Objectives/goals:
1. Quali sono i criteri della gestione manageriale
2. Le attività di management: pianificazione, organizzazione, HR e controllo
3. Come si relazionano tra loro queste funzioni?
4. Il controllo
5. I KPI
Description:
Ragionare sulle dinamiche interne ed esterne che riguardano più o meno indirettamente il business, oltre che a creare consapevolezza della propria posizione, riducono leggermente il grado di incertezza e sanno dare un orientamento adeguato all’azione.
Nel caso delle microimprese artigianali – tipicamente di dimensioni molto piccole se non addirittura portate avanti da una sola persona – coordinarsi con le task, le risorse (finanziaria e non) e le attività necessarie a portare avanti profittevolmente il processo produttivo, diventa particolarmente critico, complesso e sfidante.
Laddove la figura del proprietario combacia e si sovrappone a quella del direttore operativo delle task, nulla può e deve sfuggire al caso e all’improvvisazione: i saperi, la creatività, la cura e il know-how proprio della professione artigianale si devono combinare con la mente d’impresa; razionale, calcolatrice e pragmatica.
Contents
• In ciascuna organizzazione, le attività di management sono essenziali per assicurare il coordinamento tra attività ed obiettivi.
• Considerando le sue dimensioni, la direzione di una microimpresa copre solitamente tutte le attività gestionali senza che esiste una vera e propria specializzazione del personale e delle funzioni.
• Al di là dell’attività dell’organizzazione; la gestione, il management e il controllo hanno come obiettivo tipico:
- assicurarsi che i piani e gli obiettivi siano coerenti alle risorse
- assicurarsi la disponibilità delle risorse
- assicurarsi sul coinvolgimento e la performance del team
- assicurarsi che gli obiettivi di breve periodo siano allineati a quelli di medio-lungo
• Il controllo è un’attività che attraversa orizzontalmente tutte le funzioni di un’organizzazione. In sostanza, si sintetizza nel monitoraggio dei risultati con il fine di assicurarsi della loro coerenza rispetto gli obiettivi.
• È un processo circolare che si concatena nelle attività di: verifica, comparazione, valutazione ed (eventuale) correzione.
• L’indicatore elementare assegnato alla funzione del controllo si definisce KPI (Key Performance Indicator) ed è una misura sintetica dei progressi (o perdite) registrate nei più importanti processi di business: vendite, liquidità, indebitamento, turnover dei prodotti, magazzino, costo della produzione, etc.
Chiaramente, nell’ottica di una microimpresa, il numero di KPI necessari è evidentemente ridotto rispetto quello di un’organizzazione di dimensioni ben maggiori. Al mastro artigiano basta avere una consapevolezza molto profonda del flow del lavoro, dal reperimento dei materiali fino al collocamento sul mercato, soprattutto in riferimento a quali siano i fattori critici di successo dell’intera filiera.
Title:
Il controllo di gestione per le microimprese artigianali
Keywords
management, coordinanamento, managerial activities, controllo, indicatori, KPI
Author:
UMA
Languages:
Italian
1. Quali sono i criteri della gestione manageriale
2. Le attività di management: pianificazione, organizzazione, HR e controllo
3. Come si relazionano tra loro queste funzioni?
4. Il controllo
5. I KPI
Description:
Ragionare sulle dinamiche interne ed esterne che riguardano più o meno indirettamente il business, oltre che a creare consapevolezza della propria posizione, riducono leggermente il grado di incertezza e sanno dare un orientamento adeguato all’azione.
Nel caso delle microimprese artigianali – tipicamente di dimensioni molto piccole se non addirittura portate avanti da una sola persona – coordinarsi con le task, le risorse (finanziaria e non) e le attività necessarie a portare avanti profittevolmente il processo produttivo, diventa particolarmente critico, complesso e sfidante.
Laddove la figura del proprietario combacia e si sovrappone a quella del direttore operativo delle task, nulla può e deve sfuggire al caso e all’improvvisazione: i saperi, la creatività, la cura e il know-how proprio della professione artigianale si devono combinare con la mente d’impresa; razionale, calcolatrice e pragmatica.
• In ciascuna organizzazione, le attività di management sono essenziali per assicurare il coordinamento tra attività ed obiettivi. • Considerando le sue dimensioni, la direzione di una microimpresa copre solitamente tutte le attività gestionali senza che esiste una vera e propria specializzazione del personale e delle funzioni. • Al di là dell’attività dell’organizzazione; la gestione, il management e il controllo hanno come obiettivo tipico: - assicurarsi che i piani e gli obiettivi siano coerenti alle risorse - assicurarsi la disponibilità delle risorse - assicurarsi sul coinvolgimento e la performance del team - assicurarsi che gli obiettivi di breve periodo siano allineati a quelli di medio-lungo • Il controllo è un’attività che attraversa orizzontalmente tutte le funzioni di un’organizzazione. In sostanza, si sintetizza nel monitoraggio dei risultati con il fine di assicurarsi della loro coerenza rispetto gli obiettivi. • È un processo circolare che si concatena nelle attività di: verifica, comparazione, valutazione ed (eventuale) correzione. • L’indicatore elementare assegnato alla funzione del controllo si definisce KPI (Key Performance Indicator) ed è una misura sintetica dei progressi (o perdite) registrate nei più importanti processi di business: vendite, liquidità, indebitamento, turnover dei prodotti, magazzino, costo della produzione, etc. Chiaramente, nell’ottica di una microimpresa, il numero di KPI necessari è evidentemente ridotto rispetto quello di un’organizzazione di dimensioni ben maggiori. Al mastro artigiano basta avere una consapevolezza molto profonda del flow del lavoro, dal reperimento dei materiali fino al collocamento sul mercato, soprattutto in riferimento a quali siano i fattori critici di successo dell’intera filiera.