Titolo:PROCESSO DECISION-MAKING PROCESSParole chiave:Processo di decision-making process, criteri di decisione, valutazione dei risultati, alternativeAutore:AGHLingue:Italian
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Obiettivi/finalità:
Lo studente sarà in grado di:
a) Definire una decisione e il processo di decision-making
b) Descrivere le otto fasi del processo di decision making
Descrizione:
• Prendere decisioni fa parte della vita di tutti i giorni.
• Il processo decisionale è complesso, non solo quindi un semplice atto di scelta tra alternative.
• Ci sono 8 step nel processo decisionale.
Contenuti
1. Processo di decision-making process – introduzione
• Prendere decisioni fa parte della vita di tutti i giorni. Alcuni lo considerano un'arte, altri una competenza. Le decisioni possono essere personali o professionali, ma, in ogni caso, le scelte avranno spesso conseguenze durature.
• Il processo decisionale è un processo complesso, non solo un semplice atto di scelta tra alternative.
• A seconda dell'origine e di alcuni concetti, il processo decisionale è descritto come un processo costituito da 6 a 11 passaggi. In questa unità presenteremo il concetto che identifica un processo di decisione in 8 step.
2. Il processo decisionale in otto fasi
2.2. Identificazione di un problema
• Il processo decisionale inizia con l'esistenza di un problema o, più specificamente, una discrepanza tra uno stato di cose esistente e uno stato desiderato. Definire problemi in modo efficace non è semplice o banale. Per identificare un problema, è necessario riconoscere e comprendere le sue tre caratteristiche:
1. Assicurarsi di identificare il problema effettivo piuttosto che un suo sintomo.
2. Si deve essere sotto pressione per agire. Un vero problema mette sotto pressione il decision maker: un problema che non crea pressioni è un problema che può essere rinviato.
3. È necessario disporre dell'autorità o delle risorse necessarie per agire. Quando si riconosce un problema e si è sotto pressione per agire, ma non si dispone delle risorse necessarie, di solito vengono avanzate richieste irrealistiche.
3.2. Identifificare i criteri di decisione
• Dopo aver individuato un problema, è necessario identificare i criteri decisionali importanti per risolverlo. Si determina ciò che è rilevante nel prendere eventuali decisioni. Se esplicitamente dichiarato o meno, ogni decision maker ha criteri che guidano la propria decisione che potrebbero essere:
• Costi che saranno sostenuti (investimenti necessari)
• Rischi che potrebbero verificarsi (possibilità di danno)
• Risultati desiderati (crescita dell'impresa)
3.3. Criteri di priorità
• Se i criteri identificati nel passaggio 2 non sono altrettanto importanti, il decision maker deve valutarli per dare loro la giusta priorità nella decisione. Un approccio semplice è quello di dare priorità 10 al criterio più importante e quindi assegnarne di altri rispetto a questo 10. Pertanto, un criterio 10 sarebbe due volte più importante di uno con 5. Naturalmente, è possibile utilizzare qualsiasi altra scala o qualsiasi numero come priorità più alta. L'idea è quella di dare priorità ai criteri identificati nel passaggio 2 assegnando un valore a ciascuno di essi.
3.4. Sviuluppare le alternative
• Il quarto passo del processo decisionale vuole che il decision maker elenchi alternative valide atte a risolvere il problema. In questo passaggio, il decision maker deve essere molto creativo.
3.5. Analizzare le alternative
• Una volta individuate le alternative, il decision maker deve analizzare criticamente ciascuna di esse valutandola in base ai criteri stabiliti nei passaggi 2 e 3. Da questo confronto, i punti di forza e di debolezza di ogni alternativa diventano evidenti.
3.6. Selezionare un’alternativa
• La sesta fase è quella di scegliere la migliore alternativa tra quelle considerate. Una volta che tutti i criteri pertinenti nella decisione sono stati valutati e le più valide alternative sono state analizzate, scegliamo quella che ha generato il totale più alto nel passaggio 5.
3.7. Implementare l’alternativa
• Lo step 7 riguarda il mettere in pratica la decisione. Ciò comporta la sua trasmissione alle persone interessate e l'ottenimento del loro impegno nei suoi confronti. Se le persone che hanno bisogno di prendere una decisione partecipano al processo decisionale, sono più propensi a sostenere con entusiasmo il risultato invece di sentirsi dire solo quello che devono fare.
3.8. Valutare l’efficacia della decisione
• L'ultimo step del processo decisionale comporta la valutazione dell'esito della decisione per verificare se il problema sia stato risolto. Se la valutazione dimostra che il problema esiste ancora, il decision maker deve valutare cosa è andato storto.
• Il problema è stato affrontato in modo errato?
• Sono stati commessi errori durante la valutazione delle alternative?
• L'alternativa giusta è stata scelta ma non implementata correttamente?
• Le risposte potrebbero portare a rieseguire il passaggio precedente o potrebbero anche richiedere il riavvio dell'intero processo.
1. Processo di decision-making process – introduzione
• Prendere decisioni fa parte della vita di tutti i giorni. Alcuni lo considerano un'arte, altri una competenza. Le decisioni possono essere personali o professionali, ma, in ogni caso, le scelte avranno spesso conseguenze durature.
• Il processo decisionale è un processo complesso, non solo un semplice atto di scelta tra alternative.
• A seconda dell'origine e di alcuni concetti, il processo decisionale è descritto come un processo costituito da 6 a 11 passaggi. In questa unità presenteremo il concetto che identifica un processo di decisione in 8 step.
2. Il processo decisionale in otto fasi
2.2. Identificazione di un problema
• Il processo decisionale inizia con l'esistenza di un problema o, più specificamente, una discrepanza tra uno stato di cose esistente e uno stato desiderato. Definire problemi in modo efficace non è semplice o banale. Per identificare un problema, è necessario riconoscere e comprendere le sue tre caratteristiche:
1. Assicurarsi di identificare il problema effettivo piuttosto che un suo sintomo.
2. Si deve essere sotto pressione per agire. Un vero problema mette sotto pressione il decision maker: un problema che non crea pressioni è un problema che può essere rinviato.
3. È necessario disporre dell'autorità o delle risorse necessarie per agire. Quando si riconosce un problema e si è sotto pressione per agire, ma non si dispone delle risorse necessarie, di solito vengono avanzate richieste irrealistiche.
3.2. Identifificare i criteri di decisione
• Dopo aver individuato un problema, è necessario identificare i criteri decisionali importanti per risolverlo. Si determina ciò che è rilevante nel prendere eventuali decisioni. Se esplicitamente dichiarato o meno, ogni decision maker ha criteri che guidano la propria decisione che potrebbero essere:
• Costi che saranno sostenuti (investimenti necessari)
• Rischi che potrebbero verificarsi (possibilità di danno)
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3.3. Criteri di priorità
• Se i criteri identificati nel passaggio 2 non sono altrettanto importanti, il decision maker deve valutarli per dare loro la giusta priorità nella decisione. Un approccio semplice è quello di dare priorità 10 al criterio più importante e quindi assegnarne di altri rispetto a questo 10. Pertanto, un criterio 10 sarebbe due volte più importante di uno con 5. Naturalmente, è possibile utilizzare qualsiasi altra scala o qualsiasi numero come priorità più alta. L'idea è quella di dare priorità ai criteri identificati nel passaggio 2 assegnando un valore a ciascuno di essi.
3.4. Sviuluppare le alternative
• Il quarto passo del processo decisionale vuole che il decision maker elenchi alternative valide atte a risolvere il problema. In questo passaggio, il decision maker deve essere molto creativo.
3.5. Analizzare le alternative
• Una volta individuate le alternative, il decision maker deve analizzare criticamente ciascuna di esse valutandola in base ai criteri stabiliti nei passaggi 2 e 3. Da questo confronto, i punti di forza e di debolezza di ogni alternativa diventano evidenti.
3.6. Selezionare un’alternativa
• La sesta fase è quella di scegliere la migliore alternativa tra quelle considerate. Una volta che tutti i criteri pertinenti nella decisione sono stati valutati e le più valide alternative sono state analizzate, scegliamo quella che ha generato il totale più alto nel passaggio 5.
3.7. Implementare l’alternativa
• Lo step 7 riguarda il mettere in pratica la decisione. Ciò comporta la sua trasmissione alle persone interessate e l'ottenimento del loro impegno nei suoi confronti. Se le persone che hanno bisogno di prendere una decisione partecipano al processo decisionale, sono più propensi a sostenere con entusiasmo il risultato invece di sentirsi dire solo quello che devono fare.
3.8. Valutare l’efficacia della decisione
• L'ultimo step del processo decisionale comporta la valutazione dell'esito della decisione per verificare se il problema sia stato risolto. Se la valutazione dimostra che il problema esiste ancora, il decision maker deve valutare cosa è andato storto.
• Il problema è stato affrontato in modo errato?
• Sono stati commessi errori durante la valutazione delle alternative?
• L'alternativa giusta è stata scelta ma non implementata correttamente?
• Le risposte potrebbero portare a rieseguire il passaggio precedente o potrebbero anche richiedere il riavvio dell'intero processo.
Titolo: PROCESSO DECISION-MAKING PROCESS
Parole chiave: Processo di decision-making process, criteri di decisione, valutazione dei risultati, alternative
Autore: AGH
Lingue: Italian