Titolo:E-commerce, digital market e protezione dei datiParole chiave:shopping online, dati, privacy, termini e condizioniAutore:AELingue:Italian
Obiettivi/finalità:
Arrivare a conoscere la strategia unica digitale
dell'UE eil modo in cui le imprese artigiane possono sfruttarne le opportunità.
Aumentare la consapevolezza delle nuove norme UE sulla protezione dei dati, degli
obblighi derivanti per le piccole imprese e l'impatto che queste norme hanno in
operazioni di e-commerce
Descrizione:
In un'altra fiche
di formazione, quella relativa all'internazionalizzazione, abbiamo già parlato
del mercato unico europeo, in vigore dal 1992 e basato su quattro principali
libertà: merci, capitali, servizi e persone. La creazione di un mercato comune
ha creato molte opportunità per le imprese e le persone.
Con l'ascesa di
Internet e l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, le
imprese artigianali, le industrie creative e culturali e le micro, piccole e
medie imprese possono cogliere ulteriori opportunità per poter crescere. Le persone
e le imprese stanno comprando e vendendo sempre di più attraverso la rete. In
termini di e-commerce, gli studi suggeriscono che solo il 4% dei servizi
on-line sono operazioni transfrontaliere UE tra i paesi dell'UE. Quindi, c'è
una lunga strada da percorrere per ottenere il massimo dal mercato unico
digitale a livello europeo.
Questa fiche di
formazione si compone di due corsi principali: il primo tratta le informazioni in
materia di strategia digitale dell'UE e in che modo è possibile sfruttarne il
potenziale, mentre il secondo corso riguarda l’e-commerce e la protezione dei
dati e che cosa si può ottenere dai nuovi regolamenti dell'UE in questo senso.
Contenuti
• Digital Single Market o Mercato Unico Digitale
Mercato unico digitale significa che le imprese e le persone hanno accesso on-line a beni e servizi, indipendentemente dalla loro nazionalità e dal paese europeo in cui vivono. Per le imprese in generale e in particolare per quelle artigianali e culturali, l’ICT e le tecnologie digitali stanno diventando sempre più parte del business stesso, sia nella fase dei processi produttivi aziendali, sia nella fase delle operazioni di marketing. Si stima che il 75% del valore aggiunto per l'economia digitale deriva dalle industrie tradizionali, piuttosto che dai produttori di ICT, ma l'integrazione della tecnologia digitale da parte delle imprese è l'elemento più debole. Solo l'1,7% delle imprese dell'UE fa pieno uso delle tecnologie digitali avanzate, mentre il 41% non le utilizzano affatto. Ciò vale soprattutto per le piccole imprese artigianali tradizionali in cui i processi di produzione sono ancora come quelli di una volta e dove non è avvenuta alcuna integrazione dell'economia digitale.
Il mercato online comune è visto come una grande opportunità per le imprese e per la creazione di posti di lavoro, e secondo le stime potrebbe contribuire con € 415.000.000.000 all'economia europea. Di conseguenza, sarà una vera e propria fonte di espansione del mercato, favorendo l'offerta di servizi di qualità superiore a prezzi accessibili, aumentando così la concorrenza e lo sviluppo del business.
Ma allo stato attuale, la situazione è che i mercati sono abbastanza orientati sul locale in termini di servizi on-line. I dati dell'UE mostrano che solo il 7% delle imprese PMI dell'UE vende oltre i confini nazionali. Alcuni studi suggeriscono che l’UE è ostacolata da barriere invisibili che non esistono nel mercato singolo. Nonostante ciò, il 57% delle aziende ammette che vorrebbe vendere online agli altri membri dell'Unione Europea se non ci fossero una miriade di norme diverse che si applicano in ogni stato membro.
In questo senso, per esempio, è di primaria importanza per le PMI artigianali e per le Industrie Culturali e Creative uniformare il diritto d'autore in tutta Europa, eliminando così gli ostacoli allo sviluppo del settore. In questo modo, la trasmissione e il consumo di contenuti culturali e creativi avranno un impatto positivo su imprese e consumatori. Abbiamo già descritto le caratteristiche della proprietà intellettuale all'interno della scheda di formazione IP. Vi invitiamo a rileggerla se desiderate approfondire i diversi modi per proteggere il vostro lavoro.
Lo stesso si potrebbe dire a proposito della regolamentazione IVA per le imprese che vendono in altri stati membri. Come parte della strategia unica digitale, la Commissione ha proposto che l'IVA sia raccolta attraverso un meccanismo di registrazione elettronica e di pagamento unico e semplificato. Anche in questo caso vi invitiamo a dare uno sguardo alla scheda di formazione relativa ai requisiti giuridici di base di saperne di più su questo argomento.
Infine, è importante sottolineare il miglioramento delle competenze ITC necessario in tutti i settori in generale e nell’artigianato in particolare. La strategia digitale si propone di affrontare questo problema dell'inadeguatezza delle competenze e la carenza di lavoratori altamente qualificati, come parte della strategia. Lo studio di identificazione del fabbisogno di competenze nelle microimprese e nelle imprese artigianali fino al 2020 afferma che l'anticipazione di abilità necessarie in futuro è particolarmente importante per questo tipo di imprese in quanto generalmente le più colpite da carenza di competenze, problemi di reclutamento e da fattori esterni, come ad es. l’evoluzione delle tecnologie.
• Politiche su privacy e protezione dei dati
Un solido mercato unico digitale in grado di incrementare l'economia futura come abbiamo detto in precedenza deve trovare un equilibrio tra la libertà dell’impresa di operare e i diritti dei consumatori. La fiducia è fondamentale in questa relazione tanto quanto il diritto alla privacy e alla protezione dei dati personali, in particolare nell'economia digitale dove le nuove tendenze includono l'analisi dei dati come uno degli elementi principali di sviluppo del business.
Come dichiarato in un sondaggio di Eurobarometro del 2015, 8 persone su 10 sentono di non avere il completo controllo dei propri dati personali, mentre i due terzi sui loro dati personali on-line. L'assenza di fiducia nei consumatori si traduce in perdita di reddito per le imprese. L’E-commerce e lo shopping online è una questione di fiducia dei consumatori che, quando immettono i dati personali e il numero di carta di credito, sanno che i dati saranno trattati secondo regole stabilite.
E questa serie di norme è diventata un ostacolo per le imprese e non difende efficacemente i diritti dei consumatori nel far fronte alle nuove minacce poste dai rapidi cambiamenti tecnologici e digitali. Ad esempio, in ogni paese viene applicato un regolamento diverso. Pertanto, quando un'impresa vuole intraprendere operazioni on-line transfrontaliere, essa deve conformarsi alla legislazione nazionale del luogo in cui sta vendendo on-line.
L’attuale legislazione a livello europeo sta per cambiare. Ciò avrà un impatto economico sulle imprese di servizi on-line, comprese le micro imprese artigianali e le industrie culturali e creative, le quali stanno sfruttando in parte le opportunità dell'economia digitale.
Il pacchetto di riforma della protezione dei dati comprende il regolamento generale sulla protezione dei dati che deve entrare in vigore nel 2018 in tutti gli Stati membri. Le aziende hanno bisogno di prepararsi al nuovo regolamento per ottenere vantaggi competitivi. La Commissione ritiene che esso possa contribuire a realizzare le potenzialità del mercato unico digitale per le imprese di cui abbiamo parlato in precedenza attraverso i seguenti mezzi:
? Fornire una legge unica europea per la protezione dei dati, in sostituzione di 28 regolamenti diversi. In questo modo le aziende avranno a che fare con un’unica legge. I benefici sono stimati in € 2,3 miliardi di euro.
? One-stop-shop per le imprese: le aziende avranno a che fare con una sola autorità di vigilanza e ciò renderà più semplice e meno costoso per le imprese fare affari in Europa.
? Le stesse regole per tutte le aziende - indipendentemente dalla sede di costituzione. Con il nuovo pacchetto di riforme, le compagnie con sede fuori dall'Europa dovranno applicare le stesse regole quando offrono beni o servizi sul mercato UE.
Per giunta, il nuovo regolamento ha vantaggi specifici per le PMI in relazione agli obblighi dei responsabili del trattamento e processori imposti alle imprese. Gli obblighi, come ad es. l'assunzione di un responsabile della protezione dei dati, la tenuta di registri di attività di trasformazione o di segnalazione violazioni alle persone, saranno ridotti o eliminati per le piccole e medie imprese, e ciò dovrebbe essere una buona notizia per le imprese artigiane e le industrie creative e culturali. Inoltre, si hanno due anni di tempo per adattare tutti i sistemi ai nuovi regolamenti.
• E-commerce e protezione dei dati
Il commercio elettronico e lo shopping online sono destinati a durare e a svilupparsi ulteriormente. Sulla base di questo assunto, le nostre imprese saranno in grado di sfruttare appieno il mercato globale che attende i nostri prodotti.
Questo nuovo modo di operare non è facile per le microimprese artigianali tradizionali. Le difficoltà pratiche come ad es. i nuovi metodi di pagamento, la corretta consegna della merce acquistata, le frodi e la criminalità, il rischio di controversie ecc. rende le cose più difficili, ma i benefici superano le difficoltà.
Secondo una recente comunicazione della Commissione riguardante un quadro coerente per costruire la fiducia nel mercato unico digitale per i servizi di e-commerce e online, le PMI trarranno beneficio accedendo a nuovi mercati e al cloud computing e dunque aumentando la propria produttività.
La direttiva sul commercio elettronico, adottata nel 2000, stabilisce un quadro normativo del mercato interno per il commercio elettronico che prevede la certezza del diritto per imprese e consumatori. Esso stabilisce le norme armonizzate su questioni quali i requisiti di trasparenza e di informazione per i fornitori di servizi online, le comunicazioni commerciali, i contratti elettronici e limitazioni di responsabilità dei prestatori intermediari.
In ogni caso, quando si intende vendere on-line è necessario essere chiari in materia di politiche di privacy e protezione dei dati e renderle chiare anche ai propri clienti. Termini e condizioni devono essere ben evidenziate sul proprio sito e si deve specificare che gli acquirenti entrano in un contratto nel momento in cui acquistano beni o servizi dal vostro sito web. Le politiche di consegna, trasporto, rimborsi e pagamenti, e, quando possibile, le esclusioni di responsabilità dovrebbero essere rese note agli acquirenti. In questo modo si costruisce la fiducia che è la chiave per il vostro successo.
Mercato unico digitale significa che le imprese e le persone hanno accesso on-line a beni e servizi, indipendentemente dalla loro nazionalità e dal paese europeo in cui vivono. Per le imprese in generale e in particolare per quelle artigianali e culturali, l’ICT e le tecnologie digitali stanno diventando sempre più parte del business stesso, sia nella fase dei processi produttivi aziendali, sia nella fase delle operazioni di marketing. Si stima che il 75% del valore aggiunto per l'economia digitale deriva dalle industrie tradizionali, piuttosto che dai produttori di ICT, ma l'integrazione della tecnologia digitale da parte delle imprese è l'elemento più debole. Solo l'1,7% delle imprese dell'UE fa pieno uso delle tecnologie digitali avanzate, mentre il 41% non le utilizzano affatto. Ciò vale soprattutto per le piccole imprese artigianali tradizionali in cui i processi di produzione sono ancora come quelli di una volta e dove non è avvenuta alcuna integrazione dell'economia digitale.
Il mercato online comune è visto come una grande opportunità per le imprese e per la creazione di posti di lavoro, e secondo le stime potrebbe contribuire con € 415.000.000.000 all'economia europea. Di conseguenza, sarà una vera e propria fonte di espansione del mercato, favorendo l'offerta di servizi di qualità superiore a prezzi accessibili, aumentando così la concorrenza e lo sviluppo del business.
Ma allo stato attuale, la situazione è che i mercati sono abbastanza orientati sul locale in termini di servizi on-line. I dati dell'UE mostrano che solo il 7% delle imprese PMI dell'UE vende oltre i confini nazionali. Alcuni studi suggeriscono che l’UE è ostacolata da barriere invisibili che non esistono nel mercato singolo. Nonostante ciò, il 57% delle aziende ammette che vorrebbe vendere online agli altri membri dell'Unione Europea se non ci fossero una miriade di norme diverse che si applicano in ogni stato membro.
In questo senso, per esempio, è di primaria importanza per le PMI artigianali e per le Industrie Culturali e Creative uniformare il diritto d'autore in tutta Europa, eliminando così gli ostacoli allo sviluppo del settore. In questo modo, la trasmissione e il consumo di contenuti culturali e creativi avranno un impatto positivo su imprese e consumatori. Abbiamo già descritto le caratteristiche della proprietà intellettuale all'interno della scheda di formazione IP. Vi invitiamo a rileggerla se desiderate approfondire i diversi modi per proteggere il vostro lavoro.
Lo stesso si potrebbe dire a proposito della regolamentazione IVA per le imprese che vendono in altri stati membri. Come parte della strategia unica digitale, la Commissione ha proposto che l'IVA sia raccolta attraverso un meccanismo di registrazione elettronica e di pagamento unico e semplificato. Anche in questo caso vi invitiamo a dare uno sguardo alla scheda di formazione relativa ai requisiti giuridici di base di saperne di più su questo argomento.
Infine, è importante sottolineare il miglioramento delle competenze ITC necessario in tutti i settori in generale e nell’artigianato in particolare. La strategia digitale si propone di affrontare questo problema dell'inadeguatezza delle competenze e la carenza di lavoratori altamente qualificati, come parte della strategia. Lo studio di identificazione del fabbisogno di competenze nelle microimprese e nelle imprese artigianali fino al 2020 afferma che l'anticipazione di abilità necessarie in futuro è particolarmente importante per questo tipo di imprese in quanto generalmente le più colpite da carenza di competenze, problemi di reclutamento e da fattori esterni, come ad es. l’evoluzione delle tecnologie.
• Politiche su privacy e protezione dei dati
Un solido mercato unico digitale in grado di incrementare l'economia futura come abbiamo detto in precedenza deve trovare un equilibrio tra la libertà dell’impresa di operare e i diritti dei consumatori. La fiducia è fondamentale in questa relazione tanto quanto il diritto alla privacy e alla protezione dei dati personali, in particolare nell'economia digitale dove le nuove tendenze includono l'analisi dei dati come uno degli elementi principali di sviluppo del business.
Come dichiarato in un sondaggio di Eurobarometro del 2015, 8 persone su 10 sentono di non avere il completo controllo dei propri dati personali, mentre i due terzi sui loro dati personali on-line. L'assenza di fiducia nei consumatori si traduce in perdita di reddito per le imprese. L’E-commerce e lo shopping online è una questione di fiducia dei consumatori che, quando immettono i dati personali e il numero di carta di credito, sanno che i dati saranno trattati secondo regole stabilite.
E questa serie di norme è diventata un ostacolo per le imprese e non difende efficacemente i diritti dei consumatori nel far fronte alle nuove minacce poste dai rapidi cambiamenti tecnologici e digitali. Ad esempio, in ogni paese viene applicato un regolamento diverso. Pertanto, quando un'impresa vuole intraprendere operazioni on-line transfrontaliere, essa deve conformarsi alla legislazione nazionale del luogo in cui sta vendendo on-line.
L’attuale legislazione a livello europeo sta per cambiare. Ciò avrà un impatto economico sulle imprese di servizi on-line, comprese le micro imprese artigianali e le industrie culturali e creative, le quali stanno sfruttando in parte le opportunità dell'economia digitale.
Il pacchetto di riforma della protezione dei dati comprende il regolamento generale sulla protezione dei dati che deve entrare in vigore nel 2018 in tutti gli Stati membri. Le aziende hanno bisogno di prepararsi al nuovo regolamento per ottenere vantaggi competitivi. La Commissione ritiene che esso possa contribuire a realizzare le potenzialità del mercato unico digitale per le imprese di cui abbiamo parlato in precedenza attraverso i seguenti mezzi:
? Fornire una legge unica europea per la protezione dei dati, in sostituzione di 28 regolamenti diversi. In questo modo le aziende avranno a che fare con un’unica legge. I benefici sono stimati in € 2,3 miliardi di euro.
? One-stop-shop per le imprese: le aziende avranno a che fare con una sola autorità di vigilanza e ciò renderà più semplice e meno costoso per le imprese fare affari in Europa.
? Le stesse regole per tutte le aziende - indipendentemente dalla sede di costituzione. Con il nuovo pacchetto di riforme, le compagnie con sede fuori dall'Europa dovranno applicare le stesse regole quando offrono beni o servizi sul mercato UE.
Per giunta, il nuovo regolamento ha vantaggi specifici per le PMI in relazione agli obblighi dei responsabili del trattamento e processori imposti alle imprese. Gli obblighi, come ad es. l'assunzione di un responsabile della protezione dei dati, la tenuta di registri di attività di trasformazione o di segnalazione violazioni alle persone, saranno ridotti o eliminati per le piccole e medie imprese, e ciò dovrebbe essere una buona notizia per le imprese artigiane e le industrie creative e culturali. Inoltre, si hanno due anni di tempo per adattare tutti i sistemi ai nuovi regolamenti.
• E-commerce e protezione dei dati
Il commercio elettronico e lo shopping online sono destinati a durare e a svilupparsi ulteriormente. Sulla base di questo assunto, le nostre imprese saranno in grado di sfruttare appieno il mercato globale che attende i nostri prodotti.
Questo nuovo modo di operare non è facile per le microimprese artigianali tradizionali. Le difficoltà pratiche come ad es. i nuovi metodi di pagamento, la corretta consegna della merce acquistata, le frodi e la criminalità, il rischio di controversie ecc. rende le cose più difficili, ma i benefici superano le difficoltà.
Secondo una recente comunicazione della Commissione riguardante un quadro coerente per costruire la fiducia nel mercato unico digitale per i servizi di e-commerce e online, le PMI trarranno beneficio accedendo a nuovi mercati e al cloud computing e dunque aumentando la propria produttività.
La direttiva sul commercio elettronico, adottata nel 2000, stabilisce un quadro normativo del mercato interno per il commercio elettronico che prevede la certezza del diritto per imprese e consumatori. Esso stabilisce le norme armonizzate su questioni quali i requisiti di trasparenza e di informazione per i fornitori di servizi online, le comunicazioni commerciali, i contratti elettronici e limitazioni di responsabilità dei prestatori intermediari.
In ogni caso, quando si intende vendere on-line è necessario essere chiari in materia di politiche di privacy e protezione dei dati e renderle chiare anche ai propri clienti. Termini e condizioni devono essere ben evidenziate sul proprio sito e si deve specificare che gli acquirenti entrano in un contratto nel momento in cui acquistano beni o servizi dal vostro sito web. Le politiche di consegna, trasporto, rimborsi e pagamenti, e, quando possibile, le esclusioni di responsabilità dovrebbero essere rese note agli acquirenti. In questo modo si costruisce la fiducia che è la chiave per il vostro successo.
Ricultati
Uno dei principali risultati attesi di questa scheda di formazione è quello di farvi capire le potenzialità del mercato unico digitale per l'azienda. Ci sono numerose opportunità da cogliere per coloro che sono preparati e motivati. E’ un lavoro difficile, lo sappiamo, ma come abbiamo detto in diverse schede di formazione, ci sono molte entità disposte a fornire aiuto e sostegno per approfittare del mercato unico in tutte le sue dimensioni.
Nuove riforme in materia di protezione dei dati e privacy entreranno presto in vigore. Se leggendo questa scheda formativa abbiamo attirato la vostra attenzione sul fatto che è necessario adeguare le vostre procedure per poter essere pronti ad acquisire vantaggio competitivo, saremo più che soddisfatti
Indicatori
Un indicatore
chiaro è che si sta cominciando ad adattare le politiche aziendali alle nuove norme
riformate. Pur essendo una piccola impresa artigianale, se state pensando di
vendere on-line, è necessario adattarsi al nuovo regolamento sulla protezione
dei dati che entrerà in vigore nel 2018. Abbiamo già detto che questo nuovo
regolamento ridurrà gli obblighi per le PMI, ma comunque lo si dovrà fare.
È necessario comprendere i vostri obblighi
e mettere in atto meccanismi per conformarsi ad essi. Con il nuovo regolamento
sulla protezione dei dati e la tutela della privacy, essendo una PMI:
oNon
sarà necessario nominare un responsabile della protezione dei dati a meno che
la vostra attività non richieda un monitoraggio regolare e sistematico degli
interessati su larga scala o se elaborate categorie particolari di dati
personali.
oNon ci
sarà l’obbligo di tenere un registro delle attività di trattamento a meno che
il trattamento svolto dal vostro business non sia occasionale o possa
comportare un rischio per i diritti e le libertà delle persone interessate.
oNon
ci sarà alcun obbligo di segnalare tutte le violazioni dei dati di privati, a
meno che le violazioni non rappresentino un alto rischio per i loro diritti e
libertà.
È stata impostata una politica chiara su
termini e condizioni sul vostro sito web, come abbiamo detto sopra.
Il processo di spedizione e consegna della
merce deve essere chiaramente indicata nel vostro sito web poiché la maggior
parte dello shopping online è transfrontaliero. E’ importante che i vostri
clienti sappiano quando e in che modalità i prodotti acquistati saranno loro
consegnati. Rendendo le informazioni di spedizione chiare ed entro i termini e
le condizioni prestabilite è possibile evitare eventuali problemi derivanti.
Ciò consentirà di ridurre reclami e controversie. Abbiamo già discusso della
logistica internazionale in un’altra scheda di formazione dunque vi preghiamo
di darle uno sguardo.
Abbiate una chiara politica di rimborso. Bisogna
accettare che i rimborsi sono una parte naturale dell’azienda, e rispondere
prontamente nella gestione delle richieste di rimborso farà capire ai clienti
che li tenete in grande considerazione. Inserite la vostra politica di rimborso
sulvostro, compresi termini e condizioni, in modo che gli acquirenti possano
vedere a cosa vanno incontro.
Proposte di Apprendimento
Apprendimento online e face to face.
Bibliografia
Information on the Digital Single
Market Strategy for Europe can be accesses through:
Titolo: E-commerce, digital market e protezione dei dati
Parole chiave: shopping online, dati, privacy, termini e condizioni
Autore: AE
Lingue: Italian