Il video mostra il momento dell'affilatura con una pietra blu belga, considerata uno degli oggetti migliori per affilare coltelli.
In questo video, una fontana di pietra arenaria è costruita da Pavel Surma, un artista specializzato nella creazione di dipinti, sculture, grafiche, foto e collage.
Dopo aver vissuto all'estero per molto tempo, vive in Repubblica Ceca dal 2001, a Ludmirov nel distretto di Prostejov.
Recentemente, si è dedicato al design di interni ed esterni in cui vi integra sculture di pietra arenaria.
La fontana ha una base, un motivo centrale scolpito al centro e il bordo attorno ad essa.
La maggior parte della fontana è preparata in laboratorio o atelier per poi essere posizionata a terra e riempita d'acqua.
Lo scultore Diego Cano, nato nel paese di Olula del Río in Almeria (nel sud della Spagna), è stato premiato con la Carta di Mastro Artigiano dal governo dell'Andalusia nel 2013.
All'inizio della sua carriera artistica si dedicò alla pittura. Ci si dedicò fino al 1985, quando, per caso, incontrò lo scultore anglo-russo Alexander Sokolov. Egli si trasferì a Macael (Andalusia) e divenne il maestro di Diego. Da quel momento Diego non ha più smesso di scolpire, rivelando l'identità della pietra con il suo scalpello. All'inizio scolpì figure umane, ma successivamente si interessò nel surrealismo. I suoi lavori, ispirati dalle questioni di tutti i giorni come dialoghi o amicizie, sono stati esposti in tutta la Spagna.
L'Alabastro è una singolare varietà di gesso, finemente cristallizato, con colori chiari, che appare in masse compatte e omogenee chiamate noduli.
Esistono miniere di alabastro in differenti parti d'Europa e questo artigianato si è tipicamente sviluppato intorno ad esse.
L'alabastro deve essere estratto dalle miniere, trasportato e tagliato a seconda del tipo di uso al quale sarà poi destinato.
Senza separarlo dal mondo dell'arte, a cui era legato direttamente in altri tempi, oggi l'alabastro ha numerose applicazioni, sia in architettura che nella decorazione e nell'illuminazione.
La tecnica di scultura consiste nell'estrazione, attraverso l'uso di martello e scalpello, punzone o scalpello, dell'eccesso di materiale per dare forma alla figura che è stata prima disegnata.
Possono essere utilizzate anche macchine per perforare, segare, levigare, ecc.
Lo scultore Juan Moral è nato a Torredelcampo, Jaen, ha esibito le sue opere in Italia, New York e Pechino. Nonostane i suoi 76 anni, è ancora attivo ed ha scelto la pietra come materiale ideale nel suo viaggio verso l'astrazione.
Suo padre era il pittore naif Manuel Moral e i suoi lavori sono visibili nei posti publici di tutta la Spagna. Tiene seminari sulla creazione in pietra nella sua fondazione a Jaen.
Un esempio di una scultura creata da un artista usando un pezzo di marmo di Carrara. Delicatamente e pazientemente intaglia, modella e lucida il marmo fino ad ottenere una scultura.
Il video mostra una delle più importanti scuole di artigianato del mosaico nel mondo.
Il primo passo per creare un mosaico consiste nel disegnare la struttura che il mosaico dovrà avere. Dopo di chè l'artigiano sceglie accuratamente il materiale e le pietre da utilizzare. Rompendo le diverse pietre l'artigiano ottiene delle piccole tessere che andranno a comporre il mosaico. Le tessere vengono successivamente colorate e unite a creare la struttura progettata all'inizio.
La fonderia nel Museo Reale Lazienki a Varsavia fornisce un video che mostra come preparare un calco con ornamenti di gesso tradizionale da forme pre-esistenti.
Questa fonderia è attiva sin dal diociottesimo secolo: in essa, venivano create forme di gesso antiche e moderne popolari nelle collezioni dei monarchi nel diciottesimo secolo. Attualmente, lo studio sta creando dei laboratori per studenti di varie scuole che studiano sculture antiche e famose e miti relativi ad essi. Questo video mostra la forma di un motivo floreale.
Il mortaio in marmo di Macael è un pezzo d'artigianato che funge da utensile da cucina per macinare, sminuzzare, schiacciare, preparare salse, ecc.
Gli artigiani del mortaio sono soliti scolpire ogni pezzo a mano, con punta e scalpello.
Tecnica: estrazione del marmo bianco di Macael da cave a cielo aperto, selezione del tipo più adatto, taglio del pezzo in blocchi di differenti dimensioni appropiate alla grandezza che avrà poi il mortaio. Le porzioni scelte vengono fatte passare attraverso una fresa verticale per essere svuotate, allo stesso modo subiranno levigazione interna per lasciare dentro e fuori una finitura adeguata per l'utilizzo al quale sarà destinato il mortaio.
Vengono fatti gli intagli - "mochetas"- e l'intero pezzo viene rifinito con una processo di sabbiatura. È costituito al 100% in marmo bianco di Macael, ha una granulometria media e composizione di minerali di 83% calcite, 16% dolomite, 1% muscovite e in minima percentuale di argilla e materiale opaco.
Il famoso marmo di Macael viene estratto dalle cave della città di Macael in Almeria (nel sud della Spagna) dall'antichità. Questo marmo è estremamente apprezzato e si distingue per la sua purezza e bellezza.
Questo video mostra come le pietre di Vistea siano processate usando tecniche moderne con cutter meccanico e macinatore ma anche con metodi tradizionali, tramandati nei secoli, di incisione su pietra con scalpello e martello.
In laboratorio, il lavoro è svolto manualmente con eccezione del taglio della pietra calcarea (fatto con una cutter meccanica e macinatore). Dopo che i blocchi sono estratti dalla cava si lavora sul tornio con i laminati finali incisi manualmente con scalpello e martello in modo da conferire valore alla pietra. I prodotti finali sono fatti a mano: statue, colonne insieme a prodotti industriali come scale, finestre, compensato orizzontale e verticale, decorazioni interriori, marciapiedi.
Gli artigiani e la pietra calcarea di Vistea vantano una tradizione secolare di tagli in pietra, passata di generazione in generazione, tanto che l'80% dei lavoratori di Vistea hanno a che fare con la pietra. Diversi sono i vantaggi che l'hanno resa famosa: il colore, come il bianco, giallo o blu che durano nel tempo; possiede buone proprietà meccaniche, oltre ad abbondare nelle colline vicino Cluj. Negli anni, il nome di Vistea è stato associato alla pietra che l'ha resa famosa nel sud-est e centro Europa, essendo stata certificata nel tredicesimo secolo.
Il video mostra i lavori dello scultore Emanuele Rubini.
Il suo lavoro consiste nel rompere un pezzo di marmo nero con un martello al fine di ottenere il blocco perfetto di cui ha bisogno. In seguito, lavora sulla forma del marmo con attrezzi specifici. La fase finale consiste nel lustrare il marmo stesso.
Nel video vediamo come uno dei pochi scultori di pietra ancora in vita, Ion Moaca da Pietroasele, Contea di Buzau, usi abilmente scalpello e martello per creare lavori unici.
Questo mastro ha un vero e proprio museo all'aria aperta che lui chiama 'L'età della pietra'; lavora la pietra conferendogli qualsiasi forma, ad esempio di animali, uccelli e persone: ognuna di queste ha una storia che il mastro fa conoscere attraverso la sua creazione.
Egli considera il lavoro in pietra un dono di Dio. Adopera utensili tradizionali come lo scalpello e il martello come i suoi predecessori. Quest'arte è stata ereditata da suo padre e finirà con lui perchè attaualmente non esiste nessun apprendista che ne segua le orme.
La lavorazione della pietra consiste nel lavorare la pietra scolpendo, macinando, accarezzando, incidendo, dipingendo e installando elementi in pietra.
Per la lavorazione manuale della pietra sono stati utilizzati martelli, cunei, billette e scalpelli. Dal momento che anche gli scalpellini estraevano la pietra in origine, i depositi locali determinavano il tipo di pietra da lavorare. Ad esempio nella regione di Spiš, gli scalpellini si sono concentrati sulla lavorazione del travertino fin dal medioevo. La lavorazione della pietra è stata sviluppata da maestri italiani che sono venuti a costruire edifici profani e sacrali fin dal 13° secolo in Slovacchia.
Oltre alla costruzione in pietra, è stata sviluppata anche la produzione di pietre da mulino e di macine.
Nelle città, gli scalpellini avevano corporazioni insieme ai muratori e si concentravano alla costruzione di vari tipi di edifici.
Nelle campagne, invece, la scalpellerie intese come occupazione supplementare si sono sviluppate a partire dal XVIII secolo nelle zone in cui la pietra era più facilmente lavorata (arenaria, calcarea, riolite, trachite). Con questo materiale sono stati realizzati rivestimenti, davanzali, cornicioni, lavori a nastro, pilastri, pietre tombali, croci e statue, calvari, edicole e statue secolari.
Anche se la tradizionale scalpelleria è scomparsa alla fine degli anni '40, è rimasta un'arte fino ad oggi. La pietra è ancora largamente utilizzata nell'edilizia, sia per l'esterno che l'interno, per le pietre tombali e le opere d'arte.