti amministrativi per vendere all'estero è il codice EORI. L’acronimo EORI (Economic Operator Registration and Identification) è un codice alfanumerico univoco per la registrazione e l'identificazione degli operatori economici e delle altre persone che prendono parte ad attività disciplinate dalla regolamentazione doganale degli Stati membri dell'Unione Europea. Qualsiasi operatore economico stabilito nell’UE deve averne uno e la domanda deve essere inviata alle autorità doganali degli Stati membri in cui è stabilito l'operatore economico. Un'altra questione importante da prendere in considerazione è il fatto che l’imposta sul valore aggiunto (IVA) non viene caricata sull’esportazione verso i paesi al di fuori dell'UE. In questo caso l'IVA è versata nel paese di importazione e dunque sarà necessario fornire la prova che le merci sono state esportate in un paese al di fuori dell'UE. • La logistica e la distribuzione internazionale. Quando si parla di distribuzione riteniamo che sarebbe molto utile rispondere alle seguenti domande: o Quali canali di distribuzione dovrebbe utilizzare la vostra azienda per commercializzare i propri prodotti all'estero? o Quali tipi di rappresentanti, broker, grossisti e distributori si dovrebbero utilizzare? o Quali sono le caratteristiche e le capacità degli intermediari disponibili? La distribuzione internazionale riguarda anche i processi all'interno della vostra azienda. È necessario disporre di buoni sistemi che creano trasparenza e fiducia tra voi e i vostri rivenditori. È molto importante avere degli accordi di distribuzione appropriati, delle corrette condizioni generali di vendita e una comprensione generale dei vostri requisiti di legge. Iniziate con piccoli passi nel vostro mercato di riferimento. Come ogni cosa in un business in crescita, partire con piccoli test è il modo migliore per trovare la formula giusta. Rivolgendovi a distributori e agenti internazionali vi darà un rapido accesso a un gran numero di rivenditori, ma ovviamente ciò lo si pagherà con margini. Dovrete fare i conti anche con costi di spedizione, imposte e altre tasse di logistica che possono essere un incubo se siete nuovi della distribuzione internazionale. Cercate diverse opzioni e parlate con chi sta già spedendo a livello internazionale. Anche in questo caso, non vi dimenticate dell'assistenza che potete ricevere da istituzioni e agenzie ufficiali, le quali possono organizzano fiere ed eventi in diversi paesi per vendere i vostri prodotti e farvi conoscere potenziali partner. Una buona idea può essere partecipare a programmi europei quali Erasmus per i giovani imprenditori, utile a promuovere stretti rapporti con gli imprenditori provenienti da vari Stati membri e in un secondo tempo sviluppare legami di cooperazione con loro, come partner o distributori dei vostri prodotti e servizi nei loro paesi. • Trasporto internazionale. Scegliere la modalità giusta di trasporto è essenziale per assicurarvi che la vostra importazione o esportazione sia efficiente e conveniente. È possibile utilizzare mezzi stradali, ferroviari, aerei e marittimi, anche se potrebbe essere necessario utilizzare più di un tipo di trasporto. Quando si effettuano delle scelte, si dovrà anche decidere se gestire la logistica da soli, o esternalizzare il lavoro ad uno spedizioniere. I fattori che influenzeranno la vostra decisione su quale tipo di trasporto utilizzare riguardano le esigenze aziendali, il paese di destinazione, e il tipo di merce da importare o esportare. A questo punto è importante parlare degli International Commercial Terms ( 'Incoterms'). Essi sono termini commerciali standard riconosciuti a livello internazionale e utilizzati in contratti di vendita per fare in modo che acquirente e venditore stabiliscano chi è responsabile per il costo di trasporto delle merci (comprese assicurazioni, imposte e tasse), il luogo esatto dove le merci devono essere prelevate e trasportate e chi è il responsabile per la merce in ogni fase del trasporto. • Metodi di pagamento nel commercio internazionale. Questa ultima parte della scheda informativa spiega i quattro principali metodi di pagamento utilizzati nel commercio di esportazione. Tenete a mente che gli esportatori vogliono ricevere il pagamento al più presto possibile, preferibilmente al momento dell’ordine o prima che le merci siano inviate all’importatore, mentre gli importatori desiderano ricevere la merce il prima possibile, ma ritardare il pagamento il più a lungo possibile, preferibilmente fino a dopo che le merci siano rivendute, generando reddito sufficiente per pagare l'esportatore. Pagamento anticipato: è l'opzione preferita dagli esportatori poiché essi ricevono il pagamento prima di inviare la merce. L'utilizzo di questo metodo significa in genere una mancanza di fiducia nei confronti dell’acquirente e a lungo termine potrebbe implicare un calo di vendite. Lettere di credito. Le lettere di credito (LC) sono uno degli strumenti più sicuri a disposizione dei commercianti internazionali. Una LC è un impegno da parte di una banca per conto del compratore che il pagamento all’esportatore sarà effettuato a condizione che i termini e le condizioni indicati nella LC siano state rispettate, fatto verificato attraverso la presentazione di tutti i documenti richiesti. Rimesse documentarie. Una rimessa documentaria (D/C) è una operazione con la quale l'esportatore affida la riscossione di un pagamento alla banca trasmittente (banca dell'esportatore), che invia i documenti ad una banca di raccolta (banca dell'importatore), insieme alle istruzioni per il pagamento. I fondi vengono ricevuti dall'importatore e rimessi all'esportatore attraverso le banche coinvolte nell’incasso in cambio di determinati documenti. Conto aperto. Una transazione conto aperto è una vendita in cui i beni sono spediti e consegnati prima che il pagamento sia dovuto, un periodo che solitamente va dai 30 ai 90 giorni. Ovviamente, questa è l'opzione più vantaggiosa per l'importatore in termini di flusso di cassa e di costo, ma di conseguenza è anche la più rischiosa per un esportatore.

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Basic
L'Unione europea è consapevole delle difficoltà in tutti gli Stati membri quando gli imprenditori desiderano creare la propria compagnia. Le recenti comunicazioni e le strategie della Commissione hanno svelato tutti questi disallineamenti come ad esempio gli oneri normativi che gli imprenditori devono affrontare sin dall'inizio del loro progetto, la burocrazia che incide direttamente sulle microimprese nelle loro operazioni quotidiane e così via. Gli Stati membri sono stati invitati, tra le altre azioni a "ridurre i tempi per la concessione di licenze e di altre autorizzazioni necessarie per avviare un business a un mese". Sono stati fatti progressi in alcuni Paesi, ma è necessario compiere maggiori sforzi per raggiungere questo obiettivo.
Importante quanto soddisfare tutti i requisiti di legge è la decisione strategica su come la tua idea vedrà la luce sul mercato e ciò sta per essere legalmente definito. Diverse alternative sono a tua disposizione, da società a responsabilità limitata a ditta individuale al fianco di economia sociale. Ci occuperemo dei fattori che potresti prendere in considerazione quando scegli la tua alternativa.
Una di questa opzione è, a livello europeo, la Società Europea, introdotta nel 2004, che mira a liberare il potenziale del Mercato Unico per le imprese con attività in più di un paese UE. Rivedremo i suoi principali capisaldi in modo che tu possa familiarizzare con questo tipo di società. Infine, ti preghiamo di essere consapevole del fatto che nella maggior parte dei problemi relativa ai requisiti di legge per la creazione di una società e, pertanto, in questa scheda di formazione, le regole non si applicano a tutti gli Stati membri. Infatti, il regolamento corrente relativo a questo argomento non è armonizzato. Perciò, si dovranno cercare punti di contatto nazionali per scoprire la legislazione nazionale specifica.

• Requisiti legali per la creazione di una società. In generale i principali requisiti di legge per creare la tua azienda dipenderà dalla struttura aziendale che consideri per la tua idea di business. Alcuni dei fattori che potrebbero avere un impatto su tale decisione possono essere i seguenti: ? L'entità dei tuoi obblighi o responsabilità all'interno delle tue operazioni aziendali. ? Il numero di promotori della tua iniziativa imprenditoriale. Alcune forme giuridiche possono richiedere un certo numero di partner che partecipino allo scopo di raggiungere il numero minimo legale. ? Regime fiscale e obblighi fiscali potrebbe anche diventare un fattore rilevante al momento della scelta. Non è certo la stessa situazione all'inizio della tua azienda, in cui il fatturato è basso e si spera di iniziare a crescere rispetto a quando si gestisce una società consolidata che richiede determinate soglie di introiti. ? Il tipo di attività potrebbe anche influenzare la tua decisione. Nel settore che stiamo affrontando con questa scheda di formazione, mestieri e ICC, ditte individuali e società a responsabilità limitata sono abituati anche se le imprese sociali vengono anche impiegati per operare in questo settore. Puoi trovare sotto un grafico con i tipi principali di imprese che si possono incontrare e alcune delle loro caratteristiche principali. Si prega di tenere a mente che una più ampia gamma di tipi si potrebbe applicare a seconda del paese in cui si desidera impostare il business. Per quegli scopi ti consigliamo di entrare in contatto con le agenzie nazionali che forniranno assistenza in queste materie. In alternativa, è possibile dare un'occhiata al tuo portale Europa, dove sono forniti collegamenti molto utili alle agenzie nazionali di sostegno per le imprese. http://europa.eu/youreurope/business/start-grow/start-ups/index_it.htm# Tenendo conto delle differenze nei requisiti di legge che possono sorgere a seconda della forma giuridica che avete scelto e il paese in cui si desidera impostare il business, qui ci sono alcune formalità che potrebbe essere necessario adempiere se state pensando di iniziare la vostra attività: Registrati all’appropriato sistema di sicurezza sociale. In alcuni casi, le autorità nazionali hanno in atto specifici sistemi di sicurezza sociale individuali per registrarsi, sia come imprenditori individuali sia come amministratori di società a responsabilità limitata. In alcuni altri casi, questi direttori sono classificati come semplici dipendenti e quindi hanno bisogno di essere registrati come tali. Alcuni Stati membri applicano soglie di fatturato oltre il quale vi è un obbligo di registrazione. Anche in questo caso è necessario contattare le autorità nazionali per conoscere la formula migliore. Tasse e conti annuali. È necessario registrare la tua azienda al tuo ufficio fiscale nazionale. Comprendere le obbligazioni imposte è la chiave per essere sicuri di eseguire le operazioni senza intoppi e senza problemi con la pubblica amministrazione delle tasse. Non sottovalutare ciò. E' importante tenere registrazioni accurate di tutte le operazioni, spese e profitti, così dovrai pagare di conseguenza. A questo punto, una consulenza professionale da un commercialista potrebbe essere utile dal momento che non c'è bisogno di essere esperti in tutte le materie, e questo è complicato. Non invano, la Commissione suggerisce che la riduzione dei costi di conformità fiscale migliorerebbe il contesto imprenditoriale per le piccole imprese e nel suo piano d'azione Imprenditorialità 2020, fa un invito agli Stati membri a "... Rendere l'ambiente dell'amministrazione fiscale nazionale più favorevole per il mondo degli affari presto. Ridurre il costo degli adempimenti fiscali semplificando deposito fiscale e pagamento tasse ... " Richiesta per le licenze. Vi è una notevole variazione del numero e tipo di licenze necessarie nei diversi Stati membri. Dipende anche dal tipo di attività che si sta intraprendendo. Le licenze possono anche derivare da un diverso livello amministrativo, locale, regionale e nazionale. Tuttavia, si dovrebbe prendere in considerazione dal momento che la mancanza di essi può comportare ritardi per l'avvio delle operazioni. Registrarsi per l’IVA. Come probabilmente sai ormai, IVA sta per Imposta sul Valore Aggiunto, che grava sulle vendite in tutta l'Unione europea. L'IVA è quello che si carica "extra" per i clienti (imposta a valle) ed è anche quello che tu hai pagato "extra" ai fornitori (l'imposta a monte). La differenza è ciò che si ottiene – rimborsi IVA - o devi pagare per la tua amministrazione fiscale nazionale. La tariffa standard per l'IVA dipende dall’autorità nazionale di ogni paese, sebbene le direttive europee sull’IVA abbiano fissato il riferimento per l'aliquota IVA minima. Nel 2016 è al 15%. I 28 Stati membri sono comunque liberi di fissare le loro aliquote IVA standard, da tale importo su. Ci sono beni con un tasso più basso o anche articoli non sottoposti. L'UE permette anche un massimo di due aliquote ridotte. Dovresti controllare quale tasso si applica alle merci che produci o ai servizi che fornisci. In alcuni Stati membri, per esempio, i servizi culturali hanno un tasso di IVA più bassa poiché ciò è un modo indiretto di promuovere questo settore. È possibile registrarsi per ottenere il numero di partita IVA presso l'ufficio fiscale nazionale. Di solito, se si è registrati per l'IVA e si effettuano vendite ad altre imprese, è necessario emettere una fattura IVA — o in formato cartaceo o elettronico. L’IVA è normalmente aggiunta sulla fattura al prezzo dei beni o dei servizi. Il tuo numero di identificazione IVA deve essere indicato su tutte le fatture che dai ai clienti, così come la quantità di IVA aggiunta e altri elementi standard. Anche se questa regola ha le sue eccezioni. IVA transfrontaliera, quando compri o vendi prodotti o servizi all'interno di altri paesi dell'UE, si applicano regole diverse. Una nuova legislazione è attualmente in vigore per questo tipo di IVA, che si propone di affrontare le frodi nelle transazioni transfrontaliere. Una distinzione deve essere fatta se si tratta di beni o servizi. Non si carica IVA Se si vendono prodotti ad altre imprese con partita IVA valida. Se non ce l'hanno quindi, è necessario caricarla. Essi devono fornire le informazioni in anticipo o, in alternativa, l'UE ha un database in cui è possibile verificare l’esistenza del numero IVA delle imprese (VIES). Se metti in vendita il prodotto agli utenti finali, è necessario che ti registri nel paese in cui stai sta vendendo il prodotto e paghi l'IVA in vigore in quel paese. Non c'è bisogno di farlo se gli importi totali delle vendite in quel paese non raggiungono un limite fissato da ciascun paese che può andare dai 35.000 € ai 100.000 €. Ad esempio, nei paesi da dove provengono i partner del progetto OER Craft, il limite è, in ognuno di essi, di 35.000 €. Eventuali vendite oltre tale importo comporteranno per la tua azienda di registrarsi per l'IVA nel paese e applicare la tariffa locale, con le implicazioni che puoi immaginare. D'altra parte, se la tua azienda fornisce servizi, che è il caso di molte industrie culturali e creative, non devi applicare l'IVA, ma il cliente aziendale dovrà pagare con la propria aliquota applicabile nazionale (meccanismo del “reverse charge”). In ogni caso, è ancora possibile detrarre l'IVA che si doveva pagare al fine di fornire i servizi per il cliente. Anche in questo caso, se si tratta di un consumatore finale quello per cui stai fornendo il tuo servizio, si può addebitare l'IVA al tasso del tuo paese, tranne per le telecommunicazioni, radiodiffusione e servizi elettronici dove la regola è quella di applicare la legge fiscale del consumatore. Tutte queste regole hanno molte eccezioni. Come si può vedere potrebbe essere utile cercare assistenza professionale e competenze per aiutarti attraverso queste questioni amministrative • La Società Europea. La Società Europea, o “Societas Europaea”, consiste in una società pubblica a responsabilità limitata regolamentata dal diritto dell'Unione. E 'una buona idea per le aziende che hanno attività diverse nei diversi paesi dell'UE. Consente inoltre di spostare le sedi in diversi paesi, senza la necessità di scioglierle e ricominciare da capo in un altro, riducendo quindi i costi. Un'altra caratteristica interessante di questo tipo di società europea è che i loro dipendenti devono essere coinvolti nella sua gestione. Tuttavia, fondare una società europea potrebbe essere un po' troppo costoso dal momento che uno dei suoi requisiti di legge è un capitale minimo di 120.000 €, cosa non molto facile per il tipo di imprenditori e di settori di cui ci occupiamo in questa scheda di formazione. Tuttavia, vale la pena sottolinearlo perché rappresenta un primo tentativo di stabilire una forma giuridica al di là della legislazione nazionale e che dovrebbe essere la tendenza per gli altri tipi di società.

Course (BL_COU_IT) -

Basic
All'interno di questo corso ci proponiamo di discutere ulteriormente i primi passi che è necessario intraprendere per formare la vostra azienda. Alcuni possono essere requisiti di legge (forme giuridiche, amministrative, di registrazione regimi di sicurezza sociale e così via), alcuni potrebbero non essere di questo tipo (per esempio il business plan.), ma comunque potrebbero essere utili per prevedere le sfide future. Nelle fiche dei requisiti legali di formazione, è stato riconosciuto che l’Unione europea è consapevole delle difficoltà di istituire una società tra tutti gli Stati membri, ma sono stati compiuti progressi in alcuni paesi, tuttavia ulteriori sforzi devono essere messi in atto per raggiungere questo obiettivo. Per esempio, gli Stati membri sono stati invitati, tra le altre azioni, a “ridurre i tempi per la concessione di licenze e di altre autorizzazioni necessarie per avviare un business a un mese”. 
In quella fiche di formazione, abbiamo anche affermato che crediamo profondamente che altrettanto importante per soddisfare tutti i requisiti di legge è la decisione strategica di come la vostra idea entrerà sul mercato. Per quello scopo, è necessario pensare di nuovo a fondo a tutte le implicazioni della creazione di una società, sviluppare la propria idea e pianificare in anticipo per il peggio mentre si lavora duramente per il meglio.
Le prime due unità di questo corso affronteranno i primi passi di cui hai bisogno per pensare al modo di fornire uno status giuridico per la tua idea. La terza si occuperà dei suoi requisiti di legge. 


   DIGITAL SKILLS
Course (DS_COU_1_IT) -

Basic

Al giorno d'oggi è essenziale avere buoni canali di comunicazione e collaborazione se vogliamo che la nostra attività raggiunga il nostro target group. Tutti cercano nuovi prodotti/servizi online quindi dobbiamo comparire tra i loro risultati. Il primo passo è quello di avere un sito web interessante seguito da un profilo nei diversi social network. Collaborare è altrettanto importante e in tal senso la rete ci offre una vasta gamma di opzioni.


Course (DS_COU_2_IT) -

Medium

Al giorno d'oggi è essenziale proteggere i nostri dati personali nei nostri dispositivi se vogliamo acquistare e vendere su Internet. La privacy è il primo passo che dobbiamo prendere in considerazione. D'altra parte, al fine di commercializzare i nostri prodotti artigianali su Internet, dobbiamo anche occuparci di altre cose come, ad esempio, che tipo di piattaforma utilizzeremo e che tipo di problemi tecnici potremmo affrontare quando vogliamo per affrontare il maggior numero di potenziali clienti.


Course (DS_COU_3_IT) -

Advanced

Questo modulo è finalizzato ad aiutarti a sviluppare un nuovo approccio per tirar fuori il tuo istinto creativo ed equipaggiarti con una serie di strumenti pratici.

La prima unità fornisce informazioni sugli aspetti chiave che influenzano il successo nell’utilizzo creativo di strumenti ICT.

La seconda parte presenta alcuni strumenti che puoi utilizzare per trasformare le tue idee in realtà.

Infine, la terza sezione offer dettagli sugli aspetti più importanti del marketing online e dell’internazionalizzazione


Training Fiche (DS_TF_1_1_IT) -

Basic

Al giorno d'oggi è essenziale avere buoni canali di comunicazione e collaborazione se vogliamo che la nostra attività raggiunga il nostro target group. Tutti cercano nuovi prodotti/servizi online quindi dobbiamo comparire tra i loro risultati. Il primo passo è quello di avere un sito web interessante seguito da un profilo nei diversi social network. Collaborare è altrettanto importante e in tal senso la rete ci offre una vasta gamma di opzioni.

• Quando si parla di comunicazione digitale troviamo molte forme diverse attraverso cui possiamo comunicare. Una di queste è il social network poiché ti permettono di pubblicare informazioni su di te e di comunicare attraverso messaggi o chat con altri contatti. • Applicare il concetto di "comunicazione" alla nostra attività implica l'uso della comunicazione per rivolgerci ai nostri potenziali clienti. Il primo modo per farci conoscere ai nostri clienti è attraverso la nostra pagina web. Al giorno d'oggi è essenziale avere un portale su internet dove presentiamo noi stessi e il nostro prodotto o servizio. Vi diamo alcuni suggerimenti su come dovrebbe essere la vostra pagina: • Il contenuto e la struttura devono basarsi su tre criteri di base: facilità d’uso, cordialità all'utente e accessibilità. • Il tuo sito web deve riflettere l'immagine del tuo marchio e deve utilizzare foto e video ben fatti e interessanti delle tue attività quotidiane. • È necessario definire chiaramente i servizi/prodotti, i messaggi e gli obiettivi. • I contatti (e-mail, numeri di telefono / WhatsApp, fax, indirizzo, Skype, Facebook, YouTube, ecc.) e la navigazione nei menu devono essere facilmente accessibili. • Assicurarsi che il tuo sito web sia costantemente aggiornato altrimenti la gente penserà che non sei veramente "attivo". • Il contenuto è fondamentale per qualsiasi sito web. Tutte le informazioni che includi nel tuo sito devono essere coerenti con la tua missione e i tuoi valori in quanto marchio.

Training Fiche (DS_TF_1_2_IT) -

Basic

Al giorno d'oggi è essenziale avere buoni canali di comunicazione e collaborazione se vogliamo che la nostra attività raggiunga il nostro target group. Tutti cercano nuovi prodotti/servizi online quindi dobbiamo comparire tra i loro risultati. Il primo passo è quello di avere un sito web interessante seguito da un profilo nei diversi social network. Collaborare è altrettanto importante e in tal senso la rete ci offre una vasta gamma di opzioni.

• Come abbiamo detto, i social network sono diventati molto importanti per la comunicazione attuale. Offrono informazioni aggiornate, veloci e gratuite e ci permettono di connetterci a milioni di persone senza muoverci, pur che si sia attivi in rete. I nostri clienti devono vedere che stiamo dando informazioni aggiornate e che stiamo sempre migliorando la nostra attività. Al giorno d'oggi c'è una grande varietà di social, tuttavia si consiglia di avere un profilo su quelli principali: • Facebook: è il social network più vecchio presente in rete. E' essenziale avere un account per la nostra azienda in modo da poter pubblicare sulle nostre bacheche nuovi prodotti con le loro descrizioni. Possiamo anche unirci a gruppi dedicati all'arte, conoscere persone e condividere esperienze/consigli. • Instagram: questo social è un'applicazione per smartphone e ha migliaia di utenti. Funziona in modo simile a Facebook, almeno per quanto riguarda ciò di cui abbiamo bisogno. Se aggiungiamo un hashtag alla descrizione, le persone saranno in grado di trovare i nostri prodotti cliccandoci su. • Twitter: consente di pubblicare brevi messaggi (280 caratteri) con una foto / video dei nostri prodotti. • Pinterest: consente agli utenti di condividere e scoprire cose nuove pubblicando (qui si chiama "pinning") immagini o video sulle proprie bacheche o di altri utenti (cioè una raccolta di 'pin', di solito con un tema comune).

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Al giorno d'oggi è essenziale avere buoni canali di comunicazione e collaborazione se vogliamo che la nostra attività raggiunga il nostro target group. Tutti cercano nuovi prodotti/servizi online quindi dobbiamo comparire tra i loro risultati. Il primo passo è quello di avere un sito web interessante seguito da un profilo nei diversi social network. Collaborare è altrettanto importante e in tal senso la rete ci offre una vasta gamma di opzioni.

 

• Social network a parte, ci sono altri format per attirare i nostri potenziali clienti: • Pubblicità: attraverso le inserzioni nel web puoi far sapere alle persone cosa hai da offrire: si chiama "pubblicità digitale". Le forme più popolari di annunci di questo tipo sono banner, pagine di destinazione e popup. Google offre la possibilità di pagare per i loro banner in modo da poter pubblicizzare anche se stessi in questi spazi. Le pagine di destinazione sono quelle in cui i visitatori "navigano" quando fanno clic su un'inserzione di Google AdWords et similia. Si tratta di un tipo di pubblicità a pagamento online che vale la pena usare se vogliamo dare una spinta alla nostra attività. • Newsletters: è una pubblicazione informativa digitale pubblicata via e-mail. Possiamo invitare i nostri clienti a iscriversi alla nostra newsletter al fine di inviare loro informazioni sui nostri prodotti o qualsiasi notizia. È importante che si sia attivi fissando un giorno per inviare la newsletter ogni settimana / mese.

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Al giorno d'oggi è essenziale avere buoni canali di comunicazione e collaborazione se vogliamo che la nostra attività raggiunga il nostro target group. Tutti cercano nuovi prodotti/servizi online quindi dobbiamo comparire tra i loro risultati. Il primo passo è quello di avere un sito web interessante seguito da un profilo nei diversi social network. Collaborare è altrettanto importante e in tal senso la rete ci offre una vasta gamma di opzioni.

• Riteniamo che la "collaborazione" debba essere una delle basi per qualsiasi azienda al giorno d'oggi in quanto possiamo farla crescere se disponiamo di molti contatti. È quindi importante trovare altri professionisti del nostro settore in modo da poter lavorare insieme a loro. • Iscrizione ad un gruppo: un buon modo per conoscere persone che appartengono al nostro settore è iscriversi ad un gruppo in cui altri artigiani condividono le loro opinioni o altre questioni che potrebbero essere di interesse per più persone. Può anche essere una buona idea per essere aggiornati sulle nuove tendenze riguardo la nostra specialità. • Newsletters: è una pubblicazione informativa digitale pubblicata via e-mail. Possiamo invitare i nostri clienti a iscriversi alla nostra newsletter al fine di inviare loro informazioni sui nostri prodotti o qualsiasi notizia. È importante che si sia attivi e fissando un giorno per inviare la newsletter ogni settimana / mese. • Blog: se decidiamo di creare il nostro blog possiamo nominare i nostri prodotti o qualsiasi cosa relativa alla nostra attività e condividerla con altri utenti. Inoltre le persone possono pubblicare commenti sulle nostre pubblicazioni in modo da poter ricevere feedback e consigli. • Forum: si tratta di un sito di discussione online in cui si possono tenere conversazioni sotto forma di messaggi pubblicati. Se accedi a forum su artigianato o lavori artigianali, puoi chattare con altri professionisti del tuo settore e condividere le tue opinioni.

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Al giorno d'oggi è essenziale avere buoni canali di comunicazione e collaborazione se vogliamo che la nostra attività raggiunga il nostro target group. Tutti cercano nuovi prodotti/servizi online quindi dobbiamo comparire tra i loro risultati. Il primo passo è quello di avere un sito web interessante seguito da un profilo nei diversi social network. Collaborare è altrettanto importante e in tal senso la rete ci offre una vasta gamma di opzioni.

• Il crowdfunding è diventata una tendenza popolare per ottenere finanziamenti per un nuovo business di progetto o startup. In questo modo puoi offrire ad altre persone la possibilità di partecipare alla tua attività. Di seguito, vi mostriamo le piattaforme di crowdfunding più usate: • Kickstarter • È il sito di crowdfunding più popolare su Internet, dedicato al finanziamento di invenzioni e opere creative. Inoltre non si ha l'impegno di restituire il denaro se l'obiettivo non viene raggiunto. • Indiegogo • Anche se non è altrettanto famoso come Kickstarter, presenta alcuni vantaggi che il primo non ha: è possibile un finanziamento flessibile che consente di mantenere i fondi che hai raccolto, anche quando non si è stati in grado di raggiungere l’obiettivo. Ti permette anche di acquistare prodotti finanziati sul mercato della piattaforma: in tal modo eventuali progetti di successo diventano un'altra potenziale fonte di reddito. • Patreon • Un'altra piattaforma di crowdfunding popolare è Patreon che fornisce supporto finanziario per artisti creativi. C'è anche la possibilità di fornire contenuti esclusivi per gli utenti che sono iscritti al tuo Patreon attraverso il sito stesso. • GoFundMe • Questo è la più popolare tra coloro che hanno bisogno di soldi subito. È normale vedere persone qui che chiedono crowdfunding per progetti a breve termine o emergenze mediche. • Ci sono diverse opzioni e vi consigliamo vivamente di controllarle nel caso in cui abbiate bisogno di sostegno finanziario. Si tenga a mente che attraverso queste piattaforme si riceve denaro da persone che non beneficeranno della vostra attività: lo fanno per sostenere la vostra causa.

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Medium

Al giorno d'oggi è essenziale proteggere i nostri dati personali nei nostri dispositivi se vogliamo acquistare e vendere su Internet. La privacy è il primo passo che dobbiamo prendere in considerazione. D'altra parte, al fine di commercializzare i nostri prodotti artigianali su Internet, dobbiamo anche occuparci di altre cose come, ad esempio, che tipo di piattaforma utilizzeremo e che tipo di problemi tecnici potremmo affrontare quando vogliamo per affrontare il maggior numero di potenziali clienti.

• La sicurezza delle nostre informazioni può essere basata sul concetto principale di proteggere i nostri dati personali e la nostra privacy. Ti forniremo alcuni suggerimenti su di essi che potrebbero aiutarti a conservare le tue informazioni in sicurezza: • Usa le password di accesso per tutti i tuoi dispositivi in modo da rendere più difficile per gli estranei l'accesso alle tue informazioni relative a te o ai prodotti che vendi. • Queste password dovrebbero essere complicate, cioè cercare di evitare di usare la data di nascita o il nome del tuo animale domestico come password e provare a mescolare lettere maiuscole e minuscole, alcuni numeri e uno qualsiasi dei caratteri "particolari" come $ o #. • Se hai bisogno di qualche tipo di materiale per la tua attività, quando usi l'e-commerce, ad esempio, accedi sempre a siti Web sicuri (https) e non effettuare mai un pagamento attraverso altre pagine. • Evita inoltre di effettuare pagamenti in hotel, bar o ristoranti in cui il Wi-Fi potrebbe non essere completamente affidabile. Fallo solo quando sai in anticipo che è completamente sicuro. • Non fornire mai alcuna informazione personale richiesta in un'e-mail o tramite una telefonata. Se sospetti che la chiamata possa non essere autentica, chiama tu stesso la compagnia e chiedi loro se stanno facendo qualsiasi tipo di campagna telefonica chiedendo queste informazioni agli utenti. • Un'altra opzione è quella di crittografare le informazioni che inviamo tramite e-mail. Ultimamente sono stati fatti molti passi avanti in questo senso e ci sono diversi programmi che ci consentono, tramite algoritmi matematici, di crittografare e decrittografare i messaggi per evitare che le persone possano accedere alle tue informazioni da estranei. • È anche importante eseguire il backup delle informazioni nei dispositivi personali. In questo modo eviterai di perdere l'elenco dei contatti, le foto di alta qualità dei prodotti o qualsiasi informazione pertinente su di te o sulla tua attività. • Si consiglia inoltre di salvare i file nel cloud. Il vantaggio qui è che non stai salvando le informazioni sul tuo cellulare o sul tuo computer. Nel caso in cui le informazioni del tuo dispositivo fossero a rischio di furto, avresti i tuoi dati salvati esternamente e avresti accesso facile e rapido ad essi. • Non archiviare le password di sicurezza nei dispositivi. Se qualcuno accedesse ai tuoi dati tramite il tuo computer, sarebbe lo stesso che dare loro le chiavi di casa. • Nei social network, personalizza le informazioni che condividi con il resto degli utenti. Non rendere pubbliche alcune informazioni come dove vivi, la tua data di nascita o dove lavori. È anche importante guardare la tua reputazione online. • Verifica frequentemente le tue impostazioni sulla privacy poiché di solito cambiano nei social network e dovrai adattarle alle nuove clausole. • Non accettare persone sconosciute nei social network. Può sembrare bello dire che hai molti amici, ma non li conosci davvero e almeno le loro intenzioni. Se vuoi avere molti "amici", puoi creare diversi gruppi di amici per distinguere i tuoi veri amici, con i quali condividerai le tue esperienze, dagli altri "amici". Un'altra soluzione sarebbe quella di avere profili diversi e dare loro scopi diversi per evitare problemi.

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Al giorno d'oggi è essenziale proteggere i nostri dati personali nei nostri dispositivi se vogliamo acquistare e vendere su Internet. La privacy è il primo passo che dobbiamo prendere in considerazione. D'altra parte, al fine di commercializzare i nostri prodotti artigianali su Internet, dobbiamo anche occuparci di altre cose come, ad esempio, che tipo di piattaforma utilizzeremo e che tipo di problemi tecnici potremmo affrontare quando vogliamo per affrontare il maggior numero di potenziali clienti.

• La sicurezza delle nostre informazioni può essere basata sul concetto principale di proteggere la nostra privacy. Ti forniremo alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a conservare le tue informazioni in sicurezza: • Usa le password di accesso per tutti i tuoi dispositivi in modo da rendere più difficile per gli estranei l'accesso alle tue informazioni relative a te o ai prodotti che vendi. • Non fornire mai alcuna informazione personale richiesta in un'e-mail o tramite una telefonata. Se sospetti che la chiamata possa non essere autentica, chiama tu stesso la compagnia e chiedi loro se stanno facendo qualche campagna telefonica chiedendo queste informazioni agli utenti. • Nei social network, personalizza le informazioni che condividi con il resto degli utenti. Non rendere pubbliche alcune informazioni come dove vivi, la tua data di nascita o dove lavori. È anche importante salvaguardare la tua reputazione online. • Verifica frequentemente le tue impostazioni sulla privacy poiché di solito cambiano nei social network e dovrai adattarle alle nuove clausole. • Non accettare persone sconosciute nei social network. Può sembrare bello dire che hai molti amici, ma non li conosci davvero e almeno le loro intenzioni. Se vuoi avere molti "amici", puoi creare diversi gruppi di amici per distinguere i tuoi veri amici, con i quali condividerai le tue esperienze, dagli altri "amici". Un'altra soluzione sarebbe quella di avere profili diversi e dare loro scopi diversi per evitare problemi.

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Al giorno d'oggi è essenziale proteggere i nostri dati personali nei nostri dispositivi se vogliamo acquistare e vendere su Internet. La privacy è il primo passo che dobbiamo prendere in considerazione. D'altra parte, al fine di commercializzare i nostri prodotti artigianali su Internet, dobbiamo anche occuparci di altre cose come, ad esempio, che tipo di piattaforma utilizzeremo e che tipo di problemi tecnici potremmo affrontare quando vogliamo per affrontare il maggior numero di potenziali clienti.

• Ti forniremo alcuni suggerimenti per la sicurezza personale e anche per i tuoi dispositivi che ti aiutano a evitare alcuni problemi: • Prestare attenzione quando si tratta di aprire file allegati a e-mail o messaggi WhatsApp, soprattutto quando provengono da fonti sconosciute. È facile che il tuo dispositivo sia infetto da malware attraverso questo tipo di file. • Quando si cambia il dispositivo, assicurarsi di non lasciare alcuna informazione personale sensibile nel disco rigido del vecchio dispositivo. È possibile smagnetizzarlo, distruggerlo o utilizzare qualsiasi programma progettato per eliminare le informazioni esistenti sul disco. Un'altra opzione è quella di riportarlo alla sua configurazione predefinita in modo che nessuno abbia accesso alle informazioni salvate lì. • Dopo aver smesso di utilizzare i nostri dispositivi, è consigliabile spegnerli ed evitare che qualcuno non autorizzato, anche casualmente, acceda. • Attivare la posizione remota. In caso di smarrimento o furto, sarai in grado di conoscere la posizione esatta del tuo dispositivo attraverso un altro dei tuoi dispositivi, a condizione che quello perso sia acceso. • Disabilitare il bluetooth. Anche se offre molti vantaggi, rende anche il tuo dispositivo più vulnerabile per perdere efficienza. Non è abbastanza con "modalità invisibile" per essere al sicuro, dovremmo averlo completamente spento. • Dovresti bloccare i tuoi dispositivi dopo qualche tempo senza usarli. La maggior parte dei tablet e dei telefoni cellulari ha questa opzione. Questo ci aiuta nel caso in cui perdessimo il dispositivo in modo che nessuno possa accedere ai nostri dati personali. • Prestare molta attenzione alle app installate. Non solo possono rallentare il dispositivo, ma possono anche accedere alle tue informazioni personali in background o persino condividere la tua posizione tramite GPS dal tuo cellulare o tablet. • Se qualcuno dei profili dell'azienda proprietaria dei nostri social network subisce un attacco, la prima cosa che devi fare è cambiare la password di accesso. Quindi verifica se potresti essere stato interessato o se i tuoi dati potrebbero essere stati consultati. Se avessimo delle informazioni sensibili come i dettagli del conto bancario, faremmo meglio a contattare la nostra banca e, nel caso fosse necessario, cancellare le nostre carte e riceverne una nuova. In questo modo tali account smetteranno automaticamente di essere attivi e non verranno utilizzati in modo fraudolento.

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Al giorno d'oggi è essenziale proteggere i nostri dati personali nei nostri dispositivi se vogliamo acquistare e vendere su Internet. La privacy è il primo passo che dobbiamo prendere in considerazione. D'altra parte, al fine di commercializzare i nostri prodotti artigianali su Internet, dobbiamo anche occuparci di altre cose come, ad esempio, che tipo di piattaforma utilizzeremo e che tipo di problemi tecnici potremmo affrontare quando vogliamo per affrontare il maggior numero di potenziali clienti.

• Ti forniremo alcuni suggerimenti per la sicurezza personale e anche per i tuoi dispositivi che ti aiutano a evitare alcuni problemi: • Aggiorna i tuoi programmi per evitare di essere il bersaglio di un hacker. Normalmente i programmi che abbiamo installato nel computer offrono aggiornamenti per migliorare le carenze rilevate dagli autori dei programmi. Per quanto è possibile, aggiorna i tuoi programmi e, se puoi, dovresti automatizzarli in modo da non dover tenere d'occhio questo problema. • Utilizzare sempre un programma antivirus e un firewall in modo da evitare che le persone accedano al sistema o installino programmi spia. • Prestare attenzione quando si tratta di aprire file allegati a e-mail, soprattutto quando provengono da fonti sconosciute. È facile che il tuo dispositivo sia infetto da malware attraverso questo tipo di file. • È anche molto importante avere installato programmi anti-malware che rilevano programmi dannosi, non rilevati dai normali programmi antivirus. Ad esempio, i malware Anti-Malware sono disponibili sul link https://www.malwarebytes.com/ . C’è una versione gratuita e una versione a pagamento. • Quando si cambia il dispositivo, assicurarsi di non lasciare alcuna informazione personale sensibile nel disco rigido del vecchio dispositivo. È possibile smagnetizzarlo, distruggerlo o utilizzare qualsiasi programma progettato per eliminare le informazioni esistenti sul disco. Un'altra opzione è quella di riportarlo alla sua configurazione predefinita in modo che nessuno abbia accesso alle informazioni salvate lì. • Dopo aver smesso di utilizzare i nostri dispositivi, è consigliabile spegnerli ed evitare che qualcuno non autorizzato, anche casualmente, acceda. • Attivare la posizione remota. In caso di smarrimento o furto, sarai in grado di conoscere la posizione esatta del tuo dispositivo attraverso un altro dei tuoi dispositivi, a condizione che quello perso sia acceso. • Se qualcuno dei profili dell'azienda proprietaria dei nostri social network subisce un attacco, la prima cosa che devi fare è cambiare la password di accesso. Quindi verifica se potresti essere stato interessato o se i tuoi dati potrebbero essere stati consultati. Se avessimo delle informazioni sensibili come i dettagli del conto bancario, faremmo meglio a contattare la nostra banca e, nel caso fosse necessario, cancellare le nostre carte e riceverne una nuova. In questo modo tali account smetteranno automaticamente di essere attivi e non verranno utilizzati in modo fraudolento.

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Al giorno d'oggi è essenziale proteggere i nostri dati personali nei nostri dispositivi se vogliamo acquistare e vendere su Internet. La privacy è il primo passo che dobbiamo prendere in considerazione. D'altra parte, al fine di commercializzare i nostri prodotti artigianali su Internet, dobbiamo anche occuparci di altre cose come, ad esempio, che tipo di piattaforma utilizzeremo e che tipo di problemi tecnici potremmo affrontare quando vogliamo per affrontare il maggior numero di potenziali clienti.

 

• Quando si tratta di commercializzare i nostri prodotti o servizi artigianali, è facile ritrovarsi a fronteggiare problemi tecnologici. Salteremo i problemi di base e elencheremo un'altra serie di problemi che possiamo incontrare e come risolverli. • La prima decisione che dobbiamo prendere è come vendere o commercializzare i nostri prodotti su Internet. Dobbiamo scegliere tra piattaforme CMS (Content Management System) come WordPress o Joomla, oppure un negozio online o un catalogo di prodotti su misura. Se vogliamo che sia facile da usare e abbia uno stile personale, allora dovrebbe essere un programma personalizzabile. Se cerchiamo velocità e risparmio, dovremmo scegliere un'applicazione software per creare e gestire siti Web (e i suoi contenuti). • Attualmente il 31,7% dei siti Web è progettato con WordPress o Joomla. • Scegliere un sistema come WordPress, non è la panacea di tuti i mali in quanto ha bisogno di qualcuno che abbia una certa esperienza e conoscenza per essere in grado di gestire il pannello delle impostazioni, anche se dovessimo avere queste competenze, potremmo occuparcene noi stessi. • Un altro problema che WordPress presenta riguardo all'e-commerce è che funziona con dei modelli fissi e una volta che ne scegliamo uno potremmo scoprire che non può fare determinate cose o mostrare i nostri prodotti come vorremmo o addirittura dobbiamo acquistarli. Anche se i modelli non sono costosi cià comunque costituirebbe un aumento di costi. • Un problema delicato è l'hacking. Se c'è una violazione della sicurezza in WordPress, che si trova frequentemente, ogni pagina web progettata con WordPress sarà vulnerabile a tale violazione. Ecco perché è importante avere sempre la nostra versione aggiornata e avere una copia di backup del web e dei suoi contenuti. È facile hackerare una pagina web, addirittura esistono deitutorial in rete che insegnano come hackerare un sito Web WordPress. • Anche gli aggiornamenti dei plug-in o gli aggiornamenti di WordPress sono un altro problema. Il problema più grave che possiamo avere lavorando con CMS è il chiamato WSoD (White Screen of Death). • Quando la pagine web diventa bianca ci troviamo di fronte al caso peggiore che possiamo trovare, ma che è comunque un problema risolvibile. Questo problema può essere dato da diversi fattori: il tema installato, il plug-in o la mancanza di memoria. • Se il problema si trova in uno qualsiasi dei plug-in, possiamo fare una di queste due cose: disabilitare l'ultimo plug-in installato nel caso avessimo la certezza che sia quello il problema e controllare se tutto torna alla normalità. In caso contrario, dobbiamo adottare misure più drastiche e disabilitare tutti i plug-in in una volta e riattivarli uno a uno fino a trovare quello che causa l'errore. • Se il problema risiede nel tema perché potrebbe essere aggiornato o avere un errore, la soluzione più semplice è quella di cambiare il nome della cartella in cui è stato salvato il tema. WordPress penserà quindi di aver disinstallato il tema in modo da inserirne uno nuovo come impostazione predefinita. Un'altra opzione sarebbe quella di installare nuovamente il tema. • Quando non è dovuto a nessuna di queste cose, significa che abbiamo un problema con la memoria. È anche facile da risolvere, abbiamo solo bisogno di un editor di testo, apri il file wp-config.php e all'interno della scheda php dobbiamo aggiungere, per aumentare la memoria fino a 64Mb, quanto segue:: • If we have not been able to delete the white screen though, we still have a chance to find our error: activate DEBUG mode of our php. We get back to our wp-config.php page and look for the following line: define ('WP_DEGUG', false); • Quando lo troviamo, aggiungiamo // all'inizio della riga: • Then we add the following two lines: define ('WP_DEGUG', true); y define ('WP_DEGUG_LOG', true); • Quindi aggiungiamo le seguenti due righe: define ('WP_DEGUG', true); y define ('WP_DEGUG_LOG', true); • Quando creiamo il nostro sito Web, tendiamo a pensare che solo con quello venderemo ed saremo visibili per milioni di persone. • Ciò non è affatto vero in quanto ciò di cui abbiamo bisogno è posizionare il nostro sito Web e renderlo visibile ai nostri clienti target. Possiamo raggiungerlo solo attraverso un esperto di posizionamento web.

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Advanced

In questo corso imparerai alcuni suggerimenti su Navigazione, ricerca e filtro dei dati in rete. Inoltre, scoprirai i motori di ricerca e le loro funzionalità.

• Navigazione, ricerca e filtro dei dati in rete • Gli artigiani possono acquisire nuove prospettive sulla creazione di contenuti digitali per fare affari e pubblicizzare i propri prodotti o servizi online. Le strategie di posizionamento e le strategie di ricerca sono particolarmente importanti quando un nuovo artigiano entra nel mercato elettronico. • La navigazione consiste nel guardare attraverso una serie di dati con o senza uno scopo definito. Per quanto riguarda Internet, di solito coinvolge il World Wide Web. • La navigazione riguarda strategie di ricerca, come l'applicazione di opzioni avanzate in un motore di ricerca. • Prima di iniziare a utilizzare Internet è importante assicurarsi che sul proprio computer sia installato un software antivirus. Consulta il corso intermedio su Sicurezza e risoluzione dei problemi dei tuoi dispositivi per ampliare le tue conoscenze al riguardo. • Miliardi sono i siti Web in tutto il World Wide Web che offrono un carico di informazioni. Tuttavia, può essere abbastanza stressante trovare quello che stavi cercando esattamente. Questo è quando un motore di ricerca viene in aiuto. Se digiti "parole chiave" in un motore di ricerca, cercherà pagine sul Web che contengono tali parole e quindi mostrerà i risultati in base alla loro importanza, usando algoritmi. • È molto importante per gli artigiani trasformare le loro domande di ricerca in una strategia di ricerca. L'implementazione di strategie di ricerca di alta qualità sarà sempre vantaggiosa: ti farà comprendere le caratteristiche di marketing e il potenziale di mercato, ma anche le esigenze dei clienti. Inoltre, le classifiche strategiche delle parole chiave non ti faranno perdere tempo con ricerche lunghe e infruttuose. • Un motore di ricerca web è un sistema software progettato per cercare informazioni sul World Wide Web. I risultati della ricerca sono generalmente presentati in una linea di risultati spesso indicati come pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP). Le informazioni possono essere un mix di pagine Web, immagini e altri tipi di file. I motori di ricerca mantengono anche le informazioni in tempo reale eseguendo un algoritmo su un crawler web. • Qual è il miglior motore di ricerca? • Oltre a Google e Bing, che sono i motori di ricerca più conosciuti, ci sono altri motori di ricerca come: Yahoo, Ask.com, AOL.com, Baidu (il motore di ricerca più popolare in Cina), Wolframalpha, DuckDuckGo. Non esiste un motore di ricerca che funzioni meglio di tutti gli altri. La ricerca su Google è facile e spesso se qualcuno chiede come fare qualcosa o cos'è, un'altra persona suggerisce di "google". Proviamo a cercare, ad esempio, la parola "artigianato" su Google. Ci dà 901.000.000 di risultati in 0,50 secondi (quando questa unità è scritta). Se si preme F5 per ripetere la ricerca, potrebbero apparire diverse quantità, sia per il numero di risultati che per il tempo impiegato per visualizzarli. • E se la ricerca non restituisse ciò che stavamo cercando? • Filtraggio dei dati in rete • Per risolvere i siti Web e filtrare le nostre ricerche, possiamo utilizzare diverse strategie di ricerca come: • Utilizzando parole chiave specifiche: • Quando cerchi contenuti online specifici, dovresti usare parole pertinenti e uniche, altrimenti ti imbatterai in molti dati non necessari. Sii il più specifico possibile nella formulazione. • Non usare parole e punteggiatura comuni: • Termini come "a" e "the" sono chiamati "stop words" e sono spesso trascurati così come la punteggiatura. A parte occasioni speciali ed eccezioni, le punteggiatura non vengono prese in considerazione quando si trovano risultati. • capitalizzazione: • La maggior parte dei motori di ricerca non fa distinzione tra maiuscole e minuscole, anche tra virgolette. • Tipo di file: • È possibile utilizzare il tipo di file: .XXX, ad esempio il tipo di file: pdf se si desidera cercare un tipo di file in un determinato Web. • Escluse ricerche: • Operatore (-) • Cerca una parola e poi includila con un segno meno (-) prima di quelle parole che desideri escludere. Ad esempio, immaginiamo che nella tua ricerca di "ceramiche" non stai cercando definizioni. Proviamo a cercare la parola "ceramica" su Google senza operatori. Ci dà 438.000.000 di risultati in 0,55 secondi. Ma abbiamo molti risultati ma non quello che stavamo cercando. Ora fallo di nuovo con «Pottery -definition -definitions» in Google. Se ci stai chiedendo perché stiamo spiegando la parola-operatore "definizione" sia al singolare che al plurale, perché escludere la ricerca funziona solo con la parola che inserisci. Ora abbiamo tutti i risultati che includono le parole "definizione" e "definizioni" saranno omessi. Una volta fatto ciò, i risultati restituiti dalla ricerca sono leggermente diversi dai precedenti e probabilmente si adatteranno meglio a ciò che volevamo trovare. • Operatore (+) • Aggiungendo un segno più (+) poco prima di una ricerca, stai dicendo a Google di mostrarti esattamente quel termine escludendo sinonimi, acronimi e così via. • Operatore (*) • L'asterisco funziona come un carattere jolly. Quando lo metti davanti a una parola e in una frase stai dicendo a Google di cercare la frase esatta che stai chiedendo, ma che puoi scambiare la parola dell'asterisco con un'altra.

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Advanced

Il termine Comunicazione digitale si riferisce a qualsiasi azione (di comunicazione o marketing) orientata a promuovere prodotti e / o servizi tramite social media come Facebook, LinkedIn, Twitter, Whatsapp, Instagram ecc. Ma anche attraverso i siti Web degli imprenditori;
La creazione di un sito Web è inutile se nessuno lo vede. È necessario implementare un programma SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca);
Il programma SEO prevede un abile utilizzo di metatag, metadati di immagini, collegamenti interni, struttura del sito e parole chiave appropriate;
Esistono molti programmi (come Artisteer, Dreamweaver) e piattaforme (come Wordpress, Wix, Sitebuilder.com) che puoi utilizzare per creare il tuo sito Web e c'è una vasta gamma di modelli gratuiti disponibili online.

 

• Il termine Comunicazione digitale si riferisce a qualsiasi azione (di comunicazione o marketing) orientata a promuovere prodotti e / o servizi tramite social media come Facebook, LinkedIn, Twitter, Whatsapp, Instagram ecc. Ma anche attraverso i siti Web degli imprenditori. • La creazione di contenuti digitali è fondamentale per qualsiasi strategia digitale. Ogni contenuto che crei dovrebbe essere accuratamente creato e progettato per rappresentare coerentemente la tua missione e i valori come marchio. Dopo aver identificato il tuo pubblico di destinazione, ci sono diversi passaggi che possono aiutare a migliorare la qualità e l'impatto del processo di creazione di contenuti digitali: -il contenuto e la struttura del tuo sito Web devono seguire tre criteri di base: usabilità, facilità d'uso e accessibilità; non dimenticare che esistono diversi tipi di pubblico per la tua impresa: beneficiari, sponsor, pubblico istituzionale e pubblico in generale, e il tuo sito web dovrà rivolgersi a tutti i diversi tipi di pubblico, attirando la loro attenzione; -utilizzare foto e contenuti multimediali: integrare i contenuti scritti con foto, infografica e video. Dovresti usare buone foto e video delle tue attività quotidiane invece di foto d'archivio per trasmettere un messaggio più affidabile; - i dettagli di contatto (e-mail, numeri di telefono / Whatsapp, fax, indirizzo, skype, Facebook, Youtube, ecc.) e i menu di navigazione, devono essere facilmente accessibili e non dimenticare che perderai il tuo utente se lo impiega di più quei 3 clic per accedere alle informazioni; - Colori, carattere tipografico, logo e sito Web della tua impresa artigiana dicono chi sei e cosa rappresenti; - Scrivi spesso: assicurati che il tuo sito web sia costantemente aggiornato e vivace, altrimenti le persone penseranno che non sei veramente "attivo"; • Creare un sito Web è inutile se nessuno lo vede. Implementare un programma SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca). - Metatag: i metatag si trovano nel codice sorgente HTML di una pagina Web e vengono utilizzati per fornire informazioni generali sul posizionamento del nostro sito Web. Tali informazioni vengono utilizzate da motori di ricerca, portali, directory per elencare il tuo sito Web. - Metadati immagine: assicurati di sfruttare al meglio qualsiasi opportunità di posizionamento utilizzando i tag o per includere / rafforzare le parole chiave. - Collegamento interno: per garantire che il tuo sito Web sia completamente indicizzato, assicurati che gli spider abbiano un percorso facile attraverso il tuo sito Web. I collegamenti di testo sono la scelta migliore come testo di ancoraggio (le parole effettive utilizzate per collegarsi a una pagina specifica). Puoi anche creare una sitemap per pagine interne e collegarla dalla tua home page per aumentare l'indicizzazione. - Struttura del sito: come abbiamo detto, è estremamente importante definire correttamente la struttura del sito Web in base alle nostre esigenze di destinazione, ma dobbiamo anche prendere in considerazione le esigenze dei motori di ricerca. Devi "pensare come uno spider dei motori di ricerca". Spider o Bot leggono la tua pagina web come se stessi leggendo un libro usando collegamenti di testo e contenuti digitali. Pertanto, è estremamente importante che il tuo sito sia adattato agli spider e che non vengano utilizzati collegamenti interrotti o flash per contenuti digitali pertinenti. - Parole chiave appropriate: è una delle fasi più importanti del processo poiché, se non lo fai correttamente, ti darà traffico non pertinente per te. La densità o la frequenza delle parole chiave dovrebbe aggirarsi intorno al 2-6% del testo totale, ma se mantieni i tuoi testi naturali e leggibili, starai bene. Assicurati che le tue parole chiave non siano troppo tecniche e includano quei termini che l'utente target utilizzerà per trovare i tuoi servizi. • Esistono molti programmi (come Artisteer, Dreamweaver) e piattaforme (come Wordpress, Wix, Sitebuilder.com) che puoi utilizzare per creare il tuo sito Web e c'è una vasta gamma di modelli gratuiti disponibili online. Ecco una breve guida per installare Wordpress: 1: Scarica WordPress: scarica e decomprimi il pacchetto WordPress da http://wordpress.org/download/. 2: carica WordPress sull'account di hosting tramite FTP. 3: Esegui l'installazione: apri una nuova finestra del browser e vai alla pagina di installazione per eseguire lo script di installazione. A seconda di dove hai installato lo script, lo troverai in uno dei seguenti URL:http://yourdomain.com/wp-admin/install.php, http://yourdomain.com/blog/wp-admin/install.php • Ora dovresti vedere una pagina di benvenuto del processo di installazione di WordPress. 4: Creare tabelle WP nel database immettendo il nome del database, l'utente, il nome, la password, gli host del database, tables_prefix (è possibile lasciare wp_) e fare clic su Invia. 5: Completa l'installazione: compila i campi nella pagina di installazione: • Nome del sito, Nome utente, Password (deve essere inserita due volte), Indirizzo e-mail (utilizzare un indirizzo e-mail valido come le informazioni di accesso verranno inviate a questo, indirizzo email),Seleziona che desideri che i motori di ricerca indicizzino il sito, Fai clic su Installa ora e dovresti essere portato alla schermata finale, che mostra il seguente messaggio: Congratulazioni! WordPress è stato installato. E il tuo sito Web è pronto per la personalizzazione.

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Advanced

I Social media come Facebook, Twitter, MySpace, Skype ecc. Sono ampiamente utilizzati ai fini della comunicazione; Facebook offre una vasta gamma di opzioni da utilizzare come strumento di marketing:
Per le aziende, il collegamento è più importante dell'immagine stessa: ogni pin rimanda alla fonte originale, quindi Pinterest può essere un'ottima fonte di traffico di riferimento; Per ogni social network è necessario creare un profilo aziendale

 

• Nell'attuale globalizzazione dei social media, è più che ovvio che i social media come Facebook, Twitter, MySpace, Skype ecc. siano ampiamente utilizzati ai fini della comunicazione. Uno dei vantaggi più importanti dell'uso dei social media è la condivisione online di conoscenze e informazioni tra diversi gruppi di persone. Infatti, raggiungono il pubblico più diversificato in termini di età, genere, caratteristiche sociali e professioni. Condividere contenuti diversi su ciascuna delle tue reti di social media per espandere la portata del tuo marchio e aggiungere scalabilità alle campagne. Il contenuto che condividi su ciascun sito dovrebbe essere unico per dare ai tuoi follower un motivo per seguirti su più di una rete. È anche importante selezionare i social network più appropriati per la visibilità della tua azienda. • Ecco un elenco con i social network più famosi e le loro funzionalità: • Quando si tratta di costruire il tuo marchio online, Facebook potrebbe essere uno dei preziosi strumenti a tua disposizione per i potenziali acquirenti. Ricorda che il 94% degli utenti di FB accede a questo social network con l'app mobile, quindi è utile ottimizzare i tuoi contenuti per gli utenti mobili. Facebook offre una vasta gamma di opzioni da utilizzare come strumento di marketing: - Condivisione delle risorse: gli utenti possono condividere testi, immagini o video, rendendoli automaticamente visibili a tutti i loro contatti; -Interazione: è anche possibile per gli utenti interagire con le informazioni che altri hanno pubblicato attraverso commenti o reazioni predeterminate; -Creare gruppi: i gruppi consentono l'interazione tra utenti con un'intenzione specifica. Possono essere aperti, chiusi o segreti; -Eventi: sono spazi virtuali volti a condividere informazioni specifiche sugli eventi. Possono essere aperti, chiusi o segreti.· Gmail is Google's email service and it keeps you updated with real-time message notifications and stores your important emails and data. Sending an email from an account in Gmail is very simple, the platform saves the contacts, creating a book easily accessible from the inbox. Its security protocols defend us from junk or malicious emails. • To create a Gmail account you just need to go to the Google Account creation page and sign up for Gmail to create a Google Account. You can use the username and password to sign in to Gmail and other Google products like YouTube, Google Play, and Google Drive. • Twitter è un social network online che consente agli utenti di inviare e leggere brevi messaggi di 140 caratteri chiamati "tweet". Se sei un piccolo imprenditore, Twitter potrebbe essere un'ottima piattaforma per la tua azienda con i suoi 300 milioni di utenti attivi. Un motivo che incoraggia le piccole imprese a promuovere i loro prodotti o servizi su Twitter è che costa molto poco promuovere un prodotto su questa piattaforma. • YouTube è un servizio gratuito per condividere video su Internet. L'uso di YouTube è molto semplice, devi solo registrarti su YouTube o utilizzare il tuo account Gmail e caricare il tuo video dal tuo computer. Puoi anche creare il tuo canale YouTube che è una risorsa fantastica per comunicare online tramite contenuti digitali. Gli utenti attivi possono scrivere commenti sui video che preferiscono e che non gli piacciono. È estremamente importante dare visibilità ai tuoi prodotti artigianali. Puoi pubblicare video sui processi di creazione o sui prodotti finali sviluppati. • WhatsApp è un'applicazione che ti consente di inviare e ricevere messaggi di testo e multimediali ai tuoi contatti a prezzi molto bassi o gratuitamente. I messaggi vengono inviati su Internet, utilizzando il nostro piano dati o la connessione Wi-Fi. L'unico limite è che anche i contatti a cui inviamo i messaggi devono avere installato WhatsApp. Per le medie e grandi imprese, Whatsapp alimenta la tua comunicazione con i clienti di tutto il mondo. Oltre a inviare e ricevere messaggi di testo, alcune funzioni interessanti che potrebbero interessarti come imprenditore sono: - Crea un account aziendale, chatta con i clienti, rispondi alle domande e pubblicizza le tue creazioni in tempo reale. - Crea gruppi di chat con i tuoi clienti per promuovere nuove creazioni, vendite, offerte ecc. - Invia foto, video, messaggi vocali - Usa lo stato della tua immagine per pubblicizzare l'immagine del tuo marchio e scrivere un messaggio impressionante e chiaro • INSTAGRAM • Instagram è un'app di social network per condividere foto e video da uno smartphone. Gli utenti condividono le immagini con le persone collegate tramite un elenco di "follower". Instagram è un'app di social network per condividere foto e video da uno smartphone. Gli utenti condividono le immagini con le persone collegate tramite un elenco di "follower". Instagram mira a incoraggiare l'originalità creativa, quindi per gli artigiani artigiani, può essere uno strumento molto interessante per diffondere le loro creazioni.PINTEREST • Un Pin (quindi il nome "Pinterest") è semplicemente qualsiasi immagine o video che qualcuno sceglie di salvare su Pinterest. Per le aziende, il collegamento è più importante dell'immagine stessa: ogni pin rimanda alla fonte originale, quindi Pinterest può essere un'ottima fonte di traffico di riferimento. Se prevedi di utilizzare Pinterest per commercializzare la tua attività, devi creare un account aziendale Pinterest, anziché un account personale. Se hai già un account Pinterest personale, puoi convertirlo in un account aziendale. Devi solo inserire alcune informazioni aggiuntive sulla tua attività e accettare i termini di servizio specifici dell'azienda. Pinterest è forse meglio conosciuto per le sue "inspo board" in cui gli utenti si rivolgono, beh, si ispirano. Dalle idee decorative alle citazioni motivazionali, fornire ai pinner una dose visiva di ispirazione è sempre una scommessa sicura. • Etsy è un sito di e-commerce specializzato nella vendita di oggetti fatti a mano o vintage (gioielli, abbigliamento, decorazioni per la casa, mobili ecc.). La creazione di un negozio su Etsy è gratuita, tuttavia, ogni inserzione pubblicata nel negozio costa $ 0,20. Ogni scheda rimarrà sulla pagina del negozio per un massimo di 4 mesi o fino a quando qualcuno non acquisterà il prodotto. I prezzi dei prodotti sono stabiliti dal proprietario del negozio, ma Etsy rivendica il 5% del prezzo di vendita finale di ogni annuncio

Training Fiche (DS_TF_3_4_IT) -

Advanced

Oggi è importante il coinvolgimento degli artigiani nel mercato dell'e-commerce, la creazione di un solido progetto internazionale in mente è il primo passo per iniziare l'importazione / esportazione.
Per iniziare non devi pensare al mercato più lontano, pensa in modo semplice e vicino. Ricorda che ci sono alcuni elementi da prendere in considerazione prima di interiorizzare la tua azienda.

 

• L'e-commerce coinvolge rapidamente i proprietari di imprese. Gli artigiani hanno cercato il loro posto nei mercati internazionali a causa di eccedenze di produzione, concorrenti locali e specializzazione su un prodotto. Se desideri concentrarti sul commercio e sull'esportazione dei tuoi prodotti e servizi in tutto il mondo, devi avere in mente un solido progetto internazionale. • I mercati sono veri e propri quadrati virtuali che tendono a controllare una quota sempre più importante della domanda online. Puoi aprire uno spazio su un mercato globale come Amazon che consente l'accesso immediato a tutti i principali mercati europei o puoi rivolgerti a operatori specializzati in paesi non europei come Tmall del Gruppo Alibaba, una delle principali vetrine per i consumatori cinesi. • Quando stai per iniziare a importare / esportare non devi pensare al mercato più lontano possibile perché potrebbero esserci qualsiasi tipo di problema, anche culturale. Ci sono alcuni elementi che dovresti conoscere prima di internazionalizzare la tua impresa: - Condizioni di vendita, restrizioni all'importazione o dazi che potrebbero impedire la competitività - Sistemi di pagamento - La logistica - Assistenza clienti e servizi di assistenza pre e post vendita • Le strategie di marketing online internazionale variano a seconda dei modelli di business, ma le basi rimangono le stesse. • Dall'ottimizzazione dei motori di ricerca al marketing dei contenuti, l'accesso a un pubblico globale richiede metodi solidi per garantire che tu stia sfruttando al massimo i tuoi sforzi. Ecco tre buone pratiche da tenere a mente quando si fa marketing per i consumatori internazionali sul Web. 1. Usa Analytics per trovare il tuo pubblico 2. Conoscere e rispettare le leggi e i regolamenti regionali 3. Internazionalizza il tuo sito web 4. Soluzioni di e-commerce per l'internazionalizzazione • È necessario scegliere una piattaforma valida per la gestione dei contenuti e delle procedure aziendali. Ecco una selezione dei migliori prodotti per avviare la tua attività online: • WebMatrix • Flashvortex • Tra i principali programmi software di gestione dei negozi Open Source di e-commerce abbiamo: • Prestashop • Magento • oscommerce • Shopify • 3eTrade • Oggi la condivisione in rete è vitale e alla fine i tuoi dati finiranno nel cloud a un certo punto, quindi è meglio sapere come funziona per collaborare in modo più efficiente con i colleghi, migliorare la sicurezza, scoprire nuove opportunità e assicurarsi di rimanere competitivi . È possibile condividere il collegamento a cartelle con foto, video, documenti, ecc. È possibile utilizzarlo come luogo di lavoro comune per un gruppo di persone che consente loro di creare e modificare file all'interno di una cartella designata. Il cloud storage è un servizio di archiviazione dei dati in cui i dati digitali sono praticamente archiviati in pool logici. • Ecco un elenco di preziose soluzioni cloud che puoi utilizzare nelle tue attività quotidiane: • Google Drive, Dropbox, WeTransfer, OneDrive, MEGA, mediafire • Altre soluzioni di base cloud sono Zippyshare (https://www.zippyshare.com/) e reep.io (https://reep.io/) da cui è possibile condividere temporaneamente online

Training Fiche (DS_TF_3_5_IT) -

Advanced

In questo corso impareremo come utilizzare Analytics per trovare il tuo pubblico, conoscere e rispettare le leggi e i regolamenti regionali, internazionalizzare il tuo sito Web, utilizzare soluzioni di e-commerce per l'internazionalizzazione e come archiviare i dati da utilizzare ovunque

 

• Le strategie di marketing online internazionale variano a seconda dei modelli di business, ma le basi rimangono le stesse. • Dall'ottimizzazione dei motori di ricerca al marketing dei contenuti, l'accesso a un pubblico globale richiede metodi solidi per garantire che tu stia sfruttando al massimo i tuoi sforzi. Ecco tre buone pratiche da tenere a mente quando si fa marketing per i consumatori internazionali sul Web. 1. Usa Analytics per trovare il tuo pubblico • Google Analytics è uno dei servizi di analisi web più utilizzati che tiene traccia del traffico in tempo reale del tuo sito web. Potrebbe essere uno strumento molto utile per indirizzare i tuoi clienti, locali e internazionali, e dove vivono al fine di personalizzare e determinare su quale paese concentrarsi. 2. Conoscere e rispettare le leggi e i regolamenti regionali • Prima di lanciare il tuo sito Web, devi assicurarti che soddisfi tutti i requisiti della legislazione sul commercio elettronico. Se il tuo sito Web è già attivo su Internet, è importante rivedere la pagina. Fai attenzione alle leggi sui prodotti che riguardano la tua attività, alle leggi fiscali online che potrebbero interessarti e alle restrizioni su offerte promozionali e concorsi. Ad esempio, l'artigianato da importare o esportare deve essere escluso dall'elenco delle merci vietate nel paese importatore e deve essere escluso dalle merci vietate anche nel paese esportatore. 3. Internazionalizza il tuo sito web • In un mondo online, il tuo sito web è la tua base di casa soprattutto nel marketing online internazionale. La traduzione del tuo sito Web in inglese è l'approccio più comune per le piccole e medie imprese che desiderano migliorare le proprie possibilità. Ma avere un sito Web inglese non è lo stesso dello sviluppo globale: solo il 26,8% degli utenti di Internet parla inglese come prima lingua. La maggior parte dei potenziali clienti non è di madrelingua inglese. Se stai pensando a come gestire il pubblico straniero, la localizzazione multilingue del sito Web è uno strumento a lungo termine nella tua attività. • Soluzioni di e-commerce per l'internazionalizzazione • È necessario scegliere una piattaforma valida per la gestione dei contenuti e delle procedure aziendali. Ecco una selezione dei migliori prodotti per avviare la tua attività online: • WebMatrix • Questo strumento creato dal gigante Microsoft consente a chiunque di creare il proprio sito Web in modo semplice e completamente personalizzato, anche senza competenze informatiche. Uno strumento completo che include, tra le altre funzioni, un editore di database, gestione di server Web, ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). • Tra i principali programmi software di gestione dei negozi Open Source di e-commerce abbiamo: • Prestashop • È la soluzione di e-commerce open source più popolare • Magento • È il preferito dalle grandi aziende grazie alla sua flessibilità e scalabilità per adattarsi a aziende di tutte le dimensioni. Uno strumento molto completo per la creazione di multistor. • oscommerce • Un altro programma preferito tra le soluzioni open source, sebbene abbia perso clienti rispetto ai due precedenti, a causa delle sue limitazioni di progettazione. • Shopify • Un buon strumento di e-commerce con la formula SaaS, con versioni gratuite e premium, con una gestione completa dei tuoi ordini. • Come archiviare i dati da utilizzare ovunque? • Oggigiorno la condivisione in rete è vitale e alla fine i tuoi dati finiranno nel cloud a un certo punto, quindi sai meglio come funziona per collaborare in modo più efficiente con i colleghi, migliorare la tua sicurezza, scoprire nuove opportunità e assicurarti di rimanere competitivo . È possibile condividere il collegamento a cartelle con foto, video, documenti, ecc. È possibile utilizzarlo come luogo di lavoro comune per un gruppo di persone che consente loro di creare e modificare file all'interno di una cartella designata. Il cloud storage è un servizio di archiviazione dei dati in cui i dati digitali sono praticamente archiviati in pool logici. • Ecco un elenco di preziose soluzioni cloud che puoi utilizzare nelle tue attività quotidiane: • Google Drive. Google Drive è un servizio di file hosting semplice e intuitivo che offre archiviazione cloud, sincronizzazione file, cloud personale e software client. È direttamente collegato a Google Documenti per creare documenti Word, fogli di calcolo Excel, presentazioni PowerPoint e molto altro. In Google Drive hai 15 GB di spazio libero. • https://drive.google.com • Oltre a Google Drive ci sono altri servizi basati su cloud come: • Dropbox • Dropbox è un servizio di hosting di file multipiattaforma nel cloud, gestito dalla società Dropbox. Consente agli utenti di archiviare e sincronizzare file online e tra computer e condividere file e cartelle con altri utenti e tablet o smartphone. https://www.dropbox.com/ • WeTransfer • È un servizio basato su cloud che consente il trasferimento di file semplicemente indicando l'indirizzo e-mail del destinatario. Non è necessario creare e creare account, ecco perché è uno dei modi più semplici per condividere file utilizzando i servizi cloud. Offre upload illimitati e la possibilità di condividere file di dimensioni fino a 2 GB. Non dimenticare che i file vengono conservati sul server per un massimo di 7 giorni e quindi vengono rimossi automaticamente. Non viene utilizzata alcuna crittografia o password. https://wetransfer.com/ • OneDrive • OneDrive è un servizio Microsoft che ti consente di eseguire facilmente il backup, l'archiviazione e la condivisione di foto, video, documenti e altro ancora, ovunque e su qualsiasi dispositivo. Tutto ciò di cui hai bisogno è un account Microsoft e una licenza per utilizzare in sicurezza questo servizio. https://account.microsoft.com/ACCOUNT/ONEDRIVE • MEGA • MEGA è un servizio di cloud storage e file hosting offerto principalmente tramite app basate sul web. Le app mobili Mega sono disponibili anche per Windows Phone, Android e iOS.https: //mega.nz • Altre soluzioni di base cloud sono Mediafire (https://www.mediafire.com/) e Zippyshare (https://www.zippyshare.com/) o reep.io (https://reep.io/) da cui è possibile condividi online temporaneamente.

   ICT FOR INTERNATIONALIZATION
Course (ICT1COU_IT) -

Advanced
WordPress è un Content Management System (CMS) che viene utilizzato per creare e mantenere il proprio sito web. In una frase, si può descrivere WordPress come un sistema in cui è possibile gestire il vostro blog, sito web o negozio web senza la conoscenza specifica di HTML o PHP. Al momento l'80% dei siti web negli Stati Uniti che vengono lanciati usano WordPress. Il sito è costruito con un codice HTML, un CMS offre all'utente la regolazione del sito web senza una conoscenza di programmazione: il sistema scrive il codice per voi, a voi rimane solo concentrarvi sul contenuto.

Course (ICT2COU_IT) -

Advanced
Per ogni azienda, le promozioni online sono una parte importante dell`attività quotidiana. Quando si è una nuova società o, se si dispone di un budget pubblicitario basso, molte opzioni possono essere scoraggianti, soprattutto quando ci si sta concentrando sulle esigenze quotidiane della vostra attività. Tuttavia, i principali motori di ricerca, social media e servizi pubblicitari hanno reso molto più facile promuovere il business online, gratuitamente. 

Training Fiche (ICT_1_IT) -

Advanced
Questa scheda di formazione si focalizza su come utilizzare, ampliare e migliorare la rete sociale per aumentare il vostro business. La promozione online è una parte importante del business quotidiano per qualunque società.
Se si tratta di piccole società, di nuova costituzione e con un budget pubblicitario basso, ci si potrebbe scoraggiare, soprattutto quando si e` concentrati sulle esigenze quotidiane della vostra attività. Tuttavia, i principali motori di ricerca, social media e servizi pubblicitari hanno reso molto più facile promuoversi online. Quando si è alla ricerca di una soluzione veloce ed economica per rivolgersi al proprio target group, è possibile utilizzare i social network, i quali possono aiutarvi ad implementare di molto la vostra visibilità. Una volta creata una presenza professionale sui diversi social media, si dovrebbe sfruttare il potenziale di vendita verso i nuovi e vecchi clienti .
Una buona presenza sui social network può aiutare la vostra attività attraverso lo svolgimento di una ricerca di mercato per la creazione di relazioni pubbliche ed ottenere cosi una migliore visibilità sul mercato. All’interno potete trovare consigli su come utilizzare i social network per ampliare il vostro business di mercato!

Utilizzando i social media per il marketing, una piccola impresa puo`ampliare la portata dei propri clienti. I clienti interagiscono con le aziende direttamente attraverso i social, quindi avere visibilità on line e`un ottimo piano di marketing per sfruttare al meglio il vostro potenziale di vendita. Se attuato correttamente, il marketing attraverso i social media può portare un notevole incremento del vostro business. Dopo aver elencato i punti di partenza si può procedere e attuare i seguenti step: • Pianificazione – Costruire un piano di marketing sui social media è essenziale. Considerare modelli di ricerca e contenuti con parole chiave che interesseranno il vostro pubblico di destinazione. • Inizia con una strategia chiara: Perché aumentare i propri contatti? Per trovare nuovi clienti verso il tuo sito? Diversi social richiedono approcci diversi. Ad esempio, aumentando i contatti su Facebook si avranno diversi vantaggi rispetto alla crescita dei contatti su LinkedIn. È necessario porsi queste domande; Cosa speri di ottenere attraverso il marketing sui social media? Chi è il tuo pubblico di riferimento? Quale social media sta utilizzando il tuo pubblico di riferimento? Come utilizzerebbero i social? Che messaggio vuoi mandare al tuo pubblico con la campagna di marketing online? • Fai blogging - Utilizza una piattaforma di blog come Wordpress per aggiornare clienti e fornitori con le notizie sulla vostra attività. Commentare altri blog e avviare una discussione su forum online aiuta a farsi conoscere. • Segui la regola “uno- su- sette”: Questa è una regola che è possibile utilizzare con i messaggi promozionali sui social network. La regola prevede che un post su sette possa essere un messaggio promozionale. Gli altri sei devono essere focalizzati sulla condivisione di contenuti rilevanti. • Fornisci un valore: Includere post divertenti è importante per assicurarsi che i propri post riflettano la propria personalità. E ' importante che le campagne abbiano un contenuto appropriato al target di riferimento. • Condividi le notizie sulla propria azienda: Una rete di marketing social mantiene i clienti informati su ciò che sta succedendo, ad esempio, condividendo notizie su lanci di nuovi prodotti. • Connettiti con i tuoi clienti – Anche se si ha già un profilo Facebook o Twitter per uso personale, bisogna creare un profilo social aziendale per connettersi direttamente con i clienti. • Iscriviti alle comunità di social networking come LinkedIn e Facebook: Scegli le comunità di social networking che meglio riflettono il tuo target. Ad esempio, LinkedIn si concentra sulla costruzione di relazoni professionali, mentre Facebook è un modo divertente per condividere notizie sulla propria vita, preferenze e attività per persone di ogni età e background. • Ingloba clienti esistenti: Approfitta dei tuoi già clienti che potrebbero diventare potenziali follower. Quando la gente visita il tuo sito web o negozio online, chiedete loro di inserirli nella vostra mailing list, richiedete i loro profili social e indirizzi e-mail per inviare promozioni e indicazioni su come seguire on line la vostra azienda. Includi inviti all’azione (per esempio, " Ti piace questa pagina" e " saperne di più" ) nei tuoi post per ottenere più interesse, clic e viste alla tua pagina. Inserisci un collegamento alla pagina di iscrizione al tuo sito web per rendere più facile la registrazione. •Incoraggia i Feedback - Incoraggiare i feedback consente di personalizzare il proprio prodotto o servizio per le esigenze dei clienti. Utilizza www.twtpoll.com per creare un sondaggio per i tuoi seguaci di Twitter, o chiedere ad amici, seguaci e clienti di dare un feedback sul prodotto o servizio offerto. • Link – Utilizzando i social media per il marketing, si condividono attività, contenuti per aumentare i propri follower ma anche articoli al di fuori del proprio business. Se le altre fonti pubblicate vengono lette da molte persone, questo aumenta anche la visibilità della propria attività. Non esitare quindi a collegarti con nuove realtà. • Nota ciò che i clienti vogliono – Se arrivano regolarmente richieste simili tra loro, guarda come possono essere soddisfatte. Se non è possibile, aggiungi al tuo sito web una sezione FAQ (domande frequenti) per rispondere alle richieste regolari. •Presta attenzione a ciò che i clienti dicono sui tuoi prodotti, campagne e altre attività: prestando attenzione alle reazioni dei clienti ai tuoi post, è possibile ricavare la loro idea sui tuoi prodotti/servizi. • Pubblicizza il tuo marchio - Utilizzando i social media per il marketing, la tua azienda proietterà la sua immagine attraverso i social. Poiché ogni strumento è diverso, il tuo business dovrebbe essere adeguato al tipo di mezzo che scegli di utilizzare. • Misura i risultati con Analytics - Non è possibile determinare il successo delle proprie strategie di marketing sui social media senza il monitoraggio dei dati. Google Analytics è un valido strumento di monitoraggio delle proprie tecniche e attività di marketing, utile a stabilire quali strategie si addicono maggiormente alla propria attività. In dettaglio: Facebook -> Con le campagne online è possibile estendere la visibilità della propria attività ad un target più ampio. • Rafforza la rete di Facebook. Se si constata che non si ottiene una certa visibilità tramite Facebook, è consigliabile creare alcuni gruppi per avviare conversazioni/scambi sui vostri prodotti. I In questo modo i clienti possono anche scegliere di ricevere gli aggiornamenti da voi. • Costruisci una community su Facebook. Qui fan e clienti si incontrano. Una community è anche un punto di partenza per attirare più persone, amici di amici, per far conoscere la tua attività. Il messaggio principale della tua pagina dovrebbe essere quello di far incontrare i clienti, non solo vendere il tuo marchio. Twitter - > Aggiornamenti sulle attività aziendali. Il target group raggiunto è diverso rispetto a Facebook. • Dai risalto ai tuoi tweet. Per dare risalto ai tuoi post su Twitter, inserisci immagini, emoticon o link. • Esprimi te stesso con messaggi lunghi – Se ti senti limitato dal numero di caratteri come i 140 previsti su Twitter, sentiti libero di esprimerti su altre piattaforme come Tumblr , Google+ e LinkedIn. • Lasciali Tweettare. Molti dei vostri contatti diretti saranno probabilmente già su Twitter, iniziate ad inviare loro una e-mail chiedendo di seguirvi. Ma, soprattutto, assicuratevi che i vostri tweets siano rilevanti, interessanti ed amichevoli. Non concentratevi esclusivamente su messaggi finalizzati alla vendita, ma variate con temi più ampi. LinkedIn - > È possibile epdere e aumentare la vostra rete con contatti chiave. • Aumenta le connessioni su Linkedin. Aumenta i contatti della tua rete aumentando le connessioni professionali. LinkedIn calcolerà il 'grado di separazione' permettendoti di utilizzare i contatti comuni per crearne di nuovi. I nuovi contatti ti danno modo di raggiungere più persone tramite amici e colleghi. Pinterest -> È possibile condividere le immagini collegate al proprio sito. • Crea una Pinterest board. Assicurati che la scheda abbia una grafica accattivante; lancia dei contest con premiazione, che incentiveranno le persone a seguire il tuo profilo.

Training Fiche (ICT_2_IT) -

Medium

Questa scheda riguarda la costruzione del proprio sito web con WordPress. In primo luogo, bisogna spiegare cos’è WordPress. Wordpress è un sistema di gestione del contenuto (CSM) creato principalmente per il blogging.

Grazie alla sua grande funzionalità, è possibile utilizzare molte estensioni e plugin valide anche come website, portale di eventi o biglietti da visita.

Wordpress è molto facile da installare ed utilizzare. Questo lo rende uno dei più conosciuti sistemi di CSM al mondo. Fino ad aprile 2016, è stato usato da più del 26.4% dei 10 milioni di siti web più importanti. WordPress è il sistema di blogging più popolare, usato in più di 60 milioni di siti. Al momento, l’80% di siti web in USA lanciati con sistema CMS usano Wordpress.

Tutti i siti sono costruiti con codice HTML ed è possibile effettuare la manutenzione e l’aggiornamento del sito senza possedere nozioni di programmazione; il sistema scrive il codice per voi, cosi che voi possiate concentrarvi sul contenuto.

WordPress richiede un server con PHP e MySQL! Semplici step per creare il vostro sito web con Wordpress. • Nome dominio:Il primo passo da fare, prima di creare un sito, è scegliere il nome del vostro dominio, importantissimo per la vostra attività. • Hosting: Scegliete un pacchetto hosting, che comprenda almeno un database e spazio sufficient per Wordpress. Con l’hosting sbagliato, il vostro sito web ne risentirebbe; l’host deve rafforzare il vostro sito, non limitarlo. • Scaricare WordPress: Una volta attivato l’hosting, potete scaricare l’applicazione sul vostro computer per accedervi facilmente. Seguite le istruzioni di installazione o usate questo video come guida: https://www.youtube.com/watch?v=V3UB54eA2S4. • Dopo aver installato il software ci sono alcuni passi da seguire prima di iniziare. 1. E’necessario scegliere il titolo, lo slogan e l’orario. Il titolo e lo slogan saranno mostrati automaticamente sulla vostra pagina. 2. Personalizzazione: Cancellate i messaggi e le pagine standard dal vostro sito. 3. Aspetto: Cancellate i temi standard pre-installati. Dopo aver installato Wordpress, avrete tre temi standard preinstallati. Potete usarne uno alla volta, quindi cancellando gli altri due creerete più spazio per l’hosting. Qui potrete trovare nuovi temi: https://es.wordpress.org/themes/. E’importante scegliere un template efficace, con colori e layout facilmente adattabili alla vostra immagine aziendale, con tutti i “ widgets” e le funzionalità necessarie per gestire la vostra attività. E’meglio investire del tempo nella scelta del giusto template piuttosto che dover ripartire mille volte da 0 perché non avete pensato al calendario, alla galleria o ad altre sezioni. 4. Plugin: Cancellate i plugin e installatene di nuovi, se ne avete bisogno. Attenzione: alcuni funzionano meglio di altri e a volte non sono compatibili con la vostra versione di Wordpress. Probabilmente dovrete installarne parecchi prima di scegliere il vostro preferito. Ce ne sono di ogni tipo: meteo, indicizzazione, sottoscrizione alle newsletter, form ecc. 5. Sicurezza: Installate un plugin di sicurezza, molto importante per il vostro sito. Un ottimo plugin è Limit Login Attempts, che vi assicura che con troppi tentativi di login il vostro account viene temporaneamente bloccato. 6. Posizionamento e internazionalizzazione: Installate SEO- plugin, utile per posizionare il vostro sito su internet, anche se in termini di internazionalizzazione ci sono molti plugin per trasportare manualmente o automaticamente il vostro sito. 7. Backup: Installate un backup automatic, assicurandovi di farne uno regolarmente sul vostro sito Wordpress. E’importante perché quando il vostro sito si blocca per qualche motivo, è più semplice ripristinarlo semplicemente premendo un tasto. Il punto debole di Wordpress è sicuramente la sicurezza, perciò si consiglia fortemente di farne una copia. • Layout del sito: Dopo aver scaricato il programma e seguito gli step di cui sopra, è importante iniziare a pensare al layout del sito web. Sarà la prima cosa vista dagli utenti, perciò è importante che la struttura sia valida e semplice da usare.. • Contenuto: Dopo aver deciso il layout, è necessario pensare al contenuto, che è una parte altrettanto importante per l’idea che i clienti si faranno. Se non è adatto al vostro target, questo si sposterà altrove. Il modo più semplice di realizzare un sito Wordpress è di pianificarne la struttura prima di creare i menu e le categoria in modo da semplificare l’inserimento del contenuto. • Dati: Alcune piattaforme vi costringono alla cessione dei dati privati. Non Wordpress, che invece vi permette di portare i vostri dati con voi e di importarli da fonti conosciute. Sono i vostri dati, pertanto siete liberi di usarli come credete. • Software: WordPress è strutturato per essere installato nel vostro server, in un cloud o in un account di hosting condiviso. Avete il complete controllo. A differenza dei software commerciali o di altri servizi di hosting, potete essere sicuri di poter accedere e modificare qualunque cosa sul vostro sito. Potete anche installare WordPress sul vostro computer o su un intranet aziendale. • Generazione di una pagina dinamica: Non è necessario ricostruire tutte le pagine ogni volta che aggiornate il sito o parte di esso. Tutte le pagine sono generate usando il database e i template ogni volta che una pagina del vostro sito viene richiesta da un utente. Questo vuol dire che aggiornare il sito o il suo layout è molto veloce e richiede pochissimo spazio. • Tag html: I tag html di default permessi da Wordpress sono un’ottima scelta per permettere agli utenti di utilizzare html nei loro commenti, senza compromettere la sicurezza dei dati o del server.

Training Fiche (ICT_3_IT) -

Advanced

Come creare uno shop online: se state leggendo questa scheda, probabilmente vi siete fatti questa domanda. Gli shop on line stanno diventando un modo sempre più comune per raggiungere i clienti perché vengono associati anche con un minor numero di barriere per l’accesso a nuovi mercati. Grazie agli strumenti gratuiti e alle piattaforme per la creazione di siti web dai costi irrisori, non ci sono ragioni per non avere il proprio catalogo e il carrello per gli acquisti on line, se avete della merce da vendere. Sia che stiate cercando un progetto collaterale, sia che abbiate bisogno di una fonte di rendita principale, eccovi una guida per la creazione di uno shop on line partendo da zero.

Idea: Se pensate all’apertura di un e-commerce, probabilmente avrete già un’idea di business, prodotto e potenziali client per il vostro shop on line. Sembrerebbe semplice ed ovvio, ma è necessario fermarsi un attimo su questo punto prima di passare alla realizzazione effettiva dello store. Pensate esattamente al genere di prodotti e ai prezzi che vorreste inserire nel vostro shop. Vale la pena aprire un negozio on line specifico oppure sarebbe meglio mantenere il vostro business in modalità offline? • Software, hosting, dominio: Gli elementi necessari per realizzare uno store on line sono il software, l’hosting e il dominio. La parte più difficile è scegliere che software usare per il vostro shop. Ci sono varie possibilità, da quelli gratuiti a quelli personalizzati e più costosi. I software ‘all inclusive’ offrono assistenza, installazione, ma a volte il problema con gli store on line pre-configurati è che tecnicamente è l’utente a dover adattare la propria attività al software e non il contrario. Nel caso di un semplice shop sarebbe ideale, in termini di ritorno sull’investimento, spendere un pò di più ed avere una piattaforma ad hoc. • Siate originali, a meno che non produciate voi stessi i vostri prodotti: Probabilmente state utilizzando dei feed sui prodotti, comprese fotografie e descrizioni fornite dal produttore. Non è una buona idea, perché il contenuto sarà uguale ad altre centinaia di shop che acquistano dallo stesso fornitore. • Prendete in considerazione i servizi generali dell’ e-commerce: Aziende come Companies Shopify e Yahoo! Stores vi permetteranno di creare una vetrina on line professionale quando spedite il vostro inventario. Le soluzioni di e-commerce che si appoggiano su altre piattaforme forniscono anche il design della vetrina, il pagamento sicuro, una mailing list, supporto ai clienti e statistiche. E’una buona alternativa per chi non vuole programmare da sé. • Considerate l’idea di rivendere i prodotti: I servizi affiliati come Amazon eStores LLC vi permettono di rivendere i prodotti da Buy.com e altri rivenditori scrivendo delle recensioni su temi che facilitino la vita dei consumatori. Gli Amazon eStores stores permettono di iniziare velocemente, ma non è possibile utilizzare il proprio inventario. • Usare eBay ad un livello avanzato: Se avete già venduto della merce su eBay, e siete fiduciosi che la maggioranza dei vostri client abituali vi rintraccino lì, potete utilizzare uno store eBay risparmiando sulle commissioni . • Vendete manufatti su Etsy: Etsy è la scelta più popolare per coloro che producono ciò che vendono. Su ogni articolo in vendita c’è il 20% di commissione, ed Etsy trattiene il 3.5% del prezzo di vendita se l’articolo viene venduto. Verrete pagati direttamente e sono loro ad essere responsabili della spedizione. Dovrete pagare le commissioni mensilmente, rispetto a quello che avrete venduto. • Metodi di pagamento: Assicuratevi di offrire ai vostri client diversi metodi di pagamento per ampliare il vostro target: Le possibilità sono: bonifico bancario, PayPal, carta di credito, Google Checkout, pagamento alla consegna ecc. Se non volete avviare uno shop on line, avete comunque la possibilità di vendere on line attraverso mercati esterni. • I migliori mercati on line per vendere i vostri prodotti (e comprare pezzi artistici a prezzi ragionevoli) 1. Etsy Etsy è uno dei siti più popolari per vendere e comprare artigianato. I rivenditori Etsy offrono una grande varietà di merce, dai mobili fatti a mano alle borse vintage a vari tipi di arte. Spesso, il prezzo delle opere d’arte è quello per la vendita, pertanto gli acquirenti non solo hanno un’ampia selezione ma anche accesso a prezzi buoni. Etsy ha anche un’app per iPhone e Android. 2. Society6 Society6 è un altro sito web popolare. I venditori possono vendere le loro opere quali stampe, cuscini, custodie per cellulari iPhone e Android, t-shirts. Per gli acquirenti, questo sito è un ottimo mezzo per comprare stampe a basso prezzo, incorniciate o meno. Inoltre, se trovate un artista che vi piace, potete acquistare le sue opere in una varietà di forme! 3. Zatista Zatista è un ottimo posto per trovare dipinti originali, fotografie, e opere d’arte digitali di vario tipo. Questo sito permette di definire la ricerca con criteri quali prezzo, dimensione, tipo di opera. 4. IndieMade IndieMade aiuta gli artisti a creare un sito web professionale per vendere meglio i loro articoli. Il sito aiuta a creare il vostro shop online ed attirare potenziali clienti, ed essendo specifico per gli artisti, le piattaforme sono strutturate in modo tale da risultare il più interessanti e facilmente navigabili possibile. 5. CollegeArtOnline CollegeArtOnline è una piattaforma dove gli studenti possono vendere le loro opere d’arte. Perciò I prezzi sono spesso più bassi di quelli nelle gallerie, e ogni acquisto supporta un artista emergente.

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Questa scheda spiega come utilizzare al meglio la maggior parte dei software CRM. I software CRM sono dei sistemi di gestione in cui lo scopo primario è costruire relazioni a lungo termine con i clienti e guadagnarsi la loro fedeltà. E’infatti meno costoso mantenere un vecchio cliente che acquisirne uno nuovo, inoltre non tutti i clienti sono redditizi per l’azienda, dunque bisogna concentrarsi in primis su quelli che lo sono. Il concetto di CRM è l’identificazione di clienti chiave e l’applicazione di strategie di fidelizzazione e mantenimento di una cooperazione efficace per fare in modo che la soddisfazione del cliente cresca.

Prendersi cura delle relazioni con i clienti richiede un approccio individuale a ciascuno di loro; questo processo richiede molto tempo e per accelerarlo è possibile utilizzare software specifici. 

CRM Software è la tecnologia che supporta la gestione delle relazioni con i clienti. E’un archivio dove conservare tutte le informazioni sui clienti, partner, fornitori e coloro con i quali l’azienda è connessa. Con questa soluzione, si può facilmente controllare la storia del cliente, gestire la corrispondenza, preparare e inviare un bando per selezionare i clienti più redditizi, organizzare il lavoro e gestire il flusso di vendite e le campagne di marketing. Sul mercato esistono vari software CRM, sia indipendenti che integrati in sistemi più grandi. Tra di loro vi sono prodotti in vendita e risorse totalmente gratuite. Il più popolare è Salesforce, Zoho, Insightly, SAP, Act!. Action CRM systems serve a supportare ed automatizzare i processi di selezione e i servizi di fidelizzazione del cliente in azienda. I sistemi CRM supportano il lavoro dei seguenti dipartimenti: 1. Marketing (compreso il reparto pubblicità, poiché permette l’invio di mail di massa, la gestione del telemarketing o i profile aziendali sui social) 2. Vendite (permettendo ad esempio di fare una stima delle probabilità di vendita, creando ed analizzando gli imbuti di vendita, la gestione del budget, pianificando meeting e telefonate) 3. Customer service (permette ad esempio la gestione di contratti e informazioni sui clienti, monitora la soddisfazione di questi e permette di avviare attività volte al rafforzamento della cooperazione con i clienti) 4. Consiglio (permette ai manager di monitorare le azioni e gli effetti del lavoro dei venditori, di tracciare progetti individuali, programmare le attività, creare report di vendita). • Abituate i clienti: Il metodo più importante per ottenere il meglio dai vostri sistemi CRM è abituare i clienti al loro utilizzo, il che potrebbe sembrare ovvio, ma spesso rappresenta una sfida. Potrebbe essere difficile modificare un nuovo sistema, alcuni sono invece semplici da imparare. L’idea è che il software CRM renderà la vostra attività più redditizia facilitando il lavoro degli impiegati. Se questi due obiettivi non sono raggiunti, o non avete bisogno di un CRM o state usando lo strumento sbagliato. • Istruite i vostri utenti : Quando state pianificando di usare un nuovo programma è importante istruire gli utenti su come usarlo efficacemente…ed essere pazienti! • Scegliete la semplicità: Mantenendo il vostro sistema CRM semplice ed efficace è possibile avere una vision d’insieme dello stato dei vostri clienti. Se un cliente è ancora solo un potenziale cliente, è importante prestargli/le attenzione, per far si che diventi un cliente effettivo. • Capite quali sono i clienti più redditizi: Analizzando il comportamento d’acquisto e altre informazioni sui vostri clienti, la vostra attività può identificare quelli migliori su cui investire più tempo. Con un buon CRM, è inoltre possibile vedere chi apporta il maggior profitto e chi ha il margine più alto. • Analizzare le abitudini dei consumatori: Quando avrete meglio compreso le loro abitudini d’acquisto, potrete modificare la vostra strategia di vendita e massimizzare I profitti per ciascun cliente. • Utilizzate i vostri dati per campagne di marketing: Le informazioni raccolte dal vostro sistema CRM possono essere un ottimo punto di partenza per una campagna di marketing. E’saggio utilizzare le informazioni a vostro vantaggio. Alcuni CRM offrono la possibilità di creare una strategia di marketing e mailing senza il bisogno di utilizzare un altro software. • Possibilità di gestire la vostra attività online: con un buon CRM potrete gestire la vostra attività online dalla A alla Z, dovunque e in qualunque momento, con tutte le informazioni disponibili. • Possibilità di centralizzare i dati: Un sistema CRM archivia tutte le informazioni sui clienti in un unico luogo, in modo che non ci sia bisogno di ricostruire la storia del cliente attraverso le mail. • Possibilità di usare archivi standard: Ciascun venditore ha un modo diverso di tenere nota delle informazioni. Il sistema CRM elimina queste variazioni e dà la possibilità di avere un quadro completo delle vostre vendite all’istante. • Capacità di bilanciare: Quando si è una piccolo compagnia è facile gestire manualmente tutti i clienti, ma quando si inizia a crescere diventa difficile e richiede molto tempo. • Pipeline: Una pipeline è una panoramica delle performance della tua attività e una previsione di quelle future. Mostra i progressi e dà la possibilità di tracciare le nuove opportunità. Inoltre, ci sono alcune caratteristiche essenziali in un sistema CRM. - Sistema di citazione delle informazioni di contatto - Sistema di presa appunti all’interno del CRM - Tracking automatico mail - Registrazione chiamate automatica - Pipeline - Sistema di accounting

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Basic

L’internazionalizzazione è una tendenza chiave nel settore e-commerce, per ampliare il proprio business on line. Secondo Royal Mail, il 68% dei piccoli e medi rivenditori nel Regno Unito punta a nuovi mercati esteri. L’accesso ad altri mercati richiede, però, molto lavoro.

L’internazionalizzazione, sfortunatamente, non comporta solo lo spostamento del punto vendita e l’adattamento delle spese di spedizione. Nei mercati internazionali che crescono velocemente c’è molta competizione, dunque è essenziale comprendere il mercato e modificare le proprie attività di marketing e di vendita secondo le aspettative dei clienti internazionali. I 7 strumenti seguenti vi aiuteranno a raggiungere questo obiettivo.

Global market finder: Questo strumento creato da Google permette di valutare il livello di concorrenza nel proprio mercato di interesse tramite statistiche AdWords. Per ogni parola chiave utilizzata, è possibile analizzare il tasso medio di click e il costo per click. Questo fornisce indicazioni sul mercato, se è in crescita, saturo, in declino o inesistente. Mostra anche i costi per una campagna AdWords. • Barometro del cosumatore: Ogni consumatore ha un profilo unico, che diventa più evidente quando si mettono a confronto diversi tipi di consumatori da vari paesi. Pertanto è importante conoscere i propri clienti e i potenziali tali e il loro comportamento d’acquisto, per adattare la propria offerta. • Google trends: Un altro strumento creato da Google per analizzare il numero di ricerche per una specifica parola chiave o un paese. Questo strumento fornisce un’idea chiara delle parole e frasi da utilizzare per l’ottimizzazione sui motori di ricerca. E’molto semplice da usare: basta inserire una parola chiave e compare una curva che mostra il numero di ricerche in un dato periodo di tempo. • Zeitgeist: in Tedesco vuol dire “spirito del tempo”, mette in evidenza il contenuto che ha attirato l’attenzione degli utenti su internet in un anno. Google tiene traccia del comportamento degli utenti da dodici anni; la ricerca può essere visualizzata per giorno, mese o anno, sia a livello globale sia per un paese specific. Così come con il Global Market finder, conoscere cosa attire l’attenzione aumenta la rilevanza della propria posizione. • Passaporto PayPal: Ciascun Paese ha le proprie abitudini culturali, sociali o di distribuzione/consume. Il passaporto PayPal aiuta ad epdere le vendite internazionali fornendo informazioni circa le abitudini culturali, le leggi e le festività nazionali. Alcuni esempi: • Picchi stagionali di vendita, comprese festività ed eventi Logistica per spedizione e distribuzione Abitudini culturali, trend e tabùProcedure doganali e tasse Tasso di cambio valuta e commissioni La piattaforma dà accesso anche a buone prassi e casi-studio, il metodo migliore per imparare da coloro che hanno concluso con successo il processo di internazionalizzazione della propria attività. • Digital life: Questo strumento si basa su una tecnologia avanzata e l’esperienza di leader del mercato, combinando un sondaggio sui comportamenti attuali dei consumatori con un metodo innovativo di mappatura dei loro bisogni, per comprendere come agiscono e perché. Permette di conoscere i contesti migliori per creare strategie globali o tattiche locali. • Our Mobile Planet: Ottimo strumento per conoscere di più sull’uso dello smartphone in un dato paese. Permette di saperne di più sull’adozione e l’utilizzo dello smartphone in 48 paesi, fornendo un’analisi approfondita dell’utilizzatore per preparare una strategia mobile.

   MARKET ANALYSIS
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Mentre le microimprese di solito conoscono il loro mercato locale e i loro clienti abbastanza bene, a volte anche personalmente, espandere il raggio aziendale ai mercati esteri è una storia completamente diversa. La decisione su se e come proporsi in qualsiasi mercato estero deve essere basata sulla conoscenza dell’industria e del segmento di mercato, dei competitors e dei regolamenti.  E’ possibile ottenere queste informazioni attraverso le analisi di mercato. Ovviamente, la portata e la complessità delle analisi di mercato differirà dalle aziende più grandi, ma anche le microimprese di artigianato artistico dovrebbero utilizzare i principi chiave delle analisi di mercato quando decidono di proporsi in un mercato estero. Anche se le attuali tendenze di e-commerce consentono di sperimentare il funzionamento dei mercati esteri attraverso  le online marketplaces, un tentativo del genere dovrebbe essere sostenuto da quante più informazioni possibili. Pertanto, questa scheda di formazione fornirà un’introduzione all’analisi di mercato e dei suoi benefici, to-do list semplificate per svolgere analisi di mercato autonome, e istruzioni su dove trovare aiuto e supporto, all’interno del Mercato Unico Europeo, per lo svolgimento delle analisi del mercato estero.  Cos’è l’analisi di mercato? • L’analisi di mercato, in parole semplici, studia il grado di attrattività e le dinamiche di un particolare mercato all’interno di una particolare industria. • Le conclusioni che derivano dall’analisi di mercato dovrebbero aiutarvi a capire dove focalizzare i vostri sforzi e come mantenere un vantaggio competitivo. • L’analisi di un potenziale mercato estero può essere generalmente suddivisa in cinque passaggi chiave: 1. stabilire le domande alle quali c’è bisogno di rispondere, 2. stabilire quali informazioni avete bisogno di raccogliere per rispondere a queste domande, 3. stabilire in che modo raccoglierete le informazioni 4. come le analizzerete, e 5. cosa farete con i risultati. • Le analisi di mercato dovrebbero fornire una comprensione delle seguenti questioni: A) Panoramica e descrizione dell’industria – Qual’è lo stato corrente del settore? Qual è la grandezza del mercato? Quali sono i trends attuali? B) Target market – Personalità e caratteristiche della clientela: demografiche e psicografiche. Target di clienti, dimensione del mercato. C) Analisi competitiva– Profonda comprensione dei vostri competitors, dei loro punti di forza e delle loro debolezze. D) Normative- regolamenti o restrizioni sul vostro target di mercato straniero. Quali sono i benefici/informazioni fornite dall’analisi di mercato? Conducendo un’analisi di mercato, sarete in grado di raccogliere dati che vi aiuteranno a conoscere la vostra clientela, stabilire prezzi appropriati e comprendere le vulnerabilità dei vostri competitors. Queste informazioni vi aiuteranno a prendere decisioni sul se e quando proporvi. Giudicate sempre il valore che le informazioni ottenute attraverso le analisi di mercato hanno per la vostra impresa, e agite in accordo con queste. Se analisi di mercato ampie risultano essere troppo dispendiose in termini di tempo – e costi- in rapporto alle vostre ambizioni o alle vostre prospettive di vendita, potete cercare altre soluzioni. Le analisi di mercato vi aiuteranno a rispondere alle seguenti domande: • Dove posso trovare informazioni sul mercato estero di riferimento? • In cosa sono diverso dai competitors sul mercato? Quali sono i miei vantaggi e svantaggi? Quali le mie caratteristiche uniche? • C’è qualcuno che offre un prodotto simile? • Posso avere successo contro i miei competitors? Cos’è una strategia d’ingresso? Quali sono le strategie principali? Potete collocarvi in un mercato estero in differenti modi, che generalmente vengono chiamati strategie d’ingresso. Le più adeguate strategie d’ingresso per le microimprese di artigianato artistico sono: • Esportazione diretta – vendita dei vostri prodotti sul mercato estero senza intermediari, o direttamente ai vostri clienti (consumatori o rivenditori) o attraverso un fornitore locale. • Esportazione indiretta –vendita dei vostri prodotti tramite intermediari di esportazione basati sul mercato interno. • Utilizzo di canali online –utilizzo del vostro e-shop, del vostro profilo social media o delle piattaforme e dei mercati online. Come sviluppare un’analisi di mercato? Non c’è un solo modo migliore di sviluppare un’analisi di mercato. Tutto dipende da molti fattori, come ad esempio le risorse disponibili, le esperienze e competenze, le aspirazioni sul mercato estero, la natura del mercato estero, e il valore effettivo delle informazioni richieste per la vostra azienda. Dopo aver considerato questi elementi, avete tre opzioni base: 1) Sviluppare analisi di mercato autonomamente 2) Affidarvi a partners o intermediari commerciali 3) Utilizzare i servizi di supporto disponibili sul Mercato Unico Europeo. A) Sviluppare un’analisi di mercato autonoma Fasi fondamentali delle analisi di mercato 1) Trends e ciclo di vita della vostra industria • Cercate di identificare, all’interno del mercato estero, i principali trends dei prodotti di artigianato artistico collegati al vostro mercato potenziale. 2) Stimate la dimensione del mercato • Ci sono due regole base da seguire: 1) cercare sempre i numeri da fonti affidabili (es. statistiche del governo o fonti private, figure imparziali del mercato online etc.); e 2) essere prudenti. • Cercate di stimare i seguenti numeri: o Mercato totale: Quanti clienti vogliono/hanno bisogno del prodotto e della categoria di prodotto che avete intenzione di offrire? Quanto è grande il mercato in termini di unità vendute o vendite? Il generale approccio di buon senso è trovare un numero base (es. numero totale di clienti che fanno i loro acquisti online, se parliamo di mercati online) e poi passo dopo passo scomporre il numero base usando le caratteristiche del vostro target di clienti. o Mercato utile: Quanti clienti posso raggiungere attraverso i canali di vendita che penso di utilizzare (es. mercati online, partners etc.)? Questo numero rappresenta per voi il numero reale di clienti nel rispettivo mercato. o Mercato di riferimento: A quanti clienti voglio vendere i miei prodotti sul mercato estero all’interno del primo anno? Questo numero rappresenta la porzione di mercato che volete e potete raggiungere con i vostri prodotti. • Cercate inoltre di stimare il tasso di crescita del vostro mercato totale e utile. 3) Comprendete I vostri clienti • A che tipologia di consumatore vi state rivolgendo? Assicuratevi di includere numeri e predizioni per il futuro. • Vi sono due aspetti primari – un profilo demografico e un’analisi del comportamento. Il profilo demografico divide i consumatori in età, reddito, aree geografiche e altre categorie facilmente identificabili. Le analisi del comportamento nella loro forma più semplice identificano la ragione per cui i consumatori scelgono di acquistare un prodotto piuttosto che un altro, i loro interessi e le loro abitudini d’acquisto. • Generalmente, vi sono tre modi principali per comprendere meglio i vostri clienti: 1) mettetevi nei loro panni e cercate di guardare alla vostra azienda dal loro punto di vista, 2) raccogliete e analizzate dati minori, e 3) chiedete ai vostri clienti cosa pensano (adatto per le aziende già avviate). 4) Osservate i vostri competitors • Dovete individuare il posizionamento dei vostri competitors e analizzare i loro punti di forza e di debolezza. • Siate consapevoli che oltre ai vostri competitors diretti dovete considerare i vostri competitors indiretti. • Per analizzare sistematicamente i vostri competitors, seguite questi passaggi fondamentali: 1) trovate almeno 5 prodotti/produttori di artigianato artistico ed esplorate i loro website/offerte, 2) prendete nota di importanti aspetti relativi alle loro offerte, 3) se vi imbattete in qualche indicatore relativo al portafoglio dei loro clienti, prendete nota anche di questo. 5) Considerate le barriere all’ingresso a) In questa fase dovete capire se ci sono delle barriere che potrebbero impedirvi di proporvi nel mercato. Le tipiche barriere all’ingresso nei mercati esteri di solito includono: b) Distanza fisica (ossia geografica) c) Distanza psicologica - cultura, lingua. d) Barriere economiche – accesso ai canali di distribuzione, prezzo competitivo (incluse spese di spedizione) e) Questioni legali – requisiti locali legali o regolamenti. • Considerate le barriere sopra menzionate. Sono rilevanti per il vostro potenziale mercato estero? Se si, come provereste a superarle? 6) Osservate i regolamenti • In questa fase dovete essere sicuri di comprendere i principali regolamenti relativi al commercio nei mercati esteri. Se avete intenzione di utilizzare un mercato online, assicuratevi di essere familiari con i suoi termini di servizio, poichè anche questi sono per voi importanti regolamenti • Maggiori informazioni sui regolamenti sono contenuti nelle schede formative dedicate alle basi legali e alle implicazioni regolamentari per entrare nel Mercato Unico Europeo. 7) Suggerimenti e strumenti utili a condurre un’analisi di mercato o Le analisi di mercato sembrano troppo complicate? Non preoccupatevi e ricordate che un buon accesso alle informazioni e il buon senso per analizzarle è tutto ciò di cui avete bisogno. Qui potete trovare due suggerimenti per le vostre analisi di mercato: o Provate a cercare l’esperienza e le referenze tra i vostri colleghi (produttori di artigianato artistico) nel vostro mercato interno – cercate i forum di discussione su siti web o piattaforme attinenti (es. i produttori spesso condividono le loro esperienze con l’esportazione dei loro prodotti, o cercano consigli a cui potreste essere interessati). o Usate strumenti online gratis ma potenti e tecniche per raccogliere informazioni utili sulla dimensione del mercato, sui trends, sui clienti o sui competitors (più informazioni e istruzioni sono contenute nella scheda di formazione dedicata all’utilizzo degli strumenti online per le analisi di mercato). B) Affidatevi ai partners o agli intermediari Uno dei migliori metodi di collocarvi in un mercato estero è entrare in partenariato con qualcuno in quel paese. Questi partners di solito conoscono il paese, la cultura e le caratteristiche del mercato locale. • Un buon partner vi aiuta a raggiungere i vostri obiettivi, come l’accesso al mercato o la condivisione dei costi. E’ improbabile che un buon partner cerchi di trarre vantaggio dalla partnership solo per suo beneficio. • Scegliere un buon partner non è semplice, ma ci sono alcuni passaggi basilari che possono aiutarvi. Cominciate con il raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sull’industria e sui partner potenziali nel mercato estero. Potete utilizzare sia fonti di informazione ufficiali, sia informazioni provenienti da altri produttori di artigianato artistico che svolgono la loro attività commerciale nel vostro paese, o dai clienti dei potenziali partner (es. attraverso le referenze). Dopo aver identificato i partner potenziali, contattateli e discutete l’idea e i dettagli della partnership molte volte prima che venga preso qualsiasi impegno. • Al di là della partnership con un partner straniero, potete anche stabilire una partnership con intermediari di esportazione locali, che si prenderanno cura dell’esportazione dei vostri prodotti e delle analisi di mercato . C) Utilizzate gli strumenti di supporto disponibili La Commissione Europea ha sviluppato un certo numero di strumenti online facile da usare per aiutare i cittadini europei a trovare le informazioni richieste e le istituzioni responsabili di fornire maggiore assistenza. • Uno di questi strumenti è chiamato “YourEurope“ portal - http://europa.eu/youreurope/. Questo portale oltre alle informazioni sulla vita e Il viaggiare nell’Unione Europea ha anche una sezione dedicate allo svolgimento di attività commerciali in UE. • Un altro strumento online è il portale di sportelli unici http://ec.europa.eu/internal_market/eu-go/, accessibile in tutte le lingue, che vi aiuta sia ad esplorare nuove opportunità aziendali e ad espandere la vostra impresa in un altro paese dell’Unione Europea, sia che abbiate in mente di avviare una nuova impresa nel vostro paese. • Potete inoltre trovare supporto per le vostre analisi di mercato nell’Enterprise Europe Network (EEN). I suoi esperti forniscono consigli sulle opportunità di mercato per aiutare le piccole imprese (inclusi gli artigiani) ad espandersi internazionalmente. • Se siete interessati a fare uso dei servizi di consulenza forniti dall’EEN potete farlo nella vostra lingua madre contattando la vostra rete di uffici locali. Una lista di tutti i membri dell’EEN è disponibile all’indirizzo: http://een.ec.europa.eu/. Tutti i servizi dell’EEN sono forniti gratuitamente.

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Advanced

Le microimprese di solito conoscono il loro mercato e la loro clientela abbastanza bene, qualche volta anche personalmente, il che non rende necessaria l’attuazione di sofisticate analisi di mercato. In questo caso, la comprensione del mercato locale è piuttosto intuitiva. Tuttavia, questo non è vero quando le microimprese mirano a crescere al di là della loro ubicazione, specialmente nei mercati al di fuori del proprio paese. Sebbene le micro imprese abbiano a disposizione una quantità limitata di competenze, esperienze e risorse, vi sono molti strumenti e tecniche a portata di mano che possono fornire una discreta panoramica dei potenziali mercati esteri. La maggior parte di questi è disponibile online, a soli a pochi click di mouse di distanza. Questa scheda formativa vi fornirà una panoramica degli strumenti gratuiti disponibili online e delle tecniche che possono essere utilizzate per le ricerche e le analisi di mercato quando esplorate potenziali mercati esteri per i vostri prodotti. Gli strumenti e le tecniche sono stati selezionati da molteplici opzioni esistenti per interpretare meglio i bisogni delle microimprese di artigianato artistico.

Una buona conoscenza dei potenziali mercati esteri può aiutarvi a comprendere i principali trends, la domanda, i competitors e i prezzi sul mercato estero, e ad adattare la vostra strategia d’ingresso di conseguenza.  Poiché molto probabilmente utilizzate i canali online per raggiungere il vasto mercato europeo, gli strumenti online sono molto importanti per le necessità delle vostre analisi di mercato. 

Strumenti e risorse online • Al giorno d’oggi, le tecnologie online giocano un ruolo cruciale per le microimprese nelle analisi del mercato estero, non solo perchè rappresentano l’unico strumento di raccolta e analisi dei dati richiesti in maniera esatta, ma anche perchè molti utenti si avvalgono di internet e dei social media per cercare, acquistare e valutare i prodotti e i produttori di artigianato artistico. • Per ottenere alcune informazioni sui potenziali mercati esteri potete usare le seguenti categorie principali di strumenti e risorse online: o Marketplaces online – in ogni paese potete trovare marketplaces online locali specializzate in artigianato artistico, così come marketplaces online generiche. Inoltre, vi sono molte marketplaces online internazionali specializzate in artigianato artistico. Gli articoli realizzati a mano o artigianalmente sono commerciati anche sulle più grandi marketplaces online come Amazon o eBay. o Strumenti online che analizzano il comportamento dei consumatori - alcuni esempi di questi strumenti sono: o Customer Journey to Online Purchase fornito da Google (https://www.thinkwithgoogle.com/tools/customer-journey-to-online-purchase.html) o Google Trends – analisi dell’interesse nei “topics” usando Google search data (https://www.google.com/trends/) o Il Cunsomer Barometer fornito da Google – uno strumento che fornisce dati sull’utilizzo di internet a livello globale (https://www.consumerbarometer.com/) o Il Connected Life by TNS – un campione di risultati dallo studio globale dei comportamenti tenuti online dai consumatori (http://www.tnsglobal.com/get-connected/connected-life) o Social Mention – un motore di ricerca in tempo reale e uno strumento di analisi (http://www.socialmention.com/) o Ricerca su internet – potete cercare informazioni su ogni cosa, regolamenti locali o licenze, potete cercare marketplaces online, partner potenziali o fornitori locali, o vari eventi per i produttori di artigianato artistico. o Databases statistici – siti web o uffici statistici - Eurostat (ec.europa.eu/eurostat) o uffici statistici nazionali per ottenere svariati dati demografici e indicatori economici. Eseguire analisi di mercato utilizzando strumenti e risorse online 1)Identificate trends, ciclo di vita e dimensione del mercato I Trends sul mercato di artigianato artistico possono essere analizzati utilizzando Google Trends – uno strumento online che fornisce le analisi dell’interesse nei “topics” basato su Google data search. • Cercate di capire se un prodotto che avete intenzione di vendere si vende con successo. Ci sono molte opzioni per scoprirlo. La prima, andare in una marketplace online e cercare il prodotto attraverso l’elenco delle categorie di prodotto o tramite la ricerca a testo intero. Osservate i risultati e cercate di trovare un’informazione (se disponibile) sul volume di vendita (es. classifica venditore, numero di articoli venduti). Se qualche informazione non è disponibile, potete fare qualche stima dal numero di recensioni fornite dai clienti. • Esaminate le marketplaces online (sia locali che internazionali) per scoprire l’attuale fascia di prezzo. • Passate in rassegna le recensioni dei clienti per scoprire cosa del prodotto li soddisfa, trasporto e imballaggio, comunicazione con i venditori etc. • Le informazioni sulla dimensione del mercato possono essere ottenute principalmente da dati statistici. • Per identificare il vostro mercato utile, cercate di venire a conoscenza della statistica delle visite nelle marketplaces online che avete intenzione di usare come canali di vendita nel mercato estero. Se possibile, confrontatele con il profilo demografico e comportamentale dei vostri clienti. 2) Comprendete i vostri clienti • Non tutti sono vostri clienti usuali. Ogni prodotto in particolare attrae uno o più segmenti di clientela. • Prima di tutto, guardate ai vostri clienti usuali da una prospettiva demografica. Chi di solito compra i prodotti che avete intenzione di vendere? Considerate le categorie di genere, età, reddito. Cercate di recuperare queste informazioni dalle recensioni dei clienti sui prodotti simili nelle marketplaces online, sui social media, dai forum di discussione o dai risultati di ricerca di internet. • Secondo, le analisi del comportamento hanno l’obiettivo di scoprire le ragioni per cui i clienti scelgono di acquistare un prodotto rispetto a un altro, i loro interessi e le loro abituini d’acquisto. Per scoprirle, provate ad utilizzare “Customer Journey to Online Purchase“ e “Consumer Barometer“ messi a disposizione da Google. Inoltre, guardate le recensioni dei clienti e provate a riconoscere modelli comuni nel loro comportamento. 3) Osservate i vostri competitors • Cominciate con l’osservare gli stessi canali che avete intenzione di utilizzare (es. particolari marketplace online) poichè questi sono i luoghi in cui affronterete la concorrenza di fronte ai vostri clienti. Comunque, cercate di esaminare anche altre marketplaces online (es. marketplaces locali che non consentono la vendita dall’estero) per avere una visione completa. • Potete identificare i vostri competitors utilizzando una ricerca per categoria di prodotto o per parola chiave. Dovreste utilizzare moltissime parole chiave pertinenti. Cercate di mettervi nei panni dei vostri clienti – quali parole chiave potrebbero usare quando cercano il vostro prodotto? Inoltre, provate la ricerca con parole chiave tradotte nella lingua locale (Se non la parlate, usate Google translate). • Non dimenticate che oltre ai competitors diretti avete competitors indiretti. Non dimenticate di prendere in considerazione anche loro nel corso della vostra mappatura. Considerate le categorie di prodotti simili o i risultati di ricerca per prodotti simili ma non uguali ai vostri. • Il passaggio successivo all’identificazione dei vostri competitors è analizzare la loro offerta. Quali prodotti vendono? Quali sono le loro caratteristiche in termini di stile, designe, qualità, materiali, tecniche usate etc.? 4) Considerate le barriere all’ingresso • Guardate i websites ufficiali dell’UE (es. http://europa.eu/youreurope/) e i siti web dei governi nazionali/locali, ministeri o agenize di commercio per scoprire se ci sono barriere legali. • Se avete intenzione di servirvi di una marketplace online come vostro canale, verificate i requisiti e le regole relative all’idoneità alla vendita, ai pagamenti, alle spedizioni etc. • Verificate quali sono le opzioni di spedizione e i costi. Dopo aver incluso i costi di spedizione, potete ancora offrire un prezzo competitivo per il vostro prodotto? • Infine, cercate di capire se i clienti sulle marketplaces online che mirate a utilizzare accettano i fornitori stranieri. Cercate di trovare fornitori stranieri (idealmente provenienti dal vostro paese) su quella marketplace e guardate i loro dati di vendita e le recensioni ricevute. 5) Osservate i regolamenti • Ci sono molte maniere in cui poter trovare informazioni utili sui regolamenti relativi all’ingresso in un particolare mercato estero. o Website ufficiali dell’UE (es. http://europa.eu/youreurope/) e siti web di governi nazionali/locali, ministeri o agenize di commercio. o Google search. o Regolamenti delle marketplace online. o L’esperienza del rispetto dei regolamenti quando si vende all’estero è spesso condivisa tra gli stessi produttori di artigianato artistico.

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Advanced
Adattare il vostro prodotto al mercato locale (ossia la localizzazione) è sempre un problema quando si considera la strategia d’ingresso nel mercato estero. Per i produttori di artigianato artistico ci sono sia buone che cattive notizie legate alla localizzazione. La buona notizia è che poiché i vostri prodotti sono artigianali e ogni singolo prodotto è di solito unico, generalmente siete in grado di modificarli facilmente senza bisogno di alti investimenti. La cattiva notizia, invece, è che qualche volta potreste scoprire che il vostro prodotto non è poi così adatto al mercato estero, in particolare a causa di ragioni culturali. Questa scheda di formazione vi aiuterà a comprendere i livelli e le possibilità di localizzazione, vi fornirà una lista di suggerimenti per affrontare la localizzazione del vostro prodotto, e vi darà spunti di riflessione per gestire i punti di forza e i limiti che possono scaturire da un country brand name. Cos’è la localizzazione? • La localizzazione è la personalizzazione di tutti i componenti di un prodotto per un particolare segmento di mercato. Questi componenti includono: o il prodotto stesso, o il customer service, o qualsiasi documentazione stampata o online collegata al prodotto, o presentazione online e sito web, o campagne pubblicitarie, e o ogni altro materiale di comunicazione e marketing per il prodotto. Livelli di localizzazione • Ci sono tre principali approcci alternativi per competere a livello internazionale: 1) La strategia multidomestica, ovvero un approccio basato sul pensiero locale, sull’agire locale. Questo approccio è appropriato per i casi che richiedono un’offerta di prodotto variabile e approcci competitivi da paese a paese. 2) La strategia globale o internazionale, ovvero un approccio basato sul pensiero globale, sull’agire globale. Questo approccio è idoneo quando si ottengono benefici adottando un approccio standardizzato e globalmente integrato e vi è quasi alcun bisogno di rispondere a qualche preferenza specifica della clientela locale. 3) Un approccio combinato basato sul pensiero globale, agire locale, conosciuto anche come strategia transnazionale. Questo approccio è indicato quando vi è sia un elevato bisogno di reattività locale che sostanziali benefici nell’assumere un approccio integrato globalmente. Opzioni di localizzazione • La localizzazione ha molto a che fare con la questione della lingua, poiché in un’ Europa multilinguistica la clientela del vostro mercato estero potenziale parlerà probabilmente una lingua differente dalla vostra. • A seconda dello scopo della localizzazione, avete alcune opzioni per fare i conti con i problemi della lingua: o Occuparvi della localizzazione internamente – al di là della vostra completa conoscenza dei vostri prodotti e forse anche del vostro potenziale mercato estero di riferimento, i vostri compiti e le vostre responsabilità di ogni giorno rallenterebbero il processo di localizzazione. Per gestire voi stessi la localizzazione, non solo c’è bisogno di avere un’ottima padronanza di una specifica lingua ma bisogna anche avere una comprensione delle sfumature culturali. Inoltre, potreste non avere le competenze per la traduzione come un traduttore professionista, nativo. o Assumere un traduttore esterno – un traduttore generico o una società di traduzione fornirebbe una traduzione di qualità ma potrebbe non avere l’esperienza tecnica necessaria a generare una localizzazione di successo. o Fornitore di un singolo linguaggio – questo tipo di fornitore potrebbe avere esperienza in uno specifico linguaggio o mercato ma gestire la collaborazione potrebbe essere difficile. Se il vostro obiettivo è quello di collocarvi in più mercati, vedrete duplicati i vostri sforzi in termini di comunicazione con più di un fornitore. Se cominciate ad avere successo e il vostro mercato cresce, probabilmente avrete bisogno di ampliare le vostre competenze linguistiche per mettervi al servizio della clientela in più paesi. o Fornitori multilingue – questo tipo di fornitore è considerato un fornitore di servizi completi che metterà a disposizione competenze linguistiche e tecniche così come esperienza in project management internazionale in tutte le lingue di cui avete bisogno. Poiché essi sono i soli fornitori a gestire il progetto, devono essere scelti accuratamente. Dos and don’ts della localizzazione Qui vi sono alcune raccomandazioni che dovreste seguire quando pianificate e realizzate il vostro progetto di localizzazione: o pianificate la localizzazione per tenere in equilibrio tempo, costi e qualità. o Fate una ricerca dei vostri competitors locali in ogni segmento di mercato estero. o Dimostrate di comprendere la vostra clientela. o Mostrate ai clienti come utilizzare il vostro prodotto se non hanno familiarità con esso. Al contrario, assicuratevi di evitare di seguire i “Don’ts” (“Non fare”) della localizzazione: o Non usate le traduzioni senza comprenderne il significato culturale. o Non usate traduzioni automatiche (es. Google Translate) senza aver verificato il testo. o Non usate il vostro nome o il nome del brand del vostro prodotto senza verificare la sua connotazione culturale o linguistica nella lingua straniera. Dove trovare informazioni su se e come localizzare? • Fate ricerca online – controllate le più importanti marketplaces online internazionali, i siti web specializzati, così come i siti web dei negozi di artigianato artistico. • Cercate un partner all’estero – entrate in contatto con un rivenditore locale o con il proprietario di un negozio di artigianato artistico con esperienza. • Partecipate a una fiera o a un mercato – visitate il mercato estero di riferimento per presentare e vendere i vostri prodotti ad una fiera di artigianato artistico. Parlate con le persone che sono al vostro stand e raccogliete il maggior numero possibile di informazioni e feedback. Country brand come parte della localizzazione • Alcuni oggetti di artigianato artistico sono particolarmente tipici e tradizionali per il loro paese di origine, mentre altri possono essere considerati universali, senza aderenza ad un paese specifico. Una delle questioni che dovete considerare è quella del country brand name (origine del marchio). In particolare, potete sia usare la forza del vostro country btrand name, sia, viceversa, ignorare completamente o persino nascondere il paese di origine. • Quando i clienti vedono il nome di un paese specifico, fanno certe associazioni nella loro mente. • Per illustrare la forza dei countries’ brand names FutureBrand elabora regolarmente il Country Brand Index (Indice del Brand del Paese). Nella sua edizione 2014-2015, i seguenti paesi europei sono stati classificati in una top 10 in base alla forza del loro brand name: Svizzera (10 in Europa, 20 nel mondo); Germania (20 in Europa, 30 nel mondo); Svezia (30 in Europa, 40 nel mondo); Norway (40 in Europa, 60 nel mondo); Danimarca (50 in Europa, 90 nel mondo); Austria (60 in Europa, 10 nel mondo). Qui vi sono molte questioni che dovreste considerare quando decidete se evidenziare il vostro paese di origine nel tentativo di attrarre i clienti di un mercato estero: o Come vengono percepiti il vostro paese di origine e i suoi brands dalla clientela del paese estero di riferimento? o In che modo la clientela del paese estero di riferimento percepisce il proprio paese e i propri brands? o In che modo l’ingresso in un nuovo paese cambierebbe la vostra immagine personale di fornitore?

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Una delle barriere con le quali si scontrano le microimprese di artigianato artistico, così come qualsiasi altra impresa che fa il suo ingresso in un mercato estero è la mancanza di fiducia e le relative preoccupazioni dei clienti locali.  Fortunatamente, vi sono alcune buone pratiche che in parte possono aiutarvi a superare queste barriere.  Queste includono consigli volti a ottenere referenze e recensioni dai clienti, e stabilire sul mercato un’immagine credibile e affidabile. Inoltre, distinguersi dalla folla ed essere un venditore visibile sulle piazze dei mercati online può aiutarvi in questo sforzo.  Questa scheda di formazione metterà a vostra disposizione suggerimenti e indizi per costruire la fiducia dei clienti e per ottenere referenze tra i vostri clienti futuri sul vostro target di mercato estero quando esportate i vostri prodotti. La maggior parte di questi consigli, eccetto i suggerimenti e i cenni tecnici, funzionano bene anche nel mondo offline. 

• Un buon modo per far valere se stessi e vendere con successo sulle piazze dei mercati online è costruire fiducia nei vostri clienti e sviluppare credibilità, eccezionale profilo di venditore. Qui vi sono tre cose principali che dovreste considerare con il dovuto rispetto: 1) Raccogliete referenze e testimonianze dei clienti. 2) Migliorate la vostra credibilità. 3) Distinguetevi dalla folla. A) Referenze e testimonianze dei clienti • Le recensioni dei vostri clienti faranno riferimento a due elementi principali: A) il vostro prodotto/i , e B) il vostro customers service (ovvero il modo in cui vi relazionate con i vostri clienti prima, durante e alla fine del processo di gestione dei loro ordini). • Notare che gli altri hanno un’esperienza positiva aiuterà i nuovi clienti a sentirsi a proprio agio compiendo un acquisto, specialmente se da voi non hanno mai acquistato prima. • Inoltre, il modo in cui gestite i clienti insoddisfatti può anche portare a un feedback positivo. • Un venditore esperto di piazze del mercato online per l’artigianato artistico sa che esistono i seguenti cinque modi per ottenere ottime recensioni: o „Trattare tutti gli acquirenti come fossero i vostri primi.“ o „Mantenere onesto il vostro negozio.“ o „Occuparsi subito degli errori.“ o „Domandare a se stessi, “C’è qualcos’altro che posso fare?“” o „Assistere sempre gli acquirenti.“ • In ogni caso, in quanto nuovo venditore di solito avete uno svantaggio – nessuno conosce voi, il vostro brand o il vostro prodotto. Perciò, come convincere i potenziali consumatori ad acquistare il vostro prodotto? Ci sono molte opzioni per ottenere le vostre prime recensioni: o Chiedete la recensione ai vostri clienti. Ricordate, chiedete una “recensione”, non una “buona recensione”. Inoltre, chiedetela solo una volta che sia stato completato il processo d’acquisto. o Invece di chiederla direttamente, potete motivare i vostri clienti a fornire una recensione inserendo links sul sito di recensioni alla vostra firma e-mail, o aggiungere la richiesta ad un messaggio su un altro argomento (es. newsletter, diffusione di informazioni importanti etc.) o Aggiungete un piccolo omaggio e una piccola brochure (es. formato biglietto da visita) che richieda al cliente di fornire una recensione su come lui/lei sia soddisfatto/a del prodotto e del customer service. o Cercate recensori dinamici, offrite loro sconti significativi o campioni gratuiti e chiedetegli di lasciare i loro feedback. o Chiedete ad una coppia di amici di acquistare il vostro prodotto tramite la particolare piazza del mercato online e di inserire le loro recensioni. Ricordate, devono essere onesti e spontanei. o Infine, non preoccupatevi. Dopo aver cominciato a comprendere bene i vostri clienti, sarete in grado di trovare e utilizzare il modo più appropriato per ricevere recensioni. o Come devono apparire le buone recensioni? Le recensioni utili e affidabili che vi aiuteranno a costruire fiducia tra i vostri clienti dovrebbero rispettare i seguenti parametri: o Includere il "perchè". o Specifiche. o Non troppo corte, non troppo lunghe. o Sincere. • Oltre alle recensioni, qualche volta potete includere le storie di successo nel vostro profilo di venditore o negozio nella piazza del mercato online. Queste dovrebbero essere estratte da e-mails o messaggi autentici dei clienti che esprimono il loro grado di soddisfazione verso i vostri prodotti o processo d’acquisto. Questo ultimo punto è importante – storie di successo che illustrano come il vostro prodotto dia benefici è molto più efficace di una che si limita a dire qualcosa come “il vostro prodotto è ottimo!”. B) Migliorate la vostra credibilità – qualifiche, esperienza, informazioni di background Qui ci sono alcuni suggerimenti e consigli utili su come costruire e migliorare la vostra credibilità sulla piazza del mercato online dell’artigianato artistico. Fornire qualifiche e informazioni personali Potete accrescere la vostra credibilità aggiungendo una sezione che delinea le vostre qualifiche, la vostra esperienza e ogni informazione di background che vi rende qualificati a realizzare ottimi prodotti. Dovreste cercare di ottenere il maggior numero di riconoscimenti possibili, e aderire alle associazioni e agli organi di commercio. Unitevi alle associazioni o gruppi locali per mostrare che siete parte della comunità locale. • Cercate di personalizzare il più possibile il vostro profilo online. Quando non c’è un contatto face-to-face, vale la pena inserire un elemento personale su ogni sito web e-commerce. Impegnarsi nei forum e condividere esperienze • I forum di discussione online sono ottimi posti per condividere consigli e suggerimenti, rispondere alle domande, e accaparrarsi uno o due clienti. • Utilizzate i forum della piazza del mercato online che state utilizzando come fossero I vostri canali di vendita, ma provate anche a cercare qualche forum attivo che possa essere collegato direttamente al vostro prodotto. • Potreste avere la tentazione di postare e promuovere all’impazzata, ma rimanete professionali. • Anziché tentare di promuovere voi stessi smisuratamente, cercate di seguire sempre un approccio centrato sul cliente. • Infine, siate pazienti e seguite steps graduali per ottenere la vostra posizione affidabile sul forum. C) Distinguetevi dalla folla per permettere ai vostri clienti di notarvi • Un aspetto importante per costruire la fiducia dei vostri clienti e per ottenere referenze è costruire un profilo notevole e coerente sulla piazza del mercato online. • Cercate di catturare l’attenzione degli "scanners" cambiando la formattazione e l’aspetto della vostra inserzione pubblicitaria, del vostro profilo o shop. Di seguito alcuni suggerimenti: o Usate grassetto, corsivo e evidenziazioni (senza esagerare) per enfatizzare le caratteristiche più importanti o i benefici della vostra offerta. o Variate la lunghezza dei vostri paragrafi così che la pagina non appaia soltanto come un testo formattato uniformemente. o Aggiungete sottotitoli che enfatizzino i vostri messaggi chiave e costringano il vostro visitatore a leggere i paragrafi che seguono. o Lasciate il lato destro del testo “frastagliato” (poichè è più semplice da leggere rispetto al testo “giustificato” che utilizza tutta la larghezza della pagina). o Centrate importanti – ma brevi – pezzi di testo o sottotitoli per estrarli ulteriormente dal corpo di testo principale. o Usate elenchi puntati (come questo) per enfatizzare i punti chiave. • Prima di rendere pubblico il vostro profilo o shop online sulle piazze dei mercati, assicuratevi di aver passato in rassegna questa checklist per essere certi che esso risalterà grazie alla sua qualità: o Il vostro shop è organizzato in categorie? o C’è troppo disordine nei vostri elenchi? o C’è un banner del negozio e una finestra sul negozio? (se è consentito dalla specifica piazza del mercato online)? o Avete una foto profilo e informazioni sul profilo? o Avete immagini del prodotto di alta qualità, di supporto? o Le descrizioni del prodotto sono chiare e dettagliate? o Avete espresso chiaramente i servizi che offrirete e altri termini di vendita? o Per costruire un profilo notevole sulle piazze del mercato online non è sufficiente soltanto mettere in piedi un profilo/negozio e un elenco di articoli. Qui vi sono alcuni suggerimenti da venditori esperti di piazze di mercati online: o Create un negozio forte, con un nome e un aspetto interessante. o Aggiungete un tocco personale. o Usate fotografie di qualità. o Usate descrizioni dettagliate ma “frizzanti”. o Usate le giuste parole chiave negli elenchi e nelle descrizioni dei vostri prodotti. o Esprimente in modo chiaro i termini di vendita e le politiche di rimborso. o Siate parte della community. o Usate i social networks. o Create blog. • Poichè le foto del prodotto sono una caratteristica importante nella creazione di una forte identità nelle piazza dei mercati online, qui vi sono alcuni suggerimenti relativi ad esse. • Le foto dei prodotti sono un must per i venditori online di artigianato artistico. Ci sono due requisiti principali: 1) fornire una foto del prodotto, e 2) la foto fornita deve essere professionale e di buona qualità. • Qui vi è un riassunto delle principali raccomandazioni che possono aiutarvi ad ottenere eccellenti foto dei prodotti (adattate da dawanda.com): o Sfondo. Assicuratevi che il vostro prodotto sia semplice da riconoscere presentandolo con uno sfondo semplice, neutro e di colore uniforme. Assicuratevi di utilizzare uno sfondo simile per tutti i vostri prodotti. o Luminosità. Ogni volta che c’è un illuminazione sfavorevole l’impostazione automatica dei colori della fotocamera si adatta ad essa e di rado mostra buoni risultati. Per questo, cercate di aggiustare le sue impostazioni manualmente. Armeggiateci, la pratica rende perfetti! o Prospettiva. La prospettiva è la chiave e scegliere quella giusta può fare tutta la differenza nel modo in cui i vostri prodotti vengono percepiti. • Per illustrare l’importanza delle foto di qualità dei prodotti, dawanda.com ha testato quanto la foto di un prodotto influenzi i clienti offrendo la stessa serie due volte – una con una buona foto, una con una cattiva foto. Entrambe le foto erano state scattate con gli articoli distesi. Il risultato è stato sorprendentemente chiaro. L’elenco con la buona foto ha ricevuto il 51% in più di clicks e il 61% in più di visitatori comparato con l’elenco contenente la cattiva foto.

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Questa scheda formativa si focalizza sulle modalità di ricerca dei partners all’estero al fine di ampliare la vostra impresa attraverso l’ingresso nei mercati esteri. Vi sono i seguenti passaggi che dovrebbero essere seguiti in questo processo di ricerca: 1. Scegliere l’approccio idoneo da utilizzare con i partners all’estero. 2. Selezionare metodi (strategie e tecniche) in base ai quali trovare i partners ed entrare in contatto con loro. 3. Selezionare i partners in base alle loro qualifiche così come in base alla loro reputazione e posizione economica.  La ricerca dei partners è parte integrante dell’intero processo di analisi del mercato e della strategia d’ingresso nel mercato. Essa contribuisce significativamente alla competitività della vostra impresa. Vi sono numerose risorse disponibili per aiutarvi ad identificare i partners nei vostri mercati di riferimento. In ogni caso, conoscere le basi del processo di identificazione e scoperta dei partners vi aiuterà ad evitare tranelli ed errori che potrebbero danneggiare la vostra impresa. Dopo aver definito la vostra strategia d’ingresso nel vostro mercato di riferimento potete seguire i seguenti passaggi nel processo di ricerca di partners all’estero. 1. Scegliete uno dei seguenti quattro approcci, o la loro combinazione: a/ trovare acquirenti interni al vostro paese che poi esportino i vostri prodotti. In questo caso i partners sono interni e il vostro approccio alla vendita è lo stesso che usereste se voleste vendere a qualcuno nel mercato locale. b/ trovare acquirenti interni che rappresentino clienti o utilizzatori esteri. Ci sono società di formazione, corporazioni locali o straniere, imprenditori, fornitori e rivenditori esteri etc. che sono idonei all’esportazione. In questo caso dovreste sapere se il vostro prodotto è stato esportato anche se è l’acquirente a gestire tutti i dettagli di esportazione e ad assumersi i rischi. c/ servirvi di intermediari che forniscono servizi speciali per identificare i partners all’estero per i vostri prodotti. (approccio indiretto). Come esportatori potete ottenere accesso a competenze ben assodate e a contatti commerciali. E oltre questo potete conservare un consistente controllo sul processo e rendervi conto di alcuni degli altri benefici dell’esportazione, come apprendere di più sui competitors esteri, nuovi trends nella vostra impresa e altre opportunità di mercato. Gli intermediari tipici sono: società di gestione dell’export; agenti esteri; partners di esportazione piggy back. 2. Selezionate modalità (tecniche, strategie) per trovare partners ed entrarci in contatto. Ci sono differenti modi per far questo con l’artigianato artistico: potete prenderne in considerazione alcuni dalla lista che segue da soli o in combinazione tra di loro. • Enterprise Europe Network (EEN) – Il network di supporto più grande del mondo per le piccole e medie imprese (SME) con ambizioni internazionali. EEN mette a disposizione esperti d’impresa internazionali con una conoscenza locale su un range di servizi selezionati. • Asisstenza di stato e governo locale. Lo stato mette a disposizione una varietà di servizi per aiutare a trovare i parners sia attraverso le agenzie a supporto delle piccole imprese (e.g. Slovak business agency in Slovakia), sia attraverso le sezioni imprese commerciali delle ambasciate del ministero degli affari esteri. Queste sezioni possono essere contattate attraverso i ministeri degli affari esteri. • Assistenza dalla camera di commercio nazionale, camera di commercio internazionale, (ICC), camera della federazione mondiale (WCF) e organizzazioni nazionali e internazionali di artigianato artistico. • Pubblicità nei periodici, nelle pagine web; partecipazione in cataloghi e video/ esposizione di cataloghi, fiere commerciali focalizzate sull’artigianato artistco etc. • Seguite le offerte. Le offerte sono molto importanti per identificare potenziali clienti all’estero. 3. Qualificate i partners potenziali in base alla loro reputazione e posizione finanziaria con l’intento di esaminarli prima di stipulare con loro qualsiasi accordo. • Prima di tutto, cercate di ottenere il maggior numero di informazioni dal parner stesso. • Ci sono differenti fonti di informazione che possono supportarvi nel processo decisivo. Le informazioni finanziarie sono disponibili passando in rassegna informazioni di credito pubblico, sicurezza sociale o dati pubblici di assicurazione sanitaria.

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ella sezione del corso dedicata ai principi chiave e alle fasi fondamentali delle analisi di mercato vi verrà presentata una piccola to-do list per sviluppare le vostre personali analisi di mercato, e imparerete dove trovare aiuto e supporto per le analisi del mercato estero sul Mercato Unico Europeo.  Mentre le microimprese di solito conoscono il loro mercato locale e i loro clienti abbastanza bene, a volte anche personalmente, espandere il raggio aziendale ai mercati esteri è una storia completamente diversa. La decisione su se e come inserirsi in qualsiasi mercato estero deve essere basata sulla conoscenza del settore di attività e del segmento di mercato, dei competitors e dei regolamenti. E’ possibile ottenere queste informazioni attraverso le analisi di mercato.

Nella sezione del corso dedicata all’utilizzo degli strumenti online, verrete a conoscenza di tecniche e strumenti online gratuiti che possono essere utilizzati per lo svolgimento di analisi di mercato e per le ricerche di potenziali mercati esteri per i vostri prodotti.  Gli strumenti e le tecniche sono stati selezionati da una varietà di opzioni esistenti per rispondere meglio ai bisogni delle microimprese di artigianato artistico. Una buona conoscenza dei potenziali mercati esteri può aiutarvi a comprendere i principali trends, la domanda, i competitors e la variabile prezzo sul mercato estero, e adattare la vostra strategia d’ingresso di conseguenza.  

Prima di tutto cominceremo con una panoramica degli strumenti e delle risorse disponibili online, successivamente imparerete come utilizzarli per svolgere le analisi di mercato, e infine verrete a conoscenza di alcuni suggerimenti e indizi tecnici.

Nella sezione del corso dedicata al guardare ai mercati esteri dal punto di vista locale imparerete quali sono i livelli e le possibilità della localizzazione, riceverete molti consigli su come localizzare il vostro prodotto così come suggerimenti su come gestire i punti di forza e i limiti determinati dal vostro country brand name (nome del vostro paese d’origine). Adattare il vostro prodotto al mercato locale (ossia la localizzazione) è sempre un problema quando si considera la strategia d’ingresso nel mercato estero. Da una parte, poiché i vostri prodotti sono artigianali e ogni singolo prodotto è in genere unico, siete di solito in grado di modificarli facilmente senza bisogno di alti investimenti. Dall’altro lato, invece, qualche volta potreste scoprire che il vostro prodotto non è poi così adatto al mercato estero, in particolare a causa di ragioni culturali.

Nella sezione del corso dedicata a come costruire la fiducia nei vostri clienti e ottenere referenze, imparerete che una delle barriere con le quali si scontrano le microimprese di artigianato artistico, così come qualsiasi altra impresa che fa il suo ingresso in un mercato estero, è la mancanza di fiducia e le relative preoccupazioni dei clienti locali. Fortunatamente, vi sono alcune buone pratiche che in parte possono aiutarvi a superare queste barriere. Queste includono consigli volti a ottenere referenze e recensioni dai clienti, e stabilire sul mercato un’immagine credibile e affidabile. Inoltre, distinguersi dalla folla ed essere un venditore visibile sulle online marketplaces può aiutarvi in questo sforzo. 

Nella sezione del corso dedicata alla ricerca dei partners nei mercati esteri  imparerete che un buon partner è una delle chiavi che porta al successo nel vostro mercato di riferimento, e che può aiutarvi a far crescere la vostra impresa.  Ci sono alcuni steps che dovete seguire nel processo di ricerca dei partners: 1.Scegliete uno tra i vari approcci, o la loro combinazione,  per collaborare con i partners all’estero. La selezione di  ognuno di questi dipende dalla vostra strategia di esportazione, dalla vostra esperienza/quanto bravi siete nel fare affari all’estero e da quanti sforzi volete dedicare a questa attività. 2.Selezionate metodi (tecniche, strategie) per trovare partners ed entrare in contatto con essi. 3.Una volta che avete individuato i vostri partners,  il passaggio successivo è classificarli in base alla loro reputazione e posizione finanziaria per esaminarli prima di stipulare con loro qualsiasi accordo.  


Course (MA_C_2_IT) -

Advanced

ella sezione del corso dedicata ai principi chiave e alle fasi fondamentali delle analisi di mercato vi verrà presentata una piccola to-do list per sviluppare le vostre personali analisi di mercato, e imparerete dove trovare aiuto e supporto per le analisi del mercato estero sul Mercato Unico Europeo.  Mentre le microimprese di solito conoscono il loro mercato locale e i loro clienti abbastanza bene, a volte anche personalmente, espandere il raggio aziendale ai mercati esteri è una storia completamente diversa. La decisione su se e come inserirsi in qualsiasi mercato estero deve essere basata sulla conoscenza del settore di attività e del segmento di mercato, dei competitors e dei regolamenti. E’ possibile ottenere queste informazioni attraverso le analisi di mercato.

Nella sezione del corso dedicata all’utilizzo degli strumenti online, verrete a conoscenza di tecniche e strumenti online gratuiti che possono essere utilizzati per lo svolgimento di analisi di mercato e per le ricerche di potenziali mercati esteri per i vostri prodotti.  Gli strumenti e le tecniche sono stati selezionati da una varietà di opzioni esistenti per rispondere meglio ai bisogni delle microimprese di artigianato artistico. Una buona conoscenza dei potenziali mercati esteri può aiutarvi a comprendere i principali trends, la domanda, i competitors e la variabile prezzo sul mercato estero, e adattare la vostra strategia d’ingresso di conseguenza.  

Prima di tutto cominceremo con una panoramica degli strumenti e delle risorse disponibili online, successivamente imparerete come utilizzarli per svolgere le analisi di mercato, e infine verrete a conoscenza di alcuni suggerimenti e indizi tecnici.

Nella sezione del corso dedicata al guardare ai mercati esteri dal punto di vista locale imparerete quali sono i livelli e le possibilità della localizzazione, riceverete molti consigli su come localizzare il vostro prodotto così come suggerimenti su come gestire i punti di forza e i limiti determinati dal vostro country brand name (nome del vostro paese d’origine). Adattare il vostro prodotto al mercato locale (ossia la localizzazione) è sempre un problema quando si considera la strategia d’ingresso nel mercato estero. Da una parte, poiché i vostri prodotti sono artigianali e ogni singolo prodotto è in genere unico, siete di solito in grado di modificarli facilmente senza bisogno di alti investimenti. Dall’altro lato, invece, qualche volta potreste scoprire che il vostro prodotto non è poi così adatto al mercato estero, in particolare a causa di ragioni culturali.

Nella sezione del corso dedicata a come costruire la fiducia nei vostri clienti e ottenere referenze, imparerete che una delle barriere con le quali si scontrano le microimprese di artigianato artistico, così come qualsiasi altra impresa che fa il suo ingresso in un mercato estero, è la mancanza di fiducia e le relative preoccupazioni dei clienti locali. Fortunatamente, vi sono alcune buone pratiche che in parte possono aiutarvi a superare queste barriere. Queste includono consigli volti a ottenere referenze e recensioni dai clienti, e stabilire sul mercato un’immagine credibile e affidabile. Inoltre, distinguersi dalla folla ed essere un venditore visibile sulle online marketplaces può aiutarvi in questo sforzo. 

Nella sezione del corso dedicata alla ricerca dei partners nei mercati esteri  imparerete che un buon partner è una delle chiavi che porta al successo nel vostro mercato di riferimento, e che può aiutarvi a far crescere la vostra impresa.  Ci sono alcuni steps che dovete seguire nel processo di ricerca dei partners: 1.Scegliete uno tra i vari approcci, o la loro combinazione,  per collaborare con i partners all’estero. La selezione di  ognuno di questi dipende dalla vostra strategia di esportazione, dalla vostra esperienza/quanto bravi siete nel fare affari all’estero e da quanti sforzi volete dedicare a questa attività. 2.Selezionate metodi (tecniche, strategie) per trovare partners ed entrare in contatto con essi. 3.Una volta che avete individuato i vostri partners,  il passaggio successivo è classificarli in base alla loro reputazione e posizione finanziaria per esaminarli prima di stipulare con loro qualsiasi accordo.  


Course (MA_C_3_IT) -

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ella sezione del corso dedicata ai principi chiave e alle fasi fondamentali delle analisi di mercato vi verrà presentata una piccola to-do list per sviluppare le vostre personali analisi di mercato, e imparerete dove trovare aiuto e supporto per le analisi del mercato estero sul Mercato Unico Europeo.  Mentre le microimprese di solito conoscono il loro mercato locale e i loro clienti abbastanza bene, a volte anche personalmente, espandere il raggio aziendale ai mercati esteri è una storia completamente diversa. La decisione su se e come inserirsi in qualsiasi mercato estero deve essere basata sulla conoscenza del settore di attività e del segmento di mercato, dei competitors e dei regolamenti. E’ possibile ottenere queste informazioni attraverso le analisi di mercato.

Nella sezione del corso dedicata all’utilizzo degli strumenti online, verrete a conoscenza di tecniche e strumenti online gratuiti che possono essere utilizzati per lo svolgimento di analisi di mercato e per le ricerche di potenziali mercati esteri per i vostri prodotti.  Gli strumenti e le tecniche sono stati selezionati da una varietà di opzioni esistenti per rispondere meglio ai bisogni delle microimprese di artigianato artistico. Una buona conoscenza dei potenziali mercati esteri può aiutarvi a comprendere i principali trends, la domanda, i competitors e la variabile prezzo sul mercato estero, e adattare la vostra strategia d’ingresso di conseguenza.  

Prima di tutto cominceremo con una panoramica degli strumenti e delle risorse disponibili online, successivamente imparerete come utilizzarli per svolgere le analisi di mercato, e infine verrete a conoscenza di alcuni suggerimenti e indizi tecnici.

Nella sezione del corso dedicata al guardare ai mercati esteri dal punto di vista locale imparerete quali sono i livelli e le possibilità della localizzazione, riceverete molti consigli su come localizzare il vostro prodotto così come suggerimenti su come gestire i punti di forza e i limiti determinati dal vostro country brand name (nome del vostro paese d’origine). Adattare il vostro prodotto al mercato locale (ossia la localizzazione) è sempre un problema quando si considera la strategia d’ingresso nel mercato estero. Da una parte, poiché i vostri prodotti sono artigianali e ogni singolo prodotto è in genere unico, siete di solito in grado di modificarli facilmente senza bisogno di alti investimenti. Dall’altro lato, invece, qualche volta potreste scoprire che il vostro prodotto non è poi così adatto al mercato estero, in particolare a causa di ragioni culturali.

Nella sezione del corso dedicata a come costruire la fiducia nei vostri clienti e ottenere referenze, imparerete che una delle barriere con le quali si scontrano le microimprese di artigianato artistico, così come qualsiasi altra impresa che fa il suo ingresso in un mercato estero, è la mancanza di fiducia e le relative preoccupazioni dei clienti locali. Fortunatamente, vi sono alcune buone pratiche che in parte possono aiutarvi a superare queste barriere. Queste includono consigli volti a ottenere referenze e recensioni dai clienti, e stabilire sul mercato un’immagine credibile e affidabile. Inoltre, distinguersi dalla folla ed essere un venditore visibile sulle online marketplaces può aiutarvi in questo sforzo. 

Nella sezione del corso dedicata alla ricerca dei partners nei mercati esteri  imparerete che un buon partner è una delle chiavi che porta al successo nel vostro mercato di riferimento, e che può aiutarvi a far crescere la vostra impresa.  Ci sono alcuni steps che dovete seguire nel processo di ricerca dei partners: 1.Scegliete uno tra i vari approcci, o la loro combinazione,  per collaborare con i partners all’estero. La selezione di  ognuno di questi dipende dalla vostra strategia di esportazione, dalla vostra esperienza/quanto bravi siete nel fare affari all’estero e da quanti sforzi volete dedicare a questa attività. 2.Selezionate metodi (tecniche, strategie) per trovare partners ed entrare in contatto con essi. 3.Una volta che avete individuato i vostri partners,  il passaggio successivo è classificarli in base alla loro reputazione e posizione finanziaria per esaminarli prima di stipulare con loro qualsiasi accordo.  


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ella sezione del corso dedicata ai principi chiave e alle fasi fondamentali delle analisi di mercato vi verrà presentata una piccola to-do list per sviluppare le vostre personali analisi di mercato, e imparerete dove trovare aiuto e supporto per le analisi del mercato estero sul Mercato Unico Europeo.  Mentre le microimprese di solito conoscono il loro mercato locale e i loro clienti abbastanza bene, a volte anche personalmente, espandere il raggio aziendale ai mercati esteri è una storia completamente diversa. La decisione su se e come inserirsi in qualsiasi mercato estero deve essere basata sulla conoscenza del settore di attività e del segmento di mercato, dei competitors e dei regolamenti. E’ possibile ottenere queste informazioni attraverso le analisi di mercato.

Nella sezione del corso dedicata all’utilizzo degli strumenti online, verrete a conoscenza di tecniche e strumenti online gratuiti che possono essere utilizzati per lo svolgimento di analisi di mercato e per le ricerche di potenziali mercati esteri per i vostri prodotti.  Gli strumenti e le tecniche sono stati selezionati da una varietà di opzioni esistenti per rispondere meglio ai bisogni delle microimprese di artigianato artistico. Una buona conoscenza dei potenziali mercati esteri può aiutarvi a comprendere i principali trends, la domanda, i competitors e la variabile prezzo sul mercato estero, e adattare la vostra strategia d’ingresso di conseguenza.  

Prima di tutto cominceremo con una panoramica degli strumenti e delle risorse disponibili online, successivamente imparerete come utilizzarli per svolgere le analisi di mercato, e infine verrete a conoscenza di alcuni suggerimenti e indizi tecnici.

Nella sezione del corso dedicata al guardare ai mercati esteri dal punto di vista locale imparerete quali sono i livelli e le possibilità della localizzazione, riceverete molti consigli su come localizzare il vostro prodotto così come suggerimenti su come gestire i punti di forza e i limiti determinati dal vostro country brand name (nome del vostro paese d’origine). Adattare il vostro prodotto al mercato locale (ossia la localizzazione) è sempre un problema quando si considera la strategia d’ingresso nel mercato estero. Da una parte, poiché i vostri prodotti sono artigianali e ogni singolo prodotto è in genere unico, siete di solito in grado di modificarli facilmente senza bisogno di alti investimenti. Dall’altro lato, invece, qualche volta potreste scoprire che il vostro prodotto non è poi così adatto al mercato estero, in particolare a causa di ragioni culturali.

Nella sezione del corso dedicata a come costruire la fiducia nei vostri clienti e ottenere referenze, imparerete che una delle barriere con le quali si scontrano le microimprese di artigianato artistico, così come qualsiasi altra impresa che fa il suo ingresso in un mercato estero, è la mancanza di fiducia e le relative preoccupazioni dei clienti locali. Fortunatamente, vi sono alcune buone pratiche che in parte possono aiutarvi a superare queste barriere. Queste includono consigli volti a ottenere referenze e recensioni dai clienti, e stabilire sul mercato un’immagine credibile e affidabile. Inoltre, distinguersi dalla folla ed essere un venditore visibile sulle online marketplaces può aiutarvi in questo sforzo. 

Nella sezione del corso dedicata alla ricerca dei partners nei mercati esteri  imparerete che un buon partner è una delle chiavi che porta al successo nel vostro mercato di riferimento, e che può aiutarvi a far crescere la vostra impresa.  Ci sono alcuni steps che dovete seguire nel processo di ricerca dei partners: 1.Scegliete uno tra i vari approcci, o la loro combinazione,  per collaborare con i partners all’estero. La selezione di  ognuno di questi dipende dalla vostra strategia di esportazione, dalla vostra esperienza/quanto bravi siete nel fare affari all’estero e da quanti sforzi volete dedicare a questa attività. 2.Selezionate metodi (tecniche, strategie) per trovare partners ed entrare in contatto con essi. 3.Una volta che avete individuato i vostri partners,  il passaggio successivo è classificarli in base alla loro reputazione e posizione finanziaria per esaminarli prima di stipulare con loro qualsiasi accordo.  


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ella sezione del corso dedicata ai principi chiave e alle fasi fondamentali delle analisi di mercato vi verrà presentata una piccola to-do list per sviluppare le vostre personali analisi di mercato, e imparerete dove trovare aiuto e supporto per le analisi del mercato estero sul Mercato Unico Europeo.  Mentre le microimprese di solito conoscono il loro mercato locale e i loro clienti abbastanza bene, a volte anche personalmente, espandere il raggio aziendale ai mercati esteri è una storia completamente diversa. La decisione su se e come inserirsi in qualsiasi mercato estero deve essere basata sulla conoscenza del settore di attività e del segmento di mercato, dei competitors e dei regolamenti. E’ possibile ottenere queste informazioni attraverso le analisi di mercato.

Nella sezione del corso dedicata all’utilizzo degli strumenti online, verrete a conoscenza di tecniche e strumenti online gratuiti che possono essere utilizzati per lo svolgimento di analisi di mercato e per le ricerche di potenziali mercati esteri per i vostri prodotti.  Gli strumenti e le tecniche sono stati selezionati da una varietà di opzioni esistenti per rispondere meglio ai bisogni delle microimprese di artigianato artistico. Una buona conoscenza dei potenziali mercati esteri può aiutarvi a comprendere i principali trends, la domanda, i competitors e la variabile prezzo sul mercato estero, e adattare la vostra strategia d’ingresso di conseguenza.  

Prima di tutto cominceremo con una panoramica degli strumenti e delle risorse disponibili online, successivamente imparerete come utilizzarli per svolgere le analisi di mercato, e infine verrete a conoscenza di alcuni suggerimenti e indizi tecnici.

Nella sezione del corso dedicata al guardare ai mercati esteri dal punto di vista locale imparerete quali sono i livelli e le possibilità della localizzazione, riceverete molti consigli su come localizzare il vostro prodotto così come suggerimenti su come gestire i punti di forza e i limiti determinati dal vostro country brand name (nome del vostro paese d’origine). Adattare il vostro prodotto al mercato locale (ossia la localizzazione) è sempre un problema quando si considera la strategia d’ingresso nel mercato estero. Da una parte, poiché i vostri prodotti sono artigianali e ogni singolo prodotto è in genere unico, siete di solito in grado di modificarli facilmente senza bisogno di alti investimenti. Dall’altro lato, invece, qualche volta potreste scoprire che il vostro prodotto non è poi così adatto al mercato estero, in particolare a causa di ragioni culturali.

Nella sezione del corso dedicata a come costruire la fiducia nei vostri clienti e ottenere referenze, imparerete che una delle barriere con le quali si scontrano le microimprese di artigianato artistico, così come qualsiasi altra impresa che fa il suo ingresso in un mercato estero, è la mancanza di fiducia e le relative preoccupazioni dei clienti locali. Fortunatamente, vi sono alcune buone pratiche che in parte possono aiutarvi a superare queste barriere. Queste includono consigli volti a ottenere referenze e recensioni dai clienti, e stabilire sul mercato un’immagine credibile e affidabile. Inoltre, distinguersi dalla folla ed essere un venditore visibile sulle online marketplaces può aiutarvi in questo sforzo. 

Nella sezione del corso dedicata alla ricerca dei partners nei mercati esteri  imparerete che un buon partner è una delle chiavi che porta al successo nel vostro mercato di riferimento, e che può aiutarvi a far crescere la vostra impresa.  Ci sono alcuni steps che dovete seguire nel processo di ricerca dei partners: 1.Scegliete uno tra i vari approcci, o la loro combinazione,  per collaborare con i partners all’estero. La selezione di  ognuno di questi dipende dalla vostra strategia di esportazione, dalla vostra esperienza/quanto bravi siete nel fare affari all’estero e da quanti sforzi volete dedicare a questa attività. 2.Selezionate metodi (tecniche, strategie) per trovare partners ed entrare in contatto con essi. 3.Una volta che avete individuato i vostri partners,  il passaggio successivo è classificarli in base alla loro reputazione e posizione finanziaria per esaminarli prima di stipulare con loro qualsiasi accordo.  


   MANAGEMENT FOR SUCCESS
Course (MFS_COU_1_IT) -

Basic
L’attuale contesto economico è in rapido cambiamento e ci mette di fronte a tante sfide come la scarsità di forza lavoro, la mancanza di talenti, la diversificazione del lavoro, ecc. La gestione delle risorse umane svolge un ruolo importante nell'ottenere un vantaggio competitivo. Un'organizzazione non può costituire una buona squadra di professionisti e raggiungere alte prestazioni senza uan buona organizzazione delle risorse umane. Le funzioni chiave del team di gestione delle risorse umane (HRM) comprendono il reclutamento, la formazione, lo sviluppo, la gestione delle prestazioni e la gratificazione dei dipendenti. Questo corso prende in analisi tutti questi processi.

Course (MFS_COU_2_IT) -

Medium
La gestione del team e la leadership sono particolarmente importanti per la sopravvivenza e la crescita di piccole e medie imprese, come quelle di arti e mestieri. In un momento di declino demografico, è la qualità della leadership che attrae talenti, consente di costruire relazioni proficue e produttive sul lavoro, dà impulso a importanti cambiamenti. La leadership stabilisce la direzione verso la quale l'azienda andrà in futuro, crea strategie e ispira le persone a seguire quella direzione.

Course (MFS_COU_3_IT) -

Advanced
Una decisione può essere definita come un’azione volutamente attuatapartendo da una serie di alternative per raggiungere degli obiettivi. Il processo decisionale è parte integrante della gestione moderna. Essenzialmente, il processo decisionale razionale o sano è considerata funzione primaria del management in ogni azienda. Questo corso ha lo scopo di aiutarti a sviluppare le tue capacità decisionali, essere più consapevole delle differenze tra il processo decisionale individuale e di gruppo e sviluppare il tuo stile decisionale personale.

Training Fiche (MFS_TF_1_1_IT) -

Basic

Nell'attuale contesto economico in rapido cambiamento e di fronte a così tante sfide come la scarsità di manodopera, la mancanza di talenti, etc, la gestione delle risorse umane svolge un ruolo importante per ottenere un vantaggio competitivo. Un'organizzazione non può costituire una buona squadra di professionisti che lavorano e raggiungere alte prestazioni senza buone risorse umane. Le funzioni chiave della gestione delle risorse umane (HRM) comprendono il reclutamento di persone, la formazione e lo sviluppo, la gestione delle prestazioni e la gratificazione dei dipendenti. Questo corso fornisce tutte queste informazioni.

• L'analisi del lavoro è uno dei primi passi nel processo di selezione e reclutamento. Ha lo scopo di analizzare le esigenze attuali e future nel campo dell'occupazione, identificando i requisiti per le candidature. I prodotti chiave dell'analisi del lavoro sono: [1] descrizione del lavoro, che identifica i compiti, i doveri e le responsabilità nelle mansioni e [2] le specifiche del lavoro, che elenca le conoscenze e le abilità (KSA) necessarie per svolgere un lavoro in modo soddisfacente. • L'analisi del lavoro ha diverse implicazioni comportamentali che i manager dovrebbero considerare: le paure dei dipendenti nei confronti del processo e la resistenza al cambiamento, la tendenza della direzione a enfatizzare eccessivamente le qualifiche dell'attuale titolare del lavoro e il pericolo che le descrizioni dei lavori limitino la flessibilità gestionale. • Esistono pochi metodi di analisi del lavoro: osservazione (campionamento del lavoro, registro dei dipendenti / diario), colloquio e questionari. • Identificare i lavori e rivedere la documentazione esistente -> Spiegare il processo a manager e dipendenti -> Condurre analisi dei lavori utilizzando interviste, questionari o osservazioni ->Preparare descrizioni e specifiche dei lavori -> Mantenere e aggiornare descrizioni e specifiche dei lavori. • Esempio di descrizione e specifiche del lavoro (vedere le diapositive allegate). • La natura dei lavori e del lavoro sta cambiando, si sta spostando per riflettere le esigenze competitive dell'organizzazione. La competenza è la capacità di eseguire determinate azioni, un insieme di funzionalità necessarie per eseguire il lavoro. Ciascuno degli elementi del profilo di competenza si riferisce a una dimensione specifica del lavoro. Per un incarico ed esempi di descrizioni delle competenze, consultare le diapositive allegate.

Training Fiche (MFS_TF_1_2_IT) -

Basic

Nell'attuale contesto economico in rapido cambiamento e di fronte a così tante sfide come la scarsità di manodopera, la mancanza di talenti, etc, la gestione delle risorse umane svolge un ruolo importante per ottenere un vantaggio competitivo. Un'organizzazione non può costituire una buona squadra di professionisti che lavorano e raggiungere alte prestazioni senza buone risorse umane. Le funzioni chiave della gestione delle risorse umane (HRM) comprendono il reclutamento di persone, la formazione e lo sviluppo, la gestione delle prestazioni e la gratificazione dei dipendenti. Questo corso fornisce tutte queste informazioni.

• L'unità di selezione del modulo Gestione delle risorse umane è dedicata alle informazioni per assumere nuovo personale esterno o interno all'organizzazione. Il corso presenta i seguenti argomenti: l'importanza del marchio del datore di lavoro per l'assunzione dei candidati giusti, le fasi del processo di assunzione e selezione, le assunzioni e i metodi di selezione, tra cui screening delle domande, colloquio strutturato e centro di valutazione. • Il processo di reclutamento e selezione comprende diverse fasi: identificazione dei requisiti, attrarre candidati, creazione di una short-list, applicazione del processo di selezione e preparazione di un'offerta. • Marchio del datore di lavoro : Al fine di attrarre i candidati, le aziende creano i loro marchi di datore di lavoro. Il marchio del datore di lavoro è un insieme di attributi e qualità - spesso intangibili - che rende distintiva un'organizzazione, promette un particolare tipo di esperienza lavorativa e fa appello a quelle persone che cresceranno e si esprimeranno al meglio nella cultura di quell’azienda. (CIPD, 2007) • Metodi di reclutamento: Le organizzazioni possono adottare diversi metodi di reclutamento. Le aziende possono lanciare un’offerta di lavoro sia nel mercato interno al proprio ambito, sia all’esterno cercando nuovi profili con caratteristiche replicabili. Ma negli ultimi anni Internet ha accentrato il processo di incontro di domanda e offerta di lavoro. Le aziende lo utilizzano proprio per pubblicare offerte di lavoro a copertura di posti vacanti. • In questo modo Internet fornisce alle organizzazioni un mezzo altamente economico ed efficiente per raggiungere i candidati su scala globale, riducendo i costi di annunci di lavoro tradizionali. Oltre ai tradizionali siti di social network, si sono sviluppati altri più specifici che incoraggiano più precisamente la creazione di reti professionali e contatti tra professionisti, come Linkedin ad esempio, il quale rispetto ad altri social network, ha un’impostazione più formale. • Valutare l'idoneità dei candidati in ogni fase della selezione, a partire dalla revisione dei moduli di candidatura o dei CV, alla valutazione dei risultati dei test psicometrici e alla valutazione delle prestazioni nelle interviste, è fondamentale per il processo non solo di assunzione, ma di assunzione del giusto tipo di persone. Il processo di selezione prevede l'uso di tecniche e strumenti progettati per discriminare i candidati selezionati, utilizzando criteri legali, pertinenti e predittivi. • Centro di valutazione – una raccolta di attività progettate per valutare l'idoneità di un numero di candidati per un lavoro. La valutazione in genere coinvolge diversi valutatori che valutano le prestazioni di un numero di candidati in una serie di esercizi e prove. I candidati vengono presentati con esercizi e prove individuali o di gruppo. • Competenza – la combinazione di competenze, conoscenze ed esperienze che si traducono nella capacità di una persona di portare i nostri compiti e le nostre procedure specifiche a uno standard richiesto. • Validità - è importante che qualsiasi test o valutazione utilizzati nella selezione abbia un elevato grado di validità. Se i punteggi ottenuti da un gruppo campione di titolari di lavoro in un test sono strettamente correlati alle prestazioni del lavoro, il test ha un elevato grado di validità e può essere considerato efficace nel prevedere le prestazioni del lavoro.

Training Fiche (MFS_TF_1_3_IT) -

Basic

Nell'attuale contesto economico in rapido cambiamento e di fronte a così tante sfide come la scarsità di manodopera, la mancanza di talenti, etc, la gestione delle risorse umane svolge un ruolo importante per ottenere un vantaggio competitivo. Un'organizzazione non può costituire una buona squadra di professionisti che lavorano e raggiungere alte prestazioni senza buone risorse umane. Le funzioni chiave della gestione delle risorse umane (HRM) comprendono il reclutamento di persone, la formazione e lo sviluppo, la gestione delle prestazioni e la gratificazione dei dipendenti. Questo corso fornisce tutte queste informazioni.

• La formazione viene fornita in un'azienda per aiutare i datori di lavoro a sviluppare dipendenti. La formazione deve essere sistematica e deve rispondere alle reali esigenze di formazione dell'azienda per colmare il divario di competenza. Il ciclo di allenamento semplificato, che viene presentato di seguito, può essere facilmente adottato nell'arte e nell'artigianato. a) Analisi delle esigenze di formazione: valutare ciò che i dipendenti devono sapere per svolgere con successo il proprio lavoro. Puoi porre domande: quali conoscenze, abilità e attitudini sono necessarie nella tua azienda? Chi ha bisogno della formazione? Quale sarebbe il modo più efficace per impararli? b) Progettazione: determinare l'aspetto del programma di formazione sul posto di lavoro. c) Consegna: decidi chi / quando / come implementerai il tuo programma di allenamento. d) Valutazione: ricevi feedback per sapere se la tua formazione ha soddisfatto te e le esigenze dei tuoi dipendenti. • Le tecniche di sviluppo dei dipendenti possono essere suddivise in quelle che si svolgono sul posto di lavoro - sul posto di lavoro - e al di fuori del posto di lavoro - al di fuori dei corsi di formazione. I corsi di formazione sul lavoro sono spesso meno costosi e molto pratici. A sua volta, la formazione professionale offre l'opportunità di acquisire nuove competenze, di incontrare nuove tendenze e non interrompe il normale funzionamento. Tuttavia, di solito sono più costosi, non è direttamente nel contesto del lavoro, è spesso formale e potrebbe non essere basato sull'esperienza. • Negli affari l'approccio di apprendimento misto sta guadagnando più popolarità in quanto significa utilizzare più di un metodo di formazione per allenarsi su una materia. Nuove forme di formazione come l'e-learning, l'apprendimento aperto e distante o il supporto di coach esterni hanno aiutato molte PMI ad affrontare nuove sfide. • La valutazione del programma di formazione è importante in quanto aiuta a valutare se gli obiettivi dei corsi di formazione sono stati raggiunti e quale sia effettivamente il valore della formazione. Per il datore di lavoro la valutazione della formazione e dello sviluppo significa la valutazione dell'impatto della formazione sulle prestazioni e sul comportamento del tirocinante. Il comportamento desiderato dei dipendenti e le migliori prestazioni si tradurranno in una migliore qualità del prodotto o del servizio e infine in profitti. Tuttavia, è importante valutare il valore del programma non solo per il datore di lavoro ma anche per i dipendenti. Questo può essere valutato dalla soddisfazione dei dipendenti.

Training Fiche (MFS_TF_1_4_IT) -

Basic

Nell'attuale contesto economico in rapido cambiamento e di fronte a così tante sfide come la scarsità di manodopera, la mancanza di talenti, etc, la gestione delle risorse umane svolge un ruolo importante per ottenere un vantaggio competitivo. Un'organizzazione non può costituire una buona squadra di professionisti che lavorano e raggiungere alte prestazioni senza buone risorse umane. Le funzioni chiave della gestione delle risorse umane (HRM) comprendono il reclutamento di persone, la formazione e lo sviluppo, la gestione delle prestazioni e la gratificazione dei dipendenti. Questo corso fornisce tutte queste informazioni.

• La gestione delle prestazioni indica un insieme di procedure da cui le prestazioni individuali possono essere dirette, monitorate, motivate e migliorate (Mabey, 1998). • La gestione delle prestazioni svolge un ruolo strategico in una direzione aziendale in quanto: - migliora la motivazione e la produttività dei dipendenti, del team e dell'intera azienda. - aiuta nella pianificazione strategica e nel cambiamento rilevando i problemi e la valutazione delle prestazioni dei dipendenti. - è utile anche per analizzare il divario di competenze e lo sviluppo dei dipendenti. • La valutazione delle prestazioni dovrebbe essere un processo costante che aiuterà l'impresa nel processo di miglioramento continuo. • La valutazione delle prestazioni di solito fa parte della gestione delle prestazioni. La valutazione delle prestazioni è interpretata come valutazione delle prestazioni di ciascun dipendente, misurata rispetto agli standard di prestazione o agli obiettivi stabiliti per il proprio lavoro. • La scelta di criteri di prestazione validi è uno degli aspetti più importanti di un'efficace valutazione delle prestazioni. • Nella maggior parte dei sistemi di prestazione i criteri di valutazione sono suddivisi nei seguenti gruppi: risultati oggettivi, comportamenti, tratti personali, criteri multipli. • La valutazione a 360 gradi è un processo attraverso il quale vengono raccolti i feedback dei subordinati, dei colleghi e dei supervisori di un dipendente, nonché un'autovalutazione da parte del dipendente stesso. Tale feedback può includere anche feedback di stakeholder esterni che interagiscono con il dipendente, come clienti e fornitori.

Training Fiche (MFS_TF_1_5_IT) -

Basic

Nell'attuale contesto economico in rapido cambiamento e di fronte a così tante sfide come la scarsità di manodopera, la mancanza di talenti, etc, la gestione delle risorse umane svolge un ruolo importante per ottenere un vantaggio competitivo. Un'organizzazione non può costituire una buona squadra di professionisti che lavorano e raggiungere alte prestazioni senza buone risorse umane. Le funzioni chiave della gestione delle risorse umane (HRM) comprendono il reclutamento di persone, la formazione e lo sviluppo, la gestione delle prestazioni e la gratificazione dei dipendenti. Questo corso fornisce tutte queste informazioni.

• Il Sistema dei premi consiste in una strategia fatta di premi (obiettivi principali dell’azienda e il modo in cui il datore di lavoro raggiunge questi obiettivi utilizzando strumenti di premialità), procedure (ad esempio procedure di ridistribuzione della retribuzione variabile) e gli strumenti adeguati dei sistemi (paga, benefits etc.). Gli obiettivi principali del sistema di premi devono essere una conseguenza della strategia principale dell'azienda e devono supportare il raggiungimento degli obiettivi strategici dell'azienda. Nelle piccole imprese i sistemi di ricompensa sono semplificati • Gli obiettivi principali dei premi sono: - Attrarre dipendenti attraverso una retribuzione competitiva e vantaggi interessanti; - Mantenere i dipendenti migliori e di talento in un'azienda (costruire la loro lealtà attraverso le opportunità di sviluppo) - Motivare i dipendenti (per affrontare nuove sfide, raggiungere i propri obiettivi e migliorare le proprie prestazioni) - Sviluppare le competenze dei dipendenti che sono importanti per lo sviluppo della futura azienda. • La struttura interna della retribuzione di solito consiste in quella diretta e in quella indiretta. La remunerazione base e quella variabile sono le forme più comuni della retribuzione diretta. La remunerazione indiretta consiste in benefici per i dipendenti che sono anche semplificati e limitati in una piccola impresa. • Premi totali • Quando si progetta un sistema di premi, i datori di lavoro possono prendere in considerazione una prospettiva più ampia per quanto riguarda i premi totali. È diviso in due aree principali: premi sulle transazioni (transazionali - premi tangibili) e premi non finanziari (relazionali - premi non finanziari / intrinseci). • La valutazione dell'efficacia dei premi dovrebbe essere fornita sistematicamente per garantire che i premi aiutino a raggiungere gli obiettivi aziendali. Soddisfazione dei dipendenti con il sistema di premi - è una delle misure più importanti per ottenere premi efficaci. • L'uso crescente di gruppi di lavoro nelle imprese ha implicazioni per i premi. Quando distribuisci i premi della squadra ci sono due modi principali: - Premio delle stesse dimensioni per ciascun membro del team. - Premi di dimensioni diverse per ciascun membro del team (che possono variare in base a: contributo ai risultati del team, retribuzione attuale, anni di esperienza, livelli di abilità.

Training Fiche (MFS_TF_2_1_IT) -

Medium


Una leadership adeguata è necessaria per la sopravvivenza e lo sviluppo dell'organizzazione. Sia il funzionamento quotidiano che lo sviluppo di una piccola organizzazione dipendono dalla qualità della leadership. Una leadership efficace riunisce persone diverse e le aiuta a trovare scopi comuni e lavorare per raggiungere obiettivi comuni intenzionali. Una leadership efficace ispira e autorizza le persone a realizzare il loro massimo potenziale e sfruttarne le potenzialità per raggiungere l'obiettivo comune. I leader stabiliscono gli standard etici all'interno delle aziende che costruiscono la cultura organizzativa, forniscono e implementano innovazioni e supportano i membri del team.

 

• La leadership è definita da Griffin (2004) come un processo di "definizione degli obiettivi del gruppo o dell'organizzazione, motivazione dei comportamenti favorevoli per il raggiungimento di questi obiettivi e definizione della cultura del gruppo o dell'organizzazione". La leadership è anche intesa come un insieme di qualità di un leader. • Quindi, leadership prima di tutto significa impostare la direzione dei cambiamenti, creare strategie e ispirare le persone a seguire quella direzione. • Questa ispirazione è anche intesa come influenza grazie a tecniche motivazionali. Questi includono metodi di team building e instillazione attiva della comprensione della visione e della strategia. • È importante che i manager delle imprese artigiane dimostrino la propria leadership creando una nuova direzione nello sviluppo dell'organizzazione e ispirando il proprio team anziché i manager che raggiungono obiettivi specifici. Solo in questo modo sarà possibile sviluppare l'organizzazione e il potenziale umano di questa organizzazione. • Secondo le ricerche i leader sono caratterizzati da alcuni tratti importanti. Come ha dimostrato Bass, ci sono sei caratteristiche dei leader che li distinguono dai non leader. Tra questi: propulsione, voglia di guidare, onestà e integrità, sicurezza in sé stessi, capacità cognitiva e conoscenza del business [Bass, Bass, 2008]. I ricercatori non sono stati d'accordo su un insieme universale di tratti di leadership, sebbene molti di essi indichino che l'intelligenza emotiva è uno dei fattori più importanti per una leadership efficace. • Intelligenza Emotiva (IE) – è la capacità di riconoscere e comprendere le emozioni in te stesso e negli altri e quindi utilizzare questa consapevolezza per gestire il tuo comportamento e le tue relazioni. Svolge un ruolo importante per una leadership efficace.

Training Fiche (MFS_TF_2_2_IT) -

Medium


Esistono molti approcci alla leadership. L'evoluzione degli approcci mostra come sono state sviluppate le conoscenze sulla leadership: a partire dal tratto attraverso l'approccio comportamentale e situazionale alle tendenze moderne come la leadership trasformazionale. Tutti questi elementi mostrano alcuni aspetti importanti per una leadership efficace.

 

• Il primo approccio alla leadership è stato l'approccio dei tratti. Il presupposto principale di questo approccio era che leader si nasce, non si diventa e che la leadership consiste in alcuni tratti o qualità della personalità che sono innati. • Il secondo importante approccio alla leadership è stato l'approccio comportamentale. Secondo questo approccio, la leadership può essere appresa e sviluppata. L'approccio comportamentale si concentra sul comportamento delle persone nelle posizioni di leadership, sull'importanza dello stile di leadership e su come influenza le prestazioni del gruppo. • Questo è il più antico dei modelli situazionali. Kurt Lewin ha identificato tre stili comportamentali tra i leader. • Autoritario - Stile Autocratico • i leader definiscono gli obiettivi, le scadenze e i metodi e prendono le decisioni da soli con piccole consultazioni con gli altri. • Partecipativo – Stile Democratico • Il leader esprime le sue priorità e i suoi valori nel fissare obiettivi e prendere decisioni, ma prende anche parte al lavoro del gruppo e accetta consigli e suggerimenti dai colleghi. Tuttavia, il leader prende la decisione finale. • Delegativo – Stile “Laissez-Faire” • il leader consegna la responsabilità dei risultati al gruppo. Permette loro di fissare obiettivi, decidere i metodi di lavoro, definire i ruoli delle persone e stabilire il proprio ritmo di lavoro. • I leader possono cambiare il loro comportamento per far fronte a circostanze diverse, quando per esempio si trova a collaborare con colleghi che anche dopo essere stati formati trovano difficile svolgere le proprie mansioni a causa di limitazioni inconsce, paure o abitudini radicate. Per questo motivo, i leader devono lavorare sulla loro psicologia di base se vogliono raggiungere la flessibilità necessaria per applicare queste teorie. • Secondo l'approccio situazionale, le variabili più importanti di uno stile di leadership efficace sono: - il leader (carattere, valori, esperienza professionale e personale, attitudini, ecc.) - i loro seguaci nella squadra (il loro carattere, i valori, l'esperienza professionale e personale, gli atteggiamenti, ecc.) - la situazione che potrebbe essere intesa come compito (la sua complessità) e le variabili organizzative come la cultura organizzativa, i modelli di gestione, ecc. • L'approccio trasformazionale alla leadership è inteso come quello che determina cambiamenti ai sistemi sociali e individuali in quanto crea cambiamenti preziosi e positivi nei follower con l'obiettivo finale di trasformare i follower in leader. I leader trasformazionali sono specializzati nel lavorare per cambiare il sistema e risolvere le sfide trovando esperienze che dimostrano che i vecchi schemi non si adattano o funzionano.

Training Fiche (MFS_TF_2_3_IT) -

Medium

La comunicazione svolge un ruolo estremamente importante nella leadership e nella gestione del team. È uno strumento importante che aiuta i leader a costruire buone relazioni con i membri del team, coinvolgere le persone e raggiungere obiettivi organizzativi. Un altro degli strumenti più importanti per una comunicazione efficace è il feedback che svolge un ruolo speciale nella motivazione dei dipendenti e nel miglioramento delle prestazioni.

• La comunicazione è l'attività di trasmissione di informazioni attraverso lo scambio di pensieri, messaggi o informazioni, come per esempio un discorso, una serie di immagini, segnali, forme di scrittura o comportamenti. È lo scambio significativo di informazioni tra due o più individui. • Il processo di comunicazione consiste in tre fasi chiave: • Pensiero: in primo luogo, esistono informazioni nella mente del mittente. Si tratta di un concetto, un'idea, informazioni o sentimenti. • Codifica: Successivamente, un messaggio viene inviato a un destinatario in parole o altri simboli. • Decodifica: infine, il destinatario della comunicazione traduce le parole o i simboli in un concetto o informazioni che una persona può comprendere. • La comunicazione svolge un ruolo estremamente importante nella leadership e nella gestione del team. • Esistono varie forme di comunicazione. Molto spesso vengono menzionate due categorie di comunicazione: verbale (quando usiamo le parole) e non verbale (che viene spesso identificato con il linguaggio del corpo). Tuttavia, possiamo anche separare la comunicazione scritta, che è importante nelle relazioni formali all'interno di piccole organizzazioni. • Un team leader efficace o un proprietario d'azienda, devono essere fluenti in tutte e tre le forme di comunicazione per trasmettere in modo efficiente le informazioni necessarie. • La comunicazione verbale consiste nel fornire informazioni mediante l'uso di parole pronunciate. • La comunicazione non verbale include l'uso del linguaggio del corpo e delle espressioni facciali. • La comunicazione scritta è semplicemente la trasmissione di informazioni o istruzioni utilizzando la scrittura. • La comunicazione non verbale è il processo di comunicazione attraverso l'invio e la ricezione di segnali senza parole tra le persone. La comunicazione non verbale comprende molto più del solo linguaggio del corpo, come l'uso della voce, del tatto, della distanza e degli ambienti / aspetti fisici. Ricorda che la comunicazione inizia prima che apriamo la bocca. Il linguaggio del corpo è uno strumento potente per il successo! • Fornire un feedback consiste nel dare informazioni in modo che si incoraggi il destinatario ad accettarle, riflettere su di esse, imparare da esse e, si spera, apportare modifiche in meglio. Essere in grado di fornire feedback è un'abilità utile nella nostra vita personale e professionale. Fornire feedback positivi o negativi è la chiave del processo di gestione del team. • Caratteristiche di un feedback efficace • Chiaro: cerca di essere diretto su quale sia il feedback che vuoi dare. • Consapevole del tuo punto di vista: il feedback che dai è la tua percezione e non una verità assoluta, ad esempio è preferibile esprimersi con un "Ho scoperto che ..." piuttosto che "È ovvio che ..." • Regolare: se il feedback viene fornito regolarmente, è più probabile che sia utile. Cerca di dare il feedback il più vicino possibile all'evento e abbastanza presto per consentire alla persona di fare qualcosa al riguardo • Equilibrato: è consigliabile bilanciare i feedback negativi e positivi. Il feedback negativo deve sempre essere accompagnato da qualcosa di positivo, inoltre dovrebbe essere creato un equilibrio nel tempo. • Specifico: è difficile immaginare un feedback generalizzato. Frasi come: "Parli troppo" può solo portare a ferite e rabbia. "Parli troppo con il cliente mentre stai amministrando una valutazione", fornisce al destinatario alcune informazioni che può scegliere di usare o ignorare. • Il feedback dovrebbe soddisfare alcune regole per essere un veicolo per una maggiore efficacia personale e professionale. • Un feedback dovrebbe soddisfare alcune regole per essere un veicolo per una maggiore efficacia personale e professionale. • Un feedback efficace si concentra sul comportamento, non sugli atteggiamenti percepiti; è focalizzato su comportamenti che possono essere cambiati; si basa sull'osservazione, è oggettivo, viene dato in tempo utile, riguarda ciò che l'individuo ha fatto bene e ciò che potrebbe fare meglio e alla fine viene dato in privato.

Training Fiche (MFS_TF_2_4_IT) -

Medium


La gestione e la leadership del team sono particolarmente importanti per la sopravvivenza e lo sviluppo delle piccole e medie imprese, come le imprese artigiane. Nell'era del declino demografico, è la qualità della leadership che attira i talenti, è la leadership che crea buone relazioni sul lavoro, è la leadership che ispira importanti cambiamenti e innovazione, nonché l'impegno dei dipendenti e l'efficienza di interi team. La leadership stabilisce la direzione in cui l'impresa sarà domani, crea strategie e ispira le persone a seguire quella direzione.

 

• Il team è un gruppo sociale collegato da relazioni formali e informali che svolge compiti specifici per raggiungere un obiettivo comune. Le organizzazioni formano i team per eseguire attività che sono troppo grandi o complesse per un individuo. I team sono anche efficaci per il lavoro che richiede diversi tipi di abilità e competenze. • Le caratteristiche tipiche di una squadra: • Un obiettivo comune: integrare tutti i membri, garantire una cooperazione efficiente, importante per i membri del team; • Piano d'azione: una visione che garantisce il proseguimento delle operazioni anche dopo il raggiungimento degli obiettivi attuali; • Regole: un insieme di regole vincolanti; • Chiara divisione dei ruoli: ogni membro conosce bene il proprio ruolo nella squadra e i membri stessi sono selezionati in modo tale da integrare reciprocamente le qualifiche; • Codice di comunicazione; • Per iniziare a costruire la tua squadra • Specifica gli obiettivi • Definisci i criteri per il successo • Stabilisci un Piano • Determinare una strategia di azione • Determina ruoli e attività e delega • Il modello di sviluppo del team è stato identificato da Bruce Tuckman e offre una definizione di base delle fasi che i team attraversano durante il loro ciclo di vita. • Quelle fasi sono: • Formazione • Tempesta • Normalità • Esibizione • Ogni squadra ha bisogno di accedere a ciascuno dei nove comportamenti del ruolo di squadra per diventare una squadra ad alte prestazioni. Secondo Belbin, le squadre di maggior successo richiedono diversi tipi di ruoli di squadra. In ogni squadra dovrebbero esserci membri che sono: - Orientati sulle persone - Orientati all'azione - Orientati al pensiero

Training Fiche (MFS_TF_2_5_IT) -

Medium

La motivazione è l'aspetto chiave dei team efficaci. I dipendenti motivati sono essenziali per il successo di un'organizzazione in quanto sono generalmente più produttivi sul posto di lavoro. Per capire cosa spinge i dipendenti a comportamenti specifici per raggiungere i loro obiettivi, è importante conoscere alcuni aspetti delle teorie della motivazione di base. Oltre alle teorie sulla motivazione, vengono forniti alcuni consigli pratici ai leader per motivare efficacemente i team.

• La motivazione dei lavoratori è stata ampiamente definita come l’insieme delle forze psicologiche che determinano la direzione del comportamento di una persona in una squadra o un'organizzazione. È anche definita come l’insieme dei metodi per motivare i dipendenti, nonché una spinta intrinseca e interna a mettere in campo gli sforzi e le azioni necessarie verso le attività lavorative (Wikipedia). • Perché è così importante? Perché i dipendenti motivati sono essenziali per il successo di un'organizzazione in quanto sono generalmente più produttivi sul posto di lavoro. • Esistono due tipi di teorie della motivazione: le teorie del contenuto e le teorie cognitive. • Le teorie del contenuto includono la gerarchia dei bisogni di Abram Maslow e la teoria a due fattori di Frederick Herzberg. • Le teorie cognitive definiscono la motivazione in termini di come le persone pensano alle situazioni. Le teorie cognitive della motivazione includono la teoria del goal-goal e la teoria dell'aspettativa che sono importanti nella gestione di individui e team. • Una metodologia di definizione degli obiettivi comune incorpora i criteri più intelligenti, in cui gli obiettivi sono: specifici, misurabili, raggiungibili, pertinenti e limitati nel tempo, etici e registrati. • Impostazione degli obiettivi intelligenti • Specifico: sii specifico: cosa vuoi ottenere? • Misurabile: devi essere in grado di monitorare i progressi e misurare il risultato del tuo obiettivo. • Concordato: il tuo obiettivo deve essere concordato con il tuo team o clienti (generalmente stakeholder) • Realistico - non fissare obiettivi non realistici - questo è demotivante • Determinato nel tempo • Etico: al momento della responsabilità sociale delle imprese questo è un problema importante. I dipendenti, in particolare le nuove generazioni, sono molto sensibili a questo fattore • Registrato: annota i tuoi obiettivi. • Le squadre sono composte da individui che hanno prospettive e capacità diverse e si trovano in diverse fasi della loro carriera. Come leader devi conoscere tutti. È tua responsabilità sviluppare tutto il tuo personale. Le tue abilità in questo aspetto della gestione definiranno il tuo successo a lungo termine come leader. • Un’altra grande qualità di un vero team leader è quella di saper delegare. Più sai informare i tuoi colleghi sulle attività che stanno svolgendo, maggiore sarà la motivazione nello svolgere quel lavoro. Il modo più efficace di sviluppare il tuo personale è assicurarti di fornire un feedback regolare ai membri del tuo team.

Training Fiche (MFS_TF_3_1_IT) -

Advanced

•    Le persone a tutti I livelli di tutte le aree prendono decisioni, considerando due o più alternative.
•    Ogni organizzazione prende una decisione prima o poi in quanto parte del processo manageriale.
•    Il decision-making è il processo in cui si decide qualcosa di importante in un gruppo di persone o in un’organizzazione.

 

1. Decision-making - Introduzione • Le persone a tutti i livelli ed in tutte le aree delle organizzazioni prendono decisioni considerando due o più alternative. Le decisioni sono prese nell'interesse dell'organizzazione: devono essere decisive per la scelta della strada da seguire. Ogni organizzazione deve prendere decisioni prima o poi come parte del processo manageriale. 2. Che cos’è il decision-making? • Come è stato detto nella sezione precedente, il processo decisionale è parte integrante del management moderno. Essenzialmente, il processo decisionale razionale o sano è considerato funzione primaria del management. Le decisioni svolgono un ruolo importante in quanto determinano sia le attività organizzative che le attività manageriali. Una decisione può essere definita come un’azione volutamente intrapresa partendo da una serie di alternative per raggiungere obiettivi organizzativi o manageriali. • Secondo l'Oxford Advanced Learner's Dictionary il termine decision making indica “il processo di decidere qualcosa di importante, soprattutto in un gruppo di persone o in un'organizzazione”. 3. Caratteristiche del Decision-making 4. Il processo decisionale implica la scelta tra due o più azioni alternative. L'alternativa selezionata potrebbe essere corretta o errata. Ciò sarà deciso in futuro, ovvero quando i risultati si paleseranno. 5. Il processo decisionale è un processo continuo e dinamico. Si manifesta in tutte le attività organizzative. I dirigenti devono prendere decisioni su varie questioni politiche e amministrative: un'attività dunque senza fine all’interno del management. 6. Il processo decisionale è un'attività o un processo o un'attività mentale e intellettuale e richiede conoscenza, competenze, esperienza e maturità da parte di chi decide. 7. Le buone decisioni sono sempre basate su informazioni affidabili. La qualità del processo decisionale a tutti i livelli di un'organizzazione può essere migliorata con il supporto di un sistema informativo di gestione efficace. 8. Il processo decisionale mira a fornire una soluzione a un dato problema o difficoltà affrontata da un'organizzazione. 9. Le decisioni prese devono essere comunicate a tutte le parti interessate per adeguate azioni di follow-up. Tali decisioni rimarranno sul documento solo se non saranno comunicate alle persone interessate. Le azioni di follow-up non saranno possibili in assenza di una comunicazione efficace. 10. Il processo decisionale è un mezzo per risolvere un problema o per raggiungere un obiettivo o un obiettivo e non il fine in sé. 11. Il processo decisionale non è identico al problem solving, pur avendo le sue radici in un problema. 12. Il processo decisionale è un'attività che richiede molto tempo in quanto i vari aspetti richiedono un'attenta considerazione prima di prendere la decisione finale. Per i responsabili delle decisioni, è necessario completare diversi vari passaggi: ciò rende il processo decisionale un'attività che richiede tempo. 13. Le decisioni prese devono essere comunicate a tutte le parti interessate per adeguate azioni di follow-up. Tali decisioni rimarranno sul documento solo se non saranno comunicate alle persone interessate. Le azioni di follow-up non saranno possibili in assenza di una comunicazione efficace. 14. Il processo decisionale è pervasivo. Ciò significa che i dirigenti che lavorano a tutti i livelli devono prendere decisioni su questioni all'interno della loro giurisdizione. 15. Il processo decisionale è un lavoro di responsabilità in quanto le decisioni sbagliate si rivelano essere troppo costose per l'organizzazione. Coloro che decidono dovrebbero essere maturi, esperti, competenti e razionali nel loro approccio. Il processo decisionale non deve essere trattato come un'attività ordinaria e occasionale poiché si tratta di un lavoro delicato e di responsabilità (Ogueri, 2019).

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Advanced

•    Due dimensioni caratterizzano gli stili decisionali.
•    Coloro che adottano uno stile non intermediato hanno bassa tolleranza verso l’ambiguità e sono molto razionali.
•    Quelli che adottano lo stile analitico hanno più tolleranza rispetto allo stile sopradescritto.
•    Lo stile concettuale guarda a molte alternative ed è dunque di più ampie vedute rispetto agli altri stili.
•    I decision makers con uno stile comportamentale lavorano ben con gli altri.
•    Ci sono 5 stili di decision-making (da un punto di vista partecipativo)

 

1. Stili di decision making dal punto di vista del trattamento delle informazioni • Gli stili decisionali hanno due dimensioni principali: il primo è il modo di pensare di una persona. Alcuni di noi sono più razionali e logici nel modo in cui si elaborano le informazioni. Un tipo razionale esamina le informazioni e si assicura che tutto sia logico e coerente prima di prendere una decisione. Altri tendono ad essere più intuitivi e creativi: non elaborano le informazioni in un certo ordine ma nella loro interezza. • L'altra dimensione descrive la tolleranza di un individuo verso l’ambiguità e richiede coerenza e ordine nel modo in cui si strutturano le informazioni. Confrontando questi due approcci, vengono fuori quattro stili diversi quali: non intermediato, analitico, concettuale e comportamentale. Esaminiamoli più attentamente: • I decision maker che utilizzano questo stile hanno una bassa tolleranza verso l’ambiguità essendo razionali nel modo di pensare: prendono decisioni in modo rapido e sull’arco di un breve periodo. La loro efficienza e la loro velocità nel prendere decisioni spesso si traducono in decisioni con informazioni minime e valutazioni di poche alternative. • I decision maker che adottano uno stile analitico hanno una tolleranza molto maggiore per l'ambiguità rispetto allo stile non intermediato. Vogliono più informazioni prima di prendere una decisione e considerano più alternative. Si tratta quindi di decision maker attenti con capacità di affrontare situazioni particolari. • Gli individui con uno stile concettuale tendono ad essere molto ampi nella loro prospettiva e guardano a molte alternative. Si concentrano a lungo termine e sono molto bravi a trovare soluzioni creative ai problemi. • I decision maker con uno stile comportamentale lavorano bene con gli altri. Si preoccupano per i risultati di coloro che li circondano e sono ricettivi verso suggerimenti di altri. Spesso organizzano riunioni per comunicare, cercando di evitare conflitti. L'accettazione da parte di altri è importante per questo stile decisionale. 2. Stili di decision-making dal punto di vista partecipativo • Il leader prende la decisione da solo e la annuncia ai membri del gruppo. • Questo stile richiede poco tempo e nessun coinvolgimento. Viene utilizzato soprattutto nelle emergenze in cui l'azione immediata è fondamentale. L'input non è utile, ciò che conta sono un'azione rapida e ottemperanza immediata. Purtroppo, alcuni leader usano questo tipo di approccio quando non c'è alcuna emergenza. • Il leader raccoglie il contributo dei membri del gruppo e decide. • Il leader cerca input, di solito per migliorare la loro profondità di comprensione intorno alla questione. Le persone chiave detengono informazioni importanti e non consultarle sarebbe sciocco. • Il leader raccoglie input dal gruppo e decide. • Il capo tiene una riunione di gruppo e ne sollecita il contributo: ascolta idee, prende queste informazioni e decide. • Processo decisionale di gruppo tramite consenso. • Il leader fa parte del gruppo e il suo voto conta quanto quelli degli altri. Il gruppo elabora tutte le informazioni coinvolte e si raggiunge il consenso quando tutti sono convinti della decisione presa. • Il leader delega il processo decisionale con criteri/vincoli al gruppo. • Il leader delega la decisione da prendere al gruppo dunque non fa parte delle discussioni decisionali. Questo livello richiede che il leader sia molto chiaro con il gruppo su quali sono siano i criteri/vincoli che devono essere soddisfatti per poter andare avanti. Il mancato rispetto di tali criteri potrebbe comportare un passo indietro o alla scelta di un'opzione alternativa da parte del leader e l'utilizzo di un altro stile per portare avanti la decisione. Il leader responsabile dovrebbe comunque lasciare che l'autorità per l’approvazione finale sia il gruppo.

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Advanced

•    Prendere decisioni fa parte della vita di tutti i giorni.
•    Il processo decisionale è complesso, non solo quindi un semplice atto di scelta tra alternative.
•    Ci sono 8 step nel processo decisionale.

 

1. Processo di decision-making process – introduzione • Prendere decisioni fa parte della vita di tutti i giorni. Alcuni lo considerano un'arte, altri una competenza. Le decisioni possono essere personali o professionali, ma, in ogni caso, le scelte avranno spesso conseguenze durature. • Il processo decisionale è un processo complesso, non solo un semplice atto di scelta tra alternative. • A seconda dell'origine e di alcuni concetti, il processo decisionale è descritto come un processo costituito da 6 a 11 passaggi. In questa unità presenteremo il concetto che identifica un processo di decisione in 8 step. 2. Il processo decisionale in otto fasi 2.2. Identificazione di un problema • Il processo decisionale inizia con l'esistenza di un problema o, più specificamente, una discrepanza tra uno stato di cose esistente e uno stato desiderato. Definire problemi in modo efficace non è semplice o banale. Per identificare un problema, è necessario riconoscere e comprendere le sue tre caratteristiche: 1. Assicurarsi di identificare il problema effettivo piuttosto che un suo sintomo. 2. Si deve essere sotto pressione per agire. Un vero problema mette sotto pressione il decision maker: un problema che non crea pressioni è un problema che può essere rinviato. 3. È necessario disporre dell'autorità o delle risorse necessarie per agire. Quando si riconosce un problema e si è sotto pressione per agire, ma non si dispone delle risorse necessarie, di solito vengono avanzate richieste irrealistiche. 3.2. Identifificare i criteri di decisione • Dopo aver individuato un problema, è necessario identificare i criteri decisionali importanti per risolverlo. Si determina ciò che è rilevante nel prendere eventuali decisioni. Se esplicitamente dichiarato o meno, ogni decision maker ha criteri che guidano la propria decisione che potrebbero essere: • Costi che saranno sostenuti (investimenti necessari) • Rischi che potrebbero verificarsi (possibilità di danno) • Risultati desiderati (crescita dell'impresa) 3.3. Criteri di priorità • Se i criteri identificati nel passaggio 2 non sono altrettanto importanti, il decision maker deve valutarli per dare loro la giusta priorità nella decisione. Un approccio semplice è quello di dare priorità 10 al criterio più importante e quindi assegnarne di altri rispetto a questo 10. Pertanto, un criterio 10 sarebbe due volte più importante di uno con 5. Naturalmente, è possibile utilizzare qualsiasi altra scala o qualsiasi numero come priorità più alta. L'idea è quella di dare priorità ai criteri identificati nel passaggio 2 assegnando un valore a ciascuno di essi. 3.4. Sviuluppare le alternative • Il quarto passo del processo decisionale vuole che il decision maker elenchi alternative valide atte a risolvere il problema. In questo passaggio, il decision maker deve essere molto creativo. 3.5. Analizzare le alternative • Una volta individuate le alternative, il decision maker deve analizzare criticamente ciascuna di esse valutandola in base ai criteri stabiliti nei passaggi 2 e 3. Da questo confronto, i punti di forza e di debolezza di ogni alternativa diventano evidenti. 3.6. Selezionare un’alternativa • La sesta fase è quella di scegliere la migliore alternativa tra quelle considerate. Una volta che tutti i criteri pertinenti nella decisione sono stati valutati e le più valide alternative sono state analizzate, scegliamo quella che ha generato il totale più alto nel passaggio 5. 3.7. Implementare l’alternativa • Lo step 7 riguarda il mettere in pratica la decisione. Ciò comporta la sua trasmissione alle persone interessate e l'ottenimento del loro impegno nei suoi confronti. Se le persone che hanno bisogno di prendere una decisione partecipano al processo decisionale, sono più propensi a sostenere con entusiasmo il risultato invece di sentirsi dire solo quello che devono fare. 3.8. Valutare l’efficacia della decisione • L'ultimo step del processo decisionale comporta la valutazione dell'esito della decisione per verificare se il problema sia stato risolto. Se la valutazione dimostra che il problema esiste ancora, il decision maker deve valutare cosa è andato storto. • Il problema è stato affrontato in modo errato? • Sono stati commessi errori durante la valutazione delle alternative? • L'alternativa giusta è stata scelta ma non implementata correttamente? • Le risposte potrebbero portare a rieseguire il passaggio precedente o potrebbero anche richiedere il riavvio dell'intero processo.

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Advanced

•    Il processo decisionale di gruppo è un tipo di processo partecipativo in cui più individui selezionano una soluzione.
•    Idealmente, il processo decisionale di gruppo sfrutta i diversi punti di forza e competenze dei suoi membri.
•    Il processo decisionale di gruppo può anche portare a una maggiore comprensione collettiva dell'eventuale linea di azione scelta poiché è possibile che molti interessati dall'attuazione della decisione abbiano effettivamente contribuito alla decisione stessa.
•    I gruppi sono generalmente più lenti ad arrivare alle decisioni rispetto agli individui. Uno dei problemi più frequenti è il pensiero di gruppo e la polarizzazione di gruppo.
•    Un singolo prende generalmente decisioni tempestive e non si sottrae alle sue responsabilità.

• Il processo decisionale di gruppo è un tipo di processo partecipativo in cui più individui agiscono collettivamente, analizzano problemi o situazioni, considerano e valutano azioni alternative. Ha alcuni pro e contro, alcuni dei quali sono menzionati di seguito: • Vantaggi del decision-making di gruppo • Idealmente, il processo decisionale sfrutta i diversi punti di forza e competenze dei suoi membri. In tal senso, è possibile che il gruppo possa generare un maggior numero di alternative di qualità superiore a quelle di un singolo. Se ciò accade, è probabile che il gruppo alla fine opterà per una soluzione migliore rispetto al singolo. • Il processo decisionale di gruppo può anche portare a una maggiore comprensione collettiva dell'eventuale linea di azione scelta poiché è possibile che diversi membri abbiano effettivamente contribuito alla decisione finale. Ciò può portare alla formazione di un senso di "proprietà" della decisione che probabilmente contribuirà ad una maggiore accettazione dell'azione scelta e a un maggiore impegno da parte delle persone interessate a renderla efficace. • Svantaggi del decision making di gruppo • I gruppi sono generalmente più lenti nel prendere decisioni rispetto ai singoli quindi a volte è difficile utilizzarle in situazioni in cui le decisioni devono essere prese molto rapidamente. • Uno dei problemi più frequenti è il pensiero di gruppo che si verifica quando i membri di un gruppo sentono la pressione di conformarsi a quella che sembra essere la visione dominante all’interno della stessa. Le opinioni discordanti dall'opinione della maggioranza sono soppresse e non si esplorano azioni alternative. • La polarizzazione di gruppo è un altro potenziale svantaggio del processo decisionale di gruppo. La tendenza del gruppo è quella di convergere su soluzioni più estreme ad un problema. Questo fenomeno "altamente rischioso" è un esempio di polarizzazione: si verifica quando la decisione del gruppo è più rischiosa di quanto quella presa da un singolo. Ciò può derivare dal fatto che i singoli a volte non sentono la stessa responsabilità nei confronti delle azioni decise in gruppo. • Gli individui hanno la tendenza a mettere tutto in discussione prima di agire: ciò è fruttuoso nell'analisi del comportamento del singolo. Il processo decisionale individuale ha alcuni pro e contro, alcuni dei quali sono menzionati di seguito: • Vantaggi del decision making individuale • Un singolo prende generalmente decisioni tempestive. Quando un gruppo è dominato da varie persone, il processo decisionale richiede molto tempo. • I singoli sono responsabili dei loro atti e le loro prestazioni mentre in un gruppo non è facile ritenere una sola persona responsabile di una decisione sbagliata. • Il processo decisionale individuale consente di risparmiare tempo, denaro ed energia al contrario del processo decisionale di gruppo che invece ne fa perdere. • Le decisioni individuali sono più mirate e razionali rispetto alle decisioni di gruppo. • Svantaggi del decision-making individuale • Un gruppo ha il potenziale per raccogliere più informazioni rispetto a un singolo durante il momento decisionale. • Mentre prende una decisione, un singolo impiega le proprie opinioni e intuizioni mentre un gruppo, avendo più membri e disponendo di conseguenza di più opinioni e approcci, potrebbe portare a una decisione migliore. • Un singolo non prenderà in considerazione gli interessi di ogni membro mentre un gruppo potrebbe considerare l'interesse di tutti i membri di un'organizzazione.

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Advanced

•    La decisione etica riguarda il giudizio su ciò che è bene e su ciò che è male.
•    Ciò richiede una conoscenza di base sul modo in cui possiamo valutare l’orientamento etico e dei criteri che utilizziamo per fornire tala valutazione.
•    I modelli decisionali etici cercano di rappresentare due cose: 1) Le diverse fasi del processo decisionale nel rispondere a un problema etico in un contesto di business; 2) le diverse influenze che agiscono su questo processo.
•    I giudizi morali possono essere formulati in base ai diritti, dei doveri, etc.

• La decisione etica riguarda un giudizio su ciò che è giusto o sbagliato. Una decisione etica è quella in cui si sceglie come rispondere a una determinata situazione basata sul bene e sul male, dunque su questioni morali. Ci sono una serie di fattori che indicano lo stato morale: a) La decisione avrà probabilmente un effetto significativo sugli altri: si occupa di danni e benefici, considerazione del bene sociale, cioè considerazioni di altri al di là di sé stessi. b) Una o più parti percepiscono la decisione come eticamente rilevante. Indipendentemente dal fatto che chi decide consideri una decisione come aventi contenuto etico, se altri lo fanno, la decisione comporterà immediatamente un certo grado di eticità. • La capacità di valutare se qualcosa è giusto o sbagliato richiede conoscenze di base sul modo in cui possiamo valutarlo. Ci sono due grandi teorie etiche che tentano di specificare e giustificare le regole e i principi morali: l'utilitarismo (chiamato anche consequenzialismo) e l'etica deontologica. L'utilitarismo è una teoria che afferma che solo una cosa, l'utilità, è rilevante per le decisioni etiche. L'opzione che produce la massima utilità è l'unica opzione etica. I deontologi credono che i doveri prevalgano su tutto il resto. Un dovere è una responsabilità, un obbligo, un impegno vincolante. • I modelli decisionali etici cercano di rappresentare due cose: 1) Le diverse fasi del processo decisionale a cui le persone vanno incontro rispondendo ad un problema etico in un contesto di business e 2) le diverse influenze su questo processo. I. Riconoscere una questione morale II. Esprimere giudizi su tale questione III. Scaturire un’azione da quel giudizio IV. Agire secondo le intenzioni stabilite. I giudizi morali possono essere dati in base alla considerazione dei diritti, dei doveri, ecc. (diverse teorie etiche). Tuttavia la maggior parte delle ricerche indicano che i manager tendono a fare affidamento principalmente sul pensiero consequenzialista. Vedi nelle diapositive allegate l'esempio dell'etica consequenziale. • Sono caratteristiche uniche dell'individuo che prende la decisione più adatta, ad esempio la sua età, sesso) e quelli acquisiti dall'esperienza e dal socializzare (ad esempio istruzione, comportamenti). • In questo caso, sono le caratteristiche di un contesto ad influenzare la decisione etica o non etica di un singolo, per es.: contesto lavorativo (ruoli professionali, cultura organizzativa) e quelli associati alla questione stessa (come l'intensità della questione morale o del suo inquadramento etico). • Le tattiche di razionalizzazione sono strategie mentali che consentono agli individui di vedere i loro atti corrotti come giustificati. È una parte del processo di inquadratura morale che giustifica le azioni non morali. Nell'ambito di tali strategie, possiamo identificare: negazione della responsabilità, negazione del pregiudizio, negazione della vittima, peso sociale, appello a una maggiore lealtà, metafora del libro mastro (ad esempio, gli individui sostengono che hanno il diritto di avere comportamenti devianti a causa di meriti maturati). Vedere esempi di diapositive allegato o spiegazione, ecc.

   STRATEGY FOR ART-STARTUPS & ART-PRENEURS & ART-FIRMS
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Basic

Ogni idea di successo parte da una semplice idea: l’offerta di valore proposta al mercato, in termini di prezzo, servizio e qualità.

Gli infiniti modi in cui si può spiegare questa offerta è ciò che distingue un modello di business dall’altro – nient’altro la logica che esiste dietro la creazione di valore per se e per il pubblico. Il Business Model Canvas è quello strumento che da una rappresentazione grafica di quella che è la logica di profitto di un’impresa. In maniera molto semplice ed intuitiva, il BMC connette e illustra le relazioni tra le tre dimensioni fondamentali di un’impresa: quella commerciale, quella produttiva e quella finanziaria.

Le eccellenze artigianali condividono tutte la piena e lucida consapevolezza del valore che esse hanno da offrire al mercato, riuscendo a competere al meglio con quella competizione industriale di massa che, altrimenti, le annienterebbe sui volumi di produzione.

Queste sono considerazioni frutto prima di tutto di un piano strategico molto elementare che parte dalla considerazione di fattori esterni e risorse interne.
Dal collocamento a sistema di queste considerazioni – se esatte, coerenti e seguite da un efficace piano di implementazione – ne deriva idealmente il vantaggio competitivo sulla concorrenza.

Sapere pianificare con cura tutti i passi da compiere è uno sforzo intellettuale imprescindibile per qualunque tipo di attività imprenditoriale, a prescindere dal settore e dal mercato. Funzioni e task devono essere coordinate non solo tra loro ma anche, e soprattutto, rispetto le risorse realisticamente collocabili su di loro.
Il planning più strategico e cruciale, poiché quello che orienta le azioni nell’oggi e nel corrente, guarda al futuro relativamente lontano dell’impresa e dell’attività – è tramite questo che si stabiliscono obiettivi sfidanti e stimolanti, orizzonti di crescita e margini di espansione geografica.

Indipendentemente dalla grandezza del volume di affari cui l’impresa può oggettivamente auspicare per se stessa, una matrice SWOT non è mai un mezzo strategico fuori logo, sottodimensionato o sovradimensionato. Ragionare sulla dinamiche interne ed esterne che riguardano più o meno indirettamente il business, oltre che a creare consapevolezza della propria posizione, riducono leggermente il grado di incertezza e sanno dare un orientamento adeguato all’azione.

Nel caso delle microimprese artigianali – tipicamente di dimensioni molto piccole se non addirittura portate avanti da una sola persona – coordinarsi con le task, le risorse (finanziaria e non) e le attività necessarie a portare avanti profittevolmente il processo produttivo, diventa particolarmente critico, complesso e sfidante.
Laddove la figura del proprietario combacia e si sovrappone a quella del direttore operativo delle task, nulla può e deve sfuggire al caso e all’improvvisazione: i saperi, la creatività, la cura e il know-how proprio della professione artigianale si devono combinare con la mente d’impresa; razionale, calcolatrice e pragmatica.


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Medium

In un’azienda il branding e la comunicazione sono elementi di massima importanza, poiché una parte molto importante dei profitti dell’intera organizzazione dipende da essi. Così importanti per l’azienda che fin dalla nascita essa deve occuparsi di questi aspetti.

L’obiettivo di ogni azienda è il profitto economico, ma per raggiungerlo è importante che essa investa parte del capitale per valorizzare la sua immagine. Comunicazione e marketing sono essenziali per ogni micro-impresa artistica e artigiana, in misura maggiore o minore. Prima di investire in pubblicità, comunicazioni commerciali o pubbliche relazioni, bisogna conoscere bene a cosa servono e come possono aiutare a diventare realtà più competitive.

All’interno del brand management, bisogna aver chiari concetti come quello di immagine, identità e reputazione, poiché spesso così non è ed è molto facile confonderli. Sebbene siano concetti tra loro legati, hanno diversi significati. Grazie alla comunicazione commerciale, si possono evidenziare quattro elementi come la gestione aziendale, le pubbliche relazioni, pubblicità e il marketing, tutti molto utili per far crescere i risultati di una piccola impresa.

Grazie a questi elementi possiamo collocare le micro-imprese artistiche e artigiane in una posizione attrattiva per gli attuali e i potenziali clienti. Con l’uso di questi 4 elementi si possono migliorare notevolmente i benefici economici nel breve, medio e lungo termine. Quando, nelle micro-imprese artistiche e artigiane, si dedica una buona parte dell’intero budget alla gestione commerciale, alla pubblicità, al marketing o alle pubbliche relazioni, in realtà non si sta effettuando una spesa, ma si sta investendo nel far crescere l’immagine dell’impresa per ottenere maggiori profitti e benefici.

Le direzione commerciale è decisiva in molte società, dalla gestione dell’approccio iniziale al cliente all’offerta definitiva del prodotto finito, che altrimenti sarebbe impossibile fornire. La pubblicità indica ai consumatori le caratteristiche dei prodotti e così facendo crea una necessità di acquisto. Le pubbliche relazioni prova a far crescere l’immagine dell’azienda attraverso strumenti come l’organizzazione di eventi, e altri.

Infine il marketing, con le sue peculiarità, aiuta a posizionarsi sul mercato per raggiunger il proprio target di consumatori, usando il suo metodo correttamente, chiamato metodo delle ‘4P’: prodotto, prezzo, posizionamento (punto di vendita), promozione.


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Advanced

Il nuovo ambiente sta cambiando a un ritmo accelerato a seguito di grandi forze come i progressi tecnologici, la globalizzazione e la deregolamentazione. Queste forze hanno creato nuovi comportamenti e sfide.

Oggi, qualsiasi azienda può affrontare questioni internazionali e una buona strategia di distribuzione aiuta a creare valore per l'azienda e ottenere un vantaggio competitivo.

La globalizzazione dei mercati e delle imprese è un processo irreversibile che viene accelerato anno dopo anno e una delle sue conseguenze principali è l'aumento dell'intensità competitiva globale. Il commercio puramente nazionale è ora un commercio globale, con transazioni che avvengono 24 ore al giorno, 365 giorni all'anno, il che significa che "il mercato è il mondo intero". In questo ambiente, l'azienda deve adattarsi costantemente a questi cambiamenti, sviluppando e implementando strategie di internazionalizzazione per i suoi prodotti e marchi che le consentano di creare vantaggi competitivi e sinergie.

Quando una società ha deciso di adottare una politica di internazionalizzazione attiva, scopre che i suoi prodotti possono essere commercializzati in un gran numero di paesi con caratteristiche molto diverse. D'altro canto, non ha risorse sufficienti, né ha una formazione sufficiente sull'internazionalizzazione, specialmente se si tratta di una microimpresa, per gestire contemporaneamente più mercati. È quindi consigliabile sistematizzare l'espansione internazionale rivolgendosi prima ai mercati più favorevoli per la sua offerta. La strategia di internazionalizzazione non è priva di rischi, perché implica un'uscita verso l'esterno in un nuovo ambiente con grande incertezza. Da un punto di vista generale, i principali stimoli per l'internazionalizzazione sono:

+ Sfruttare opportunità commerciali in altri paesi, nonché risorse proprie e capacità in diversi paesi
+ Sfruttare i vantaggi della posizione per le attività produttive e in termini di ricerca di risorse Riduzione dei costi inclusa la transazione
+ Trova una dimensione minima efficiente per competere in un mondo globalizzato
+ Segui il cliente, fungendo da fornitori internazionali
+ Essere in grado di continuare a competere in un settore che è diventato globalizzato

Oggi sono stati identificati alcuni megatrend, che sono "grandi cambiamenti sociali, economici, politici e tecnologici" che ci influenzano da tempo:

1. L'economia globale in forte espansione
2. Un rinascimento nelle arti
3. L'emergere del socialismo del libero mercato
4. Stili di vita globali e nazionalismo culturale
5. La privatizzazione dello stato sociale
6. L'ascesa del Pacifico
7. Il decennio delle donne alla guida
8. L'età della biologia
9. Il risveglio religioso del nuovo millennio
10. Il trionfo dell'individuo

In breve, un processo di internazionalizzazione implica affrontare una serie di possibili sfide, opportunità ma allo stesso tempo ostacoli e difficoltà per qualsiasi azienda. Devono sensibilizzare gli artigiani sull'esistenza di queste barriere e sulla necessità di prepararsi per loro e, come primo passo, avere i mezzi per farlo.

 


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Basic

Al fine di avviare una piccola attività artigianale, è essenziale avere ben chiaro in mente il valore che si intende veicolare al proprio pubblico – sia in termini di qualità intrinseca del prodotto, sia rispetto il generale servizio di offerta.
In ottica di questa finalità, un utilissimo strumento che arriva in soccorso del microimprenditore dell’artigianato è il Business Model Canvas (BMC): una rappresentazione grafica e visiva della proposta commerciale diretta al mercato. Il BMC riassume in maniera molto efficiente la prospettiva logistica, produttiva, promozionale e finanziaria dell’offerta senza tralasciare la bilancia economica delle uscite e delle entrate.

 

• Ogni business di successo poggia innanzitutto su un’idea creativa che si colloca come una soluzione efficiente ed efficace a dei bisogni inespressi dal mercato o non pienamente soddisfatti. • Il modello di business non fa altro che esprimere in maniera più concreta e dettagliata la risposta che l’impresa intenda servire rispetto detti bisogni. • Per essere profittevole, è cruciale che il business riesca a coordinarsi al meglio rispetto le opportunità che emergono dal mercato. In altri termini, che sia coerente rispetto le stesse e il suo percorso di fattibilità. • A tal proposito, delle domande che l’artigiano-imprenditore dovrebbe porsi sono: qual è il mio mercato? Quali sono i miei consumatori? Quale è la loro capacità di acquisto? dove si trovano e come li raggiungo? Quanto mi costerà arrivare a loro? • Nello specifico, nel caso del microimprenditore-artigiano gran parte della sua funzione di valore è contenuta nel prodotto stesso da lui lavorato. L’originalità del manufatto, la creatività dietro il processo di lavorazione, l’attributo della tradizione, il sapere ereditario, etc. sono tutte quelle risorse intangibili di cui il piccolo artigiano dispone per competere con la produzione industriale di massa. • A dimensione globale, il bacino di domanda è praticamente illimitato, in questo oceano di opportunità esistono sicuramente altrettante numerose nicchie interessante al prodotto e alla lavorazione artigianale che possono potenzialmente costituire sbocchi molto profittevoli per la propria offerta. • Per il piccolo imprenditore artigianale è necessario non perdere mai il focus della propria attività: con il cuore nella tradizione e nella storia del luogo, ma con gli occhi e la mente già proiettato al bacino mondiale.

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Basic

Al fine di avviare una piccola attività artigianale, è essenziale avere ben chiaro in mente il valore che si intende veicolare al proprio pubblico – sia in termini di qualità intrinseca del prodotto, sia rispetto il generale servizio di offerta.
In ottica di questa finalità, un utilissimo strumento che arriva in soccorso del microimprenditore dell’artigianato è il Business Model Canvas (BMC): una rappresentazione grafica e visiva della proposta commerciale diretta al mercato. Il BMC riassume in maniera molto efficiente la prospettiva logistica, produttiva, promozionale e finanziaria dell’offerta senza tralasciare la bilancia economica delle uscite e delle entrate.

 

• Graficamente, il BMC è una rappresentazione grafica molto semplice: al centro, ben evidente, è collocata l’offerta dell’impresa – coniugata nella sua funzione del valore – mentre nella zona limitrofa ci sono altri tre segmenti, ciascuno dei quali coincide con la funzione operativa, la funzione finanziaria e la funzione commerciale. • A sua volta, il blocco commerciale abbraccia alter tre sezioni: − Il target group − Il customer relationship management − Il canale di distribuzione e la logistica • In altre parole, l’insieme delle attività strettamente connesse alla produzione: − Il design e l’ingegnerizzazione del prodotto − L’approvvigionamento delle risorse − La logistica e la distribuzione • Serve a rendere graficamente i cicli dei flussi di cassa e le attività alla loro origine: − La attività che sono fonte di ricavo − Le attività che impegnano risorse finanziarie ed economiche

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Basic

Non esiste esecuzione senza che prima non si sia proceduto ad un attendo calcolo strategico delle azioni e delle risorse necessarie.
Analizzare le alternative, gli scenari plausibili, le derive dell’azione e gli impatti delle scelte operate sono tutte attività che rivestono un momento di cruciale importanza per il successo della propria organizzazione.
La pianificazione strategica non può e non deve mai prescindere dal contesto, dal dove e dal quando essa si opera.

 

• L’oggetto: il contesto esterno e il contesto interno (dalle politiche macroeconomiche al sistema creditizio e tributario degli incentivi, dalla concorrenza di settore alla cultura aziendale, etc.) • Gli obiettivi: fissare I contenuti finanziari, commerciali e competitivi • Scremare tra “le migliori alternative possibili” • Sviluppare un piano operativo coerente ed allineato • L’esecuzione pratica della pianificazione funzionale segue un ciclo molto lineare che può essere così riassunto: • Piano Commerciale – sulla base della domanda prevista e delle previsioni di mercato • Vendite e Ricavi – cosa, quanto e come produrre • Fabbisogno di materiali e risorse – tools, equipaggiamenti, etc. • HR – il personale e le qualifiche necessarie • Piano finanziario – o per lo meno, uno strumento che riesca ad evidenziare con efficacia le movimentazioni e i flussi di cassa in base alle spese poste a bilancio • Linea temporale e budgeting

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Ciascun business, indipendentemente dalla sua grandezza e dal volume reale di affari, conta essenzialmente su 3 funzioni fondamentali: lo sviluppo e la ricerca, la produzione, la comunicazione.
Per ciò che concerne direttamente il settore artigianale, la funzione madre del vantaggio e del prestigio della piccola bottega sarà prima di tutto la cura, il design e la ricerca stilistica che il singolo artigiano ripone nel processo di produzione del singolo bene – segue immediatamente dopo la comunicazione che si fa di quel prodotto che, sapientemente, dovrà fare leva sui valori della tradizione e dell’esperienza locale.  
Queste sono funzioni cd. primarie, ma accanto il titolare di una micro-impresa d’artigianato deve avere anche delle minime competenze in materia di finanza, ragioneria, logistica, customer care, HR e strategia.

 

• Le attività proprie di una piccola organizzazione artigiana sono portate avanti grazie l’esperienza, la cura e il know how del mastro artigiano. • Quelle che invece riflettono obiettivi trasversali o vengono delegati a qualcuno specificatamente dedicato a queste mansioni o vanno direttamente collocate in outsourcing (ad es. la funzione contabile, il marketing e la gestione dei contenuti digitali, nonché la gestione dei rapporti con i distributori/fornitori). • Il coordinamento di tutte le sfumature del business è essenziale affinché ciascun funzione comunica con l’altra senza intralciarla. • Il design dell’organizzazione consiste nello stabilire e pianificare tasks, relazioni e gerarchie. • Lo strumento grafico attraverso cui tutto questo si manifesta è nominato organigramma: un riflesso dell’organizzazione in termini di aree e personale predisposto a quella specifica funzione. • Onde evitare spiacevoli fraintendimenti è fondamentale che le dinamiche di responsabilità e gerarchia siano ben chiare a tutti.

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Basic

Ragionare sulle dinamiche interne ed esterne che riguardano più o meno indirettamente il business, oltre che a creare consapevolezza della propria posizione, riducono leggermente il grado di incertezza e sanno dare un orientamento adeguato all’azione.
Nel caso delle microimprese artigianali – tipicamente di dimensioni molto piccole se non addirittura portate avanti da una sola persona – coordinarsi con le task, le risorse (finanziaria e non) e le attività necessarie a portare avanti profittevolmente il processo produttivo, diventa particolarmente critico, complesso e sfidante.
Laddove la figura del proprietario combacia e si sovrappone a quella del direttore operativo delle task, nulla può e deve sfuggire al caso e all’improvvisazione: i saperi, la creatività, la cura e il know-how proprio della professione artigianale si devono combinare con la mente d’impresa; razionale, calcolatrice e pragmatica.

 

• In ciascuna organizzazione, le attività di management sono essenziali per assicurare il coordinamento tra attività ed obiettivi. • Considerando le sue dimensioni, la direzione di una microimpresa copre solitamente tutte le attività gestionali senza che esiste una vera e propria specializzazione del personale e delle funzioni. • Al di là dell’attività dell’organizzazione; la gestione, il management e il controllo hanno come obiettivo tipico: - assicurarsi che i piani e gli obiettivi siano coerenti alle risorse - assicurarsi la disponibilità delle risorse - assicurarsi sul coinvolgimento e la performance del team - assicurarsi che gli obiettivi di breve periodo siano allineati a quelli di medio-lungo • Il controllo è un’attività che attraversa orizzontalmente tutte le funzioni di un’organizzazione. In sostanza, si sintetizza nel monitoraggio dei risultati con il fine di assicurarsi della loro coerenza rispetto gli obiettivi. • È un processo circolare che si concatena nelle attività di: verifica, comparazione, valutazione ed (eventuale) correzione. • L’indicatore elementare assegnato alla funzione del controllo si definisce KPI (Key Performance Indicator) ed è una misura sintetica dei progressi (o perdite) registrate nei più importanti processi di business: vendite, liquidità, indebitamento, turnover dei prodotti, magazzino, costo della produzione, etc. Chiaramente, nell’ottica di una microimpresa, il numero di KPI necessari è evidentemente ridotto rispetto quello di un’organizzazione di dimensioni ben maggiori. Al mastro artigiano basta avere una consapevolezza molto profonda del flow del lavoro, dal reperimento dei materiali fino al collocamento sul mercato, soprattutto in riferimento a quali siano i fattori critici di successo dell’intera filiera.

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In questa parte, ci concentreremo sulla conoscenza della comunicazione commerciale, partendo da diversi elementi essenziali per la valorizzazione del nostro prodotto. La gestione aziendale è uno strumento mirato alla vendita e alla distribuzione. Serve per portare il prodotto ai nostri clienti.

• La comunicazione commerciale è uno dei fattori che determinano il successo nelle aziende. Per fare questo, dobbiamo sapere quali sono gli strumenti per essere in grado di svilupparla in modo efficace. Dalla gestione commerciale rivolta alle vendite, alla pubblicità, alle pubbliche relazioni o al marketing. • Con tutti questi ingredienti possiamo creare la combinazione più appropriata per dare visibilità e notorietà alla nostra azienda in un ambiente competitivo. • Secondo Theodor Lewitt, i requisiti per il successo competitivo dell'azienda sono la creazione e la ‘fedeltà’ dei clienti. L'azienda deve fornire i beni e i servizi che il mercato vuole, i ricavi devono essere superiori ai costi, deve definire i suoi obiettivi e strategie e deve prevedere un sistema di controllo per monitorare il raggiungimento degli obiettivi e, in caso, rettificare le decisioni. • Nel processo di marketing vi sono, da un lato, le richieste dei consumatori, che si riflettono in un mercato e, dall'altro, i prodotti o servizi che le aziende mettono a disposizione di questo mercato, direttamente o tramite intermediari. • C'è confusione tra il direttore commerciale e il direttore delle vendite. Sebbene generalmente lavorino in stretta comunicazione e debbano collaborare allo sviluppo di strategie di crescita, ci sono alcune differenze tra un direttore commerciale e un direttore delle vendite. • Il direttore delle vendite è responsabile del raggiungimento degli obiettivi di vendita di un'azienda e della direzione dei venditori. • Il direttore commerciale, invece, è più interessato a sviluppare modi per far crescere l'azienda e trovare nuove opportunità per il reparto vendite. Il direttore commerciale lavora sulle strategie di marketing delle aziende. • L'indirizzo commerciale dell’azienda presenta alcuni problemi, poiché il sistema contiene un gran numero di variabili. Inoltre, a volte, c'è una difficoltà nel determinare la risposta alla domanda, gli effetti della concorrenza, la moltitudine di prodotti e di zone territoriali da coprire, molti obiettivi da raggiungere, ecc. • Il marketing è il collegamento tra le due parti della relazione di scambio del sistema commerciale, che combina l'offerta (beni o servizi) con la domanda (esigenze dei consumatori o degli utenti). • Il marketing consente di eseguire questo processo, identificando le esigenze e cercando di soddisfarle. Per analizzare queste esigenze, è necessaria un'analisi commerciale. • Esistono variabili controllabili e non controllabili nella gestione aziendale. Le controllabili sono: Prodotto, Prezzo, Distribuzione e Promozione. Le non controllabili sono: mercato, concorrenza e ambiente.

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In questa parte, ci concentreremo sulla conoscenza degli strumenti di comunicazione come le pubbliche relazioni. Le pubbliche relazioni servono a migliorare l'immagine dei brand, in modo che abbiano un'opinione favorevole sui nostri prodotti. Esistono molti modi per applicare le pubbliche relazioni all'interno dell'azienda, ma la più comune è l'organizzazione di eventi aziendali.

 

• Le pubbliche relazioni sono uno strumento di comunicazione, il cui obiettivo è far conoscere un brand, un prodotto o un'idea. Le relazioni pubbliche sono difficili da valutare, dal momento che molte variabili vengono prese in considerazione, a differenza della pubblicità in cui esistono meccanismi più affidabili per il controllo dei risultati. • Uno dei modi in cui si può fare è attraverso l'organizzazione di eventi, in cui il marchio vuole che il suo pubblico migliori l'immagine che ne ha, senza pagare una tassa pubblicitaria. • La conoscenza del pubblico è molto importante per le pubbliche relazioni. Le parti interessate si riferiscono ad organizzazioni o persone che prendono parte alle decisioni di un'azienda e che sono interessate dalle sue attività. Potrebbero essere considerati dai gruppi di interesse che circondano l'azienda. • L'organizzazione dell'evento mira a migliorare l'immagine o semplicemente la presenza dell'azienda o del marchio sul mercato. I media pubblicheranno le notizie dell'evento in televisione, radio, riviste, internet, ecc. E’ l’azienda la protagonista di queste notizie, che altro non sono che pubblicità, poiché rendono visibile e le danno notorietà. • La differenza tra inserzioni e pubblicità è che le inserzioni hanno una commissione e la società paga per la diffusione di un messaggio controllato; mentre la pubblicità è gratuita e i media pubblicano notizie relative al prodotto o alla società. Una buona campagna di pubbliche relazioni, insieme ad altre azioni di comunicazione o marketing, può essere molto utile per l'azienda. • È necessaria un'adeguata pianificazione strategica affinché tutti gli elementi siano ben studiati per essere eseguiti in modo tempestivo.

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La funzione principale della pubblicità è quella di dare visibilità al prodotto, creando un’esigenza per i nostri potenziali clienti. Attraverso la pubblicità, i prodotti sono visibili sul mercato.
La pubblicità evidenzia un vantaggio del prodotto rispetto agi altri. Ciò rende il nostro prodotto diverso dalla concorrenza. Possiamo scegliere diversi media e mezzi pubblicitari all'interno del nostro piano di divulgazione.

 

• La pubblicità è il processo di comunicazione controllata, che utilizza i mass media per pubblicizzare prodotti, servizi, idee o istituzioni. È la trasmissione di informazioni effettuata attraverso i mass media, attraverso pubblicità a pagamento, il cui messaggio è controllato dall'inserzionista, con uno scopo specifico che, immediatamente o no, cerca di stimolare la domanda di un prodotto o di modificare l’opinione o comportamento del consumatore. • La pubblicità è uno strumento di comunicazione che valorizza e rende visibili prodotti e servizi, differenziandoli dalla concorrenza. • Gli elementi più importanti della pubblicità sono il mittente del messaggio (inserzionista o agenzia pubblicitaria), il messaggio (pubblicità), il destinatario (clienti, acquirenti) e il canale (i mezzi di comunicazione attraverso il messaggio pubblicitario vengono trasmessi). • La pubblicità è in continua evoluzione e bisogna reinventare messaggi per raggiungere il destinatario e convincerlo ad acquistare. Nella pubblicità è importante scegliere bene quale sia il punto di forza, poiché nelle campagne si tenta di raggiungere la proposta di vendita unica (USP). • Altro fattore principale è la scelta dei media per la campagna pubblicitaria. Siamo in grado di distinguere tra i vari supporti. I mezzi pubblicitari sono i canali utilizzati per le comunicazioni di massa. I principali sono giornali, riviste, radio, televisione, pubblicità esterna (la cosiddetta pubblicità above the line); mentre marketing diretto, pubblicità anziché vendita, Internet, ecc. sono i mezzi restanti, o below the line.

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In questa parte, ci concentreremo sulla conoscenza della comunicazione commerciale, e su diversi elementi essenziali per la valorizzazione del nostro prodotto. Conoscere strumenti come la gestione aziendale, la pubblicità, le pubbliche relazioni o il marketing è molto importante.

La gestione aziendale è uno strumento mirato alla vendita e alla distribuzione. Serve per avvicinare il prodotto ai nostri clienti. La funzione principale della pubblicità è quella di dare visibilità al prodotto, creando esigenze per i nostri potenziali clienti.

Le pubbliche relazioni servono a migliorare l'immagine dei marchi, in modo che abbiano un'opinione favorevole sui nostri prodotti. Infine, il marketing è decisivo nella direzione di un'azienda. Contiene gli elementi di prezzo, punto vendita, promozione e prodotto.

 

• Il marketing è il processo per attirare potenziali clienti o clienti interessati ai prodotti e ai servizi di un'azienda. Esso comporta la ricerca, la promozione, la vendita e la distribuzione di prodotti o servizi. Si concentra sullo studio del comportamento del mercato e dei consumatori e analizza la gestione commerciale delle aziende per attrarre, acquisire e fidelizzare i clienti soddisfacendo i loro desideri e bisogni. • Le basi di marketing sono stabilite in 4 P (prodotto, posizionamento, promozione e prezzo). Il prodotto e il posizionamento (o distribuzione) sono strumenti strategici a lungo termine, poiché non possono essere modificati immediatamente e il loro utilizzo deve essere pianificato in modo conveniente. • Il prezzo e la promozione sono strumenti tattici, poiché possono essere modificati facilmente e rapidamente. • Il prodotto può essere tangibile o immateriale; nel secondo caso ci riferiremmo specificamente a i servizi. • La promozione (o distribuzione) sono i canali attraverso i quali i prodotti vengono venduti al pubblico nel mercato. • Il prezzo è la quantità di denaro addebitata per un prodotto o servizio in cambio del suo utilizzo. Il prezzo è l'unico degli elementi di marketing che produce profitti, il resto produce spese. • Possiamo definire la promozione come comunicazione tra l'azienda e il cliente. Senza comunicazione il cliente non conoscerà il prodotto e non sarà in grado di acquisirlo. La promozione include pubblicità, pubbliche relazioni, promozione delle vendite, ecc.

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Secondo Robert Leduc: “Il marchio è il nome, il termine, il simbolo o il design, o una combinazione di essi, assegnato a un prodotto o servizio. Una corretta gestione del marchio dovrebbe far conoscere l’azienda, identificarla e differenziarla dalla concorrenza; deve garantire la sua qualità e garantire il suo costante miglioramento. ”

Per poter differenziare la nostra azienda dal resto della concorrenza, dobbiamo svolgere una buona gestione del marchio.

Il logo è la materializzazione del marchio in un'immagine, ma il marchio non è solo il logo. È molto di più. I concetti di immagine, identità e reputazione sono molto importanti per l'azienda; poiché una loro buona o cattiva gestione può portarci molti benefici o viceversa, essere dannosa, a seconda del suo uso adeguato o meno.

 

 

• La gestione del marchio dà notorietà, attraverso la pubblicità e altre comunicazioni esterne, garantisce sicurezza, basandosi sulla qualità. Una marca sconosciuta non ha alcun valore. I marchi aiutano a identificare il prodotto, permettono anche il confronto con gli altri e aiutano la scelta. • I marchi sono in continua evoluzione. Il logo è la rappresentazione grafica e come tale dobbiamo tener conto della tipografia, dei colori aziendali e della sua forma. Per essere efficace, un logo deve avere una serie di funzioni come: immediatezza e chiarezza, facile da leggere, piacevole da pronunciare, memorabile, tra gli altri. • Analizzando il logo, possiamo distinguere tra Isotype, che è la parte simbolica (senza testo) del marchio, e Imagotype, che è l'insieme iconico-testuale in cui testo e simbolo sono chiaramente differenziati (possono lavorare separatamente). E, infine, Isologo, che è la combinazione, testo e immagine che si fondono nello stesso blocco. • Immagine, identità e reputazione sono tre elementi essenziali nel valore del marchio. A volte, sono concetti che sono comunemente confusi. • E per questo bisogna distinguerli: • 1. L'immagine è la concezione comune che il pubblico ha della compagnia. • 2. L'identità consiste nel proiettare, attraverso un programma di comunicazione interno ed esterno, l'insieme di sistemi, strutture e valori che compongono nell'azienda. • 3. La reputazione è "la rappresentazione percettiva delle azioni passate e delle aspettative future dell'azienda che descrivono cosa la preferire dai suoi gruppi di interesse chiave rispetto ai suoi principali competitors" (Forbrum, 1997) • Ciò che differenzia l'immagine dall'identità è che l'immagine è una idea del pubblico, cioè ciò che i clienti pensano del nostro brand; mentre l'identità è ciò che l’azienda vuole trasmettere, attraverso il marchio. • Per quanto riguarda la reputazione, è un concetto correlato al pubblico e alle aspettative che si generano intorno al marchio. • Fombrum e Van Riel associano la reputazione a 5 attributi aziendali: Visibilità, Differenziazione, Autenticità, Trasparenza e Forza.

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Advanced

SMEs sono ancora relativamente sotto rappresentati nell’economia globale. Nella decade passata sono stati costanti cambiamenti tecnologici e strutturali che hanno reso più facile per SMEs participare nell'economia internazionale. Avanzata negli ICTs, and in particolare in Internet, sono stati un fattore principale nella facilitazione dei flussi di informazioni e nell’espansione nel potenziale mercato delle aziende più piccole.

• Prima di iniziare qualsiasi processo, la compagnia deve decidere un numero ottimale di mercati a cui parteciperà. Questa è una decisione strategica che presenta due alternative estreme. concentrazione e diversificazione- tra le quali ci sono differenti opzioni intermediate. • La concentrazione: in questa strategia, l’azienda focalizza le sue risorse su un numero limitato di mecarti, così che possa ottenere un continuo e crescente numero di vendite in cisacuno di essi. Essi hanno dei numerosi vantaggi per le micrimprese: migliori conoscenze sui mercati scelti, possibilità di offrire prodotto adatto e differenziato, reduzione dei costi logistici e ammistrativi. • La Diversificazione:, contrariamente, questa strategia di crecsita è basata su un largo numero di mercati. Anche se è a detrimento per lo sviluppo di una condivisione in alcuni di essi. Il razionale di questa alternative si basa su: informazioni che comparano I mercati mondiali, dipendenza ridotta su un piccolo numero di mercati, esplorazione di vantaggi competitivi, acquisire I vantaggi delle opportunità economiche sui prezzi. • Le principali barriere per le piccole imprese : • Limitazioni delle risorse finanziarie. Queste possono influenzare vari aspetti dell’attività delle compagnie. Più direttamente collegate alle sue attività internazionali, l’azienda Art&Craft necessita di avere risorse per finanziare le sue attività di marketing (visiare mercati, participarea missioni commerciali, preparare materiale promozionale, etc.). • Mancanza di uno staff manageriale preparato. Esso può manifestarsi a volte nella mancanza di uno staff che parli più lingue. Oggi non si può operare senza un sito in inglese. Occorre avere un minimo di conoscenze sui mercati e commerci esteri . L’Internazionalizzazione necessita di avere uno staff preparato su esso, con una piccola conoscenza su come si lavora nel mercato. • Difficoltà nell’individuare potenziali clienti o partner e opportunità di business in altri paesi. Molte informazioni possono essere ottenute attraverso Internet, ma è necessario possedere le abilità per studiarle. La mancanza di preparazione del personale risorge. • Difficoltà nell‘ottenere informazioni sui mercati stranieri. Negli studi sui mercati, Internet ha un grande vantaggio in quest’area. Ma la sua rilevanza non è presa in considerazione.

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Advanced

Il recente periodo di ristrutturazione industriale globale, combinato con i progressi tecnologici (soprattutto nelle TIC), è stato il principale motore del rapido sviluppo di alleanze strategiche transnazionali, fusioni e acquisizioni e reti interaziendali. Sono emerse opportunità per la microimpresa di diventare: partner di alleanze strategiche internazionali; partecipanti o obiettivi in fusioni e acquisizioni transfrontaliere; fornitori specializzati alle imprese multinazionali; membri di reti informali globalizzate; e / o partecipanti a reti elettroniche.

• La dimensione dell'azienda è una condizione chiave per l'internazionalizzazione, forse la più importante. Esiste una chiara interrelazione tra le dimensioni dell'azienda e l'attività di esportazione, quindi gli artigiani possono utilizzare forme di accesso adattate al profilo aziendale. • Quando le aziende che non raggiungono tale dimensione minima da sole possono compensarla con altri meccanismi: cooperazione o associazione con altre società, uso di consulenti di commercio estero o supporto nelle dichiarazioni ufficiali. • Esistono numerosi meccanismi che consentono loro di accedere ai servizi di supporto per il loro lavoro internazionale che non potevano avere individualmente. Il modo scelto dall'azienda per uscire sui mercati esteri è una questione molto rilevante nell'internazionalizzazione dell'azienda. • La dimensione internazionale dell'azienda si manifesta in tre modalità: 1) esportazioni: dirette e indirette 2) accordi di cooperazione contrattuale (licenze, concessioni o agenti e franchising 3) accordi di cooperazione degli azionisti attraverso investimenti diretti all'estero, che possono essere realizzati in due modi , attraverso le proprie filiali, commerciali e / o produttive, e attraverso una joint venture. • Le diverse forme di accesso sono caratterizzate da alcune variabili correlate: grado di controllo, impegno delle risorse, costo di uscita, potenziale per acquisire conoscenze, ecc. Le piccole imprese hanno alcuni risultati per compensare le loro piccole dimensioni. Ad esempio, attraverso formule di cooperazione commerciale. Cioè, associando, in un modo o nell'altro, ad altre società: attraverso consorzi di esportazione, creazione di cluster aziendali, accordi per condividere servizi. Attraverso queste associazioni, le PMI possono condividere le spese per avere servizi che individualmente non potevano avere. • La creazione di consorzi di esportazione è una possibilità interessante per la microimpresa Art & Crafts. Secondo le Camere di commercio, un consorzio "consiste nella costituzione di un'unità di azione nella forma di una società con uno status giuridico differenziato dai suoi partner, in cui detengono la proprietà delle azioni della società". • I consorzi ammettono modalità e caratteristiche diverse ma alla base c'è l'associazione di un gruppo di aziende che decidono di "condividere" un'unità che gestisce le loro attività di esportazione. Un ulteriore vantaggio dei consorzi è che spesso ricevono supporto dalle pubbliche amministrazioni. • Un'altra possibile forma di associazione sono i cluster aziendali. È un gruppo di aziende e istituzioni geograficamente vicine, che lavorano in un determinato campo e sono unite da elementi comuni e complementari.

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Advanced

Una delle grandi sfide delle aziende è trovare il canale di vendita ideale per i loro prodotti. La scelta di un canale efficiente ha un'influenza totale sul successo della vendita, in quanto è il mezzo con cui il cliente interagirà con la tua attività. Per identificare l'opzione migliore è necessario disporre di una strategia di marketing ben definita e conoscere a fondo il pubblico di riferimento dell'azienda. È inoltre necessario conoscere bene le particolarità di ciascun canale e come funzionano.

• La maggior parte dei produttori non vende i propri prodotti direttamente agli utenti finali. Tra loro si trova una serie di intermediari che svolgono una varietà di funzioni. Questi intermediari costituiscono un canale di distribuzione. • La microimpresa Art & Craft potrebbe delegare parte del lavoro di vendita agli intermediari. Sebbene questa delega comporti una perdita di controllo su come e a chi vengono venduti i prodotti, i produttori ottengono numerosi vantaggi utilizzando gli intermediari di canale: • Molti produttori non dispongono delle risorse finanziarie per effettuare il marketing diretto. • Il marketing diretto semplicemente non è fattibile per alcuni prodotti. • I produttori che stabiliscono i propri canali spesso possono ottenere un rendimento maggiore aumentando i loro investimenti nella loro attività principale. Gli intermediari ottengono normalmente un'efficienza superiore nel rendere le merci ampiamente disponibili e accessibili ai mercati target. Attraverso i loro contatti, esperienza, specializzazione e scala operativa, questi specialisti di solito offrono all'azienda più di quanto possa ottenere da solo. • Una volta scelti i mercati, è tempo di decidere i canali di distribuzione. Possono essere divisi in canali diretti e canali indiretti. I canali indiretti possono essere ulteriormente suddivisi in canali a un livello, a due livelli e a tre livelli in base al numero di intermediari tra produttori e clienti. • Canale diretto Canale di livello zero (dal produttore al cliente) La vendita diretta non comporta l'inclusione di un intermediario e il produttore entra in contatto diretto con il cliente nel punto vendita. I canali diretti potrebbero essere utilizzati dai produttori il cui pubblico target è geograficamente concentrato. • Canali indiretti (vendita tramite intermediari). Quando un produttore coinvolge un intermediario / intermediario per vendere il suo prodotto al cliente finale, si dice che stia utilizzando un canale indiretto. I canali indiretti possono essere classificati in tre tipi: • Canale a un livello (dal produttore al rivenditore al cliente): i rivenditori acquistano il prodotto dal produttore e lo vendono ai clienti. • Canale a due livelli (dal produttore al grossista al rivenditore al cliente): i grossisti acquistano la maggior parte dai produttori, la suddividono in piccoli pacchetti e li vendono ai rivenditori che alla fine li vendono ai clienti finali. • Canale a tre livelli (dal produttore all'agente al grossista al rivenditore al cliente): il canale di distribuzione a tre livelli coinvolge un agente oltre al grossista e al rivenditore che assiste nella vendita di beni.

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Advanced

I canali di marketing sono insiemi di organizzazioni interdipendenti coinvolte nel processo di messa a disposizione di un prodotto o servizio per l'uso o il consumo. L'organizzazione e la pianificazione efficienti delle attività di distribuzione consentono alle aziende di ottimizzare i processi e ridurre i costi.

• I mezzi per consegnare il prodotto che le aziende artigiane devono decidere tra quattro opzioni: • Ampia distribuzione, questo tipo di distribuzione cerca di coprire il numero massimo di possibili punti vendita, senza effettuare alcun tipo di selezione o filtrazione precedente. • Distribuzione intensiva In caso di distribuzione intensiva, la distribuzione del prodotto è richiesta nei punti vendita relativi alla stessa filiale commerciale, solo aziende artigianali. • Distribuzione selettiva, è possibile effettuare la selezione in base a criteri geografici, demografici o pratici (ad esempio, con facile accesso e vicino al punto di produzione). Consigliato per prodotti che cercano quel punto di differenziazione dalla concorrenza. • Distribuzione esclusiva Vengono scelti punti vendita molto esclusivi e limitati, al fine di accrescere il prestigio del vostro marchio. La distribuzione esclusiva è un'ottima opzione per avere un maggiore controllo dei tuoi prodotti e avere un maggiore margine di profitto. • Ti forniremo le principali funzioni e attività in cui la distribuzione può aiutare la nostra attività. • Migliore servizio clienti, il reparto vendite può gestire prodotti e servizi in base alle esigenze del cliente. Inoltre, i tempi di risposta saranno ridotti e saranno di qualità superiore. Una buona organizzazione consente di alleggerire qualsiasi processo. • Progettare e pianificare percorsi di trasporto più adeguati e ottimali, nonché il modo e i mezzi da utilizzare per distribuire i prodotti ai clienti. • Gestione delle scorte. Lo stoccaggio dei materiali si baserà sui sistemi di vendita dell'azienda, sui prodotti più richiesti dai clienti o sui più deperibili. Ci sono molti elementi che devono essere presi in considerazione: tipo di prodotto, dimensioni, spazio e luogo di stoccaggio, ecc. In breve, mantenere un controllo esauriente dello stock. • Elaborazione dell'ordine. La buona gestione e pianificazione dello stock, consente di evadere gli ordini in modo molto rapido, soddisfacendo la domanda dei clienti di forma efficace. • Gestione dei dati, conoscendo meglio il nostro prodotto e sistema di archiviazione. Siamo in grado di ottenere una grande quantità di informazioni relative a ordini, rilevamento di errori e incidenti, ecc.

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Advanced

Oggi due aspetti sono importanti nel mondo economico e commerciale. La globalizzazione, che comporta l'internazionalizzazione portata all'estremo e il cambiamento tecnologico, che comporta un sostanziale accorciamento del ciclo di vita dei prodotti. In questo contesto la logistica è diventata, e lo sarà ancora di più in futuro, uno strumento di base per risolvere le complesse pressioni della concorrenza globale e promuovere lo sviluppo strategico e globale delle imprese in continuo cambiamento tecnologico.
La logistica aziendale comprende un'intera rete di elementi e processi che, se non gestiti correttamente, la società potrebbe finire in bancarotta.

 

• L'aspetto chiave della logistica è che ci aiuta a posizionare i prodotti giusti, nel posto giusto, nel momento giusto e nelle condizioni desiderate, al fine di contribuire, per quanto possibile, alla redditività di un'azienda. • La funzione logistica è la chiave per soddisfare il consumatore, il che implica: consegna puntuale, grandi inventari, vasto assortimento, politiche di restituzione. • Un vantaggio competitivo può essere ottenuto se viene effettuata una buona logistica, vengono forniti servizi migliori a prezzi inferiori. Sono previsti risparmi sia per le aziende che per i clienti, poiché circa il 15% del prezzo del prodotto corrisponde al trasporto. I miglioramenti nelle tecnologie dell'informazione hanno creato opportunità che aiutano la logistica attraverso programmi informatici per il processo di gestione della catena di approvvigionamento, codici a barre, localizzazione satellitare dei trasporti, trasferimento elettronico di ordini e pagamenti, tra gli altri. L'aspetto chiave della logistica è che ci aiuta a posizionare i prodotti giusti, nel posto giusto, nel momento giusto e nelle condizioni desiderate, al fine di contribuire, per quanto possibile, alla redditività di un'azienda. • L'implementazione della logistica integrale implica la fornitura di un migliore servizio clienti e la riduzione dei costi di distribuzione. Per questo, il lavoro di squadra è richiesto sia all'interno dell'azienda che tra tutte le organizzazioni nel canale di distribuzione. • Il lavoro di squadra all'interno dell'azienda rafforza le relazioni tra i dipartimenti. Il suo obiettivo è trasformare le catene di approvvigionamento tradizionali in catene del valore integrate. • Creazione di partner logistici al fine di fornire maggiore valore al cliente, si sviluppano solide relazioni con fornitori, società di trasporto, magazzini e fornitori di servizi. • I fornitori di servizi logistici esterni aiutano i clienti a rafforzare le catene di approvvigionamento lente e straripate e forniscono i clienti in modo rapido e affidabile.